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Autore: Moony1960    10/08/2016    3 recensioni
Dal prologo:
-Forse non mi crederai ma posso comprendere il tuo dolore. Siamo maghi, è vero, ma rimaniamo comunque delle persone e, come tali, soffriamo. Io più di tutti so che la tua vita è stata piena di sofferenze, ma sei riuscito a superarle. Il giorno del vostro matrimonio eri felice, sì, ma la tua vera gioia me l'hai mostrata solo il giorno che mi annunciasti la nascita di vostra figlia, Allysoon. Ellen è morta nel modo più brutale possibile, ma hai ancora tua figlia. Quindi, Remus, ti chiedo di tornare a casa da lei e di starle accanto affinché nulla del genere le accadi. Fallo per lei-
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Nuovo, personaggio, Remus, Lupin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Werewolves'
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-Raccontami di Fred, allora-
-No Sirius! E’ già tanto che ti abbia detto della Torre di Astronomia. Poi, papà ancora non sa nulla, quindi evita di sbandierare ai quattro venti cosa ti ho raccontato- Allysoon era intenta a infilare le ultime cose nel baule; da lì a poche ore sarebbe stata alla Tana per andare a vedere la Coppa del Mondo di Quidditch con la famiglia di George e Fred; quest’ultimo non si era scomodato di scriverle nemmeno una volta da quando avevano lasciato il binario. Sirius le girava intorno, chiedendole di Cedric, di Fred e di tutti i suoi amici.
-Lunastorta adesso non è qui, cosa ti costa confidarti con me- la ragazza chiuse il baule con forza, sbuffando.
-Sirius, se non la smetti, ti rimando ad Azkaban- Sirius alzò gli occhi e scese al piano di sotto. Non era passato nemmeno un mese dal suo ritorno da Hogwarts; all’inizio, nonostante sapesse tutta la storia, ancora era contraria alla presenza di Sirius nella propria casa. Negli ultimi giorni i due avevano legato maggiormente; girava con lui per tutto il paese, facendo credere a tutti di aver comprato un cane e di averlo chiamato “Tartufo”. Una sera in cui il sonno scarseggiava, Sirius si era seduto in salotto con la ragazza e le aveva raccontato degli anni a Hogwarts trascorsi con il padre che era stato Prefetto e Caposcuola. Si stava abituando alla presenza di Sirius nella casa e, ormai doveva ammetterlo, non le dispiaceva avere qualcuno come lui con cui parlare.
Dopo aver sistemato le lettere di Jade –in cui le diceva che non sarebbe venuta alla Coppa del Mondo di Quidditch- in un cassetto della scrivania, scese anche lei di sotto e andò dritto in cucina.
Un calice fumante di pozione Antilupo la aspettava sul tavolo e, mentre la sorseggiava, giurò di non aver mai bevuto nulla di così orribile.
-Disgustosa- dichiarò dopo aver vuotato il calice.
La porta d’ingresso si aprì e Remus entrò nella propria casa frettolosamente, portando con sé un paio di coperte e vestiti.
-La Luna Piena è oggi- disse; era ormai da una settimana che non faceva altro che annunciare a lei e Sirius che questa sarebbe stata la sua prima Luna Piena.
-Ah, per questo la piccola Lunastorta è nervosetta- Sirius si unì alla conversazione in cucina, sedendosi a tavola. Allysoon rispose alla sua battuta con un sorrisetto sarcastico.
-Queste coperte ci serviranno e portati un cambio di vestiti; quando muterai, si strapperanno perché…-
-Perché crescerò, le mie ossa si spezzeranno e diventerò un mostro che nessuno riuscirà mai ad amare. Già me l’hai detto- concluse la figlia, imitando il suo tono. Sirius non poté far a meno di ridere e Remus gli scoccò un’occhiata di rimprovero.
-Va bene, hai capito tutto e smetterò di ricordartelo ogni ora del giorno- alzò le mani in segno di colpevolezza, –Sirius, tu ovviamente resterai qui- concluse.
-Oh andiamo Remus! Sono stato per dodici anni rinchiuso in una prigione e ora vuoi rinchiudermi qui?-.
-Almeno avrai un bagno pulito- ironizzò la ragazza.
-Remus, quando eravamo ancora a Hogwarts io, James e Peter stavamo sempre con te durante le notti di Luna Piena! Fammi venire con te, in nome dei vecchi tempi-.
-Quando stavamo a Hogwarts, Sirius, non eri un ricercato!-
Discussioni del genere avvenivano spesso in casa e terminavano o con Remus furioso o con Sirius pieno di rimorsi.
-Ne parli come se avessi deciso io di esserlo, il Ministero non vuole sentire ragioni!-
-Lo so. Ti sto solamente dicendo che dovresti essere più prudente, almeno una volta nella tua vita-.
-Sentite!- s’intromise la ragazza. –Questa Luna Piena è così importante per te perché sarà la prima di tante altre per me. E’ da settimane che non fai altro che progettare tutto perché non vuoi che io stia male, ma ormai non puoi fare più nulla, papà. Sono un Lupo Mannaro, soffrirò come hai sofferto e come soffri tutt’ora e avere Sirius con noi non sarà un problema, tantomeno una minaccia. Fallo uscire con noi, magari sarà divertente-.
Al tramonto Allysoon e Remus erano in cammino verso la foresta, accompagnati da un grosso cane nero. Si fermarono sotto un albero in cui era ben visibile il cielo e la ragazza iniziava ad agitarsi maggiormente man mano che il sole calava.
L’attenzione di Remus era completamente sulla figlia; Sirius nascondeva la sua preoccupazione e, in forma animale, cercava di giocare con la ragazza per farla calmare in quegli ultimi attimi.
La Luna adesso splendeva alta nel cielo; sentiva delle forte fitte provenire dal petto e la corporatura aumentò, le ginocchia le si piegarono e poteva sentire il rumore delle ossa che si piegavano e rompevano. L’ultima cosa che vide furono le sue mani: ricoperte di peli e con artigli ben affilati al posto delle dita. Non ebbe più il controllo del suo corpo, come se il suo cervello si fosse scollegato dal resto del corpo. L’ultima cosa che ricordò fu che stava correndo per il bosco, affiancata da un cane e da un altro Lupo Mannaro.
Il giorno seguente si svegliò tra le lenzuola del proprio letto; le braccia e le gambe erano doloranti e, se non fosse stato per quello, avrebbe pensato di essersi sognata tutto. La Luna era passata già da molto tempo, possibile che si fosse dimenticata di essere tornata umana?
-Ti abbiamo portato qui io e Remus, se te lo stessi chiedendo- Sirius era seduto per terra, con la schiena contro il muro e un accenno di occhiaie. –Ti sei addormentata mentre eri ancora un Lupo e quando ti sei trasformata, ti abbiamo portato noi qui. Remus era preoccupato e voleva restare con te ma era anche stanco, per questo gli ho detto che sarei stato con te. Sta riposando nella sua stanza- sbadigliò e si alzò; la ragazza lo imitò e scesero insieme al piano di sotto. Sirius fece apparire una teiera e delle tazze.
-Allora- iniziò la ragazza, sedendosi su una poltrona nel loro mediocre salotto. –Visto che eri l’unico cosciente, com’è andata la nottata?-.
-Bene, Remus pensava peggio. Abbiamo corso fino al lago e tu eri davvero instancabile, quasi non riuscivamo a raggiungerti. E’ stato bello, per me è come tornare ai vecchi tempi a Hogwarts- sorrise e un luccichio gli comparve negli occhi.
-Buongiorno- Remus entrò nella stanza; fortunatamente sembrò aver riposato bene.
-Vi ho sentito mentre scendevate le scale, è stato inevitabile svegliarmi- continuò, collocandosi accanto alla figlia e poggiando una mano sulla sua spalla.
Un rumore continuo penetrò la stanza; un maestoso gufo grigio picchiettava con il becco sul vetro della finestra e portava con sé una lettera con un “H” di ceralacca rossa. La ragazza si fiondò ad aprire la finestra e a prendere la lettera, per poi aprirla e leggerla ad alta voce.
-Sono i risultati dei G.U.F.O.!- annunciò, emozionata.
Aveva preso “Oltre Ogni Previsione” in Trasfigurazione, Incantesimi, Erbologia e Antiche Rune, mentre aveva preso “Eccezionale” in Difesa Contro le Arti Oscure, Astronomia, Cura delle Creature Magiche e in Pozioni –cosa che stupì sia lei che i due adulti presenti, conoscendo la poca professionalità del professore in questione; le uniche materie in cui aveva preso un “brutto voto” furono Aritmanzia –Accettabile- e Storia della Magia –Scadente-.
-Puoi continuare i tuoi studi per diventare Medimago, allora!- esclamò entusiasta il padre.
Un’altra lettera era presente nella busta ma decise di non leggerla ad alta voce.
 
“Alla studentessa Allysoon Ellen Lupin, frequentante il sesto anno alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Dati i recenti avvenimenti, volevamo informarle che è stato richiesto un ulteriore colloquio dalla Direttrice della vostra Casa. Tale colloquio avverrà la prima Domenica di Settembre alle 16.00 nell’Ufficio del Preside.
Ci congratuliamo per i G.U.F.O. ottenuti e le auguriamo un buon proseguimento delle vacanze.
Distinti saluti,
Minerva McGranitt”
 
-Dammi la lettera, la appenderò da qualche parte!- Allysoon fece in tempo ad accartocciare la lettera della McGranitt per nasconderla poiché il padre le strappò quella con i risultati dei G.U.F.O. da mano. Sirius guardò divertito quel teatrino e la ragazza finì di bere il suo tè, per poi andare di sopra e prepararsi per andare dai Weasley.
 
-Scrivimi se hai bisogno. Mi piacerebbe ricevere una tua lettera ogni fine settimana e aggiornami sui corsi che hai scelto. Sii prudente, cerca di non far innervosire la McGranitt e…-.
-E mi mancherai un sacco, sei la mia piccolina nonostante sei vicinissima alla maggiore età, scrivimi ogni giorno prima di andare a dormire e se per caso ti viene un mal di testa, mi Smaterializzo subito da te- Sirius si esibì in una patetica imitazione di un Remus super protettivo, beccandosi un’occhiataccia dal sottoscritto e provocando una leggera risata alla ragazza.
-Ti scrivo dopo la Coppa del Mondo, promesso- i due si abbracciarono e Remus le lasciò un lungo bacio sulla fronte.
-Ciao Sirius, ci vediamo a Natale- abbracciò anche Sirius e quest’ultimo ricambiò il saluto con un sorriso sincero.
Allysoon trascinò il baule fin dentro il camino un po’ titubante; le sembrava una stupidaggine andare alla Tana: Fred non si era fatto vivo per tutta l’estate e ogni volta che chiedeva di lui a George, quest’ultimo le rispondeva su come la madre si era organizzata per ospitare tutte queste persone. Sarebbe voluta andare da loro molto prima solo per poterlo strozzare.
Prese una manciata di Metropolvere nelle mani e se la buttò addosso, urlando “la Tana” e pregare Godric Grifondoro  di finire nel camino giusto.
Quando riaprì gli occhi davanti a sé, vide un tavolo pronto a ospitare un’intera casata di Hogwarts e una donna dai capelli rossicci sorriderle.
-Ally! Da quanto tempo!- la signora Weasley allargò le braccia e abbracciò la ragazza. –Bill, porta il suo baule in camera di Ginny-
Un ragazzo con i capelli altrettanto rossi si avvicinò a lei e le diede il benvenuto con un sorriso ed un cenno del capo, muovendo la bacchetta verso il baule e farlo fluttuare in aria, fino alla camera dell’unica sorella. L’aspetto del ragazzo, i capelli lunghi, l’orecchino a forma di zanna, colpirono la ragazza.
 Dal piano superiore scesero Fred e George, accompagnati da Ginny. Allysoon salutò con un abbraccio quest’ultima e tentò di fare lo stesso anche con i gemelli ma Fred non sembrava molto propenso in un contatto fisico.
A quanto pare, queste due settimane di convivenza saranno più intense del solito.



 
Bentornati!
Mi scuso per il ritardo nel pubblicare il capitolo ma sono stata in vacaza e, purtroppo, al mio ritorno
il computer ha deciso di eliminare i capitoli che avevo già scritto; per questo ho RIscritto questo in
fretta e furia e in questi giorni vedrò di dedicarmi ai restanti.
Per curiosità/chiarimenti/altro lasciatemi una recensione e sarò molto felice di togliervi ogni vostro dubbio!

Moony1960
   
 
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