Serie TV > The Walking Dead
Segui la storia  |       
Autore: Bloodlines    11/08/2016    0 recensioni
Questa storia è il semplice frutto di una mia improvvisa ed alquanto malsana idea, ovvero di inserire i personaggi di The Walking Dead in un universo alternativo, precisamente quello in cui non sono presenti zombie, ed i protagonisti si ritrovano ad indossare i panni di semplici ragazzi con età da college. Solita stupidata da quattro soldi, penserete. In un certo senso lo penso anche io, ma sentivo il bisogno di provare. Per la comprensione di alcuni avvenimenti e del comportamento di determinati personaggi è consigliata la lettura del fumetto. Ovviamente, seppur riproposti in chiave del tutto nuova, la storia presenterà degli spoiler della trama originale.
Genere: Angst, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Glenn, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
RICK
 
Come dovrebbe sentirsi? Come dovrebbe comportarsi? Nelle ultime settimane, Rick Grimes si era ripetuto quelle domande all’infinito. Per i suoi genitori era tutto tornato normale, dal momento in cui era uscito dal coma. Un coma durato tre mesi. I dottori avevano considerato il suo risveglio come un miracolo, sua madre era scoppiata a piangere, il suo amico Shane ci aveva scherzato sopra, definendolo duro a morire, mentre Lori era rimasta accanto al suo letto di ospedale per quasi tutto il tempo, tenendogli la mano. Eppure, Rick non era riuscito a tornare alla normale quotidianità e monotonia nel giro di qualche settimana. Negli ultimi tempi si era informato sui casi simili al suo, di persone risvegliatesi da un lungo coma, ed aveva scoperto che molte di esse erano riuscite a tirare avanti senza guardarsi alle spalle e ripensare alla terribile tragedia che li aveva portati ad occupare un letto d’ospedale. Possibile che lui non sia in grado di riuscirci? Quando chiude gli occhi e ripensa al giorno in cui, tre mesi prima, un’automobile lo aveva investito, nella sua mente appaiono soltanto immagini nebulose, in grado di mandarlo ancor più in paranoia. 

« Buongiorno a tutti, oggi è una splendida giornata, non trovate? Siamo soltanto alle prime luci del mattino, ma... » 

Con gesto seccato, Rick spegne la radio, per poi stiracchiarsi e dare una sbirciata allo specchio. Una semplice, piccola cicatrice sulla tempia, ecco tutto ciò che gli è rimasto di ben tre mesi di incoscienza. Il ragazzo scuote la testa, con l’intento di cancellare quei pensieri dalla propria mente. Negli ultimi giorni, Rick ci aveva pensato e ripensato, giungendo ad una conclusione drastica. Se aveva intenzione di lasciarsi tutto alle spalle e continuare a vivere, doveva riprendere a svolgere quelle che erano le sue normali e quotidiane attività, prima dell’incidente. Per questo motivo, il giorno prima aveva chiamato a sua madre per avvisarla che l’indomani si sarebbe presentato al college come tutti gli altri ragazzi della sua età, avrebbe piegato la testa sui libri ed il suo unico problema sarebbero stati gli esami e le pile di appunti da studiare. Inizialmente, la donna si era mostrata riluttante, ma Rick aveva insistito al punto da impedirle di trattenerlo. Il cellulare del ragazzo squilla, annunciando l’arrivo di un messaggio da parte di Shane, il suo migliore amico. Le labbra di Rick si distendono in un sorsriso. Gli è mancato così tanto quel suono, così come gli è mancato Shane. Ricorda ancora il primo giorno in cui si erano conosciuti, quando Shane aveva picchiato quel ragazzino che continuava ad insultarlo in terza media. Erano sempre stati l’opposto, l’uno dell’altro, ma questo non gli aveva impedito di lasciar progredire la loro amicizia. 

“ Ehi amico, sei davvero sicuro di non volerti prendere un altro paio di giorni di pausa? Sai, io al tuo posto me la prenderai comoda. Fammi sapere, in caso dovessi rimanere della stessa idea ti aspetterò al solito posto. ”

Recita il messaggio di Shane, spingendo Rick a storcere il naso. Dubita che il ragazzo sarebbe in grado di spegnere il cervello e prendersela comoda, al suo posto, ma non può prendersela con lui soltanto perché non ci è passato. 

“ Nessun ripensamento, sarò lì in orario. ”

Si limita a scrivere di rimando Rick, poggiando poi il cellulare sul comodino e dirigendosi in bagno per darsi una ripulita. 


***

« Cristo, sembri uno zombie. » 

Commenta Shane, con la solita delicatezza di un tirannosauro, sistemandosi meglio il proprio cappello e porgendogli il cappuccino che tiene tra le mani. 

« Grazie per avermelo fatto notare; di sicuro Lori non mi riconoscerà nemmeno. » 

Rick si limita a ridacchiare, prendendo un sorso dalla calda bevanda e sentendosi come rinato. Ne aveva proprio bisogno, dopo tutto quel cibo da due soldi che gli avevano propinato in ospedale. Shane non ribatte alle sue parole, limitandosi a scuotere il capo ed infilare la mano nella busta accanto a lui, estraendone un cornetto alla marmellata. La semplice sensazione di trovarsi lì, su quella panchina dove lui e Shane si incontravano ogni mattina prima dell’incidente, per lui è una sorta di toccasana. Magari non sarà così complicato come credeva, gli è bastato incontrare Shane per dimenticarsi di tutti i pensieri che lo avevano assillato quella mattina, dunque immagina che sarà anche meglio nel momento in cui si ritroverà tra le braccia di Lori. Rick non può negare di essere rimasto piuttosto sorpreso, nel momento in cui l’aveva scorta in lacrime accanto al suo letto di ospedale. Credeva che in tre mesi lei avrebbe ricominciato, che non si sarebbe accontentata di aspettare che si risvegliasse, qualcosa che non sarebbe potuto mai accadere per quel che ne sapeva. Invece, la ragazza aveva dimostrato di tenerci a lui più di quel che Rick si sarebbe immaginato. Più tardi le avrebbe chiesto di perdonarlo per aver dubitato di lei, ma prima si sarebbe goduto ogni singolo momento in sua compagnia. 

« Sai, non avrei mai creduto che saresti tornato. Quando mi hanno avvisato ero in palestra e sono arrivato in ospedale tutto sudato, sporco e con l’asciugamano ancora appoggiata sulle spalle. » 

« Sì, me lo ricordo, sembravi un coglione. » 

Commenta Rick, con una naturalezza tale da permettere ad entrambi di scoppiare a ridere subito dopo. Come può anche solo aver pensato che sarebbe bastata una singola, brutta esperienza ad impedirgli di tornare ai suoi vecchi giorni da ragazzo normale? Li aveva definiti dei giorni perduti ancor prima di provare a ritrovarli. 

« Dobbiamo sbrigarci, oppure arriveremo in ritardo. Che dici, nonnetto, prendiamo un taxi oppure preferisci arrivare secondo come al solito? » 

Chiede Shane, alludendo alla loro consueta gara di corsa per arrivare alla fermata dell’autobus. Rick lascia cadere il bicchiere di plastica nel sacchetto, prima di accartocciare il tutto e lanciarlo in un cestino della spazzatura poco distante, centrandolo in pieno. 

« Scelgo la terza opzione. » 

« E quale sarebbe? » 

« Arrivare primo. » 

Esclama Rick, anticipando l’amico e scattando giù per il marciapiede. Le imprecazioni di Shane raggiungono a malapena i suoi timpani, mentre si precipita in direzione della sua meta, senza nemmeno guardarsi indietro. Si sente così libero, dopo tutti quei giorni passati chiuso in casa a rimuginare sul passato. Come ha potuto comportarsi in quel modo così stupido? È soltanto un ragazzo, ha ancora tutta una vita davanti e non può permettere ad un singolo incidente di rovinargliela. 

***

Ovviamente, Shane era arrivato pimo. Il ragazzo dai capelli corvini è sempre stato più abile di lui nella corsa, figurarsi ora che Rick è completamente fuori allenamento. Si sarebbe dovuto segnare nuovamente in palestra e riprendere i suoi esercizi al più presto. 

« Non ricordavo che... fosse così lontana... » 

Sbuffa Rick, sedendosi con noncuranza sul marciapiede ed attirando su di sé gli sguardi di parecchi tra i presenti. Shane si limita a ridacchiare, togliendo il cappello per grattarsi il capo, prima di allungare la mano ed indicare l’autobus in arrivo. Sono arrivati appena in tempo, come al solito. Era stato Shane ad inventarsi quella gara, l’anno precedente, considerando che Rick non si sarebbe mai sognato di rischiare di perdere il mezzo di trasporto per il college. Certo, avrebbe potuto rimediare con un taxi, ma non gli piace cambiare i suoi piani all’ultimo minuto. Ciò nonostante, Shane può essere molto persuasivo ed in sua compagnia, gran parte del senso di responsabilità di Rick Grimes è messo alla prova. 

« Sei pronto a pentirti di essere uscito dal coma? » 

Scherza Shane, sistemandosi meglio il piccolo zaino malconcio sulle spalle. Entrambi avrebbero provveduto a spostare i loro indumenti e gli effetti personali dalle loro case alle rispettive stanze del college il giorno successivo. Rick solleva lo sguardo, osservando l’autobus avvicinarsi sempre di più, insieme al solito chiacchiericcio degli studenti già presenti all’interno. 

« Direi proprio di sì. » 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Walking Dead / Vai alla pagina dell'autore: Bloodlines