Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Mei91    08/08/2016    4 recensioni
Sasuke Uchiha e Sakura Haruno sono finalmente marito e moglie, ma la giovane sposa ha tenuto nascosto al marito un piccolo dettaglio.
Sakura infatti ha una disfunzione cardiaca e il fatto che ella è anche incinta non aiuta di certo la situazione.
Come reagirà Sasuke alla scoperta della malattia della moglie che che il parto potrebbe ucciderla?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sarada Uchiha, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Miao popolo Meiano, come Butta? (Ok, Mei oggi è impazzita, quando mai in un suo capitolo le note autrice appaiono prima del capitolo!?)

Bè, perché penso che questa nota autrice sia un tantinello importante.

Allora tornando serie e controllate! (Ok, Mei ma quando mai tu sei stata seria!)

Bè, da adesso. Purtroppo per ora le cose non sono un pochetto complicate per me (di piuttosto che sei straconfusa).

Sta zitta coscienza malefica!

Allora tornando serie, penso che questo sia l’ultimo capitolo che pubblico di Battito d’amore per quest’ estate. Un po’ per mancanza di ispirazione, che viene quando le pare e lei e nei momenti meno opportuni della giornata o della settimana, ovvero quando non posso buttare giù nemmeno una riga di quello che mi passa per l’anticamera del cervello. Comunque per ora il tempo mi scarseggia e… (lo sappiamo, lo hai dichiarato diecimila volte che il tempo ti scarseggia e non sai quando aggiornerai, e poi puntualmente aggiorni!)

Ma vuoi stare zitta coscienza del Kaiser, sta volta sono seria.

(Staremo a vedere)

Comunque, stavo dicendo, prima che coscienza decidesse di  fare il suo siparietto umiliante, stavo dicendo che al momento non ho molto tempo a disposizione e quel poco tempo che ho per scrivere non so dove buttarmi prima se tra l’aggiornamento di Battito o quello di Dark, che purtroppo subirà lo stesso trattamento di Battito, avvero in settimana, o anche tra la prossima vi regalerò un ultimo aggiornamento estivo per Dark, poi per come dire io e le mie storie entriamo in ferie fino a fine ottobre, anche se in questo lasso di tempo dovrò dedicarmi ai contest a cui partecipo e ai malefici concorsi letterari …( malefici perché non li vinci mai, neh Mei!)

Vuoi metterti un tappo in bocca coscienza! Grrr

(A lavorare e alla palestra non ci pensi Neh Mei!)

Ah, sì vero dovrò anche dedicarmi a lavorare e alla palestra, ok Dio caro è buono, concedimi nell’ arco di una giornata 72 ore così potrò fare tutto!

(Se, Mei sogna!)

Ancora, cretina di una coscienza!

Comunque al momento mi frulla per la testa di creare un mio blog (se, come no, se non ne sei manco sicura e non hai manco idea di come si crea un blog, o a cosa ti possa servire, tanto le tue storie sono tutte qui su e)

Che ne so coscienza, forse a qualcosa in futuro mi servirà, al momento il blog è solo un idea.

(Se lo dici tu!)

Basta ora mi sono rotta, ora ti relego nel tuo cassetto prediletto e non lo apro più!

(No, per carità!)

Adios coscienza! * si scrolla le mani dopo aver rinchiuso coscienza nel cassetto e dopo averlo sigillato*

Ok, adesso che siamo soli, volevo quindi scusarmi con voi per questo disagio e volevo caldamente ringraziarvi di cuore per la vostra presenza, per il vostro sostegno, per la vostra amicizia.

Ps: se qualcuno sa consigliarmi se mi convenga creare un blog, e come sfruttarlo a mio vantaggio, i consigli e i pareri sono tutti estremamente ben accetti.

Volevo ringraziare anche tutte quelle persone che hanno messo questa storia tra le seguite, tra le ricordare, e tra le preferite e chi costantemente e puntualmente mi sopporta e mi regala una recensione facendomi immensamente felice.

Prometto che se in questo lasso di tempo di ferie, troverò l’ispirazione, il tempo di scrivere e di correggere, non aspetterò ottobre per pubblicarlo, anche se la cosa mi pare estremamente difficile ma prometto che non mi dimenticherò di voi.

Per il resto vi auguro una buona lettura del cap e grazie di cuore per aver ascoltato i deliri miei e della mia coscienza.

A presto un bacione enorme.

La vostra Mei

Miao e alla prossima.

 

 ECCO A VOI IL CAPITOLO...

 

RIORGANIZZARSI...

 

 

 

 Sakura, nel giardino di villa Uchiha e seduta sulle gambe del marito, si accucciò maggiormente a lui per poi sollevare il viso e unire le labbra a quelle di Sasuke in un bacio eloquente, dolce, delicato.

 Sakura era sempre stata una specialista nel parlare, ma in quel momento percepiva, dentro di sé, come un pesante blocco emotivo e sperava vivamente che con quel bacio Sasuke potesse comprendere le parole che non riusciva a dirgli.  Sperava che riuscisse ad alleggerirla dai mille problemi e pensieri che in quel momento affollavano la sua mente e l’unico modo efficace che lei conosceva per liberare la mente e non pensare a nulla era quello di amare suo marito con tutto il corpo e con tutta l’anima. Sperava vivamente che Sasuke comprendesse perché aveva preferito rischiare se stessa per ridargli suo fratello, sperava di mettere in quel bacio tutte le sue paure, i suoi timori, i suoi dubbi i suoi desideri, le sue speranze nascoste ed era decisa a fargli comprendere quanto lo amasse e che di conseguenza aveva deciso di fare come le aveva consigliato Kaguya, ovvero affidarsi a lui ciecamente, prendere da lui la forza che le serviva per affrontare quelle ultime settimane di gravidanza. Voleva passare più tempo possibile con lui per imprimersi nell’anima il sapore di suo marito, la sua essenza. Voleva inglobare dentro di sé Sasuke Uchiha stesso, perché lei senza di lui era niente, si sentiva niente.

Quel bacio voleva essere il preludio di una chiacchierata con suo marito fatta di baci, carezze, sguardi, amore.

 Un bacio mirato a curare l’anima spaventata sia di Sasuke che la sua, perché Sakura era letteralmente terrorizzata da ciò che l’attendeva nel prossimo futuro. Mancavano meno di due settimane al parto, e più la data prefissata si avvicinava, più Sakura diventava ansiosa e di conseguenza iniziare a commettere uno sbaglio dietro l’altro soprattutto nei confronti delle persone che amava di più, in primis Sasuke, poi Naruto, poi Itachi, poi Hinata, poi Tsunade e per andare poi a Ino, Sai, Ten Ten e tutti i suoi amici. Kaguya aveva ragione, a causa della sua paura di morire, di veder soffrire ancora suo marito, di perdere la felicità appena acquisita, si stava comportando come la peggiore egoista esistente sulla faccia della terra, pensando solo a come evitare che succedesse questo e quello non pensando a come si sarebbero potuti sentire chi era diventato ormai la sua famiglia.

Sakura non voleva andare con gli Ambu, ma non si sentiva nemmeno di separarsi da Sasuke ne quantomeno da Itachi in quanto era suo profondo desiderio conoscerlo.

Sakura si strinse talmente forte al marito e dedicò al bacio un tale ardore trasmettendogli tutto quello che stava provando, che Sasuke temette di vederla sparire nel nulla, di ritrovarsi di nuovo solo e sofferente. Il bacio che gli aveva dato Sakura era un bacio carico di tutti le emozioni che la giovane ninja medico stava provando, un bacio carico di tutte le sue paure, di tutte le sue speranze, di tutti i suoi desideri, di tutto l’amore che Sakura provava per lui. Un bacio che tolse il fiato a Sasuke e gli fece perdere all’incirca dieci anni di vita. In quel bacio Sasuke comprese quanto in realtà Sakura non si volesse separare da lui nemmeno per un attimo, quanto l’idea del parto la terrorizzasse, quanto odiava il fatto di essere causa di problemi e possibile sofferenza per lui, quanto desiderava conoscere a fondo Itachi, quanto lo voleva dentro di se, quanto avrebbe voluto avere più possibilità di sopravvivenza di quel due per cento e la sola idea di doversi separare la terrorizzava più di una guerra. Anche l’idea di andare con gli Ambu non le piaceva e l’idea di dover affrontare la sua maestra da sola la terrorizzava anche perché già sapeva cosa avrebbe ordinato Tsunade. L’avrebbe rinchiusa in ospedale non come medico, ma ricoverata e sotto stretta sorveglianza e se da un lato Sakura amava stare in ospedale come medico, dall’altro lato odiava a morte stare in ospedale come paziente e non un paziente comune, un paziente sorvegliato.

Apprendere tramite quel bacio la rinnovata fiducia che Sakura aveva riposto in lui affidandogli tutta se stessa, apprendere il bisogno di poterlo utilizzare come appoggio, come sostegno, quella scoperta per Sasuke fu come un balsamo per il suo cuore.  Poteva essere per Sakura quello che ogni marito è per la moglie: il suo protettore, il suo custode, il suo amante, la sua roccia. Sakura si era arresa, aveva smesso di fare la dura, di non voler mostrare i suoi veri stati d’animo fingendo che andasse tutto bene, aveva smesso di considerarsi un peso per lui e si stava affidando completamente a lui, donandogli quella fiducia che fino a quel momento, per proteggerlo dal dolore, lei gli aveva tolto.

Sasuke gemette piano, poi si alzò in piedi con Sakura tra le braccia non staccando le labbra da quelle della moglie e con intenzioni non poco caste e lentamente si avviò verso l’ingresso di casa che fortunatamente Itachi aveva lasciato aperto.

“Sasuke…” esclamò Itachi voltandosi verso di lui non appena lo sentì entrare, ma si bloccò immediatamente vedendo il fratello e la cognata uniti. Istintivamente Itachi arrossì e tornò a prestare la sua attenzione ai fornelli con l’ombra di un sorriso stampato sul viso.

Sakura staccò le labbra da quelle di Sasuke per un secondo ed esclamò.

“Itachi, sta sera passeremo ore a chiacchierare!” urlò Sakura per poi rimpadronirsi delle labbra del marito.

Itachi sorrise.

“Sempre se non sarai segregata!” ridacchiò Itachi e Sakura gemette frustata sulle labbra del marito e Itachi si beccò un occhiataccia da parte di Sasuke.

Sasuke non ebbe nemmeno il tempo di uscire dal soggiorno di villa Uchiha per dirigersi in camera da letto per evitare che il fratello se ne uscisse con un'altra battuta che avrebbe spaventato Sakura più di quanto già non fosse dato che la sola idea di separarsi da lui la gettava nel panico, che dalla porta d’ingresso un gran baccano lo costrinsero a staccare le labbra da quelle della moglie che gemette di disappunto, poi sull’ ingresso quattro figure fecero la loro comparsa.

 

 

“Sakura Chan!” urlò un zazzera bionda facendo sussultare Sakura tra le braccia di Sasuke. La rosa si arpionò alle spalle dell’Uchiha non degnando minimamente d’attenzioni gli ospiti che erano sopraggiunti senza essere invitati.

“Dov’è quella pazza della mia pupilla che le do una gran bella passata di legnate!” urlò l’ex quinto Hokage e capo dell’ospedale di Konoha.

Sasuke sentì Sakura sussultare e irrigidirsi ancora di più, se mai fosse possibile, e stringerlo maggiormente seppellendo il viso nell’incavo del suo collo e trattenendo ansiti di terrore.

Sasuke la sentì deglutire con forza e più volte.

Sasuke ringhiò

“Siete in anticipo e Naruto non ti avevo forse detto di startene a casa e di far venire solo gli Ambu! Cavolo hai mobilitato i pezzi forti del villaggio. Hinata mi domando come lo sopporti!” esclamò Sasuke.

“Abitudine Sasuke Kun, abitudine!” esclamò Hinata incrociando le braccia al petto e non balbettando minimamente. Sasuke sospirò notando che Sakura non aveva minimamente alzato la testa dalla sua spalla, che stava appolipata a lui peggio di una sanguisuga e aveva preso a tremare come una foglia. Cambiando i propri programmi e stringendo la moglie tra le braccia per un attimo, Sasuke si avvicinò a Itachi e Sakura arpionò la mano di suo fratello stringendola forte come a cercare anche da parte sua un sostegno. Itachi istintivamente prese a carezzare dolcemente e con le dita il polso di Sakura, mentre la mano di sinistra di Itachi corse a carezzare la testa rosa di Sakura cercando di tranquillizzarla, poi spostò freneticamente lo sguardo da Naruto, a Tsunade a Hinata e alle due figure dietro di loro con un sopracciglio inarcato non capendo cosa stava succedendo in quel momento, poi guardò nuovamente Sasuke,

“Non ci fare caso Nii San! Quando Naruto s’attiva combina il pandemonio!” esclamò mesto Sasuke rivolto a Itachi, poi Sasuke porse Sakura al fratello che immediatamente la prese in braccio iniziando a coccolarla quasi fosse una bimba.

Sakura dal canto suo poggiò istintivamente la guancia sul cuore di Itachi e lentamente chiuse gli occhi e sorrise rilassandosi leggermente cullata dal suono del battito del cuore di Itachi. Quel suono per Sakura era il suono dei miracoli. Sakura attorcigliò le braccia alle spalle di Itachi e singhiozzò mentre qualche lacrimuccia sfuggiva al suo controllo.

“Piccola che c’è?” chiese Itachi.

“I…il battito del tuo cuore…” sussurrò Sakura sorridendo. Sasuke continuò a guardare la moglie da sopra la spalla, dopo aver fatto qualche passo avanti verso Naruto, e sorrise mesto. Era bello vedere sua moglie emozionata per aver sentito il battito del cuore di suo fratello e che di conseguenza significava che Itachi era davvero vivo, poi tornò a prestare attenzione a Naruto non togliendo però mai l’occhio destro dall’ osservare la moglie che piangeva a dirotto sul petto di Itachi non intenzionata a staccare l’orecchio dal suono di quel battito. Itachi sorrise e prese a coccolarla come una bimba e Sasuke pensò che a breve Itachi si sarebbe messo a cantare una ninna nanna per Sakura. Sasuke ridacchiò.

“Che ridi tu!” esclamò Itachi

“A che ci sei cantale la ninna nanna!” esordì divertito Sasuke

“Ah ah, divertente!” sbuffò Itachi, ma Sakura non se la sentì di protestare, solo il suo pianto si placò e sorrise sul petto di Itachi tenendo gli occhi chiusi.

 

“Quello è Itachi Uchiha!” balbettò Hinata imbarazzata e con gli occhi fuori dalle orbite. Mentre la donna della coppia di Ambu, che altri non era che Ten Ten, si era trovata ad arrossire da capo a piedi non appena aveva posato gli occhi su Itachi.

“To, è tornata la signorina balbettina!” esordì Sasuke prestando attenzione a Hinata ma annuendole.

“Ma se è un figo da paura che ci posso fare se mi viene da balbettare!” s’imbronciò Hinata facendo scoppiare a ridere Sasuke e Sakura, mentre Naruto si imbronciò.

 

“Hinata Chan, ma perché sei così cattiva con me! Io non ti piaccio più? Mi vuoi tradire con l’Uchiha maggiore?” piagnucolò Naruto

Itachi sgranò gli occhi mentre Sakura drizzò le orecchie e spalancò gli occhi urlando

“Itachi è off limts!” urlò Sakura attirando l’attenzione di Sasuke e Itachi che a stento si trattennero dal piegarsi in due per le risate. Sasuke aveva capito benissimo cosa significava l’esclamazione di Sakura. Non che lo volesse tradire con suo fratello, ma lei aveva quasi dato la vita per poter conoscere Itachi e ora temeva che Hinata rubasse il tempo di Itachi per conoscerlo lei.

Era una paura infondata perché Hinata amava con ogni fibra del suo corpo Naruto e non ci pensava minimamente a tradirlo, ma si sa gli ormoni e gli umori di una donna incinta sono sballati.

“Ma sta un po’ zitto volpacchiotto che non mi hai fatto chiudere occhio per tutta la notte con il tuo continuo borbottare, devo legare Sakura Chan. Devo fare due chiacchiere con Sakura Chan…Sakura Chan ma perché sei così cattiva. Perché non ti prendi cura di te stessa. Ue Ue…non hai fatto altro che piagnucolare tutta la notte da quando Sasuke ti ha detto che Sakura faceva di testa sua. Mi sono rotta baka di un marito e Sakura Chan non temere, per quanti figo può essere Itachi, mi sono auto condannata ad essere perennemente innamorata di Naruto Uzumaki. Tranquilla Itachi Uchiha è tutto tuo.” sbottò Hinata.

“Anche Sasuke è mio. Non si tocca!” esclamò la rosa

“Affare fatto!” rise Hinata.

“Ecco!”

Sasuke sussultò e ghignò divertito.

“Oh Kami, Hinata fa effetto sentirti parlare così, dov’è finita la tua timidezza!” Esclamò Sasuke

“Ad avere a che fare con Naruto Uzumaki o ti passa la timidezza o sei morto. Certe volte mio marito è…” iniziò Hinata

“Una grandissima testa quadra!” esclamarono Sasuke e Sakura ridacchiando. Hinata annuì e ridacchiò con loro.

“Naruto è e rimarrà per sempre un grandissimo dobe!” esclamò Sasuke divertito.

“Ha parlato il teme!” ringhiò l’hokage.

“Ehi voi due sono secoli che nessuno osa chiamarmi testa quadra.  Sono l’Hokage io e quel malefico nomignolo che mi hai affibbiato quando eravamo piccoli Sasuke Kun, non vuole lasciarmi in pace!” piagnucolò Naruto.

“Forse perché sei davvero una testa quadra!” esclamò Sakura sempre tra le braccia di Itachi e allungando una mano al marito invitandolo a prendergliela e stringerla.

“Senti un po’ chi parla, la pazza degenerata che non fa altro che farci preoccupare!” sbottò Naruto e Sakura incassò il colpo arrossendo.

“Non l’ho fatto apposta, solo non volevo essere un peso. Per favore mandate via gli Ambu.” Borbottò Sakura.

“No!” esordì Naruto

“Ti supplico Naruto Kun, non voglio lasciare Sasuke!”

“E non lo lasci, tu te ne starai nei loft degli ambu e lui verrà a trovarti tutti i giorni!”

“Eh no! Possono essere anche dei loft ma non sono casa mia!” protestò Sakura “E poi non li voglio gli Ambu che mi tengono segregata nelle stanze o mi seguono come un cane! Eddai Naruto…” Iniziò Sakura

“N…” iniziò Naruto osservando Sasuke e Itachi, ma venne interrotto da Tsunade.

“Io avrei un idea migliore. Siccome mancano due settimane al parto, io direi di ricoverarla in ospedale sotto la mia stretta sorveglianza!” esclamò Tsunade. Sakura annaspò e sgranò gli occhi, così come anche Sasuke. Lui era l’unico a sapere questa sorta di odio amore per gli ospedali di Sakura. Era ok stare lì dentro come medico, non era ok stare lì dentro come paziente sorvegliato da Tsunade in persona.

“Nonnina Tsunade questa è una genialata. Ambu portate Sakura in ospedale!” ordinò Naruto. Sakura si divincolò dalla presa di Itachi costringendolo a metterla per terra, poi urlò.

“Ma anche no! Piuttosto mi do alla fuga!” urlò Sakura scappando da villa Uchiha cogliendo tutti di sorpresa.

“Sakura!” urlarono Sasuke, Naruto, Hinata, Itachi, e Tsunade, ma della rosa non c’era più traccia. Dopotutto Sakura Haruno Uchiha era una ninja leggendaria e testona.

 

Sakura corse a perdifiato e si catapultò nell’ unico luogo che per lei era sicuro. Arrivata davanti la porta prese a bussare freneticamente.

“Ino! Ino!  Ino…salvami! Apri questa dannata porta! urlò la rosa

Ino aprì la porta, probabilmente Sakura l’aveva svegliata e lei stava riposando dopo il turno notturno che aveva fatto in ospedale.

“Ma che vuoi fronte spaziosa!” esclamò la bionda sfregandosi un occhio assonnato.

“Fammi entrare!” esordì la rosa aprendo la porta con una manata e costringendo Ino a spostarsi.

“Sei impazzita per caso?” chiese Ino chiudendo piano la porta e ignara del fatto che marito, cognato, migliore amico/fratello e Hinata, così come la sua maestra e i due Ambu, la stavano cercando per tutta Konoha.

 

To be continue.

Eccomi qua, allora che ve ne pare? Fatemi sapere e ci si sente a ottobre/novembre un bacione Mei.

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Mei91