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Autore: ilaryale    12/08/2016    0 recensioni
*Roxy's POV*
''Che diavolo ci fai qui, questo è il bagno degli uomini!''
''Oh cazzo pensavo che... senti non ho visto vado via''
Il problema è che non riesco a muovere neanche un muscolo, dal momento che rimango a fissare i suoi occhi verdi, i capelli rosso fuoco con alcune ciocche ribelli e il piercing sul sopracciglio destro.
''Beh che aspetti, non hai detto che devi andare?''-continua lui con un sorrisetto fastidioso sulle labbra.
''Si vado infatti tranquillo''-rispondo in preda al nervosismo.
Esco dal bagno e intanto rifletto su quanto quel ragazzo sembrasse misterioso: potrebbe darmi molto filo da torcere.
*Chloe's POV*
''Ma che diamine Matthew fai più attenzione!''-dico irritata dopo che la porta dell'armadietto affianco sbatte violentemente contro la mia.
''Non conosco nessun Matthew stronzetta sconosciuta.''
''Ma chi cavolo...''
Avrei voluto dirgliene quattro a chiunque esso sia ma mi blocco dopo aver visto una figura possente dalla pelle ambrata e dai capelli e occhi corvini davanti a me.
''Ci si vede in giro, scricciolo!''
Genere: Erotico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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   *Michael's POV*

I tried to hold these secrets inside me
My mind is a deadly disease.
I'm bigger than my body
I'm colder than this home
I'm meaner thatn my demons
I'm bigger than these bones.

"Dov'é la roba?"
"Venite ragazzi, é  lì"

Ci avviciniamo lentamente al bancone di quello squallido covo buio e sporco: l'aria é irrespirabile, da far venire il voltastomaco a tutte le persone che non sopportano fumo, alcohol e... droga. Aaron apre apre un cofanetto all'interno del quale vi sono circa venti bustine di cocaina.

"Meravigliose"-dice Calum affianco a me sorridendo.
"Certo noi spacciamo solo roba di qualità amico dovresti saperlo ormai sono due anni che vi riforniamo"-interviene Mark apparendo improvvisamente dall'oscurità.
I tratti pungenti del suo viso vengono rivelati da un flebile raggio di luce e la barba folta e le ampie spalle con i tatuaggi danno l'idea di essere di fronte ad un uomo maturo ma in realtà ha solo 23 anni.
Prendo una delle bustine e mentre ne annuso una mi rivolgo a Mark.
"Il solito prezzo?"
"Si amico ma voglio anche qualcosa in più da oggi in poi. Sai gli affari non vanno poi così bene"
"Cosa? Stronzate. Sei lo spacciatore più rinomato del quartiere, non ti servono altri soldi"
"Proprio per questo pensi di poter metterti contro di me? Sganciate i soldi  e non fate storie"
Vedo Mark sfilare un coltello dalla tasca dei suoi jeans lentamente per poi puntarlo contro me e Calum.
"Muovetevi o per voi non ci sarà un lieto fine"
"Sei uno sporco bastardo Mark. Dopo due anni pensi di poter approfittare di noi? Non ti daremo quei fottuti soldi"-risponde Calum andando su tutte le furie.
"Non vi conviene comportarvi in questo modo se non volete rischiare la vita"-ringhia Aaron prendendo a sua volta un coltello tra le mani.

Con la coda dell'occhio guardo Calum che ricambia lo sguardo capendomi all'istante. Prendo velocemente alcune delle bustine di cocaina nel cofanetto per poi correre verso lo stretto corridoio che porta all'uscita seguito da Calum.  Improvvisamente resto solo ma continuo a fuggire, quando mi accorgo che Mark é riuscito a raggiungermi. Cerco di evitare i suoi affondi ma mentre indietreggio perdo l'equilibrio e vengo colpito sul mio bicipite sinistro.

"Te l'avevo detto. Ora marcisci all'inferno!"

Inizio a sanguinare e contemporaneamente cado a terra: noto che la ferita é abbastanza profonda e in preda al panico perdo i sensi. Non so per quanto tempo sono rimasto incoscente ma ad un certo punto sento qualcuno scrollarmi le spalle.

"Michael, Michael... hey Mike ci sei?!"
Apro lentamente gli occhi vedendo Calum davanti a me e sanguinante in viso.
"Cal, che é successo perché sanguini e perché ho un dolore atroce al braccio?"-mormoro debolmente.
"Quello stronzo di Aaron mi ha ferito e a quanto pare Mark ha fatto lo stesso con te, sono due bastardi"
"Ah adesso ricordo, fanculo quei due non ci torno più qui ci hanno solo imbrogliato!"
"Muoviamoci hai perso molto sangue. Dobbiamo trovare qualcosa per fermare l'emorragia altrimenti a lungo andare rischi di morire dissanguato"

Calum cerca di sollevarmi da terra facendomi poi poggiare il braccio illeso attorno al suo collo. Iniziamo a camminare e voltandomi indietro vedo la pozza di sangue che ho lasciato: é scioccante, non riesco a credere a ciò che é successo. Ogni minimo movimento del braccio sinistro é praticamente un fottuto calvario e ho ancora la vista un pò annebbiata.

"Mark e Aaron sono fuggiti, li ho visti andare via poco dopo che sono venuto a cercarti quindi opto per tornare alla sala principale, magari lì troveremo qualcosa con cui bendarti"
"Va bene amico e tu hai bisogno di qualcosa per la tua ferita?"-gli domando fissando il sangue che scorre ancora dal sopracciglio destro, dove era stato colpito.
"Non preoccuparti non é niente di grave, piuttosto devo occuparmi di te"
Arrivati lì Calum mi fa sedere sul  bancone mentre cerca qualcosa per la mia ferita. Per fortuna poco dopo viene verso di me con un pezzo di stoffa bianco abbastanza lungo.
"Non é proprio il massimo ma ti aiuterà fino a quando arriveremo all'ospedale"
Annuisco sussurrando un piccolo grazie ma le gambe cominciano a cedere e sto quasi per perdere di nuovo i sensi.
"Merda andiamo alla macchian, presto!"

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"Cazzo!"
Mi sveglio di scatto ritrovandomi seduto sul letto e pieno di sudore. Guardo la cicatrice sul mio bicipite sinistro e mi rendo conto che é stato di nuovo quel fottuto sogno. Quel giorno mi ha rovinato la vita e non fa altro che tormentarmi, persino mentre dormo; é già passato 1 anno e non posso credere di essere ancora qui. Se non fosse stato per Calum sarei sicuramente in quel posto di merda, gli sono davvero grato, lo considero come il fratello che non ho mai avuto dato che sono figlio unico. Ci conosciamo sin da bambini, quando correvamo come pazzi scatenati per il giardino di casa mia , quelli si che erano bei tempi...
Poi é andato tutto a puttane: mio padre tornava a casa sempre ubriaco e non faceva altro che picchiare mia madre. Ricordo ancora quando mi nascondevo in cameretta per non sentire le urla e i pianti. Era devastante. Anche Calum non se la passava bene, era vittima di bullismo e cadde in depressione dopo la morte della sorella avvenuta in un incidente stradale. Non riuscivamo più a trovare un particolare scopo per vivere e per questo siamo entrati nel giro della droga. In preda a tutti questi pensieri non riesco più a chiudere occhio e sono ancora le 2:00 di notte. Guardo nel buio e in cerca di Calum e noto che sta dormendo profondamente: di certo non avrà voglia di ascoltarmi...perciò mi ristendo fissando il soffitto e l'unico pensiero che mi fa stare meglio é Roxy.
Ormai sono passate due settimane  dall'inizio del college e non le ho mai staccato gli occhi di dosso, le piacciono le mie attenzioni anche se é ancora un pò distaccata come quando ci siamo conosciuti e ultimamente lo sta dimostrando di più. Forse c'é qualcosa  tra lei e Hemmingse non me l'ha detto dato che li ho visti baciarsi tipo 3 giorni fa a mensa. Era felice ma ho notato che i loro baci sono un tantino forzati, invece quando é con me é più... se stessa.
La mia mente é consapevole del fatto che ora é notte fonda ma il mio istinto mi dice di andare a cercarla. Mia alzo dal letto, a tastoni cerco nell'armadio una camicia e un jeans, indosso velocemente  delle converse nere ed esco dalla camera in silenzio. Percorro il lungo corridoio del dormitorio arrivando infine all'uscita. Merda, avevo dimenticato che sta piovendo: poco male, mi farò un bel bagnetto. Mi dirigo al dormitorio femminile: non posso entrare dalla porta nella stanza di Roxy, altrimenti sveglierei anche Chloe però magari potrei tentare di lanciare dei sassolini alla finestra con la speranza che Roxy si affacci.
Attraverso il giardino arrivando sotto la sua finestra. Vado in cerca di qualche sasso e una volta trovato lo tiro ma non ho alcuna risposta, così riprovo con un altro che dopo aver colpito il vetro cade sul davanzale e viene poi catapultato a terra poiché Roxy apre finalmente un'anta.

"Ma che ci fai qui sotto la pioggia a quest'ora di notte?"-dice lei assonnata e allo stesso tempo sorpresa.
"Ho bisogno di te"
Sono completamente fracido e tremo di freddo ma ne é valsa la pena. E' bellissima anche appena sveglia, con i capelli arruffati e la camicia da notte rosa che mette in risalto i suoi seni; una dolce provocazione per me.
"Come...scusa?"
"Vieni ti prego"
"Ma piove a dirotto!"
"Non importa, vieni con me"
Chiude la finestra e dopo circa 10 minuti la vedo arrivare con degli skinny jeans, una canotta bianca con sopra una camicia azzurra e delle converse bianche. Mi piace con i jeans, le fanno risaltare i fianchi.
"Muoviamoci, non voglio fare la tua stessa fine ovvero inzupparmi!"
La prendo per mano e corriamo verso l'uscita del college dove c'é il parcheggio. Cerco la mia macchina e dopo averla trovata, in fretta e furia prendo le chiavi per aprirla ed entrare.
"Fammi capire mi hai svegliato nel bel mezzo della notte per stare seduta in una macchina?"-continua lei contraddita.
"Sei l'unica che può aiutarmi in questo momento"

Who will fix me now, dive in when I'm down?
Save me from myself, don't let me drown.
Who will make me fine, drag me out alive?
Save me from myself, don't let me drown.

Mi avvicino a lei guardandola intensamente negli occhi. La sua fronte a conttatto con la mia ancora bagnata, i nostri nasi l'uno contro l'altro, le labbra si sfiorano dolci ma volenterose.

Cause you know that I can't do this on my own

Le prendo il viso tra le mani iniziando a baciarla prima dolcemente, poi con più passione.
"Michael ma che significa tutto questo?"
"Ti amo Roxy"
La bacio di nuovo con foga accarezzandole i fianchi e sussurrandole:
"Piccola andiamo dietro"
Apriamo all'unisono le portiere recandoci ai sedili posteriori, metto le sicure e in seguito mi precipito su di lei, sbattendola al finestrino: fa un piccolo gemito, non so se di dolore o di piacere e intanto le massaggio audacemente l'interno coscia.
"Ops scusami, sarà che ti voglio mia"
La mia mano resta ferma sui suoi jeans così dannatamente sexy mentre passo le mie labbra sul suo collo iniziando a leccarlo: nel frattempo porto la mano libera sul seno, palpandolo violentemente.
"M-Michael..."

Cause you know that I can't do this on my own

"Roxy"
Si toglie spontaneamente la camicia e la canotta mettendo in mostra un reggiseno nero di pizzo che mi provoca ulteriormente. Tutto ciò a cui ho pensato stanotte non ha più importanza: l'unica cosa che conta ora é lei. Mordo la parte centrale del reggiseno per poi graffiarle la pancia, sussulta al mio tocco e mi avvicino al suo orecchio dicendole con voce roca:
"Dimentica Luke. Resta con me, ti prego"
Scendo alla pancia, solleticandola con i miei capelli bagnati e leccando anche qui. Rabbrividisce, inarcando leggermente la schiena.
"Per favore Roxy"
Le sbottono i jeans, sfilandoli e accarezzando le sue gambe: freme, mentre la mia mano scende alla sua intimità, toccando prima dolcemente per poi premere più forte con il mio pollice obbligandola ad urlare.
"Si Mike, ti voglio!"
Mi tira i capelli e istintivamente gemo mentre mi toglie la camicia e mordicchia il mio collo: cazzo é una dea.
"Merda Roxy mi mandi fuori di testa e... ti voglio mia ora e per sempre!"
"Si Michael fa ciò che vuoi!
Afferro il bordino dei suoi slip, anche questi di pizzo neri, togliendoli velocemente.
"Sei ancora vergine piccola?"
"Si"
"Bene, da questo momento in poi non lo sarai più"

Cause you know that I can't do this on my own.

Le sue grida di piacere si diffondono nella macchina, mentre la privo di ciò che la rendeva pura ed innocente: si aggrappa alle mie spalle ansimante e quasi implorandomi di continuare.
"Ti amo Michael"
"Ti amo anch'io Roxy"
Mi fa stendere sotto di lei, ancora vogliosa di me. Mi bacia graffiandomi contemporaneamente il petto ma poi si blocca e la vedo fissare il mio braccio sinistro.
"E questa? Che cos'é?
Cazzo perché proprio ora doveva accorgersene?!
"Nulla, una ferita che mi sono procurato quando ero bambino"
"Mi sembra un pò grande... cosa ti é successo?"
"Sono caduto dalla bici"
"Dalla bici... sicuro che non é nulla di grave?"-risponde incerta.
"Sicuro principessa non preoccuparti"
Le do un bacio sulla fronte: sorride, per poi accostarsi al mio petto. L'abbraccio forte ricambiando il sorriso. Che il passato vada a fottersi.

Who will fix me now, dive in when I'm down?
Save me from myself, don't let me drown.

Spazio autrici
Ciao ciao!
Ci abbiamo messo un pò per pubblicare questo capitolo perché ci sono stati vari imprevisti  e quindi ci scusiamo però ora finalmente siamo tornate alla riscossa xD quattordicesimo capitolo un pò diverso dagli altri e devo dire che sinceramente è il mio preferito, sono contenta di come io e Ila l'abbiamo scritto. Spero abbiate apprezzato l' aggiunta dei lyrics delle canzoni "Control" di Halsey e "Drown" dei BMTH, pensiamo che siano azzeccate per questo capitolo. Fateci sapere, se siete d'accordo possiamo fare lo stesso per alcuni dei prossimi capitoli <3
Detto questo a presto!
Baci, Ale.

 
 
 
      
         
 

   
 
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