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Autore: Harry Fine    14/08/2016    2 recensioni
In questa storia, il mondo è diviso in quattro parti, le tribù dell'acqua, la nazione del fuoco, i loro regno della Terra e i templi dell'aria, in cui i dominatori degli elementi vivono. All'inizio, l'armonia dominava su tutto, ma poi i dominatori del fuoco, dominati da un uomo pericoloso e geniale, attaccarono gli altri popoli, distruggendo l'equilibrio. In questa situazione, solo dodici giovani dominatori possono salvare il mondo. Ci riusciranno? O soccomberanno?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Naraku, Nuovo personaggio, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I palmi di Sango si stavano già preparando a colpire con le loro fiammate, ma L’attacco non prese mai vita. Infatti, tutti videro Inuyasha scattare come una molla verso la ragazza dominatrice del fuoco, ma con una tale rapidità da risultare quasi invisibile ai loro occhi. Le rifilò uno schiaffo tale da lasciare il segno delle cinque dita e poi la scaraventò contro un albero grazie ad un vortice di vento. Lei si rialzò e iniziò a ruotare sulle punte come una ballerina, creando delle sottili, ma letali, fruste di fuoco che rischiarono di colpire il ragazzo dai capelli argentei. Lui creò delle correnti contrarie e poi spiccò il volo. Di colpo, i suoi capelli crebbero in un attimo, diventando tre volte più lunghi di prima. La sua chioma lo avvolse come se fosse un riccio e lui si catapultò a tutta velocità verso la ragazza. Lei, non aspettandosi un attacco così inusuale, venne centrata in pieno e schiacciata senza pietà contro il terreno. Incredibilmente, Sango, nonostante il tremendo dolore causato probabilmente da qualche contusione, si rialzò e si buttò fermò Inuyasha. Lui la vide arrivare e la colpì con un grosso blocco di aria solidificata. Mentre i suoi capelli tornavano normali, lui fece comparire una lunga spada di vento solido e la puntò verso la ragazza. Lei, per tutta risposta, tirò fuori da chissà dive un’enorme boomerang dosso piallato e glielo tirò contro. Lui lo bloccò con la sua spada e lo prese in mano con aria beffarda. 《Un Hiraikotsu autentico? Vedo che te ne intendi, mi congratulo con te, ma questa arma, per quanto utilissima, non è abbastanza per battermi.》 Disse, bloccandola nuovamente contro un albero con un turbine di vento. Poi, le puntò un dito contro la gola, illuminandolo con una strana luce verde acqua. 《A meno che tu non voglia morire di asfissia, ti consiglio di non tentare più un’azione così stupida come attaccarci. Capisci corallina?》 Le chiese con una freddezza pari a quella del fratello. 《Non osare chiamarmi mai più così. E non permetterti di darmi ordini sporco dominatore dell’aria!》 Gli urlò contro la ragazza. 《Non è colpa mia se Sango significa corallo. E se in futuro tu minaccerai di nuovo me o i miei amici con le tue fiamme, noi non aspetteremo un secondo ad attaccare. Te lo assicuro.》 Disse, creando una corrente d’aria molto più calda delle altre per farglielo capite. La ragazza lo guardò con disgusto. 《Quindi Sesshomaru diceva la verità quando ti ha definito un meticcio.》. Neanche finito di parlare, che la mano di Inuyasha si stava stringendo con forza attorno alla sua trachea. 《Non provare a chiamarmi mai più in quel modo. E poi, lui chi si crede di essere? Abbiamo gli stessi identici genitori. E loro sono un dominatore dell’aria e una dominatrice del fuoco. Se io sono un meticcio, lui lo è tanto quanto me, anzi, addirittura peggio. È un traditore senza onore e senza un minimo di altruismo verso gli altri. Neanche verso chi è stato buono nei suoi confronti. Ti assicuro che lui è l’ultima persona che può permettersi di giudicare o sputare sentenze contro qualcuno.》. Quando il ragazzo si voltò, e vide le facce scioccate di Kagome, Kikyo, Tomoe, Miroku Nanami, Mizuki, Rin e Kurama che lo guardavano con la bocca spalancata. 《Beh? Che cosa c’è? Credevate che sarei rimasto impalato mentre ci affumicava come se fossimo dei prosciutti?》 Chiese, piuttosto sorpreso anche lui dagli sguardi ammirati dei suoi compagni di viaggio. 《Non si tratta solo di questo! Ti rendi conto che il vostro scontro e la vostra conversazione non sono durati più di un minuto?!》 Chiese la dominatrice della terra più giovane, mantenendo sempre i suoi occhioni castani sgranati al massimo. 《E poi…da quando in qua i tuoi capelli possono fare una cosa del genere!? È stato fortissimo! Dico sul serio.》 Gli disse la ragazzina dell’aria, ritrovando la sua solita ed inestinguibile allegria. 《Già. Sembravano anche più belli di quelli di Nanami.》 Commentò il dominatore dell’acqua albino. 《Intendete quella cosa dello schianto? Ecco…》. Il ragazzo stava andando nel panico, anche se lo nascondeva molto bene. Lui, esattamente come Tomoe, non era esattamente abituato a stare sotto gli occhi di tutti. E, soprattutto, non era abituato a tutti quei complimenti. 《Ti assicuro che è stato veramente…fantastico!》 Esultò Kagome, facendolo arrossire leggermente. 《E poi, cosa sarebbe questa storia del meticcio?》 Chiese Kurama. Il ragazzo si rabbuiò di colpo. 《È semplicissimo. Visto che mia madre è una dominatrice del fuoco e mio padre è un dominatore dell’aria, io posso attuare delle tecniche con il mio dominio che agli altri maestri del mio elemento risultano impossibili, così come certe loro tecniche per me sono impossibili. Ma per questa mia diversità, tutti hanno iniziato a darmi del meticcio. Incluso quel maledetto di Sesshomaru, come se lui fosse diverso. Non sarebbe capace di volare come me se nostro padre non fosse un dominatore dell’aria. E non potrebbe neanche controllare così facilmente le sue esplosioni senza la sua natura di dominatore ibrido.》《Non è possibile. Naraku ci ha detto che Sesshomaru proviene da una nobile famiglia esclusivamente composta da dominatori del fuoco puri. È per questo che lo ha scelto come capo dell’esercito e come prossimo guardiano del fuoco Non può averci…AAAAHHH!》 Urlò di colpo, rifilando una micidiale cinquina sulla faccia di Miroku. Il giovane dominatore dell’acqua si era avvicinato di soppiatto a lei e aveva messo in atto la sua solita e ormai famigerata mano morta. I suoi amici non poterono fare a meno di battersi una mano sulla fronte con aria rassegnata. 《Ma non riesci a darti una controllata neanche se la ragazza che molesti è una dominatrice del fuoco abbastanza potente da farti arrosto!?》 Gli chiese Kagome. 《Che ci vuoi fare? Era talmente morbido e invitante. Non ho potuto resistere alla tentazione. E poi, la sua proprietaria è così carina. Quindi, non sono affatto pentito.》 Rispose lui, con la sua solita aria da pervertito e facendo un occhiolino malizioso verso Sango, che sembrò in parte rabbonita dall’ultimo quest’ultimo commento. Anche il ragazzo dai capelli argentei sembrava più rilassato e si rivolse nuovamente verso la ragazza dominatrice del fuoco. 《Mi potresti spiegare questa storia che Sesshomaru proviene da una famiglia esclusivamente composta da dominatori come lui?》《Naraku ha detto a noi reclute che lui sarebbe stato il nuovo capo del nostro esercito, e che era un dominatore molto più potente di noi perché assolutamente puro. Non posso credere che ci abbia mentito.》 Disse, leggermente seccata per gli insulti verso Naraku.《Comunque, adesso che tutti abbiamo placato i nostri bollenti spiriti, che cosa ci stavi dicendo Inuyasha?》 Chiese Mizuki.《Semplice. Ormai abbiamo perso entrambe le Tribù dell’acqua e la città più potente e importante del Regno della terra. Le colonie minori non reggeranno a lungo se saranno costrette a combattere attivamente contro l’esercito del fuoco, esattamente come i templi dell’aria. Abbiamo solo una possibilità. Andare nella Nazione del fuoco e combattere contro Naraku. Dobbiamo riportare indietro i nostri maestri. Loro possono esserci di aiuto dicendoci che cosa vuole fare quel pazzo e se è possibile fermarlo.》《EHI! Non osare parlare in questo modo del mio signore.》《Senza offesa Signorina, ma stai parlando dello stesso signore che non ha mosso neanche un muscolo per venirti a cercare? A lui non importa niente di te o degli altri soldati del suo esercito. Gli importa solo del suo tornaconto.》《Già. Miroku ha ragione. A lui interessa solo ciò che riguarda lui. Tutti i suoi seguaci sono solo tante marionette nelle sue mani. Per lui potente anche morirgli davanti. Non gli importerebbe niente.》《No. Lui…lui vuole portare un nuovo ordine nel mondo dominatori dal caos. Esattamente come i suoi avi, lui vuole far comprendere a tutti, dominatori e non dominatori, di come lui possa essere una guida perfetta per questo mondo. E ha promesso che perdonerà anche tutti i ribelli come voi》 Disse con gli occhi che brillavano. 《Mi dispiace deluderti, ma quello che ha causato caos in questo mondo è stato proprio la sete di conquista dell’avo di Naraku. E la sua stirpe ha continuato. Questa inutile guerra è nata a causa loro.》 Le disse pungente Kikyo. 《Non importa ora. Dobbiamo ritrovare i nostri maestri. Avete qualche idea su come potremmo infiltrarci senza essere riconosciuti?》 Chiese Kurama. 《Semplice. Tra poco ci sarà il festival delle fiamme danzanti. Arrivano dominatori del fuoco da ogni parte del mondo per godersi quella festa. Quale occasione migliore per introdursi indisturbati nella Nazione del fuoco.》 Commentò Kagome. 《Che cosa sarebbe questo festival delle fiamme danzanti?》 Chiese Rin con la sua solita curiosità. 《Semplice. È una festività in cui il popolo si riunisce per festeggiare la fine del precedente raccolto e per augurare al prossimo altrettanta prosperità.》 Spiegò Miroku. 《Ottimo. Allora sarà quello il momento in cui andremo ad affrontare Naraku. Non possiamo permetterci di aspettare oltre.》《Bene. Quando andiamo torneremo nella mia Nazione?》 Chiese la ragazza con la coda alta. 《Cosa!?》《Io vengo con voi, ovviamente.》 Rispose lei. 《Scordatelo.》 Dissero all’unisono Inuyasha, Tomoe, Kikyo e Kurama. 《Non abbiamo tempo da perdere facendo i secondini con una pazza lanciafiamme.》《Sentite, non riuscirete ad entrare in città. Siete troppo riconoscibili. Avete bisogno di me. Io vi posso aiutare.》《Si. Come no. Sappi che non ci fidiamo affatto di te. Non possiamo correre il rischio.》 Le disse perentorio il ragazzo dai capelli argentei. 《E poi, non ci occorre il tuo aiuto. Possiamo mimetizzarsi senza problemi.》 Disse il ragazzo dagli occhi viola. 《Come?》 Chiese Nanami. 《Così.》. Una nuvola di polline si alzò dagli alberi circostanti e cominciò a vorticare attorno alla figura del ragazzo, nascondendola completamente agli occhi dei suoi amici. Di colpo, la nube si diradò, lasciando tutti quanti bocca aperta. 《Allora? Come sto?》 Chiese lui con un sorriso volpino.
   
 
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