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Autore: J22    11/08/2016    0 recensioni
Spencer ed Emily, un’amicizia che sembra scritta nelle stelle.
Ma a Rosewood, si sa, non c'è mai pace... riusciranno a sopravvivere ai suoi misteri?
Genere: Mistero, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Emily Fields, Spencer Hastings, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Em, dov’eri finita?- la voce di Hanna distolse i pensieri della latina, che dopo essere fuggita da Alison vagava per la sala da ballo in preda alla confusione, frastornata dalla musica ad alto volume e soprattutto dallo shock per ciò che era appena successo.
-Ero in bagno e c’era molta fila. Comunque ora devo scappare via, non mi sento per niente bene!- cercò di tagliare corto lei.
-Mai accettare da bere dagli sconosciuti, soprattutto a Rosewood!- la rimproverò Aria con fare da mammina.
-…ehi, ma non è Spencer quella?!- esclamò Hanna mentre molleggiava a ritmo di musica sorseggiando un Mojito, sporgendosi oltre Emily e beccandosi una gomitata imbarazzata da Aria.
Emily si voltò di scatto –Cosa? Dov’è? Non la vedo!- c’erano ancora tutti, ma non Spencer.
-Ma no Em, nessuno ha ancora visto Spencer stasera… Hanna dev’essersi senz’altro sbagliata.-
-ehm… sì…sì ora che ci penso meglio non era lei… ehi che c’è? Ho bevuto anch’io, tsk!- ma il tentativo di Hanna e Aria di rimediare fu inutile; Emily lanciò uno sguardo carico di sospetto alle due, strappò il polso dalla presa della mora e fuggì fuori dalla sala… no, Spencer non era neanche fuori.
Provò a telefonarle. Il telefono squillava, ma nessuna risposta. Riprovò, ma niente. Riprovò ancora, con insistenza, ma questa volta il telefono risultava spento o non  raggiungibile. Decise di andare a casa Hastings per vedere se fosse lì, e lungo il tragitto passò anche dal parco, ma la ragazza non era neanche lì. Sbirciò poi dall’esterno la stanza di Spencer, sperando in una luce accesa, ma niente. Riuscì attraverso le finestre a cogliere Peter e Veronica bersi un vino d’annata in salotto. Ma la sua amica no, non c’era. “Andiamo, dove sei Spence?” pensò. Provò ancora una volta a telefonare, ma la risposta non cambiò. Cercò di riflettere, ma pensò che per avere un’idea in più sul dove fosse andata la mora avrebbe prima dovuto capire cosa stesse provando in quel momento.. gioia? No. Rabbia? Tristezza? Beh, forse sì. In fondo un’idea su come fossero realmente andate le cose quella sera, Emily cominciava ad averla. Alison l’aveva ingannata, aveva organizzato tutto nei minimi dettagli e con la complicità di Hanna ed Aria era riuscita a farle credere nella sua buona fede. E Hanna aveva ragione, Spencer era stata lì e l’aveva vista… e chissà che avesse visto altro. Quindi sì, rabbia e tristezza, Spence era andata da qualche parte a sfogare questi sentimenti. Ma dove?
In quel momento Emily si rese conto che, forse, ancora non conosceva abbastanza bene quella ragazza. Decise quindi di aspettarla lì, seduta sui gradini d’ingresso della villa.
 
Spencer pensava che quella sarebbe stata la serata della definitiva riconciliazione. Aveva pensato che, proprio per quella sera, avrebbe fatto coming out e al diavolo le conseguenze! Sarebbe stata disposta a litigare con la famiglia e con gli amici se non l’avessero accettata, pur di restare con Emily si era detta in grado di lasciare Rosewood ancor prima del diploma e fuggire lì dove a nessuno sarebbe interessato del suo orientamento sessuale. Emily era ovviamente all’oscuro di questi suoi buoni propositi, e Spencer si chiese se le sarebbe importato qualcosa. Ormai aveva dubbi anche su quelle che, fino a qualche ora prima, rappresentavano delle incrollabili certezze.
 
Era l’alba quando Emily si svegliò rendendosi conto che la notte era passata, e di averla trascorsa interamente accovacciata sulle scale d’ingresso di casa Hastings. Spencer non era ancora passata di lì. Decise comunque di tornare a casa, prima che Veronica e Peter uscissero di buon mattino per una sessione di footing, come ogni domenica, e la trovassero lì sdraiata.
-Oh tesoro, mi stavo preoccupando sai! La prossima volta che decidi di trascorrere la notte fuori devi avvisarmi va bene? Ho provato anche a chiamarti ma non rispondevi e…- Pam l’accolse stringendola in un abbraccio carico di sollievo.
-Scusami mamma, ho dimenticato di riaccendere la suoneria, ma non preoccuparti, è andato tutto bene.-
-Dove sei stata?-
-Oh… ehm… da Alison. La festa è finita tardi e ci siamo fermate a casa sua- improvvisò lei, cercando di essere più credibile possibile.
-Em, fa’ attenzione a quella ragazza… anzi fai attenzione a tutti qui, non conosciamo ancora nessuno qui. Oh, tranne Spencer ovviamente. Di lei puoi fidarti, tesoro.-
Emily la fissò un attimo, -Già…- rispose abbassando lo sguardo.
-Oh che stupida, non hai fatto colazione vero? Avrai tanta fame! Preparo i tuoi pancake preferiti!-
-No mamma, tranquilla non ho fame. Ho solo… sonno. Scusami, vado in camera. - fece la ragazza correndo su per le scale.
Pam annuì delusa, ma il suo istinto di mamma aveva capito che qualcosa non andava.
 
In realtà, Spencer a casa ci era tornata. Appena aperto il cancello, aveva notato Emily sull’uscio, e la sensazione di svegliarla era stata fortissima. Ma l’orgoglio aveva vinto, e così, recuperate le chiavi del capanno, aveva deciso di trascorrere lì ciò che restava della notte.
 
SOS! TRA 10 MINUTI AL BREW!
 
Così recitava il messaggio che, nel tardo pomeriggio, svegliò sia Emily che Spencer.
Ad inviarlo era Hanna.
 
Le ragazze accorsero al bar. Spencer ricordò quanti pomeriggi avesse passato lì quando faceva parte della combriccola di Alison, prima del fattaccio di Jenna.
Arrivò Aria, e subito dopo Emily, che provò a rivolgerle uno sguardo non ricambiato. Qualunque scambio di parola fu interrotto da Hanna, che arrivò correndo sui tacchi.
-Ragazze, avete visto Alison? - chiese affannata.
-No… è successo qualcosa? – fece Emily, beccandosi un’occhiataccia da Spencer.
-Non lo so… ma dopo ieri sera non risponde a messaggi e telefonate! –
-E’ successo qualcosa ieri sera? – chiese la Hastings a metà tra il sarcastico e il preoccupato.
-No… no… eravamo tutte alla festa e… Hanna, sai se è tornata a casa? – la incalzò Aria.
-No, cioè io pensavo di sì… ma in realtà non sapevo, perché beh… dopo che tu sei andata via, io poi… beh… sono uscita con Caleb e…-
-Caleb chi? Il nuovo arrivato??-
-Sì Aria, ma ora non è questo il punto… sono andata via con lui, perché Ali mi ha incoraggiata a farlo… mi aveva detto di non preoccuparmi, si sarebbe fatta accompagnare da Noel… ero tranquilla. Ma dopo decine di chiamate senza risposta, poco fa sono andata a casa sua e sua madre mi ha detto che non era ancora tornata! -
-Oh povera Jessica, avrà già chiamato la polizia! –
-Ecco, in realtà a Jess ho detto che in effetti Ali era a casa tua, Aria, e che da sbadata l’avevo dimenticato… -
-Cooosa?? Scherzi Hanna?! Oddio non posso crederci… e se avesse chiamato mia madre per assicurarsene? Sono nei guai, sono nei guai! –
-Ok ragazze, calma! – intervenne Spencer –Innanzitutto Aria, se Jessica avesse chiamato tua madre, lei ti avrebbe già cercata, giusto? –
-Beh, in effetti… -
-Ottimo… quindi reggiamo il gioco per ora… e andiamo da chi ha visto per ultimo Alison. Che dovrebbe essere Noel a quanto pare! –
-Già – confermò Hanna.
-Perfetto, allora andiamo… guido io! –
Hanna e Aria seguirono Spencer nella sua auto, ma Emily non si mosse ancora.
-Ehi, che aspetti? Non vieni con noi? – chiese Aria tenendo ancora aperta la portiera del vano passeggeri.
-Sì… eccomi! – e la affiancò. Subito dopo l’auto sgommò, sfrecciando nella direzione di villa Kahn, che quella notte aveva già provocato troppi problemi.
 
-Uh-oh! A cosa devo la visita di queste belle ragazze? Non sarete mica venute a cercare altro alcol… è tutto sold out, belle! – Noel le accolse divertito e al tempo stesso stupito, ma prontamente le invitò ad accomodarsi.
-Noel, stanotte io sono andata via dopo Aria, e Alison mi ha detto che l’avresti riaccompagnata tu… l’hai fatto, vero? – iniziò Hanna.
-Che razza di domanda è? – rispose lui lanciandosi sul divano.
-Noel per favore, è importante – lo pregò Aria, che con lui aveva avuto un flirt qualche mese prima.
-Alison non è con voi? – sembrava si fosse accorto solo allora di questa stranezza.
-Come puoi vedere, no! –
-Uhm… sì, certo che l’ho accompagnata io. –
-Fin sotto casa? –
-Sì, Emily. –
-Che ora era? – lo interrogò Spencer.
-Beh, non ricordo… sapete… forse non ero molto lucido. –
-Devi impegnarti ora, Noel! – esclamò la mora.
-Ehi ehi ehi, sta’ calma Hastings – fece lui sogghignando –Sicuramente dopo che sei andata via tu! Erano forse… le 4? Sì, le 4 credo. – guardò ancora una volta Spencer, che nel frattempo si era irrigidita avendo colto le occhiate imbarazzate delle amiche.
-D’accordo… hai notato se qualcuno le girasse intorno durante la festa? Insomma… movimenti strani? – riprese Emily.
-Mmmh non credo… ma forse tu ne sai di più a riguardo, Em? –
-Ci mostri i filmati delle telecamere di sorveglianza? – azzardò Hanna.
-Telecamere??-
-Già, o meglio ancora telecamere-spia! Andiamo Noel, è storia vecchia e la conosciamo tutti! – continuò Spencer.
-Ma cosa state insinuando? Nessuno spia nessuno qui! – si alterò Noel scattando in piedi –Andate immediatamente via da casa mia! –
-Potrebbero esserci delle risposte lì! –
-Uscite subito… – fece il ragazzo aprendo la porta.
-Noel… -
-Ora! –
Le ragazze attesero un attimo, ma dato che non si calmava, decisero di assecondarlo e andare via. In poco più di 10 minuti il ragazzo era stato un fiume in piena, lanciando frecciatine forse non così casuali.
E proprio mentre le quattro liars s’infilavano in macchina –Ah, Spencer – urlò –Mi fa piacere vederti tanto preoccupata per Alison… stanotte non l’avrei mai detto! –
 
-Ci ha prese in giro – Aria decise di interrompere così il silenzio che era calato in auto.
-Già, in tanti modi… tu a quale ti riferisci? – chiese Hanna.
-Le telecamere… esistono davvero –
-Lo sapevo! – esclamò la bionda battendo il palmo sullo ginocchio –E dove le troviamo? Soprattutto, dove troviamo le registrazioni? Noel le avrà sicuramente già fatte sparire…-
-Tu sai ancora aprire qualunque serratura, vero Spencer? … Spence? -
Spencer, pur essendo alla guida, fu riportata con la mente sulla terra solo dal richiamo della sua piccola amica. –Sì sì –
-Bene… allora ci vediamo stasera alle 10, a casa tua. Noel partirà tra poco, avremo accesso libero alla villa. –
-Mi raccomando, se avrete bisogno chiamate subito anche me ed Hanna, a qualunque ora – si assicurò Em.
-Già… e quali luoghi sono ripresi dalle telecamere? E… un momento, tu come sai tutti questi segreti, piccola Aria? -
-Dimentichi il periodo con Noel, cara Hanna Banana? Comunque non so con certezza quante ce ne siano… sicuramente una all’ingresso del capanno, una all’interno… sospetto anche di una in bagno. –
-Che maiale! –
-Ah, ovviamente un’altra inquadra il giardino sul retro. – concluse, rivolgendo un sorriso malizioso e soddisfatto alla sua amica Hanna.
Emily, a dir la verità un po’ assente fino ad allora, ebbe un sussulto. Ma nessuno lo notò.
   
 
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