Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
Segui la storia  |       
Autore: kerryjackson95    13/08/2016    2 recensioni
"Non puoi trovare la luce Michael, o ce l'hai o non ce l'hai!"
"Non è vero, basta cercarla Kim!"
"Il buio è assenza di luce Michael, non puoi pretendere di usare ciò che non hai!"
"Anche nella luce c'è un po' di buio, la luce non esisterebbe se non ci fosse l'oscurità; ogni cosa esiste solo se esiste anche il suo opposto!"
"Quindi vorresti dirmi che senza l guerra non potrebbe esserci la pace?"
"No assolutamente. La guerra non dovrebbe esistere come ogni cosa orribile creata dall'uomo. Ma ogni cosa donata a noi dal creatore è giusto che esista. E la cosa che amiamo esiste anche grazie a quella che ci piace di meno."
"Che senso ha cercare la luce, se poi tanto devo rischiare di piombare in un buio più profondo di prima?"
"Kim! Ti preoccupi troppo di ciò che era e sarà. Ieri è solo storia, domani è un mistero, ma oggi è un dono. Non devi privarti di fare qualcosa di entusiasmante oggi per la paura di ciò che potrebbe succedere domani.!"
Genere: Drammatico, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
“Michael sono così in pensiero!”
“Perché?”
“Sono preoccupata per Tat! Chissà dove sarà. E’ sola ho paura che possa succederle qualcosa o che possa fare qualche sciocchezza perché l’ho ferita!”
“Tesoro! Io capisco come ti senti, ma non ti seguo! Non ti seguo proprio, io non lo trovo né giusto, né sensato.”
“So come la pensi ho capito, ma permetti che io sia in pensiero per la mia amica dato che non so dov’è e abbiamo litigato!”
“Certo! Io ti capisco per carità, anche io sono agitato ma in fondo, cosa puoi fare e soprattutto che colpa puoi fartene?”
“Michael lo vuoi capire che qui non si tratta semplicemente di chi è o non è la colpa? C’è in gioco la mia migliore amica, la migliore che potessi avere anche se col suo carattere e i suoi difetti e del fatto che adesso è molto delusa, triste e arrabbiata e potrebbe fare qualche stupidata!”
“Bene! E cosa vuoi fare? Andare in giro per tutta New York a cercarla alle undici di sera?”
“No certo che no ma, non so cosa darei per sapere che sta bene!”
“Io la conosco chissà dove si trova ora, smarrita, al freddo, confusa, completamente persa e starà piangendo a singhiozzi con le ginocchia abbracciate. Povera Tat! Sto male solo a pensarci!”
 
 
“Vuoi un altro gelato Tat?”
“No Prince, basta così grazie, sono ancora strapiena dalla cena!”
“Allora prendi delle patatine fritte, una bibita, prendi qualcos’altro!”
“No grazie, così è ok!”
“La smezzi una fanta con me?”
“E va bene!”
Prince ordinò una fanta nella bottiglia di vetro con due cannucce e chiese a Tat di berla con lui. Tat cercò di rifiutare o di berla separatamente ma Prince disse:
“Hai schifo?”
“No! Non è questo! Davvero!”
“E allora cosa? E’ un segno d’amicizia!”
Si lasciò convincere e la serata trascorse piacevolmente, fino che alle due Prince disse: “Ci ritiriamo? Sono stanchissimo!”
“Si andiamo a casa!” disse Willy.
“Tatum starà da me a dormire sta sera!” disse Apollonia.
“No! Venite tutti a casa mia, staremo bene ho camere per tutti e tu e Tatum potrete stare in camera a parlare da sole.”
“Ragazzi scusate io non posso non ho pigiama, vestiti, nulla!”
“Mica sono problemi questi Tatum, un pigiama lo troviamo.” Disse Prince.
“ti ho già detto che ti presto la mia roba!” affermò Apollonia con Tatum.
“Non voglio disturbare ragazzi, io vi conosco appena!”
“Smettila di dire così, sei uscita con noi una volta, ora basta fai parte del gruppo! Come pensi che ci siamo conosciuti noi?”
Dopo un’ora erano tutti a casa di Prince. Casa? Castello più che altro! Aveva un sacco di stanze, tre piani e una sala grande quanto la casa di Tatum.
Andate su a farvi una doccia e chi ha voglia dopo può scendere a bere qualcosa qua nel salone, io ci sarò.
Tatum e Apollonia scelsere la stanza viola, dove avrebbero dormito insieme.
“Apollonia!”
“Chiamami Apo!”
“Apo? Non pensare che Prince, mi interessi è lui che mi chiede di avere confidenza, io non voglio soffiartelo intesi?”
“No tranquilla! Ho capito che tu non hai cattive intenzioni, ma è lui che non mi vuole!”
“Ma perché? Sei così bella!”
“Siamo amici da anni, ma non si è mai accorto di me!”
“Beh, perché non provi a parlargli?”
“Non ne ho il coraggio!”
“Devi tirare fuori la tua grinta. Venti secondi di coraggio spudorato e puoi realizzare il tuo sogno!”
“Hai ragione!”
“Devi avere fiducia in te stessa e vedrai che tutto andrà a posto!”
Dopo la doccia scesero in salotto.
Apollonia rimase affascinata dalla bellezza di Prince, indossava un pigiama grigio un po’ scollato. Beveva da una cannuccia un cocktail viola Apollonia fissò estasiate le sue labbra che accarezzavano la cannuccia immaginando che fosse la sua bocca, quando si fermò per mordere la fetta d’arancia le disse:
“Che c’è?”
“Niente!” rispose Apollonia: “pensavo a che cocktail prendere!”
“Prova questo allora, l’ho assaggiato in un bar dopo che è uscita la mia canzone, infatti, si chiama Purple Rain!”
Apollonia prese lo stesso cocktail si misero a parlare, Tatum raccontò la sua storia di come aveva perso i suoi sogni e la sua migliore amica.
“Insomma, che ci crediate o no ragazzi è Michael Jackson il verme in questione!”
Tutti si pietrificarono sulle sedie, a Prince gelò il sangue: Michael! Michael avrebbe fatto una cosa del genere? Il suo amico? Non era possibile. Doveva chiamarlo.
Prince disse: “Ok ragazzi sono stanco, andiamo tutti nelle nostre stanze e domani vediamo come organizzare la giornata ok? Apo?”
“Si Princy!” disse lei eccitata.
“Potresti venire in giardino! Ho bisogno di parlarti!”
Apollonia lo seguì elettrizzata, Tatum incrociò le dita per augurarle buona fortuna.
“Apo?”
“Dimmi!”
“Guai grossi!”
“Perché?”
“Perché Se scopre che sono amico di Michael potrebbe scappare e magari fare qualche stupidata. E’ molto fragile in questo momento, perché pensi che l’abbia invitata?”


“E’ questa la cosa urgente di cui dovevi parlarmi?”
“Ma non capisci che è una cosa seria. Al ristorante l’ho subito invitata anche se non la conoscevo perché aveva gli stessi occhi che avevi tu, la notte in cui ti ho conosciuta!”
“Lo sai? Sai proprio dove infilare il coltello!”
“Ma è vero, Michael sarà disperato in questo momento, conoscendolo si sentirà in colpa e sarà in pensiero per lei.”
“E quindi che si fa?”
“Come che si fa? Gli telefono super genio!”
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson / Vai alla pagina dell'autore: kerryjackson95