Serie TV > Terapia d'urgenza
Segui la storia  |       
Autore: Natory28    11/08/2016    0 recensioni
Questa storia è basata prevalentemente sulla storia tra Marina e Esther.
Sono episodi con un filo conduttore.
L'avevo scritta tanto tempo fa e postata sul sito di terapia d'urgenza, alla fine mi sono decisa di pubblicarla ancche su EFP.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 3 -  LA PRIMA VOLTA

Una notte tranquilla è appena finita al Morandini, sono le 8.30 del mattino e il nuovo giorno si sta affacciando; nel pronto soccorso aleggia un insolita tranquillità, non è ancora cominciato il via vai quotidiano.
Marina ed Esther hanno appena finito il loro turno. Una volta cambiate si avviano verso l’accettazione spettegolando un po’ sulla news che avevano sentito quella notte stessa dal paziente del box 4 che non  riusciva a dormire, proprio in quel momento arriva anche Teresa (da lì a poco avrebbe cominciato il turno) e Rocco già in servizio.
Sono quasi arrivate al bancone e Esther continuando il discorso “Ma te lo immagini, che scoop?!” rivolgendosi a Marina, Teresa si sta togliendo la giacca e con un tono molto pungente ribatte con lo sguardo fisso verso Esther “Qui ultimamente ce ne sono parecchi di scoop, o sbaglio?” (alè l’ispettore Terrygan parte con le frecciatine!), Esther colpita sul vivo abbassa leggermente la testa, visto l’aria da mezzogiorno di fuoco sfida all'OK Corral (immaginate come sottofondo musicale Morricone), Rocco interviene “Già andate via?”, Marina sorride e gli risponde “Beh sì... abbiamo terminato il turno tutte e due un'ora e mezzo fa” “Com'è andato il turno Dottoressa?” “Molto bene decisamente tranquilla” replicò lei “Alla fine sono riuscita a dormire quasi 4 ore”, Esther per riprendersi un po’ dalla frase decisamente sarcastica di Terry (labbra di fuoco) decide di buttarsi nella conversazione “Stanotte non abbiamo avuto nessuna urgenza a parte il paziente del 4 che a forza di chiacchiere non mi lasciato riposare per niente”, visto la situazione sempre imbarazzante Marina decide di affrettare i tempi dei saluti “Esther ti accompagno a casa?! Così ti puoi riposare” “Si grazie” Esther rivolgendosi a Teresa e a Rocco “Vi chiamo più tardi così ci mettiamo d’accordo per andare al matrimonio di Santamaria, ok?! Ciao e buona giornata!”, solo Rocco risponde al suo saluto “Ciao a dopo”, le due si allontano uscendo dal pronto soccorso.
Appena varcata la porta Teresa subito si avvicina a Rocco e gli sussurra “Ah vedrai non riaccompagna mica Esther a casa, sono sicura che la porta a casa sua e vanno a letto insieme … e sicuramente non a riposare” con una nota spigolasa e piena di astio, Rocco con una semplicità quasi disarmante “Guarda che è normale, che male c’è!” sempre più sclerotica Teresa alzando un po’ la voce “Ahh! Perchè tu pensi che questo sia normale? Quella è Esther!” “Terry la conosco è una mia amica so benissimo chi è, che male c’è ha cambiato sponda non vedo che ti cambia!” l’ispettore Terrygan non sa più come replicare alla fine si arrende “Con te è impossibile parlare, sei proprio un animale!” (Si si sicuramente è lui l’animale?) “Terry diventi un pochino isterica non sarà mica ansia da matrimonio?!?! Guarda che non ti devi sposare tu…” “Argh.. TERESA! Rocco sei insopportabile” e con un gesto stizzoso della mano lo manda via “Si vado vado!”.
 
Nella macchina di Marina c’è uno strano silenzio, dal momento in cui sono salite nessuna delle due ha aperto bocca, ciò nonostante nell’aria quasi si avvertono i loro pensieri riecheggiare. Esther è ancora turbata dalla battuta di prima di Teresa e pensa “Sono più che convinta che ha scoperto qualcosa, è stata troppo sarcastica, troppo pungente, qualcosa sa … e adesso cosa faccio?! ” fa una sospirone e poi si gira verso Marina e la guarda guidare “..E’ veramente bellissima non ho mai visto niente al mondo di più meraviglioso.. il suo viso è così solare illumina ogni cosa, il suo sguardo… oddio quegli occhi così penetranti, tutte le volte che mi guarda mi toglie il fiato, la sua bocca è così perfetta in ogni sua curva… da baciare…” Esther scuote leggermente il capo e distoglie lo sguardo da Marina “…  Ok ma Teresa ora sa tutto in poco tempo lo dirà a chiunque in reparto ne sono sicura …”, anche se stava guidando si era accorta che Esther la guardava molto pensierosa lei non era certo da meno “Sicuramente si è spaventata per quello che ha detto Teresa è evidente che sa qualcosa …” per un attimo si gira verso Esther e le sorride i loro occhi si incrociano per quella frazione di secondo come per dire “Tranquilla va tutto bene siamo insieme” sospirando un po’ preoccupata riporta il suo sguardo sulla strada ”Avrei una voglia assurda di prenderle la mano e stringerla a me anche solo per un momento avere un piccolo contanto… scostare i suoi morbidi capelli accarezzadole quel suo viso stupendo.. vorrei baciare quelle sue dolci labbra all’inifinito…” Marina cerca di riconcentrarsi sulla guida ma non ci riesce dentro di se si ripete “Non devi esagerare la devi rassicurare …”, Esther dal canto suo sempre immersa nei suoi pensieri “Siamo quasi arrivate, e adesso… Marina mi saluterà e se ne andrà…. io non voglio che se ne vada…” di colpo sul viso di Esther la preoccupazione aumento “E se resta che si fa…. Ho paura, paura, una paura fottuta … Non so cosa dire… Non so cosa fare… Mi tremano le gambe... oddio… adesso?!”, anche i pensieri di Marina non erano tranquilli “Cavolo siamo già arrivate adesso la devo salutare, e non posso certo azzardarmi a baciarla ci vedrebbero e lei sicuramente si tirrebbe indietro è troppo presto poi dopo quello che è successo con Teresa … Calma Marina, calma respira” si ripeté.
 
“Ci siamo Esther siamo arrivate …” con un triste sorriso sulle volto Esther confermò “Eh già siamo arrivate …” Marina si gira lentamente verso di lei e accarezzandole il volto dolcemente le chiede “Stai bene?” Esther abbassando un po’ lo sguardo “Sì, credo di sì sono solo un po’ stanca”, Marina cercando di rasserenarla un pochino “Beh allora è meglio che vai a riposarti un po’ con tutto il trambusto del matrimonio sarà una lunga serata”, intanto il sole, improvvisamente coperto da numerose nuvole cariche di pioggia, era sparito, la luminosità era decisamente calata sembrava quasi sera invece erano solo le 9 di mattina, Esther afferra la maniglia dello sportello sta per scendere dalla macchina ma di colpo si gira e abbraccia Marina che in un primo momento rimane sorpresa poi la stringe a se accarezzandole i capelli. Una volta scesa dalla macchina fa qualche passo verso il portone di casa sua e si gira per guardare Marina seduta in macchina, all’improvviso comincia a piovere a dirotto, Esther rimane fissa su Marina sotto l’acqua battente “Esther ma che fai ti stai bagnando tutta …”, di colpo Esther comincia a correre ma non verso casa sua, verso la macchina di Marina ma invece di entrare in macchina va dal lato dell’autista, apre lo sportello prende con decisione la mano di Marina e la invita ad uscire “Esther ma che stai facendo?” bagnate fradice sotto la pioggia Esther accarezza dolcemente il viso di Marina e le sussurra “Non voglio che tu vada via, voglio stare con te …” si avvicina alla sua bocca lentamente e non curante di niente e di nessuno appoggia dolcemente le sue labbra alle sue baciandola così intensamente da lasciare Marina quasi di stucco. Rientrando in macchina tutte bagnate ridendo divertite “E adesso?” esclama Marina “Beh forse è meglio asciugarci un po’ se no va finire che prendiamo un accidente … Ti inviterei volentieri su da me ma c’è mio padre … ” Marina capisce al volo “Va beh non ti preoccupare casa mia è a 10 minuti da qui … Andiamo li ok?” Esther con un sorriso quasi disarmante conferma la cosa “Sì ok andiamo!”.
 
Arrivate a casa di Marina “Dai Esther che fai sulla porta entra” “Ma sono tutta bagnata?” “Perché io invece sono asciutta?! Dai non ti preoccupare vado a prendere degli asciugamani e dei vestiti asciutti tu intanto fa come se fossi a casa tua …”, Marina si allontana lasciando sola Esther nella sala di casa sua, Esther nonostante la preoccupazione di sporcare in giro da un’occhiata alla stanza, veramente bellissima c’era il camino, un divano che al solo vederlo dava l’idea di comodità, una libreria piena di volumi di medicina e letteratura, una bellissima tavola rotonda con delle rose rosse come centro tavola, “Beh che fai li in piedi guarda che puoi anche sederti …” Marina le porse l’asciugamano per asciugarsi un po’ “Ho trovato questo vestiti secondo me ti dovrebbero stare …” Esther con un velo di titubanza “Grazie”, ”Guarda il bagno e la seconda porta a destra … Io vado a cambiarmi in camera”, sempre più preoccupata Esther faticava a rispondere “Grazie Marina vado ..”. Mentre era in bagno per cambiarsi Esther era invasa da mille dubbi e preoccupazioni, “E adesso … Non so cosa fare … Sono io che sono valuta venire qui e adesso sono bloccata dalla paura .. Che faccio … cosa le dico …” ”Cerca di stare tranquilla, respira” si ripeteva mentalmente, poi guardandosi allo specchio vide un leggero bagliore nei suoi occhi e di colpo un flash, il volto di Marina che le sorrideva “E’ lei che voglio … voglio stare con lei … solo con lei”.
Finito di cambiarsi e asciugandosi un po’ alla buona uscì dal bagno quasi di corsa, una rapida occhiata in sala, Marina non era lì “Forse è ancora in camera” pensò, rallentò l’andatura quasi di colpo una volta arrivata alla porta della camera, non era chiusa era leggermente aperta, decisamente imbarazzata butto l’occhio, Marina si era già cambiata era di spalle davanti allo specchio che si stava pettinando, lentamente aprì la porta ed entrò nella camera fece talmente piano che Marina non se ne accorse neanche, era lì in piedi dalla porta che la osserva, solo qualche minuto dopo Marina si accorse di lei girandosi “Esther tutto bene? Direi che i vestiti che ti ho dato ti stanno benissimo sei bellissima … ” poi si rigira verso lo specchio e continua a pettinarsi i capelli, Esther con una voce un po’ tremolante balbetta qualcosa “Grazie, sì .. sono perfetti” e lentamente si avvicina a Marina, la quale vedendola riflessa nello specchio e le richiede “Ma sei sicura di star bene?” abbassando un po’ lo sguardo Esther le rispose di si con la testa. Arrivata alle sue spalle, con quasi gli occhi lucidi, tende il braccio verso la sua schiena e la tocca dolcemente, Marina non se l’aspettava e un brivido le attraversa tutto il corpo tanto che chiude gli occhi per assaporare la sensazione, avvicinandosi sempre di più Esther le accarezza il volto scostandole i capelli ancora umidi dalla spalla, scivolando giù fino al suo braccio, poi afferendolo dolcemente gira verso di se Marina, le due donne si guardano negli occhi a lungo, Marina le accarezza dolcemente il viso fino a scivolare giù sul suo braccio e le prende la mano per stringerla a se, e guardandosi sempre negli occhi Esther si avvicina lentamente alle labbra di Marina, i suoi occhi era così carichi di incertezza ma anche di desiderio, il cuore di Esther cominciò a battere all’impazzata sembrava voler uscire dal petto, anche quello di Marina non scherzava però, le loro labbra si toccarono con una dolcezza impressionante, mentre si baciavano Marina stringeva forte la mano di Esther e con l’altra le accarezzava il viso, a Esther tremavano le gambe così strinse a se Marina.
Le labbra si separarono, Marina fisso il suo sguardo su Esther, capiva benissimo le sue paure e prendendo il suo viso tra le sue mani le disse “Esther ti voglio far sentire una cosa …” prese la sua mano e la mise sul suo cuore “Lo senti Esther? Senti come batte forte? Anche io ho paura sai”, un piccolo sorriso si stampò sul viso di Esther “Batte forte forte proprio come il mio, Marina e che io.. io.. non so cosa devo fare” “Non devi fare nulla Esther … Solo amarmi!” quella frase tolse il fiato ad Esther che faticava a trattenere le lacrime “Non mi sono mai sentita così Marina”.
Esther sposta lentamente la sua mano dal cuore di Marina al primo bottone della sua camicetta, slacciandolo uno per uno, guardando sempre negli occhi della sua Dottoressa, le sfila la camicia lasciandola cadere per terra, Marina accarezza il viso dolcissimo e sempre impaurito di Esther e scivolando sui suoi fianchi afferra la maglia sfilandola con un’accortezza impressionante facendo molta attenzione a non tirarle i lunghi capelli, con un gesto quasi da manuale lascia cadere la maglia a terra, e ad un passo dalle sue labbra la bacia stringendola a se con impeto ma anche con una dolcezza mai vista. Lentamente i baci si spostano nel collo e più giù fino alle spalle, fino ad arrivare al petto e al ventre, Marina si inginocchia davanti a Esther la guarda con il suo sguardo intenso, Esther ha sempre gli occhi lucidi, il suo cuore sta per  esplodere, non riesce più a contenere le sue emozioni, Marina ancora in ginocchio l’abbraccia forte, Esther accarezzando il viso di Marina lo rivolge verso di lei, e singhiozzando le dice “Marina .. Io .. io .. Ti amo”, Marina alzandosi l’abbraccia stretta stretta e in un orecchio le sussurra dolcemente “Anche io ti amo Esther, talmente tanto che mi scoppia il cuore”.
Marina asciugandole le lacrime di gioia la bacia, Esther trascina Marina a piccoli passi sul letto, abbracciandola cerca il modo di slacciarle il reggiseno, ma non ci riesce così Marina le fa un sorriso dolcissimo, poi senza dire niente baciandole per spalle le slaccia il reggiseno facendole vedere implicitamente come si faceva non era difficile, Esther decisamente imbarazzata abbozzò un sorriso sul viso e poi baciò Marina, non riusciva a smettere di baciarla, al secondo tentativo il reggiseno di Marina fini per terrà insieme al resto, i baci diventavano sempre più intensi Marina si era spinta giù fino al ventre le slacciò i pantaloni e glieli sfilò con estrema delicatezza gettandoli dove capitava e la stessa fine fece anche il suo perizoma. Marina accarezzava tutto il corpo di Esther, le gambe, le cosce, il ventre, i seni con estrema dolcezza la riempiva di baci delicati come il suo tatto, Esther sentiva il fuoco che cresceva dentro di se quasi un esplosione, non riusciva a contenere tutte quelle emozioni era talmente felice, anche se aveva ancora tanta paura, ma si sentiva inerme non aveva più il controllo di se, Marina continuava a baciarla e a stringerla a se, le prese la mani e la stringeva voleva farla sentire al sicura protetta, si spinse giù verso il suo ventre non lasciandole mai le mani, Esther non riusciva più a trattenersi, le emozioni erano totalmente devastanti alla fine emise un piccolo gemito, era esausta, Marina tenendola sempre abbracciata a se la guardo negli occhi e le sussurrò “Ti amo Esther”, Esther le sorrise e con gli occhi talmente cariche di lacrime scoppio a piangere Marina preoccupatissima “Esther ti prego non piangere …” “Marina scusami scusami tanto è che sono talmente felice che non riesco a trattenermi, non avevo mai provato una gioia così totale …” Marina si rasserenerò e asciugandole le lacrime le accarezzo il viso guardandola intensamente, si mise poi con la testa accoccolata sulla sua pancia stringendola forte, si addormentarono così l’una stretta all’altra.
 
Dopo un paio d’ore Esther si sveglia un po’ di soprassalto sperando di non aver sognato tutto, quando vede che al suo fianco dorme, dolce come un angelo, Marina si tranquillizza, guarda quel sul splendido viso innocente, la guarda dormire per un bel po’ e pensa “E’ bellissima”,  lentamente le accarezza il viso si avvicina e la bacia Marina si sveglia ed Esther con un bellissimo sorriso esordisce con “Buongiorno tesoro”, Marina ancora con la voce un po’ impastata mugugnando quasi le risponde “Buongiorno”, Esther infila la testa sotto le coperte e comincia a baciare il corpo di Marina che ancora un po’ addormentata le sussurra “Che dolcissimo risveglio”. Esther l’accarezza tutto il corpo, mentre le bacia dolcemente il seno continua ad accarezzarle le gambe fino ad arrivare al interno coscia, Marina sente battere forte il suo cuore sempre di più, Esther continua con estrema dolcezza quasi con timore di farle male, le carezze e i baci diventano sempre più intensi su tutto il suo corpo, stavolta è Marina ad essere in balia di Esther.
Esther sente il bisogno di vedere gli occhi della sua amata e di sorriderle così fa un attimo capolino da sotto le coperte, senza più tanto timore le bisbiglia dolcemente “Ti amo Marina”, Marina con gli occhi carichi di amore “Anche io tesoro mio”, e prendendole il viso tra le mani la bacia con una passione irrefrenabile le due stringendosi l’un l’altra si accarezzavano erano quasi diventate una persona sola l’una completava l’altra e viceversa.
 
Erano già le due passate del pomeriggio erano tutte due esauste sdraiate sul letto si guardavano negli occhi l’una di fronte all’altra, “Esther mi sa che dovremmo alzarci dal letto prima o poi …” esordì Marina “Beh sì prima o poi sì” ribatté Esther, Marina sorridendo le chiese “Ma tu non hai fame? Credo che siamo arrivate un po’ lunghe per il pranzo” “Beh a dire la verità un po’ di fame ce l’ho” ammise Esther, “Sai che facciamo?! Io preparo qualcosa da mangiare, e se ti va, tu puoi provare la doccia con l’idromassaggio, me l’hanno appena installata!” “Ok perché no, però mi dai un bacio prima di alzarci?” “Uno solo?!?” Marina sorride e l’abbraccia dolcemente baciandola con tutta la passione che aveva.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Terapia d'urgenza / Vai alla pagina dell'autore: Natory28