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Autore: NianDelena    10/08/2016    1 recensioni
La storia è dedicata interamente a Ian & Nina. I due però qui non saranno due attori, ma due semplici colleghi che lavorano insieme in una casa di moda, a Miami.
Quando Ian e Nina si lasciano, dopo una storia durata 3 anni, nella vita dei due entra Nikki, nuova fidanzata di Ian.
Nel corso della storia vedrete come si evolve il rapporto tra Ian e Nina e se i due riusciranno a chiarirsi. Inizialmente si evitano, poi hanno diverse discussioni che però non portano a nulla. Ma ad un certo punto i due si trovano in una nuova situazione. Sono costretti a passare dei giorni da soli ed è lì che devono confrontarsi e comprendersi, ma soprattutto, capire se tra i due c’è ancora amore o meno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Phoebe Tonkin, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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POV IAN.
Vengo svegliato al gommone che si scaraventa contro sabbia, nella riva di quella che sembra una spiaggia. Mi guardo incontro spaesato, noto che anche Nina sta cercando di capire.
“ Dove siamo? “ chiede scendendo dal gommone.
“ Non lo so “ faccio lo stesso e tiro il gommone ancora di più sulla sabbia per evitare che le onde lo trascinino via nuovamente. “ La corrente deve averci trascinati in quest’isola. “ dico guardandola.
Lei si limita ad annuire e si incammina per la spiaggia.
“ Ehy Nina… dove vai. “ subito la seguo.
“ Cerco aiuto. Ci deve pure essere qualcuno quì no? “ mi guarda.
“ Si ma dobbiamo stare attenti. Il fatto che potrebbe esserci qualcuno non ci da tutta questa sicurezza, non sappiamo chi ci troveremo davanti. “
Lei ride prendendomi in giro. Aaah quanto mi era mancata la sua risata. Anche nei momenti più tragici, la sua risata mi distrare da tutto e tutti.

 
FLASHBACK
“Ecco! “ Dico mentre mi sposto dalla porta, per permettere a Nina di passare e entrare in casa mia. Sono le 22 e visto che la mia casa, rispetto alla sua è più vicina, l’ho invitata a dormire da me. Personalmente quando gliel’ho chiesto, avevo dato per scontata la sua risposta, visto che ci conosciamo da solo 20 giorni, ma ancora una volta, questa ragazza, mi ha sorpreso dicendomi di si.
Da quando abbiamo avuto quella piccola discussione fuori dal bar, è più tranquilla e sembra che mi sopporti. Io mi sto davvero impegnando per piacerle, anche se non ci sono abituato. Tutte le mie storie passate, sono nate così, dal nulla, senza che io me ne rendessi conto. Non erano poi neanche “storie”. Con lei è tutto nuovo. Ammetto che dopo averla vista entrare nel suo ufficio il primo giorno, avrei voluto solo portarmela a letto. Ma ora, dopo averla conosciuta, dopo aver visto la sua voglia di vivere, il suo splendido sorriso, non posso farla soffrire illudendola. Quindi quello che le offrirò, sarà tutto vero.
“Beh… “ dice lei guardandosi intorno. “.. è una casa molto accogliente direi. Grande e bella. Un uomo come te ha pure il tempo di curarla così bene?” dice prendendomi in giro. Io rido e scuoto la testa.
“ Mia sorella Robyn ogni settimana viene qui e la mette a posto, diciamo. E’ una malata dell’ordine. E’ merito suo se in questa casa ci si può mettere piede. “
“ Anche a me piace l’ordine. Mi piace. “
Dice sorridendo e rimane ferma ad osservarmi, un po’ in imbarazzo. Quindi cerco di metterla a suo agio.
“Allora.. “ le faccio strada verso la camera degli ospiti. “Puoi dormire qui. Il bagno è in camera. Ti lascio un po’ di tempo per sistemarti. Io sono in salotto se hai bisogno. “
Le sorrido e vado a stendermi sul mio comodissimo divano, accendo la tv e guardo un programma di cucina. Non che mi piaccia cucinare, ma questa sera non c’è niente in tv. Qualche minuto dopo sento dei passi, infatti pochi secondi dopo Nina mi ha raggiunto e si è seduta sul divano accanto a me. Indossa un pigiama di seta a pantaloncini e con una maglia con lo scollo a V. Mette in risalto le sue forme. Cerco di non guardarla troppo.
“ Allora… ti piace cucinare? “ chiede guardandomi.
“ No, non proprio. Sono un tipo che solitamente ordina le cose e se le fa portare a casa. “
“ Non sai che ti perdi. A me piace cucinare, qualche volta di invito a pranzo o cena, quello che preferisci. “
Io rido e annuisco.
“ Non vedo l’ora Dobreva. “
“ Dobreva? “ chiede ridendo e mi da una pacca sulla spalla. Un attimo dopo è pensierosa, scommetto che sta già pensando al nomignolo da assegnarmi. E infatti..
“Smolderhalder o.. no aspetta.. Smolder o Smouldy. Li scelgo entrami. Sono perfetti.“
Ride subito e io le faccio il solletico.
“ Come mi hai chiamato? “ rido insieme a lei.
“ Ah Ian… per favore. “ si dimena sotto di me e ride forte. Quanto è bella quando ride. E’ bella sempre, in ogni momento, ma quando ride lo è di più. Smetto e la guardo. I nostri visi sono vicinissimi e rimango incantato. Noto che lei mi guarda le labbra e poi i miei occhi.
Che faccio adesso? Dovrei tirarmi indietro o baciarla? Oooh vorrei tanto baciarla, ma non so come lei possa reagire. Mentre io continuo a pensare sul da farsi, sento le sue labbra sulle mie. – Bravo Smolder, sei diventato una femminuccia – dice la mia vocina interiore.
Il nostro primo bacio non è niente di eccessivo, ma è dolce, romantico e un po’ passionale. Dio quanto è bello baciarla.
Dopo qualche secondo, che a me è sembrata un’eternità, ci stacchiamo e ci guardiamo senza dire nulla.
 
 
 
Quanto ritorno in me, lei è già a 10 metri di distanza da me. Quanto è testarda.
“ Nina! “ dico e inizio a correre verso di lei. “ Fermati un attimo. “
Lei acconsente e mi guarda.
“ Chiariamo una cosa. Non voglio incolparti per quello che è successo, ma questa volta devi darmi retta. Saremo cauti. Andremo a cercare qualcuno, ma ci avvicineremo solo quando siamo sicuri che questo qualcuno sia una persona sana di mente che possa aiutarci. Ok? “
Penso che stia per protestare, ma annuisce.
“ Certo, ora però andiamo che fa caldo e… ho fame. “
 Passiamo circa 2 ore a setacciare l’isola, ma senza successo. L’isola non è molto grande, certo ci sono alberi pieni di frutti, un ruscello, ma nessuno che ci viva o che sia lì anche momentaneamente. Non so cosa pensare. Sono un po’ preoccupato, perché nessuno sa che siamo qui. Neanche noi sappiamo dove siamo.
“ Ci troveranno. “ dice lei guardandomi. “ Ci cercheranno e ci troveranno. Dobbiamo solo… aspettare.”
Sembra abbastanza tranquilla. Si sfila il vestito rimanendo solo in intimo e io mi giro subito dalla parte opposta, per evitare di guardarla.
“Che c’è?” dice guardandomi.
“ Non mi sembra opportuno quello che stai facendo. “
Lei ride.
“ Non sto facendo nulla. L’abito è stretto e mi da fastidio con tutto questo caldo. Tranquillo, so che sei fedele alla tua Nikki e poi non pensare che io ci stia provando con te. “
Mi volto a guardarla sconvolto e un po’ offeso.
“ Smettila cazzo! Per quanto devi continuare a rinfacciarmi Nikki? Non intendevo quello. Solo non mi sembra opportuno che tu ti spogli davanti a me, tutto qui. “
“ Mi hai già vista nuda. “
“ Non è questo il punto. Anzi senti, lascia perdere ok? Fa come vuoi!” dico serio e me ne vado in un angolo dell’isola tranquillo, dove sembra che il sole non batta mai, grazie ai grandi alberi che ci sono intorno. Vedo che Nina è ancora ferma dove l’ho lasciata, ma evito di fissarla troppo.
Sistemo il telo da terra e metto la coperta che stava nel gommone di lato, visto che non serve.
Mi fa arrabbiare. Tenta di offendermi anche se la colpa è solo sua. Se siamo arrivati a questo punto la colpa è solo sua. Mette in mezzo Nikki, ma io non mi sono fidanzato con lei solo per farle un dispetto. L’ho fatto perché inizialmente sembrata essere l’unica persona in grado di distrarmi, mi sbagliavo ok. Ma lei non può darmi la colpa per tutto.
Non sono un santo, come non lo è nemmeno lei. In questo momento spero che si trovino al più presto.

POV PAUL.
“Signore, stia tranquillo. Li troveremo! “
Dice l’agente al distretto.
“ Ma è sicuro che erano in quella barca? Magari sono andati via prima che partisse. “ mi ripete per la milionesima volta.
“ Le ho appena detto e ridetto che erano su quella dannata barca, tutti e due. E quando siamo tornati, non sono scesi insieme a tutti noi. E’ successo qualcosa e lei deve trovarli. “
L’agente annuisce. Sono parecchio preoccupato per Ian e Nina, chissà dove possono essere adesso. Non sono scesi da quella barca, ne sono certo. Non avrebbero potuto in mezzo al mare.
“ Paul.. “ Phoebe mi prende la mano. “Su andiamo a casa a riposare. Qui non possiamo fare nulla. Le ricerche sono iniziate. Li troveranno ok? Andiamo!”
Mi trascina fuori.
“ E’ colpa mia.. “
“ No non lo è… non è di nessuno. “
“Secondo te stanno bene? “ chiedo guardandola.
“ Ma certo. Stiamo parlando di Ian e Nina. Me lo sento. Stanno bene e sono insieme questi due. “
   
 
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