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Autore: Simo_Dowaze    11/08/2016    3 recensioni
Salve a tutti!
Questa è la mia primissima storia che pubblico ed è incentrata sulle Olimpiadi!
L'idea, in realtà, non so perché mi sia venuta, ma, guardando le Olimpiadi, mi sono detta: "Perché no?" e adesso voglio proporvi questa storia delle Olimpiadi in stile Sonic.
Non sapendo, però, da quale sport cominciano, li metterò in ordine alfabetico per personaggio e, a ciascuno di essi, assegnerò uno sport. Se l'idea vi piace, lasciate una recensione, se non vi piace...niente. Sono accettate critiche, purché siano costruttive. ^.^
Non mi resta che dirvi ENJOY!!!
Ciao. Dio vi benedica ♥
Genere: Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Scherma

 

P.O.V Blaze

 

Uff… e anche questa è fatta! Adesso manca l’ultimo per confermarmi campionessa, ma so che non sarà una cosa semplice. Il penultimo girone l’ho vinto 20 a 12 per me.

È stato piuttosto difficile quest’ultimo: la mia avversaria era molto determinata, infatti, il primo round l’ha vinto lei. Ma, per fortuna, ho recuperato con i due successivi.

Se voglio vincere, devo battere la ragazza del team Babylon: Wawe The Swallow.

 

Ho raccolto molte informazioni su di lei, come del resto faccio con tutti gli avversari che mi capitano davanti. Non sono una di quelle che prende le cose alla leggera: se devo partecipare ad una competizione, devo prepararmi ed allenarmi meglio che posso!

 

So che è una ragazza molto competitiva e che difficilmente molla.

È fidanzata con un tale di nome Jet The Hawk, ma questo particolare non mi interessa più di tanto.

È molto irascibile e, quando è sotto pressione, si agita facilmente. Ma ogni tanto, l’ansia che le viene, và a suo vantaggio, dandole la carica necessaria per vincere.

 

Ha vinto due medaglie d’argento e, dopo essersi lamentata con il suo fidanzato per non aver vinto e dopo essersi caricata per bene, per due anni di fila ha vinto la medaglia d’oro.

 

Chi è per me Wawe? Tsk, una bambina capricciosa, ecco cos’è!

E, come se non bastasse, è molto ma molto suscettibile, a quanto ho sentito dire: qualsiasi cosa le si dica che, secondo lei, è sbagliata, la prende subito come una minaccia o un’offesa.

Che ragazza… particolare.

 

Ma scaccio quei pensieri sulla mia prossima rivale e mi concentro sul mio unico obiettivo: conquistare la medaglia d’oro.

Per il mio mondo sarà molto utile. In questo periodo stiamo vivendo una bruttissima carestia: non piove da più di due anni e il cibo scarseggia sempre più in fretta.

 

Se vincessi quella medaglia, avrei abbastanza ring per far ricostruire un porto migliore ed avere un commercio marittimo più proficuo, così da potermi fare esportare delle provviste per la mia gente, finché non finisce la siccità. Poi, ovviamente, farei altrettanto con chi mi ha aiutato.

 

La scherma l’ho sempre praticata fin da quando ero piccola. Ma non avevo mai pensato di partecipare alle Olimpiadi. Credevo di sapere già tutto di quetso sport, ma mi dovetti ricredere.

 

Chi mi ha insegnato a tirar di scherma? Uno dei miei migliori amici:

Shadow The Hedgehog!

Quando gli ho spiegato ciò che stava succedendo nella mia dimensione, lui si è proposto subito di aiutarmi.

 

Gli allenamenti sono stati veramente duri, ma sono serviti. Se ora sono qui è grazie a lui. Gli sono debitrice.

 

Va bene! Manca davvero poco! Infilo i guanti e aggiusto la mia divisa.

Mi siedo su una panchina dello spogliatoio, con la schiena leggermente ricurva verso il basso e lo sguardo perso.

Metto le mani a pugno e chiudo gli occhi.

 

C’è un grande silenzio intorno a me. Sgombero la mente da ogni pensiero e rimango zitta e concentrata.

 

Ma quel silenzio dura non più di cinque minuti perché, improvvisamente, sento dei passi. Rizzo le orecchie.

 

I passi si interrompono. D’istinto, apro gli occhi e mi giro immediatamente verso la mia destra. Non ci sono dubbi: è la rondine.

 

Guarda dritto davanti a sé, con un sorrisetto stampato sulle labbra.

 

<< Blaze The Cat, presumo! >> Comincia lei, senza guardarmi.

 

<< E tu devi essere Wawe The Swallow, giusto? >> Domando, seria.

 

<< Precisamente! >> Afferma.

 

La squadro per bene, dalla testa ai piedi, mentre al fianco sinistro tiene stretta la maschera.

Si gira verso di me, guardandomi negli occhi. Ricambio quello sguardo.

 

<< Hai già sentito parlare di me, quindi? >> Mi domanda.

 

<< Sì! >> e continuo a non mostrare altre espressioni.

 

<< Perciò sai bene come voglio giocare? Mh? >>

 

<< Ti ho già risposto! >> Mi alzo.

 

Stranamente, inizia a girarmi intorno. Seguo con gli occhi ogni suo movimento.

 

<< Breve e concisa la micia! >> Ridacchia.

 

Cosa ci troverà mai di così divertente?

Ora che la guardo meglio… è di qualche centimetro più bassa di me.

 

<< Cosa c’è? Non parli più? Il gatto ti ha mangiato la lingua? >> Insiste lei, spiritosa.

 

<< O forse dovrei dire la gatta? >> Continua a provocarmi.

 

Questa ragazza sta scherzando troppo con il fuoco! Peccato che la bimba non sappia che il fuoco brucia!

 

Ho capito qual è il suo gioco: vuole cercare di intimorirmi con le sue provocazioni. Cara mia, non hai la minima idea di chi tu abbia davanti!

 

Mi sto scocciando a stare con questa brutta arrogante. Me ne vado.

Incomincio a camminare verso l’uscita, mentre lei non rinuncia a provocarmi.

 

<< Io lo so cosa sei: sei una CODARDA! >> Scandisce bene l’ultima parola.

 

Mi fermo e giro di poco la testa verso di lei. La guardo per pochi secondi, poi mi viene un’idea!

 

<< Hmph, hai ragione: sono una codarda! >> le rispondo.

 

Torno indietro da lei e, con sua grande sorpresa, le porgo la mano.

 

<< Buona fortuna, campionessa Wawe The Swallow! >> Le sorrido leggermente.

 

Si ridesta dalla buffa posizione assunta, mettendosi in postura eretta. Schiarisce la voce e ricambia la stretta.

 

<< Grazie! Vedo che hai capito che… - urlo di Tom di “Tom & Jerry” - AHI! >> strilla.

 

Mentre ricambiava la stretta, le ho ustionato di poco la mano ma, pur avendo i guanti, le ha fatto lo stesso male. A quanto pare è una tipa molto delicata.

 

<< Oh, scusa! Ho così tanta paura che non riesco a controllare le mie emozioni! >> Dico, fintamente dispiaciuta.

 

Piccola, dolce vendetta per le cose che mi hai detto!

 

Accenno un sorrisetto soddisfatto, prendo la maschera dalla panchina e mi dirigo verso l’uscita, fiera di me. Nel frattempo la rondinella è furibonda.

 

Appena uscita, la voce del cronista mi presenta. Pochi attimi dopo, fa lo stesso con Wawe.

 

P.O.V Wawe

 

Questa me la paghi, brutta gattaccia insolente!

 

P.O.V Blaze

 

Saliamo in pedana. Indossiamo la maschera e ci mettiamo in posizione.

 

3… 2… 1… ALLEZ!

 

Iniziamo a combattere. È molto brava, lo devo ammettere.

Cerco di infliggerle un colpo: ci riesco, ma lei mi colpisce altrettanto.

1 a 1.

 

Riparte il tempo. Noi continuiamo. Provo a colpirla in faccia. Fatto!

2 a 1.

 

Di nuovo. Stavolta è lei a colpirmi ma, contemporaneamente, gliene dò uno anch’io.

3 a 2.

 

Ancora. Nuovamente io e lei anche.

11 a 6.

 

Ricominciamo. Mi colpisce.

11 a 7.

 

Un’altra volta. La colpisco alla testa. Ok!

12 a 7.

 

Il tempo sta per scadere.

Tento un altro punto; trovo uno spazio nel combattimento e la colpisco alla pancia.

13 a 7.

 

Primo tempo finito.

 

Ci riposiamo per bere.

 

Ritorniamo in pedana.

Combattiamo; lei mi infligge un colpo per prima.

13 a 8.

 

Adesso io.

14 a 8.

 

Nuovamente io alla spalla e lei al ginocchio.

15 a 9.

 

Alla fine del secondo round arriviamo 15 a 15.

Pochi secondi prima che finisca il tempo, con mio stupore, fa una mossa complicata e mi colpisce al petto.

15 a 16.

 

Conosco quella mossa: Shadow me l’ha insegnata, ma non l’ho mai provata.

Ora che Wawe sa che mi ha colta di sorpresa, scommetto che continuerà a farmela per tutto il terzo round.

 

Ok, Blaze. Non demoralizzarti. Siete pari. Si gioca tutto nell’ultimo set. Vedi di non farti prendere dal panico.

 

Di nuovo in pedana. Ci danno il via e combattiamo per l’ultima volta.

Mi infligge un colpo, ma faccio lo stesso in contemporanea con lei.

16 a 17.

 

Continuiamo a mantenere questo punteggio.

Lei riprova quella mossa e ci riesce.

16 a 18.

 

Se prova a rifarmela ed io non gliene faccio, lei vincerà e al mio mondo non avrò nulla da dare.

 

NO! Non posso permettere assolutamente che ciò accada!

Devo vincere per me; devo vincere anche per Shadow; ma, soprattutto… devo vincere per la mia gente! Devo vincere per ciò che i miei genitori hanno protetto da sempre… devo vincere per LORO!

 

Sta per infliggermi lo stesso colpo, ma lo paro con la mia spada e ricambio facendo la sua stessa mossa allo stomaco.

Andiamo avanti con il combattimento finché non scade il tempo.

Il punteggio è di… 19 a 18!

 

Ho vinto! Non posso crederci!

 

Il pubblico applaude ed esulta di gioia.

 

Tolgo la maschera: mi sento felice! Felice, perché adesso posso aiutare i miei concittadini!

È una gran bella soddisfazione!

 

Sono esausta, ma non mi importa.

 

Noto Wawe piangere sulla spalla del suo ragazzo, mentre lui le accarezza la testa visibilmente imbarazzato per la brutta figura che gli sta facendo fare la rondine.

 

Vedo tutti i miei amici appoggiati alla ringhiera della balconata che continuano a gridarmi : << BRAVA!! >>

 

Con tutta questa confusione, non sento che qualcuno mi si sta avvicinando. Me ne accorgo soltanto quando sento una mano sulla mia spalla.

 

Emetto un “Eh?” e mi giro.

 

Sbatto le palpebre non so quante volte…

 

<< Ciao, Blaze! >> Mi dice Shadow.

 

<< S-Shadow? Avevi detto che non saresti venuto perché avevi un impegno. >> Gli comunico.

 

<< Secondo te, quale bravo allenatore non va a vedere la sua migliore allieva alle Olimpiadi? >> Domanda lui, sarcastico.

 

Sorrido.

<< Grazie, Mister! >> e non resisto alla tentazione di abbracciarlo.

 

Non sembra molto sorpreso dal mio gesto. Ad esserlo, invece, sono io: ha ricambiato l’abbraccio?!

 

<< Al vostro servizio, vostra altezza! >> Mi mormora all’orecchio.

Lui sa che non mi piace essere chiamata così, ma gli piace stuzzicarmi e io glielo lascio fare.

 

…………………………………………………………………………………………………

 

Mi chiamano per la premiazione.

 

Io sono al centro, mentre Wawe è alla mia destra e una riccia grigia è alla mia sinistra; premiano prima lei con la medaglia di bronzo, poi alla rondine viola con la medaglia d’argento e, per finire, a me con la medaglia d’oro.

 

Sono ultra contenta: adesso il mio mondo è salvo!

Questo è il giorno più bello della mia vita!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice

 

Io&??: Salve a tutti!

Io: Purtroppo Dowaze è all’ospedale per un piccolissimo incidente avuto l’altro giorno, ma ritornerà nel prossimo capitolo.

Nel frattempo, salutiamo un altro dei miei OC: Max Ferlindo The Seagull! (Il nome Ferlindo non esiste, l’ha inventato mia sorella e, siccome mi è piaciuto, l’ho voluto mettere tra i miei OC che sono tre. ^.^)

Max: Ciao a tutti, picciotti!

Io: Bene, il secono capitolo è finito, spero vi sia piaciuto e…

Max: … un rimenticativi ri lassari ‘na recensione!

Io: Max, per favore, non parlare siciliano!

Per chi non avesse capito.

Allora:

un rimenticativi ri lassari ‘na recensione= non dimenticatevi di lasciare una recensione.

Questo è tutto, al terzo capitolo.

Ciao.

Max: E si riciccia!

Io: Dio vi benedica!

 

Simò XD (& Max)

 

P.S: Il punteggio è di Blaze a sinistra e di Wawe a destra, se a qualcuno venissero dubbi. ^.-

 

 

 

   
 
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