Black Mamba
Roxy si passò la mano tra
i corti capelli neri, piegando di
lato il capo. Megamind stava sistemando il colletto del proprio vestito
davanti
allo specchio.
“Secondo me, il bianco non
mi dona. Metròcity sarà
stufa di supereroi bianchi, palazzi bianchi e squole
bianche” disse. Si grattò la
fronte blu spaziosa e spalancò un occhio, socchiudendo un
altro.
“Il nero mi stava
decisamente meglio” sussurrò. Roxanne
ridacchiò e ticchettò con la mano sul letto
accanto a sé.
“Perché non ti
corichi qui, accanto a me, prima di ritirare
fuori il Black Mamba?” chiese. Megamind sorrise e si
lasciò cadere sul letto,
sdraiandosi accanto a lei.
“Lo sai che il Black Mamba
è un serpente?”domandò. Roxy si
piegò in avanti e lo guardò in viso, vedendo il
riflesso del proprio viso nelle
grandi iridi verdi del suo fidanzato.
“Conosci ragni, serpenti e
armi. Non potresti studiare per
imparare le nozioni che ti mancano da autodidatta?”
domandò. Megamind si tolse
i guanti, lasciandoli cadere sul comodino.
“Sono un uomo molto
impegnato, contano tutti su di me”
ribatté, sporgendo il labbro inferiore. Roxy gli
accarezzò il collo con le dita
sottili, sorridendo.
“E che ne dice,
quest’uomo impegnato, di darmi un po’ di
affetto?” lo invogliò. Megamind la
baciò, la giovane lo ricambiò.
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