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Autore: Diotima_    11/08/2016    4 recensioni
[COMPLETA-primi capitoli MODIFICATI]
Ash ormai è grande e torna a casa ... più persone aspettano il suo ritorno ... altre la sua partenza ...il giovane ragazzo vivrà delle nuove avventure ... saprà come affrontarle?
Dal testo:
"Si diressero verso il cortile di casa, Ash si bloccò davanti all’entrata della rimessa. Si guardò intorno e poi la aggirò, ritrovandosi di fronte ad un cancello. Estrasse una chiave, il cigolio della serratura si disperse nell’aria notturna. Sempre tenendo per mano Misty, entrarono."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Gary, Misty, Pikachu, Serena | Coppie: Ash/Misty, Drew/Vera
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
Capitoli:
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Qualche settimana prima, nella regione di Kalos.
 
 

-Sei grande Ash! Questa era la tua ultima medaglia! Finalmente potrai partecipare alla Lega di Kalos –

La ragazza dai capelli biondi sorrideva entusiasta al moretto che saltava dalla gioia.

-Grazie Serena! È anche grazie a te se ho vinto questa medaglia, mi sei sempre stata vicina.-

Le sorrise felice.

Il suo sorriso era la cosa che più le piaceva. Lui era sempre così disponibile, dolce. Soprattutto con lei.

Si conoscevano da quando erano piccoli. Due piccoli bimbi che sognavano di catturare un sacco di Pokemon e da quando si erano rincontrati stavano realizzando questo sogno.

Serena lo aveva visto in TV e da quel momento sapeva che doveva essere al suo fianco, qualunque cosa accadesse.

Aveva deciso di seguirlo, era innamorata di lui da sempre. Da quando le curò la ferita, al campo estivo Pokemon del Professor Oak. Doveva solo trovare il momento giusto per dirglielo.

-Figurati Ash, lo sai che per me è un piacere starti accanto e accompagnarti nel tuo viaggio.-

Lo guardava con occhi lucidi, troppo contenta. Erano soli, alla conquista del mondo.

I suoi occhi azzurri lo intenerivano così tanto.

Ash sapeva quanto lei ci tenesse alla loro amicizia. Ma non capiva che Serena sognava qualcosa di più. Non lo sapeva, o faceva finta di non sapere. A lui le cose andavano bene così.

Le sue compagne di viaggio erano sempre state ottime amiche. Lucinda, Vera … Misty. Ogni volta che pensava a lei aveva una stretta al cuore. Gli mancava. I loro litigi, le loro abbuffate, le mille avventure. Chissà cosa faceva.

-Ash? Ci sei? Hai sentito cosa ho detto?-

-Certo che l’ho sentito!-

E la abbracciò, scacciando via quei pensieri.

Lei si sentiva protetta e al sicuro tra le sue braccia.
 
 
Dopo un paio di giorni di cammino, arrivarono nella città dove si sarebbe svolta la Lega.

Era completamente deserta.

Affisso sulla porta della palestra c’era un bigliettino:
“La Lega di Kalos è stata rimandata di un mese per problemi tecnici. Ci scusiamo per il disagio.”

La delusione sul volto del ragazzo era evidente. Si era preparato tanto per “la grande sfida” che avrebbe potuto dichiararlo Maestro Pokemon. Il sogno di una vita, rimandato.

-Mi spiace tanto Ash, so quanto ci tenevi.-

Era furioso, aveva rinunciato a mille cose per arrivare a conquistare la sua ultima medaglia e partecipare alla Lega in tempo, e invece, gli organizzatori se la prendevano comoda. “Problemi tecnici”, certo, non era mica un treno la Lega!

Non aveva voglia di parlare con nessuno. Lasciò lì, impalata, la ragazzina e corse verso il fiume.

Serena era abituata a questo comportamento di Ash, faceva sempre così quando veniva deluso, quando era ferito, sconfitto.
Piano piano gli si avvicinò.

Era seduto sulla sponda del fiume a guardare le sue pokeball.

-Forza Ash, non ti abbattere, aspetteremo.-

Aveva ragione, era stato troppo irruento.

-Va bene Serena, scusami, non sarei dovuto scappare così.-

Le sorrise lievemente. Lei arrossì, era riuscita a tirargli su il morale.

-Però, non possiamo stare qui un mese, impazzirei nell’attesa.-

-Sono d’accordo con te Ash. Perché non prenotiamo una vacanza? Dai! Ce la meritiamo! È un sacco di tempo che non ci fermiamo in un posto. Ho bisogno di una pausa.-

Non poteva dire di no quando Serena lo supplicava in quel modo, e poi una vacanza avrebbe fatto bene a lui e ai suoi Pokemon.

-Mi hai convinto! Ma dove andiamo?-

La ragazza mise una mano sulla fronte, in modo pensieroso. Poi lo guardò, illuminata.

-Ci sono! Andiamo nella regione di Kanto! Così finalmente torneremo nella foresta in cui ci siamo incontrati.-

Abbassò lo sguardo, per non far vedere il rossore che stava emergendo sulle sue guance.

-Tornare a casa… sì, perché no! Ci sto! Andiamo a prenotare i biglietti aerei e una camera per stanotte. Non vorrai mica dormire per strada, vero?-

Risero entrambi e si diressero verso l’aeroporto.


Era sera ormai e i due ragazzi vagano alla ricerca di un hotel, una pensione, che gli ospitasse. Il viaggio era previsto tra tre giorni.

Avevano perso le speranze quando Pikachu indicò loro delle piccole luci in lontananza.

-Pikapì-

-Oh Pikachu, speriamo bene, non ce la faccio più.-

Serena era seduta su un tronco d’albero a massaggiarsi le gambe, avevano camminato davvero tanto quel giorno.

-Siamo quasi arrivati, non puoi fermarti proprio ora!-

-Non credo di riuscire a camminare per altri cinque metri…-

Era esausta.

-E va bene lo hai voluto tu, non posso lasciarti qui da sola.-

La prese in braccio e insieme si diressero verso quello che si sarebbe poi rivelato un piccolo hotel a due stelle.

La ragazza era in pieno imbarazzo. Sentiva le sue braccia e il suo profumo. Si pentì di non aver usato quella scusa prima.

Arrivati all’ingresso dell’hotel la mise giù.

-Va meglio?-

-s…sì, sì, grazie.-

Nella hall c’era un vecchio divanetto di velluto rosso e una ragazza dietro il bancone a limarsi le unghie, masticando una gomma.

-Buonasera. Mi scusi, ci sono due stanze singole libere?-

-Eh? Ah sì, ora controllo subito.-

Aveva una voce sgradevole, simile al suono del gesso che stride sulla lavagna. Pikachu si tappò le orecchie.

-Mi spiace piccoli, solo una matrimoniale. Che faccio?-

Il ragazzo guardò la biondina.

-Ash sono stanca, prendiamola.- sospirò, il pensiero di lei e lui in una sola stanza la elettrizzava.

-Se non ti crea fastidio. La prendiamo.-

-Ecco le chiavi. Secondo piano, prima porta a destra.-

Le lanciò al ragazzo e riprese a limarsi le unghie.

“Che tipa strana” pensò Ash.

La camera era piccola, un letto, una poltroncina verde acido, una scrivania minuscola, ma con una finestra che dava su uno spettacolo sensazionale. La città si vedeva interamente e una brezza marina rinfrescava l’ambiente.

Dopo essersi cambiato, Ash si era affacciato alla finestra, pensieroso.

Serena era in bagno, indecisa su cosa indossare quella notte.

 L’odore del mare riportò la mente del ragazzo ad un colore.

Il rosso.

Era il colore dei suoi capelli.
Misty, l’avrebbe rivista finalmente.
Dopo anni, si sarebbero rincontrati, riabbracciati.

Era felice di poter rivedere i suoi amici. Lei era una sua amica. Ecco perché era così felice di vederla.

 Serena entrò in camera.
Indossava un vestitino bianco, corto.

Ash la guardò spiazzato.
Ma non aveva un pigiama? Perché aveva messo quella “vestaglia”?

Lei sembrò aver capito i suoi pensieri.

-Ecco… io non ho trovato nient’altro… tutte le mie cose sono giù, in lavanderia.-

-Beh, sì certo, tranquilla, ora andiamo a dormire.-

Era un misto tra l’imbarazzo e la confusione.

-Aspetta Ash, io vorrei parlarti.-

Doveva dichiarargli i suoi sentimenti. Prima della vacanza, prima della Lega.

-Ora? Di che si tratta?-

Era un po’ scocciato. Aveva fame, sonno, era stata una giornata pesante e Pikachu si era già addormentato. Ma rimase comunque lì, ad ascoltarla. Dal tono di voce di lei sembrava fosse una cosa seria.

La ragazza fece un bel respiro profondo e iniziò il suo discorso.

-Ash Ketchum, ti conosco da quando sono una bambina. E fin dal nostro primo sguardo ho capito che con te sarei stata felice. Il nostro incontro dopo anni mi ha fatto capire che siamo destinati a stare insieme.-

Si bloccò, le lacrime iniziarono ad uscirle piano.

 Ash la guardava attonito, con gli occhi sbarrati.

Visto che lui non proferiva parola, decise di continuare.

-Quello che sto cercando di dirti è che sono innamorata di te Ash. Da sempre.-

Silenzio.

-Per favore dimmi qualcosa. Non farmi stare così.-

Ormai piangeva senza sosta. Lui non diceva niente, e lei gli aveva aperto il suo cuore.

-Serena, io non me lo aspettavo… non so che dirti. Io, io ti ho sempre visto come un’amica, e basta. Una carissima amica. Ma non riesco ad andare oltre. Poi ho la Lega a cui pensare, i miei Pokemon hanno bisogno di me, devo essere concentrato. Io ti voglio bene, ma niente di più.-

Serena era sconvolta. Non pensava potesse essere così diretto e crudele con lei. Continuava a piangere.

-Non piangere per favore, lo sai che non posso vederti così.-

La abbracciò, ma lei lo respinse e scappò in bagno, a piangere.
Ash era mortificato, ma non poteva fingere un sentimento solo perché la sua amica stava male.
 
A notte fonda, quando Serena tornò in camera, con gli occhi gonfi, lo trovò abbracciato al suo cuscino, che dormiva sulla poltrona.
Fece un enorme sospiro, si mise a letto e si lasciò cullare dalle sue lacrime mentre il sonno prendeva il sopravento su di lei.

Quando il sole fece capolino dalla finestra della stanza Ash si svegliò tutto dolorante. Guardò la ragazza dormire e prese una decisione.
Si vestì, svegliò Pikachu e scrisse un bigliettino.
Scese nella hall, pagò il conto e si diresse verso l’aeroporto.

 
La prima cosa che Serena vide fu la sua solitudine. Ash non c’era più, sul tavolo c’era un foglio di carta. Lo prese.


Mi dispiace averti fatto soffrire, penso che sia meglio per noi essere un po’ separati al momento. Ti aspetto a Kanto.
Con affetto
Ash

Ridusse in mille pezzi il bigliettino, se ne era andato senza nemmeno salutare.
Ma non riusciva ad odiarlo. Lui doveva essere suo. Prese coraggio.
“Non devo arrendermi. Non posso perderlo così. Andrò a Kanto e mi riprenderò Ash.”


 
 
Nel frattempo il corvino aveva acquistato un altro biglietto, aveva chiamato sua madre per avvisare che sarebbe stato a casa per l’ora di cena. Naturalmente Delia fu felicissima di questa notizia.

Ash chiamò anche Vera e leraccontò tutto ciò che era successo il giorno prima.

-Caspita Ash, mi dispiace per la Lega. Però sono contenta di rivederti. Quando arrivi?-

-In tarda mattinata, stavo pensando di chiamare tutti, sarebbe bello passare questa vacanza con voi.-

-Sono entusiasta! Così potrai raccontarmi meglio di questa Serena e della sua sensazionale dichiarazione.- rise di gusto.

-Dai Vera non scherzare. È una cosa seria, lei ci sta molto male.-

-Va bene, ma ne parleremo. Adesso devo andare. Buon viaggio!-

Ash alzò gli occhi al cielo. Sorrise a Pikachu e mandò un invito via messaggio a tutti i suoi amici.

Ma non a Misty.
Doveva farle una sorpresa. Chissà che faccia avrebbe fatto.

Con lei nei suoi pensieri prese l’aereo diretto verso casa.
 
 



 
Questo è il mio quarto capitolo spero vi piaccia. Al prossimo aggiornamento!
 
  
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