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Autore: Ventodivino87    18/08/2016    0 recensioni
Un pony sconosciuto al mondo, un piccolo Parasprite giallo ed una puledrina di nome Apple Bloom: come riusciranno questi tre curiosi personaggi ad entrare in contatto? La storia di una puledrina che avrà il compito di svelare i misteri del passato di questo misterioso pony, ma... quanto sarà disposta a cercare?
NOTA: Questa Fan Fiction non ha nulla a che fare col film dello Studio Ghibli "La tomba delle lucciole", pertanto ogni riferimento al film è puramente casuale (inoltre scrissi questa storia prima ancora di vedere il film)
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Apple Bloom, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atto II - Gli eventi del passato
 
 
Sei anni fa un pony grigio camminava nella Everfree Forest seguendo il sentiero, fino a che non s'imbattè in un parasprite nero su di esso, il parasprite nero era a terra e non si muoveva, il pony lo prese con una zampa per guardarlo da vicino e capire cosa fosse, era la prima volta che vedeva qualcosa del genere; Il pony lo girava e lo rigirava cercando di capire cosa fosse.
Il pony sentì un rumore da un cespuglio vicino, si girò per vedere di cosa si trattasse: erano altri insettini simili a quello, il pony li guardò per qualche secondo. Quegli insettini videro il loro simile nelle zampe del pony, e cambiarono la loro curiosa espressione in una del tutto infuriata. Si lanciarono a capofitto verso il pony che iniziò a scappare, lasciando cadere a terra il parasprite nero; il pony corse e corse fino a tornare in città e si rifugiò in casa sua, una biblioteca all'interno di un albero. Pensando di essere ormai al sicuro si affacciò alla finestra per osservare la situazione, i parasprite sembravano averlo perso di vista, e questo bastò al pony per pensare che sarebbero andati via, ma essi reagirono in modo del tutto inaspettato: gli insettini iniziarono a sputare loro simili per farsi aiutare nelle ricerche, dapprima erano solo due parasprite, e in pochi secondi erano più di cinquanta, il pony era terrorizzato e non sapeva che fare.
In camera sua entrò una pegaso; il suo nome era Flying Flame, era una pegaso dal manto verde sbiadito, dagli occhi azzurri come il cielo e dai capelli argentati, i quali erano racchiusi in una treccia legata da due fiocchi rosa, uno all'inizio ed uno alla fine della treccia, e come Cutie Mark aveva una fiammella rossa. La pegaso era la cugina del pony grigio che, non avendo più i genitori, ha deciso di tenerlo con sé nella sua biblioteca a Ponyville.
-Hey cuginetto, qualcosa non va? Ti ho visto correre in camera come se non ci fosse un domani.      Chiese dubbiosa la pegaso.
-Flame è successo un casino! Quei così la fuori mi hanno inseguito e mi stanno cercando!        Disse il pony grigio alla pegaso in preda al panico.
Flame si affacciò alla finestra per vedere cosa stesse succedendo fuori e di cosa stesse parlando suo cugino. Quando la pegaso si affacciò vide un impressionante numero di parasprite per le strade di Ponyville.
-Ma quelli la sono parasprite. Come hai fatto a portarli qui?
-Flame non arrabbiarti se te lo dico.
-Non importa, per ora cerchiamo una soluzione.       Disse con calma la pegaso mentre i parasprite vagavano per le strade alla ricerca della loro preda.
-Credo che se avessimo degli strumenti musicali potremmo riuscire a ingannare i parasprite facendogli credere di aver trovato qualcosa.        Ipotizzò la pegaso.
-Cosa?! E dove li troviamo degli strumenti musicali?
-Mmm... forse non è la migliore delle idee.
La pegaso rimase a pensare per un po' di tempo, poi si rivolse al pony grigio.
-Dovrei avere un libro sui parasprite giù in biblioteca, andiamo a vedere!         La pegaso corse giù dalle scale e iniziò a setacciare gli scaffali uno per uno. Quando vide il libro volò verso di esso e lo prese.
Il pony grigio iniziò a sfogliare le pagine cercando un rimedio al guaio che aveva fatto. Dopo una settantina di pagine trovò ciò che gli interessava.
-Ecco qua Flame, ho trovato una soluzione.
-Sei sicuro? Io penso che sia troppo rischioso.
-Invece ti dico che funzionerà. Qui dice che questa pianta riesce a placare i parasprite, quindi se glie ne do un po' dovrebbero calmarsi.
-Cuginetto quella pianta cresce nei posti più remoti dell’Everfree Forest, sarà impossibile trovarla, e poi è un posto troppo pericoloso per andare a controllare.
-Flame sono stato io a portare questi insettacci qui, e sarò io a portarli via.
Flame guardò il pony con un'espressione affranta.
-Sei sicuro di questo?
-Certamente Flame.       Disse deciso il pony grigio senza staccare gli occhi dal libro.
 
Il Pony grigio uscì dalla porta di casa e corse verso la foresta più veloce che poteva, tuttavia aveva pensato talmente tanto alla soluzione che si era scordato quanti parasprite ci fossero fuori, adesso erano almeno duecento, che appena lo videro si scagliarono a capofitto verso di lui. Il pony correva e correva, finché non si sentì sollevare da terra, i parasprite lo avevano preso con le loro bocche per le orecchie, per i capelli, per le zampe e qualsiasi parte del suo corpo, ognuna era tenuta da un parasprite, i quali lo portavano sempre più in alto; il pony si dimenava cercando di toglierseli di dosso, ma ogni tentativo era inutile, soltanto quando il pony grigio iniziò a vedere le nuvole davanti a sé si fermò, aveva realizzato solo in quel momento cosa i parasprite volevano fare davvero, tutto a un tratto, gli insetti lasciarono la presa sull'earth pony...
 
Il Pony urlava a squarciagola mentre precipitata dalle nuvole, era così terrorizzato che non riusciva a tenere gli occhi aperti.
"Davvero andrà così?"        Pensava il pony mentre precipitava...
"Sono stato uno stupido, chissà quante altre soluzioni c'erano".
Improvvisamente si sentì afferrare al petto, aprì gli occhi dopo qualche secondo per poi vedere chi lo aveva salvato.
-Tutto bene?
Il pony si girò verso la sua salvatrice
-FLAME!
-Stai bene cuginetto?
-Più o meno...        Disse sospirando l'earth pony grigio.
Sentì un ronzio nelle sue orecchie avvicinarsi, si girò e vide tutti quei parasprite volargli dietro.
-FLAME VOLA!
La pegaso si girò verso i parasprite, e impressionata dal grande numero di insetti iniziò a sbattere le ali il più veloce possibile, tuttavia non bastò a seminarli, tanto che alcuni di loro iniziarono ad attaccarsi alle ali di Flame.
In poco tempo la pegaso si trovò le ali bloccate da tantissimi parasprite e iniziò a perdere quota, sia lei che suo cugino fissavano il terreno avvicinarsi, Flame provò nuovamente a sbattere le ali, riuscendo così a togliersi di dosso, seppur in basso numero, qualche parasprite.
La pegaso riuscì a riprendere un po' di quota, ma le restava comunque difficile volare, sapeva che i parasprite volevano suo cugino, ma non poteva certo servirglielo su un piatto d'argento; in lontananza la pegaso vide una sorta di lago quasi al confine con l'Everfree Forest, ed ebbe un'idea, sperava solo che funzionasse.
-Cuginetto, tu sai nuotare?          Disse frettolosamente Flame.
-Un pochino.        Rispose dubbioso il pony grigio.
-Questo è quanto basta.
-Cosa hai in mente?       Chiese preoccupato il pony grigio.
-Ho un piano, ma dovrai fare esattamente quello che ti dico.
-Di che si tratta Flame?
-Io volerò a contatto con la superficie dell'acqua, ti lascerò nel lago, e quando vedrai che i parasprite saranno andati uscirai dall'acqua e andrai nella foresta a cercare quei frutti.
-Sei sicura Flame?
-Sicurissima.
La pegaso si lanciò a capofitto verso il lago tenendosi ancora addosso i parasprite, faceva fatica a volare ma doveva provarci, se il suo piano avesse funzionato gli insettini avrebbero pensato che lei portasse ancora con sé quel pony.
Flame raggiunse la superficie del lago, e iniziò a volare a pelo d'acqua tenendo suo cugino sotto la superficie, dopodiché lo lasciò e riprese quota stringendo ancora le zampe.
Il pony grigio rimase sott'acqua trattenendo il fiato, rimase a guardare sopra di sé sperando che i parasprite andassero via prima che annegasse; dopo una decina di secondi non vide più nulla fuori dall'acqua, emerse e riprese fiato. Osservò l’ambiente attorno a sé, vide nel cielo sua cugina che sfrecciava portandosi dietro un centinaio di parasprite; non aveva tempo da perdere e decise di entrare nella foresta e iniziare a cercare quella pianta.
 
Il pony grigio camminava fra gli alberi dell’Everfree Forest in cerca della Starving Bubble, unico rimedio per fermare i parasprite, il pony camminò e camminò fino a tornare sul sentiero, lì vide di nuovo il parasprite nero disteso a terra, esattamente dove lo aveva lasciato cadere; il pony rimase a guardarlo.
-È tutta colpa tua...       Pensò osservando l'insetto.
Il pony grigio udì un rumore dai cespugli, si girò spaventato pensando che tutto stesse per ricominciare da capo. Dal cespuglio sbucò un piccolo parasprite giallo, i due rimasero a guardarsi negli occhi per qualche secondo, il parasprite giallo osservava incuriosito il pony davanti a sé, sembrava che stesse cercando di capire che cosa fosse quel quadrupede grigio; il pony invece era tutto spaventato da quel parasprite, temeva che da un momento all'altro gli sarebbe saltato addosso e tutto darebbe ricominciato da zero.
-Ti prego non è come sembra, è tutto un equivoco.        Cercò di giustificarsi.
Il parasprite giallo sembrò confuso, inclinò leggermente il suo corpo come a significare di non aver capito.
-Non... non sei arrabbiato con me?           Chiese confuso il pony grigio al parasprite.
L'insettino si girò a destra e a sinistra come a dire di no.
-Tu... mi capisci?       Il pony era sorpreso.
Il parasprite annuì.
Il pony si rivolse immediatamente al parasprite.
-Ascoltami, so che ci siamo appena incontrati ma ti devo chiedere un favore: sto cercando una pianta con dei frutti rotondi e bianchi, l'hai vista?      Il pony dubitava che il parasprite potesse aiutarlo, dopotutto la pianta era inodore a loro, ma con sua grande sorpresa il parasprite annuì e svolazzò fuori dal sentiero, si girò accanto ad un albero e si mise a guardare il pony.
-Vuoi che ti segua?
Il parasprite svolazzò in alto e in basso, e il pony iniziò a seguirlo.
“È la cosa più stupida che possa fare, sto cercando una pianta per fermare i parasprite e finisco a seguire uno di loro per trovarla, devo essere proprio un idiota.”       Pensò il pony.
Dopo aver camminato per un sacco di tempo, il pony giunse verso la pianta di Starving Bubble, il parasprite giallo stava accanto ai frutti a guardare il pony.
-Non lo mangi?
Il parasprite chiuse gli occhi e alzò la testa, probabilmente era un no.
-Sembra che tu sia diverso dai tuoi simili, mi riesci a capire e mi hai aiutato nonostante tu abbia visto un tuo simile a terra vicino a me, perché?
Il parasprite rimase in silenzio ad osservare il pony davanti a sé, sebbene lo capisse non poteva parlare con lui.
-Il fatto è che i tuoi simili pensano che lo abbia attaccato io, ma non capiscono che passavo di lì per caso, l'ho soltanto trovato... non… non ho fatto nulla...
Il parasprite guardò in basso come se pensasse a cosa fare, dopodiché fece un piccolo volo verso il pony e poi verso la pianta.
-È proprio lì che voglio portare i tuoi compagni, ma non ho idea di come farlo.
Entrambi rimasero in silenzio per circa un minuto.

-Ho trovato!
Il parasprite sobbalzò dalla sorpresa.
-Ascolta piccolino, tu capisci quello ti dico, giusto?
Il parasprite fece come per acconsentire.
-Ascoltami bene, devi portare qui tutti i tuoi simili che si trovano a Ponyville e dintorni, e mi raccomando tutti, dopodiché dovrai farmi da interprete con loro.
Il parasprite acconsentì e volò in alto fino a scomparire fra gli alberi.
Passarono circa dieci minuti prima che i parasprite iniziassero ad arrivare, e in poco tempo passarono da un decina ad un centinaio; sembravano uno più infuriato dell'altro, e iniziarono tutti quanti a puntare il pony.
Il parasprite giallo si mise fra il pony e lo sciame di suoi compagni, come a proteggerlo da loro... erano in due contro almeno duecento, e il parasprite giallo parlava per il pony, quindi tutto dipendeva da quell'insettino più intelligente degli altri.
Il parasprite giallo si girò verso il pony grigio in attesa di ordini.
-Immagino che possiamo cominciare.
Il parasprite giallo annuì deciso.
-Digli come stanno le cose, digli che hanno frainteso e che non ho fatto nulla.
Il parasprite giallo si girò verso i suoi simili e inizio a ronzare. In poco tempo un parasprite rosso si fece avanti dal gruppo e iniziò a ronzare a sua volta.
-Che cosa dice?          Rispose dubbioso il pony scuro.
Il parasprite giallo puntò un ala verso il pony, poi verso lo sciame di parasprite e si lasciò cadere a terra.
-Pensano che sia stato io?
Il parasprite annuì tristemente al pony.
-Digli che hanno frainteso, io passavo di lì per caso. Digli che eri li e che quando mi hai visto arrivare quel parasprite nero era già sul sentiero.
In un primo momento il parasprite dubitò, ma poi si girò e ricominciò a ronzare.
Quando ebbe finito, i parasprite nello sciame iniziarono a guardarsi a vicenda, uno più confuso dell'altro.
Il parasprite giallo ronzò di nuovo, dopo di lui lo stesso parasprite rosso di prima. Il parasprite giallo si girò verso il pony, indicò con un'ala lo sciame, dopodiché fece un'espressione confusa.
-Non sanno che fare? Immagino che con questa non sappiano che pesci prendere.
Per un po' di tempo rimasero tutti in silenzio, poi un parasprite dal gruppo ronzò, quel parasprite verde però non puntava ne al pony grigio ne al suo capo, ma ai frutti di Starving Bubble. Immediatamente tutti i parasprite del gruppo si girarono verso quelli.
“Devono aver visto la pianta!”       Pensò il pony.
Ma qualcosa non andava, se erano i loro frutti preferiti perché nessuno li aveva ancora mangiati?
Il parasprite rosso si girò verso quello giallo e iniziò a ronzare; i due si parlarono per molto tempo, ma alla fine lo sciame si dileguò; il pony grigio si girò verso l'insettino giallo.
-Che cosa vi siete detti?
Il parasprite giallo indicò le Starving Bubble, dopodiché fece cenno di mangiarne una.
-Forse ho capito...        Disse il pony grigio.
 
 
Nei giorni seguenti il pony grigio si occupò di dare ad ogni parasprite un frutto di Starving Bubble a settimana, in questo modo i parasprite sarebbero rimasti a bada per un po' di tempo.
Passarono un paio di giorni prima che qualcuno venisse a fare visita al pony, il quale si era ormai fatto una coltivazione di Starving Bubble, cosicché quando i parasprite sarebbero venuti di nuovo lui avrebbe avuto frutti sufficienti per tutti.
-Hey...      Disse una voce sottile ma distinta.
Il pony grigio, che al momento stava controllando i frutti, si girò verso la voce.
-Ciao Flame...       Disse il pony con un pizzico di rammarico.
-Non ti chiederò come stai, ma perché non sei tornato in paese?
-Ho trovato una soluzione al problema dei parasprite, io li nutro di Starving Bubble e loro se ne stanno a cuccia.
-Ti trovi bene cuginetto?
-Abbastanza, e poi non è che la vita a Ponyville mi entusiasmasse tanto.
-Sei sicuro di voler restare qui? Basta un frutto a settimana, potresti tranquillamente vivere a Ponyville e venire qua una volta a settimana quando ti serve.
-Rimango qui Flame, è deciso.
Il puledro si girò e mostrò a sua cugina il suo fianco: aveva ottenuto il suo Cutie Mark, un parasprite nero ad ali spiegate era stampato sul suo fianco.
La pegaso rimase in silenzio, non riusciva a credere che il suo cuginetto dovesse passare il resto della sua vita in una foresta a nutrire degli insetti.
-Quindi rimarrai qui?       La voce della pegaso era davvero abbattuta.
-Immagino di si.
La pegaso non disse nulla, si girò e tornò in paese mentre suo cugino scompariva fra gli alberi.
Il giorno dopo Flame tornò alla coltivazione di suo cugino portando con sé una borsa, la diede al puledro che la aprì per visionarne il contenuto: dentro vi erano un libro sui parasprite e uno sulle piante, quest'ultimo aveva un segnalibro al suo interno.
Il pony grigio accettò i libri donatogli dalla pegaso, la quale fece un passo avanti.
-In paese ti stanno cercando, ho rifiutato di farmi intervistare per evitare di sparlare e farti scoprire, ho semplicemente finto di essere stravolta dalla tua scomparsa.       La pegaso era visibilmente distrutta, fisicamente e psicologicamente. Diede al pony grigio un articolo di giornale che trattava di loro e dei parasprite.
-Senti cuginetto... sei proprio sicuro di voler rimanere qui?
-Certo che si Flame.         Rispose tranquillamente il pony grigio.
La pegaso rimase in silenzio a guardare suo cugino che scrutava ogni singolo paragrafo di quei libri, dopo qualche minuto di silenzio Flame si rivolse al pony.
-Io… io me ne vado...
Il pony grigio alzò immediatamente lo sguardo dai libri.
-Che cosa?
-Io domani devo andare via...
-Che cosa è successo Flame?
-Mi è arrivata una lettera di lavoro, domani dovrò partire per Fillydelphia.
Il pony grigio rimase in silenzio a guardare la pegaso, non sapeva che cosa fare, non voleva lasciare la sua unica familiare, ma al tempo stesso non poteva nemmeno lasciare i parasprite a sé. Sapeva che per Flame il lavoro era una cosa veramente seria, e che non vi avrebbe rinunciato per nessun motivo.
...
-Che cosa stai facendo?       Chiese Flame mentre suo cugino strappava alcune pagine dal libro sui parasprite e quello sulle piante.
Il pony grigio strappò tutte le pagine che gli servivano, dopodiché alzò la testa verso Flame.
-Faccio in modo che nessuno si faccia strane idee.
-Ma che cosa stai dicendo?
-Pensa a come abbiamo facilmente trovato la soluzione delle Starving Bubble, qualcuno potrebbe usarla a suo piacimento per schiavizzare i parasprite, e magari usarli per conquistare perfino l'intera Equestria. È meglio che queste informazioni rimangano nelle zampe giuste. E poi possono servire a me per occuparmi di loro.
Flame non era davvero convinta, ma quando suo cugino chiuse i libri e glieli restituì capì che non sarebbe mai riuscita a portarlo con sé.
-Cuginetto... vorrei che tu tenessi questo...
La pegaso si tolse dalla treccia il fiocco più in alto, e lo diede al suo scuro parente. Il pony prese il fiocco e se lo legò ad una zampa.
I due si abbracciarono, Flame era una pegaso davvero attaccata a suo cugino, non riuscì a reggere il momento ed iniziò lentamente a piangere, le lacrime iniziarono lentamente ad uscire dai suoi azzurri occhi splendenti come il cielo, attraversarono le sue guance verde chiaro e caddero sulla fronte del suo cuginetto.
-Quindi è un addio, vero?       Chiese il pony grigio abbracciando fortemente la pegaso.
-S... Si...         Flame non riusciva nemmeno a guardare suo cugino, era troppo triste perfino per quello.
-F... Fai attenzione...
-Flame... T... Ti voglio bene...         Balbettò il pony alla sua cugina.
 
Flame tornò a Ponyville e riportò i libri sui parasprite e sulle piante alla biblioteca, il giorno dopo partì per Fillydelphia e nessuno ebbe più notizie di lei. Ogni tanto il pony grigio si recava in una delle radure dell’Everfree Forest, dove aveva seppellito il parasprite nero da cui era iniziato tutto, ma sebbene ritenesse che stesse facendo tutto per salvaguardare Ponyville aveva la vaga impressione che il suo fosse un talento sbagliato, e che avesse ottenuto il suo Cutie Mark per errore. Seppellì il parasprite per evitare che qualcuno, trovandolo, commettesse il suo stesso errore e finisse a condurre un vita come la sua, vi fece un piccolo cumulo di terra e infilandoci un piccolo ramo sopra.
Qualche anno più tardi, un parasprite blu fuggì dalla foresta, e fece partire di nuovo un'invasione in quel piccolo paese, il pony grigio mandò Lion a Ponyville per riportare i parasprite nell’Everfree Forest, ma il parasprite giallo non riuscì ad attirare l'attenzione nemmeno di uno solo dei suoi simili. Decise di rischiare il tutto per tutto andando a Ponyville con delle Starving Bubble addosso e farsi seguire dai parasprite, ma proprio mentre era al confine fra la foresta e Ponyville vide un'altra pony rosa portarli verso di essa suonando una bizzarra melodia, decise di nascondersi e di lasciar fare a lei il lavoro.
   
 
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