08 Shopping - Territorio
Ivan si domandò perché si trovasse in quella situazione. Non capiva perché l’americano avesse bisogno di aiuto nel scegliere i capi di vestiario. Non gli interessava particolarmente sapere cosa Alfred volesse mettersi. Fin da quando erano arrivati nella caotica Los Angeles, non aveva fatto altro che trascinarlo per tutti i negozi di Rodeo Drive, perché lui necessitava di vestiti nuovi. Ivan aveva provato ad opporsi, ma America non aveva voluto sentire ragioni e ora lì, nello store di una nota firma di moda italiana, il russo stava aspettando che l’altro avesse provato tutta la montagna di vestiti che si era portato in camerino. Era seriamente tentato di abbandonarlo e di trovare la strada per tornare all’hotel da solo, ma proprio quando stava per incamminarsi e abbandonare tutto quel teatrino di stupidaggini, vide la tenda del camerino tirarsi.
Si bloccò.
« Li prendo tutti! ».
Il fisico sufficientemente allenato dell’americano era quasi completamente messo a nudo, coperto solamente dai propri boxer. Senza il minimo senso del pudore, Alfred era uscito per posare tra le braccia del russo la caterva di vestiti che aveva provato indossando solo un pezzo di stoffa a coprirgli l’inguine. Due pensieri corsero nella mente di Russia: il primo riguardava il senso civile, che probabilmente in Alfred era già scomparso da tempo. Come poteva non farsi problemi a comparire mezzo nudo in una folla di estranei? Tutta quell’esagerazione e mania di protagonismo…
Il secondo pensiero fu più personale.
Aveva notato fin troppo bene le occhiate feline e predatrici di molte ragazze che si trovavano nel negozio, commesse incluse, che sembravano ansiose di avvicinarsi per vedere se avesse bisogno di altro aiuto.
Una sensazione di fastidio pervase Ivan, che rimase immobile con la mascella serrata a fissare Alfred che dal canto suo non stava facendo nulla per sistemare quella situazione.
Sospirò, cercando di sforzarsi a sorridere.
Alfred lo guardò incerto: « Allora? Sto bene con quei vestiti, no? »
L’americano era sempre al centro dell’attenzione.
Ma Ivan aveva imparato ad adeguarsi. E a rimarcare il proprio territorio.
Lo prese per la vita, dandogli un bacio, sotto gli occhi di tutti: « Stai meglio senza… ».
N. d. A.
Ed eccoci con l'ottavo giorno, altro capitolo che mi sono molto divertita a scrivere! Ivan si sta facendo trascinare dovunque un po' troppo facilmente, non pensate?
L'ultima parte mi sa quasi di surreale, ma va beh, migliorerò nei prossimi...
E no, secondo me Alfred non si vergogna a farsi vedere in boxer davanti a tutti, anche perché a sono a Los Angeles e non credo che a Malibu ci vadano in K way.
Grazie ancora a Elisir86 e TwoSpecialsUnicorns per i commenti allo scorso capitolo!
Ci vediamo domani con 09: passando il tempo con amici ... ahia, la vedo dura...
Marauder Juggernaut