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Autore: lele06    09/08/2016    2 recensioni
Sale a tutti questa è la mia prima fanfiction. Spero che sia di vostro gradimento
Tratto dal testo:
Hinata si avvicinò alla lavagna per vedere il posto che le era stato assegnato e con sua grande stupore ,le fu assegnato il posto di fianco al ragazzo biondo. Mentre si avvicinava al suo posto, diventava sempre più nervosa, poiché non era molto brava nel fare nuove amicizie. Una volta seduta, girò lo sguardo verso il ragazzo e vide che quest’ultimo continuava a guardare fuori la finestra. Prese un grane respiro
domandò a voce bassa la ragazza ,tenendo il capo chinata. Il ragazzo si girò verso di lei
< Stavi parlando con me? > chiese inclinando la testa di lata < Perché se è così scusami ma non ti ho sentito. Hai parlato con voce troppo bassa> continuò il biondo. Hinata prese un altro bel respiro
< C-cosa stai guardando?> ripeté Hynata, con le gote arrosate e lo sguardo rivolto verso il ragazzo
< Sto guardando il celo, è di un azzurro molto chiaro> rispose il ragazzo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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                                                                                 Capitolo 6
Il resto dei giorni trascorse in modo tranquillo, fino ad arrivare a sabato. Mancava ancora un giorno all’appuntamento di gruppo al parco divertimento. Alle otto e mezza, Sakura fu svegliata dalla propria sveglia. Il giorno prima decise che il giorno seguente sarebbe andata a casa di Sasuke, ufficialmente per trovare il gatto. In realtà lei aveva proposto questo solo perché voleva passare più tempo con lui. Appena sentì il suono della sveglia, si costrinse ad alzarsi, anche se non ne aveva proprio voglio. Prese la biancheria pulita ed i vestiti, preparati la sera precedente e si recò in bagno per una doccia rigenerativa. Dopo uscita dal bagno, si recò in cucina per fare colazione. Giunta lì, vide la madre che stava apparecchiando la tavola
< Buon giorno > affermò Sakura, in piedi vicino alla porta
< Giorno > disse la madre, una volta alzato lo sguardo e puntandolo verso di lei
< Come mai ti sei svegliata presto? > chiese curiosa
< Devo andare a fare un servizio > rispose vaga la ragazza sedendosi a tavola
< Per svegliarti presto di sabato, deve esserci un motivo piuttosto valido > fece notare la madre < Perché di solito ti svegli sempre tardi > aggiunse, ritornando vicino ai fornelli
< Ti ho già detto che devo andare a fare un servizio > precisò la ragazza, piccata. Non sopportava quando la madre le faceva l’interrogatorio. Ormai andava già al primo liceo, non era più necessario.
< Per caso questo servizio, riguarda un ragazzo? > chiese la madre, guardandola. Sakura appena sentì quella domanda, si irrigidì sul posto. Non sapeva cosa rispondere. Sua madre aveva indovinato. Maledì mentalmente  l’istinto  materno
< Forse > rispose Sakura, a voce bassa, con le gote leggermente arrossate
< Evviva > urlò la madre, alzando le mani al cielo, < Finalmente hai trovato un ragazzo che ti piace > disse abbracciando la figlia, una volta avvicinatasi a essa
< Mamma adesso calmati > affermò Sakura, imbarazzata < Mi raccomando non dire niente a papa > aggiunse la ragazza. Sapeva che la madre non sapeva tenere nessun segreto, quindi meglio prevenire.
< Non ti preoccupare, non dirò niente a tuo padre. Lo sappiamo entrambe che è molto geloso di sua figlia > disse la madre, ritornando ai fornelli tutta contenta. Sakura sperava veramente che avrebbe veramente mantenuto la promessa. Appena la madre le mise la sua porzione, mangiò in un lampo ed uscì di casa.
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Dopo essere uscita di casa, Sakura andò a comprare un gioco per il gatto. Appena uscì dal negozio, si recò verso casa di Sasuke. Giunta di fronte casa del ragazzo, una villetta né troppo piccolo né troppo grande, bussò il citofono
< Chi è? > chiese la voce proveniente dal citofono
< Sono un’amica di Sasuke > rispose la ragazza. Non era riuscita a capire se era una voce femminile o maschile. Il cancello si aprì e la ragazza entrò. Prima di arrivare alla porta di casa, questa si aprì e da essa uscì una donna, con capelli e occhi dello stesso coloro di Sasuke, che indossava un grembiule.
< Salve signora. Piacere di conoscerla, sono Sakura Haruno > disse la ragazza una volta avvicinatasi alla donna
< Piacere mio. Sono la madre di Sasuke, Mikoto > affermò la madre del ragazzo < Prego entra > aggiunse, spostandosi leggermente di lato per farla entrare. Appena entrò, c’era un grande salone con due divani e una grande televisione. Poi, sulla sinistra si trovava una porta e Sakura ipotizzò che si dovesse trattare della cucina. Infine c’era una scala che portava alle camere da letto.
< Prego, seguimi > affermò Mikoto. La ragazza seguì la donna, la quale si recò in cucina. Giunta lì
< Sasuke, hai visite > disse la madre. Il ragazzo alzò il volto dalla sua colazione e guardò verso la madre. Vide che di fianco a lei, c’era
< Tu cosa ci fai qui? > chiese sorpreso Sasuke
< Sono venuta a vedere come stava il gatto. Te lo avevo anche chiesto qualche giorno fa > rispose la ragazza
< Ah è vero > disse il ragazzo con aria indifferente < Andiamo in camera mia. Si trova lì il gatto > aggiunse dopo essersi alzato.
I ragazzi si incamminarono verso la camera di Sasuke. Mentre salive le scale, Sakura iniziò ad essere nervosa. Non era mai stata in camera di un ragazzo e pensare che la prima camera che vedeva era quella di Sasuke, la rendeva ancora più nervosa. Arrivati vicino la porta, Sasuke l’aprì e la ragazza rimase colpita dal fatto che la camera era totalmente in ordine a differenza della sua. Non sembrava essere una camera di un ragazzo.  Entrati si sedettero ai piedi del letto. Sakura poggiò la busta, con dentro il gioco per il gatto, di fianco a lei
< Cosa hai nella busta? > domandò Sasuke, volgendo lo sguardo verso la busta
< Niente di che. È solo un gioco per il gatto > rispose la ragazza
< Non dovevi. Ne ha già molti > affermo il ragazzo
< Meglio tanti che pochi > disse Sakura
< Fai come vuoi > affermò Sasuke. La ragazza rimase un po’ delusa da quelle parole. Credeva che lo avrebbe reso un po’ felice, ma invece no. Pensò di averlo solo disturbato essere andata a casa sua. All’improvviso, sulle gambe di Sakura apparì il gatto.  Appena lo vide, lo iniziò ad accarezzare e ridere. Mentre lo accarezzava, immaginò la testa di Sasuke sulle sue gambe e lei che accarezzava i capelli. Al solo pensiero di ciò il suo cuore iniziò ad accelerare. Si voltò verso il ragazza, il quale aveva lo sguardo rivolto verso il gatto. Sembrava infastidito, in quanto il gatto non fosse andato prima da lui. Dopo poco, infatti, il ragazzo prese il gatto dalle gambe di Sakura e lo portò sulle sue. Quella scena fece ridere la ragazza
< Perché stai ridendo? > chiese Sakuse, resosi conto della risata della ragazza
< Niente di che > rispose la ragazza, trovando quella scena un tantino dolce.
< Sei venuta solo per vedere il gatto? > domandò all’improvviso Sasuke. A quella domando, Sakura rimase spiazzata. Non sapeva cosa rispondere. Da un lato era vero che voleva vedere il gatto, ma dall’altro era anche vero che voleva stare un po’ con il ragazzo. Il tempo trascorso a scuola non gli bastava più.
< Volevo anche organizzarmi per domani > rispose la ragazza, Certo non gli poteva dire la verità < Visto che dopo mi devo vedere con le ragazze > aggiunse
< Che ne dici se ci incontriamo verso le dieci fuori al parco? > domandò Sasuke
< Mi sembra un’ottima idea > rispose Sakura < Allora io avviso le ragazze e tu avvisi i ragazzi > aggiunse. Il ragazzo acconsentì con un cenno del capo.  Dopo di questo calò il silenzio, ma per Sakura non era come le prima volte ma era un silenzio piacevole. Poteva rimanere così per ore. Quel silenzio fu interrotto dall’apparizione della madre di Sasuke
< Sakura per caso vuoi vedere le foto di Sasuke di quando era piccolo? > propose Mikoto
< Certo > rispose la ragazza, euforica, alzandosi. Non vedeva l’ora di vedere le foto di Sasuke di quando era piccolo
< Aspettate un attimo > disse Sasuke, alzandosi anche lui, < Credo che non sia proprio il caso > aggiunse
< Ma cosa dici. Eri così bellino quando eri piccolo > affermò la madre < Dai andiamo di sotto Sakura > aggiunse, prendendo la mano della ragazza.
Arrivati in cucina, Sakura vide sul tavolo una decina di album fotografici. Non sapeva da quale iniziare. La madre di Sakuse preso subito posto e Sakura si mise di fianco a lei. Subito dopo le raggiunse anche il ragazzo. Mikoto fece vedere delle foto davvero imbarazzanti a Sakura, ad esempi di quando era piccolo, mentre si faceva il bagno oppure quando correva per casa nudo oppure quando stava negli scout. Talmente delle risate che aveva fatto a Sakura gli faceva male la mascella, ma nonostante tutto continuava a ridere, fino a quando
< Adesso basta > disse Sasuke, togliendo l’album fotografica dalle mani della madre, ancora imbarazzato dalle foto precedenti
< Perché fai così? > chiese Mikoto
< Perché non sono venuto bene in quelle foto > rispose Sasuke
< Non è vero. Eri carinissimo in quelle foto > disse Sakura, tutto d’un tratto < E poi ridevi sempre. Hai proprio un bel sorriso. Come mai adesso non sorridi più? > aggiunse sorridendo. Appena vide il volto sorridente della ragazza, Sasuke perse un battito
< Non sono affari tuoi > affermò, arrabbiandosi il ragazzo < E poi non dovevi incontrarti con le tue amiche > disse in modo alterato
< Si, hai ragione. È meglio che vada > affermò la ragazza, alzandosi dalla sedia, con il volto triste aggiunse la ragazza, facendo un piccolo inchino per poi dirigersi verso la porta. Appena uscita di casa, Sakura sentì un forte dolore al petto, perché si rese conto che il suo era un amore non corrisposto.
Appena la ragazza uscì di casa
< Perché fai così? > chiese Makoto, con fare apprensivo, avvicinandosi a Sasuke. Quest’ultimo non rispose e allora
< Tu tratti così solo le persone che per te sono importanti. Il problema è che quella ragazza questo non lo sa. Vedrai che domani si risolverà tutto > aggiunse la madre, accarezzandogli una guancia.
< Forse hai ragione > disse Sasuke, per poi ritornare in camera sua, pensando di aver esagerato.
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Sakura, appena uscita di casa di Sasuke, si incamminò per raggiungere le altre ragazze. Anche se stavano iniziando a scendere delle lacrime, riuscì a trattenerle. Non voleva arrivare all’incontro con gli occhi arrossati dal pianto e far preoccupare le sue amiche. Giunta vicino alla stazione, individuò subito la coda di cavallo bionda di Ino, la quale stava parlando con le altre ragazze.
< Buon giorno ragazze > disse, una volta raggiunte
< Giorno anche a te > affermarono le altre
< Ho parlato con Sasuke. L’incontro di domani è fissato per le dieci fuori al parco > disse Sakura
< Ok, ok. Adesso è ora di fare shopping > affermò Ino sorridendo, iniziando ad incamminarsi verso il centro commerciale.
Tutte le altre la seguirono. Fu un pomeriggio davvero divertente. Sakura riuscì a distrarsi e a non pensare a quello che era successo prima a casa di Sasuke.
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Verso le otto di sera, le ragazze si salutarono e si avviarono ognuno verso casa propria. Hinata, mentre tornava a casa, passò vicino al parco vicino casa sua. Appena lo vide, subito gli venne in mentre l’abbraccio ricevuto da Naruto. Al solo pensiero il cuore aumentò di battito, ma allo stesso tempo era triste perché tutto il giorno non lo aveva visto. Aveva bisogno di vederlo, anche solo per cinque secondi. Voleva vedere i suoi occhi color cielo, i suoi capelli, dal colore simile al sole e soprattutto il suo sorriso. Quel sorriso che ti abbagliava e che, se anche eri tristi, ti rimetteva subito di buon umore. Mentre pensava queste cose, si ritrovò vicino la porta di casa sua. Mentre stava inserendo la chiave per aprire la porta, sentì la porta di fianco alla sua aprirsi. Da lì uscì Naruto, che indossava una t-shirt di colore arancione, un paio di jeans e delle converse nere. Era la prima volta che lo vedeva senza divisa scolastica e doveva dire che era proprio uno schianto.
< Ciao, Hinata > disse Naruto, una volta chiuso la porta di casa
< Ciao, Naruto > salutò la ragazza, una volta ripresasi dalla vista del ragazzo < Dove stai andando? > aggiunse
< Sto andando a comprarmi un po’ di ramen istantaneo > rispose il ragazzo < Visto che i miei genitori non ci sono a casa e mi hanno proibito di cucinare > aggiunse, sorridendo, passandosi la mana tra i capelli
< Vuoi che ti prepari qualcosa? > propose la ragazza, sorpresa anche lei da quella domanda. Non sapeva perché avesse detto ciò, ma appena il ragazzo aveva detto, che stava andando a comprare un po’ di ramen, immediatamente pensò di fargli mangiare qualcosa preparato da lei
< Certo > rispose il ragazza euforico. Non si sarebbe mai aspettato quella domanda dalla timida Hinata. Inizialmente era rimasto sorpreso e contento allo stesso tempo. In fondo al suo sperava che facesse quella proposta. Voleva passare un po’ di tempo con lei.
< Allora entriamo in casa > affermò il ragazzo, aprendo la porta. La ragazza, prima di seguirlo mandò un messaggio alla madre che diceva
“Stasera mangio a casa di Naruto. Ci vediamo dopo “
La risposta della madre non tardò ad arrivare
“Mi raccomando seducilo con la tua cucina J “
Appena lesse il messaggio, divenne paonazza. Non credeva che la madre gli avesse mandato quel messaggio
< Hinata, entra > disse il ragazzo, chiamandola dalla cucina. Hinata, una volta entrata, si diresse in cucina dove vide Naruto, letteralmente con la testa nel frigo
< Cosa stai facendo > chiese, sorridendo, curiosa
< Sto vedendo cosa c’è nel frigo > rispose il ragazza, una volta tolta la testa dal frigo, come se fosse normale mettere la testa completamente all’interno del frigo
< Dai fammi dare un’occhiata a me > disse la ragazza, poggiando la borsa con il vestito che aveva comprato vicino al muro.  Hinata vide che nel frigo non c’era molto da cucinare, ma individuò una bottiglia di sugo, la prese
< TI va pasta a sugo? > chiese, con la bottiglia tra le mani
< Certo > rispose ragazzo
Naruto prese le pentole per cucinare e le diede ad Hinata. Quest’ultima mentre stava iniziando a mettere la pentola per far bollire l’acqua
< Per caso vuoi un grembiule? Così non ti sporchi > chiese premuroso Naruto
< Si > rispose la ragazza. Mentre il ragazzo andò a prendere un grembiule della madre, Hinata pensò che si era innamorata di Naruto soprattutto per il suo lato gentile e premuroso.  Dopo poco il ragazzo tornò con in mano un grembiule arancione, che lo porse alla ragazza. Quest’ultima lo prese e lo indossò per poi ritornare ai fornelli. Naruto, dopo averle dato il grembiule, si sedette a tavola. Mentre stava seduto, guardava Hinata mentre aggiungeva l’olio per far soffriggere un po’ di cipolla. Il grembiule di sua madre le andava a pennello. Era davvero bella con indosso quel grembiule. Pensò, che se qualcuno li avrebbe visti in quel momento, se potevano sembrare una coppia di giovani sposini. Al solo pensare ciò, divenne tutto rosso. Non erano nemmeno fidanzati e lui già pensava a quello. Fortunatamente Hinata , lo ripotò ne modo reale
< Come mai i tuoi genitori non ti lasciano cucinare > chiese, curiosa, mentre controllava se l’acqua per la pasta avesse iniziato a bollire
< Niente di che. Una volta stavo per bruciare la casa. > rispose il ragazzo, strofinandosi i capelli con una mano, con fare imbarazzato.
< Proprio cosa da niente > disse Hinata sorridendo
< Vuoi aiutarmi con il sugo > propose la ragazza, girandosi verso di lui. Naruto fece cenno di sì con la testa. Si alzò dalla sedia e la raggiunse ai fornelli. Arrivato lì, Hinata gli diede la bottiglia di sugo in mano e gli spostò la pentola con l’olio dentro su un fornello spento
< Adesso aggiungi il sugo > disse, poggiando la sua mano sul braccio di Naruto. A quel contatto entrambi i cuori dei ragazzi accelerò, sembrava che stavano facendo una corsa di cavalli. Appena aggiunto il sugo, la ragazza ripotò la pentola sul fornello acceso
< Semplice vero? > domandò, guardandolo negli occhi
< Certo > fece notare Naruto, anche se all’inizio un po’ di olio era schizzato non era stato pericoloso, con il battito ancora accelerato.
< Dov’è la pasta? > domandò la ragazza
< Nello scaffale in bassa a sinistra > rispose indicandogli lò.  Mentre la ragazza prese la pasta, lui ritornò a sedersi con l’intento di far calmare il battito del cuore. Aveva paura che Hinata lo potesse sentire.
Dopo venti minuti i ragazzi mangiarono e dopo aver mangiato rimasero a parlare del più e del meno. Ad un certo punto, Hinata guardò l’orologio. Notando che erano le undici
< Naruto, credo che devo andare > disse la ragazza, anche se in verità voleva stare ancora con il ragazzo
< Si è fatto tardi > pronunciò Naruto, una volta guardato l’orologio. Non si era proprio accorto che fossero già le undici. Il tempo era praticamente volato
< Ti accompagno alla porta > affermò Naruto, alzandosi dalla sedia.
Giunti alla porta, Naruto l’aprì
< Grazie ancora per avermi fatto compagnia e cucinato > disse il ragazzo, sorridendo
< Non c’è di che > affermò la ragazza, ricambiando il sorriso.
Uscì dalla porta e si avvicino a quella di casa sua. L’aprì e prima di entrare, salutò, Naruto, con un cenno di mano, che il ragazzo ricambiò. Una volta chiusa la porta, il ragazzo chiuse anche la sua porta e pensò che era stata proprio una bella serata. Pensò di essere stato fortunato ad incontrare ed ad innamorarsi di una ragazza come Hinata.
 
Note autore:
Salve a tutti. Ecco il sesto capitolo. Spero che sia di vostro gradimento.
Fatemi sapere la vostra.  Mi scuso per eventuali errori.
Alla prossima. 
   
 
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