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Autore: Its a beautiful day    12/08/2016    1 recensioni
"Non voglio che tu finisca in carcere" sussura Giorgia, avvolta nella mia felpa
"Non lascerò che quel pezzo di merda, rimanga libero. Ho il video che lo incastra. Devi allontanarti da me, da tutta la merda che mi circonda."
"Non voglio allontanarmi da te" la sua voce è tremante
"Ma devi perché da quando sono entrato nella tua vita, tutto è precipitato. Hai già rischiato troppo, mi sarei dovuto allontanare prima. Prima che mi ci ritrovassi dentro fino al collo, prima che mi innamorassi di te"
"Ti amo anche io. Sei una botta di vita. Una scarica di adrenalina, l'energia e la forza che mi permette di andare avanti"
""La mia energia, prima o poi ti travolgerà. Ciò che ho fatto non si può cancellare e non voglio che ti succeda quello che è successo a lei" stringo il volante
"Non m'importa! Non m'importa, davvero. Amo te, Zayn. Amo questo Zayn, come potrei benissimo amare lo Zayn del passato"
"Non lo diresti se sapessi la verità" riparto, e nella macchina, piomba il silenzio.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov. Giorgia
Eccomi all'alba del quarto giorno.
Sto un pochino meglio, perché sto davvero cominciando a pensare che stare male per lui non ha senso.
Davvero, non ha un cazzo di senso.
Se n'è andato, ora è lontano da qui. Quindi dimenticarlo non sarà difficile.
Basta cancellare il suo numero, e le sue foto dal mio telefono, e il gioco è fatto.
Prendo il cellulare ed entro nella galleria. Ci saranno almeno una cinquantina di foto, tutte fatte a tradimento ma sono davvero bellissime.
Zayn mentre mangia, mentre guarda la tv, mentre dorme e la mia preferita: mentre ride.
I suoi occhi sono socchiusi, la sua bocca è aperta piegata in un sorriso e la sua lingua si nasconde dietro i denti. Solo vedere questa foto, mi fa sentire le farfalle nello stomaco.
È così bello, e così dannatamente lontano da me.
Esco velocemente dalla galleria: non riesco ad eliminarle perché sono gli unici ricordi che ho ancora di lui, e non sono ancora pronta a fare questo passo. 
Le lacrime minacciano di uscire, ma mi riprendo velocemente: devo prepararmi, perché fra un po' devo raggiungere i ragazzi.
Prendo un t-shirt celeste con lo scollo a V e dei pantaloncini di jeans. Coloro le palpebre d'azzurro, delineando l'occhio con la matita nera e intensificando tutto con del mascara nero.
Una veloce pettinata e sono pronta.
Gurdandomi così sembro quasi.. normale. Gli occhi sono tristi e assenti, ma se mi pianto un sorriso in faccia, forse riesco anche a passare per felice.
Mi infilo le cuffie, metto il telefono in tasca e m'incammino verso il parco.
Accellero il passo, perché voglio davvero sprofondare negli abbracci dei miei amici. Mi mancano tutti da morire, e sono curiosa sapere come sono andate e vacanze, e di immaginarmi felice come loro.
"Giorgia!" Jessica urla appena mi vede

"Jess!" le corro incontro, abbracciandola

"Amore mio! Come stai?" mi guarda e mi abbraccia di nuovo

"Tutto bene te? Mamma mia quanto ti sei abbronzata" rido. Nonostante anche io sia abbronzata, in confronto a lei sembro un cadavere

"Bene grazie. Sicura di stare bene?" mi osserva, mentre distolgo lo sguardo

"Certo" sorrido "Eddy, James!" esclamo abbracciandoli

"Gio ci sei mancata" mi abbraccia James

"Anche voi" i miei occhi si inumidiscono

"Gio" mi chiama Federico

"Ehi" sorrido. Mi stringe in un abbraccio e mi rimango un po' spiazzata dal gesto. Da quanto tempo non sentivo più quella bellissima sensazione provocata dalle sue braccia intorno a me

"So che c'è qualcosa che non va, poi parliamo" mi sussurra all'orecchio. Distolgo lo sguardo, e finisco di salutare di miei amici.
Cominciamo a spostarci, ripercorrendo il viale alberato che ho percorso con Jacob ieri pomeriggio, e per un attimo mi sento di nuovo una semplice sedicenne felice.
Ascolto i ragazzi, intenti a raccontarmi di come hanno concluso le vacanze e di come Eddy e Jessica siano riusciti a riappacificarsi dopo una brutta litigata
"Per due giorni non si sono parlati. È stato orribile" aggiunge James

"Pensa per noi" borbotta Eddy. Quanto vi capisco.
Finiamo per ritrovarci in centro, e ci facciamo un giro, mentre il tempo passa velocemente e il peso che mi porto dentro si alleggerisce un po'.


Pov. Zayn
"Non me la ricordavo così bella Melbourne" dico mentre giriamo per il Altona Coastal Park.

"Melbourne resterà sempre Melbourne" risponde Jo orgoglioso

"Mi ero dimenticato di quanto fosse bella" mi guardo attorno: l'odore di erba e l'aria fresca mi riempono i polmoni

"Capita a volte. Ti sei concentrato troppo sulle cose brutte che hai fatto qui, e hai finito per dimenticarti quanto fosse meraviglioso questo posto"

"Hai ragione. Mi dispiace averti mollato così, di punto in bianco. Non avrei mai dovuto seguire Harry e Louis. È stato il peggior errore della mia vita"

"Non importa Zayn. Forse non è stato davvero così terribile: guarda come sei diventato. Ti sei innamorato, stai proteggendo qualcuno come non hai mai fatto. Ti importa anche degli altri, e non più solo di te stesso. Lei ti ha cambiato, e grazie a lei che sei la persona che sei. Se cambiassi quella parte del passato, non l'avresti mai incontrata e non saresti così" sorride
Ha ragione. Se non avessi fatto, tutte le cazzate che ho fatto, Giorgia non la conoscerei nemmeno, e sarei sempre il solito dannato, egoista che ero tre anni fa.

"Forse, ma da un lato penso che avrei comunque incontrato Giorgia. Eravamo in ogni caso destinati a incontraci" sorrido

"Ma magari lei non si sarebbe innamorata di te. Zayn, è tutto collegato. Il tuo passato è quello che è, non puoi cambiarlo. Il passato ci rende le persone che siamo, e in ogni caso dobbiamo essere orgogliosi. Tutti abbiamo affrontato delle battaglie" mi da una pacca sulla spalla.

"Non ti ricordavo così saggio amico" lo schernisco

"La vecchiaia" mi risponde. Scoppiamo a ridere, e continuiamo a camminare per il parco.
Quando ci sediamo per terra, tutto è più familiare: vedo un piccolo bambino dai capelli neri, seduto per terra con un blocco da disegno in mano, intento ad osservare il paesaggio e a riprodurlo sul foglio.
Un ragazzino timido e introverso, che ama disegnare, che si isola dagli altri per esprimere al meglio sè stesso.
"È un sacco di tempo che non disegno più" aggiungo

"Negli ultimi anni, avevi perso un po' la tua parte 'artistica ' "

"Già" sospiro "Potrebbe aiutarmi, d'altronde il dottor Thruller mi aveva detto che potevo sfogare i miei sentimenti, disegnando"

"Ho un amico pittore. Potrei portarti da lui" mi propone

"Magari" gli sorride

"Forza andiamo" mi tende la mano per aiutarmi ad alzarmi. 
Davvero, è un sacco di tempo che non disegno più. Avevo completamente perso di vista la mia passione per il disegno.
A casa mia ero pieno di blocchi da disegno. E li ho usati fino a quando non sono cambiato così radicalmente.
Mi avevano infilato nella testa che era da sfigati, quando invece drogarsi lo era ancora di più.
"Eccoci arrivati" mi sorride

"Okay" rispondo. Non so esattamente come mi sento: sto tornando indietro, a quando ero ancora un ragazzo normale. Ho paura di fare un passo sbagliato, e sbagliare di nuovo tutto.

"William, sono Jonas" 

"Oh, Jonas! Sali, sali!" un accento francese risuona dal citofono

"Vieni" mi sorride. Saliamo due piani, ed entriamo in un appartamento.
Un forte odore di vernice mi invade le narici: le pareti sono costeggiate da tele dipinte, messe ad asciugare. I muri sono macchiati di vari colori, mentre sui tavolini che si trovano in giro per l'appartamento sono disseminati pennelli di tutte le misure.
"Jonas!" William saluta Jo

"Come stai?" sorride 

"Bene grazie tu?" odio il suo accento francese

"Bene grazie. C'è questo mio amico che vorrebbe disegnare un po'. Potresti lasciargli una tela?" gli occhi di William mi scrutano, osservando le mie braccia tatuate

"Non giudicare dall'apparenza" dico

"Prego, fammi vedere cosa sai fare" 
Prendo un matita e una tela. Comincio a disegnare, mentre Jonas e quel Williams si perdono nei loro discorsi.
In un attimo, ci sono solo io e la tela. Non sento nulla, e come se intorno a me non ci fosse niente. 
Traccio linee scure sulla tela, e mi accorgo immediatamnete di cosa sto disegnando: Giorgia con gli occhi oscchiusi mentre ride. I lunghi capelli neri che le cadono sulla spalle, e le braccia sul petto. La mia mano si muove come se non la controllassi, disegnando ogni suo tratto, rendendo quello schizzo perfetto.
Lo osservo mentre lo appoggio sul cavaletto e continuo a disegnare: lo perfeziono, aggiungendo i piccoli dettagli del suo viso.
"È lei?" mi chiede Jo

"Sì" rispondo continuando a disegnare

"È bella" mi sorride

"È dannatamente bella. Questo disegno non rende nemmeno metà della sua bellezza" 
Mi lascia da solo, mentre continuo a disegnare. 
Finisco il disegno dopo aver colorato, rendendo ancora più bello il soggetto.
"Complimenti, non mi aspettavo fossi così.." William osserva il mio disegno

"Bravo?" sorrido soddisfatto

"Bravino" mi corregge "Ho dei blocchi da disegno che puoi prendere, non li uso. Mi farebbe piacere se mi portassi dei tuoi disegni" mi sorride

"Grazie, ma preferisco tenerli per me"

"Immaginavo" mi porge i blocchi

"Grazie" accenno un sorriso "E questo me lo prendo" tiro via la tela dal cavaletto

"Grazie William" lo ringrazia Jonas

"Figurati, mi fa sempre piacere vederti" 
Lasciamo l'appartemento, e per tutto il viaggio continuo ad osservare la tela: il disegno è perfetto, e non perché sono bravo a disegnare, semplicemente perché lei è perfetta.
Amo il modo in cui poggia le mani sul petto, o serra gli occhi quando ride. È adorabile.
"Oh, che bel diegno Zayn! È lei la ragazza?" Marie mi chiede appena metto piede in casa

"Salve signora. Sì beh.. è lei" rispondo imbarazzato

"È meravigliosa" mi sorride. Ricambio il sorriso, e vado a posare la tela sulla scrivania nella mia camera: ogni volta che alzerò lo sguardo, le sarà lì con me.
Anche se è solo una dannata tela del cazzo.


*Buonasera ragazzi, mi scuso per la lunga assenza, ma in quest'ultimo periodo, ho avuto la testa un po' da un'altra parte.
Diciamo che non è il mio periodo migliore.
Vi posto questo capitolo, e poi fino al venti o al ventuno non potrò postare in quanto sarò al mare a godermi un po' di meritata tranquillità.
Vi auguro delle buone vacanze, con tanto divertimento e soprattutto zero pensieri! 
Un bacione*

   
 
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