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Autore: FalbaLove    22/08/2016    2 recensioni
[Solaria]
"Mi ha appena chiamato mio padre" mormorò la ragazza tra le lacrime
"Il sole sta scomparendo da Solaria"
(Andros)
La ragazza si accasciò a terra battendo il pugno con decisione su quel terreno asciutto e arido
" Ma come è possibile?" si chiese osservando i luoghi in cui una volta il mare si estendeva
{Linphea}
Gli occhi color giada osservarono le ceneri che si estendevano per chilometri e sentì una fitta al cuore;pianti,urla e sofferenze .
Diede un'ultima occhiata a quello spettacolo orribile privato del verde: cosa avrebbe mai potuto fare lei... una ex-fata?
〈Zenith〉
"Immagina questo pianeta come se fosse il corpo umano:tutti gli organi,ogni singola cellula hanno bisogno di qualcosa"
"Il cuore" . L'altra annui
"E cosa succede se noi veniamo privati di esso?"continuò
"Moriamo..."
(Melody)
La Winx tese l'orecchio al cielo:niente,nessun rumore. Guardò a terra affranta mentre anche nella sua testa la melodia più familiare perdeva ogni nota
[Domino]
"No,non di nuovo"una luce rossa abbagliò tutti in quella stanza mentre una lacrima,scendendo giù dalla guancia della ragazza,si ghiacciava toccando il pavimento.
(Gardenia)
Tutti si guardarono preoccupati:la Terra aveva perso i suoi abitanti.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Le lunghe gambe ambrate  della ex fata di Linphea si muovevano velocemente sulla strada grigia e affollata di Gardenia:molta gente le passeggiava accanto ma la ragazza manteneva gli occhi fissi sul pavimento. I suoi pensieri erano tanti e aveva preferito  dirigersi al negozio da sola rifiutando l'invito di Riven di accompagnarla con la moto:doveva ammettere che odiava quel mezzo ma il motivo principale era che aveva bisogno di mettere in chiaro le sue idee. Da quando era arrivata sul pianeta terrestre non si riconosceva più: aveva lasciato le persone più importanti per lei e aveva imboccato una vita nuova,senza magia,. E poi era arrivato lui:non lo vedeva da più di un anno e gli aveva mentito spudoratamente. Per sua fortuna però aveva iniziatoa  conoscerlo meglio lontano da quel luogo così pieni di pressioni e tensioni e aveva scoperto un suo lato del tutto nuovo,che forse neanche Musa aveva mai conosciuto:il problema era che aveva agiuto di impulso,come mai aveva fatto nella sua vita e aveva tradito il ragazzo che pensava di amare. Ma soprattutto aveva tradito Musa,l'amica che non riusciva ad odiare anzi aveva provato a capire e ritrovandosi nella stessa situazione si sentiva un verme:una parte dentro di lei,da sempre tenuta nascosta, continuava a ripeterle che quella era una nuova vita e che lei non era più la fata della Natura,ma una normale ragazza a cui mancava tantissimo la sua vecchia vita e i suoi amici. Sospirò:non sapeva a quale parte dovesse dare la ragione e in più continuava a rimuginare sulla strana conversazione di ... Oddio non sapeva nneanche come definirlo. Senza rendersene conto era arrivata da Vanessa che aveva già aperto il negozio:vide tutte le piante e i fiori dalla vetrina e per un attimo le sembrò che la stessero salutando.
-Buongiorno Flora-la salutò in modo materno la madre di Bloom mentre posava delle begonie in un vaso. Flora le regalò un sorriso e poi prese il grembiule da lavoro che aveva lasciato due giorni prima sul bancone. Si avvicinò vicino a delle piccole piante grasse e inziò ad annaffiarle:Vanessa la osservava sorridendo notando tutto l'amore che ci metteva a fare quel alvoro.
-Sono contenta di rivederti di nuovo sorridere-sospirò mentre la ragazza rimaneva un po' interdetta da quella frase
-Si insomma non posso capire quanto sia stato difficile per te lasciare tutto e beh riabituarti a una vita così diversa-mormorò avvicinandosi a quella ragazza con cui sentiva avere un legale molto speciale.Flora iniziò a giocherellare con i capelli:quel gesto le ricordava tremendamente Bloom. Guardò nuovamente le piante e le accarezzò con dolcezza
-Mi manca ogni giorno-sospirò mentre i suoi occhi verdi si illuminavano
-Mi dispiace tantissimo Flora-a quelle parole la abbracciò di slancio e per un attimo la ex-fata si sentì a casa. All'improvviso,prima che Flora potesse farle la domanda che si era preparata,udirono la porta aprirsi e la ragazza provò ad asiugarsi alcune lacrime sul volto.
-Buongiorno-strillò una voce fastidiosa che fece rabbrividere Flora:si girò di scatto,pregando dentro si sè,ma purtroppo dinanzi a lei si ritrovò una ragazza dai capelli corvini e con degli occhiali violi che stava ispezionando alcune piante.
-Ciao Vanessa,sono qui per l'Alchilea millefogilie-mormorò sbuffando e scostandosi una ciocca dal viso:Flora si girò verso la donna con aria sorpresa mentre questa sorrideva divertita.
-Io te la vado a prendere subito,ma intanto ti presento l mia nuova assistente-concluse dando una spinta a Flora e lasciando la stanza. A quelle parole Mitzi iniziò a guardarla dall'alto al basso avvcinanadosi pericolosamente:La fata deglutì mentre cercava di non fiatare davanti a quella ragazza così odiosa e altezzosa.
-Piacere mi chiamo Mitzi-concluse alla fine quella allungando la mano:Flora tirò un sospiro di sollievo quando finalmente capì che non era riuscita a riconoscerla.
La mora stava per ribattere quando la corvia subito spalancò gli occhi e avvicinò il suo viso fino a due centimetri di dispanza
-Ma aspetta io ti conosco.... Tu sei Flora!-esclamò osservandola a una distanza davvero troppo ravvicinata:Flora alzò gli occhi al cielo
-Ehm ciao Mitzi è davvero molto bello rivederti-mentì,ma quella iniziò a guardarsi con sospetto tutt'intorno.
-Stai cercando qualcosa?-mormorò la fata notando la sua agitazione
-Dove si trova? Dov'è lei!-esclamò irritata e subito Flora capì
-Mi dispiace,ma questa volta ci sono solo io-sospirò amareggiata mentre Mitzi si rallegrava del fatto che la sua nemica non ci fosse. Mentre scostava nuovamente i suoi capelli un bracciale volò dal suo braccio andandosi a posare sulla terra della pianta carnivola:il  volto della nemica di Bloom sbiancò. Flora,capendo la situazione,iniziò a ridere mentre Mitzi osservava il suo gioiello tenuto ostaggio dalla pianta
-Guarda che non morde-disse con dolcezza mentre recuperava il bracciale e porgendoglielo dolcemente
-Ma non sono carnivore?-sospirò quella rinfilandosi il bracciale:Flora,a quelle parole,iniziò a ridere
-Beh devi sapere che la loro dieta si basa principalmente di mosche e zanzare e che non gradiscono molto la carne umana-continuò tra le risate:MItzi intuendo le sue parole errate si aggiunse alla sua risata
-Noto che avete fatto già amicizia-Vanessa infatti era appena ritornata nel negozio con in mano una bellissima pianta piena di fiori color avorio e davanti ai suoi occhi castani aveva visto le due ragazze ridere a crepapelle.
-Grazie Vanessa-la ringraziò la corvina prendendo la piantina
-Effettivamente devo ammettere che sono contenta di averti rivisto:tieni-mormorò dopo aver cercato per un minuto un fogliettino nella sua borsa che poi diede alla mora leggermente imbarazzata
-Questa sera a casa mia ci sarà una festa per il mio compleanno:mi aspetto di vederti-concluse con un occhiolino e uscendo dal negozio:il sorriso sincero che alla fine rivolse alla mora la lasciò spiazzata mentre guardava pietrificata l'invito. Successivamente spostò i suoi occhi pieni disorpresa su Vanessa
-C'è forse dietro il tuo zampino?-domandò curiosa
-Guarda che è molto cambiata dall'ultima volta che vi siete viste:dai prova a darle un'altra possibilità-esclamò la fiorista:Flora ci pensò un attimo su e poi sorrise
-Perchè no-concluse sfoderando un sorriso e avvicinandosi all'innaffiatoio.


Tecna si guardò intorno:il parco di Magiz era completamente privo di gente quella mattina a parte alcuni sportivi. Lanciò un sassolino nervosamente che rotolò fino a un cespuglio:il rumore di un messaggio attirò la sua attenzione. Lo estrasse e subito intuì di chi si trattava
"Sei di nuovo uscita presto questa mattina...come mai?"decise di ignorare il messaggio della sua migliore amica per evitare di metirle:non sapeva neanche lei come mai era ritornata lì quella mattina per vedere il perfetto sconosciuto. Eppure l'incontro di ieri l'aveva resa più allegri e in più Alex le stava tremendamente simpatico. Guardò l'orologio notando il ritardo del suo misterioso amico e subito si malì di essere venuta. Pensava realmente che lui ci sarebbe stato? Si alzò sbuffando per il suo comportamento così illogico mentre ripercorreva la strada per la fermata ad Alfea:intando mentre la sua figura era solo più un puntino lontano un ragazzo dai capelli biondi e le lentiggini protagoniste sul suo viso arrivò trafilato nel parco di Magix:con in mano un grande librone camminò guardandosi intorno alla ricerca di una chioma fucsia. Quando però notò l'orario si sedette sconsolato sulla panchina:sospirò mentre i suoi occhi verdi diventavano improvvisamente tristi. Dopo aver ripreso fiato si allontanò sperando che la mattina dopo sarebbe arrivata in fretta per viderla.


Sky osservava sconsolato il soffitto della sua stanza:era appena mattina e il cielo era ancora timidamente illuminato dal sole. Sospirò mentre non riusciva a non pensare a quello che era accaduto il giorno primo:si sentiva profondamente confuso mentre nella sua mente si mischiavano una chioma fucsia e una rossa. Urlò dalla disperazione tuffando la testa sul suo cuscino. Brandon,notando l'alterazione dell'amico,si affacciò leggermente preoccupato dal bagno dove si stava lavando.
-Tutto bene amico?-domandò leggermente preoccupato mentre Sky si era alzato di scatto dal letto e furioso sollevava i pesi. Lo scudiero sogghignò:quando si comportava così sicuramente vi era lo zampino di Bloom. Sospirò preparandosi a diventare il perfetto consulente di cuore e si avvicinò al biondo il quale lo fulminò con lo sguardo
-Sto bene-rispose lui senza dare neanche tempo al moro di parlare
-Amico se continui così ti scoppierà il braccio:è ovvio che non stai bene-constatò divertito allontanando il pesetto da lui che alterato si sedette sul suo letto.
-Forza confidati con il tuo amichetto:problemi con Bloom?-disse Brandon dandogli una pacca sulla spalla:il principe sospirò mentre pensava cosa dovesse dire all'amico e cosa invece era meglio celare
-In questi giorni,dalla partenza di Flora,è davvero strana:è sempre distaccata e nonostante io cerchi ogni volta di capirla lei continua a prendersela con me mentendomi-confessò buttandosi sul letto a pesomorto. Brandon sospirò,ma visto che oramai non era nuovo a consolare l'amico per problemi con la sua ragazza non si perse d'animo
-Beh cerca anche di capirla:infondo Flora,una delle loro migliore amiche,se ne andata senza spiegazioni e tu sai quanto ci tenesse a lei Bloom-concluse il ragazzo che sapeva perfettamente quando fosse profondamente scossa la sua fidanzata nonotsante cercasse di non darlo a vedere. Sky arricciò il naso grattandosi il capo
-Ma io lo o perfettamente! Ed è per questo che ho cercato di starle accanto senza pressioni,ma a volte lei è talmente cucciota-esclamò alzando lo sguardo
-Secondo me dovresti parlarle-alle parole del suo migliore amico il principe di Eraklyon si  alzò in pieni stringendo i pugni
-Hai ragione Brandon! Le parlerò:dopo 8 anni non possiamo comportarci ancora come due liceali-sospirò mentre cercava di eliminare il viso di Roxy dalla sua mente
-Bravo Romeo,ma ora abbiamo lezione con Codatorta quindi muoviti  prepararti-lo derise Brandon mentre l'altro si avvicinava all'armadio leggermente esaltato



Una navicella di chiara origine di Domino atterrò nel strano pianeta,La Torre Rossa. Una figura regale,ma con il viso coperto da un lungo mantello avorio scese dalla navetta.
-è sicura Principessa di voler andare da sola?-domandò un uomo peino di distitivi affacciandosi da una delle finestre. La donna svelò il suo volto sistemandosi i capelli dorati e sorrise dolcemente
-Stia tranquillo:sono grata che mi abbia accompagnato,ma ora devo svolgere la mia missione-rispose dolcemente e la guardia reale sorrise preoccupata
-E solo che questo piante non mi sembra un luogo molto ospitale-continuò mentre il suo sguardo si perdeva ad osservare quel luogo privo di vita e cicondato da una strana foschia gialla.
-Veramente lei non è sola-esclamò una vocina uscendo a tutta velocità dal mezo e buttandosi a terra guardandosi intorno in modo molto teatrale
-Stia tranquillo capitano ci penserà Chatta a proteggermi e ora devo andare:ci vediamo al mio ritorno-commentò allontanandosi seguita dalla piccola fatina.
Erano già passati più di cinque minuti che camminavano in silenzio,cosa strana per Chatta,quando improvvisamente la sorella di Bloom decise di interromperlo
-Odio doverlo chiedere,ma sei sicura che...-
-Certo che sono sicura Daphne!Riesco a sentire la strada-mormorò la piccola fatina bionda mentre percorreva la strada al suo fianco. La ragazza fece un piccolo sorriso mentre notava lo sguardo cupo della fatina
-Scusami Chatta non volevo dubitare di te,ma sono anche preoccupata per le tue condizioni insomma come ti senti da quando...-
-Da quando la mia fata mi ha lasciato?-mormorò quella mentre una lacrima le rigava il volto. Daphne la guardò cercando di consolarla quando improvvisamente sentirono qualcosa che si era attorcigliato attorno al braccio della ragazza.
-Oh no ancora lui-urlò Chatta notando un mostro dai mielle occhi che si avvicinava verso di loro trascinando Daphne.
-Tranquilla ora ci penso io a sistemare questo bestione!Sirenix- e una luce bianca abbagliò la piccola che si riparò dietro alle spalle della fata.
-Ora vediamo se provi di nuovo ad attaccarci!Danza della foglie-e a quelle parole  un turbine di foglie verdi grazie all'invocazione dell'elemento della Terra si scagliarono contor il nemico che si sciolse davanti ai loro occhi.
-Evvai ce l'abbiamo fatta!-esclamò felice la fatina chiaccherona abbracciando la ragazza.
-Ora però muoviamoci anche perchè sento che ne stanno arrivando altri-continuò la bionda mentre ripresero il loro cammino. Dieci minuti dopo Chatta si fermò all'improvviso
-Io non posso andare oltre-disse mentre Daphne toccava quella che davanti a loro sembrava una specie di bolla invisibile
-E perchè?-domandò preoccupata mentre la sorpassava senza difficoltà,ma la fatina la guardava preoccupata dall'altro lato
-Avvicinarsi alla Torre Rossa è pericoloso-esclamò,ma la guardiana originale della Fiamma del Drago non capiva
-Ma come pensavo che il pericolo non ti spaventasse?-
-Questo è un pericolo diverso che io non posso affrontare.. Mi dispiace Daphne-mormorò la Pixie con un sorriso tirato.
-Tranquilla me la saprò cavare anche da sola:non fare così... Sono sicura che la nostra missione sarà un successo-esclamò mentre la fatina si rianimava di coraggio.
-Ora torna alla navetta così sarai in salvo e non preoccuparti io c'è la farò-commentò accompagando però le sue parole con un piccolo "Lo spero".
-Uhm chissà dove si trova il portale-si domandò a voce alta Daphn guardandosi intorno a quel luogo spaventoso. All'improvviso notò una grande porta in legno e si avvicinò timorosa
"Credo sia questo"e girò la maniglia con decisione. Davanti a lei,aperta la porta,si ritrovò una targa antica con scritte in oro. Si inginocchiò per osservarla meglio.
-Sembra una ligua antica e arcaida..-mormorò a fior di labbra mentre le sue dita continuavano ad ispezionare le scritte.Quando finalmente riuscì a tradurla la pronunciò completa nella sua mente
"Solo le anime pure e coraggiose potranno attraversare questo portale" improvvisamente saltò di gioia ricordandosi le parole di faragonda e notando che in realtà quella tavola era una piccola,minuscola porta. Cercò con calma nel suo mantello tirando fuori una piccola ampolla a forma di fiore:sorrise e chiuse gli occhi mentre le sue mani candide svitavano il tappo. Finalmente aperta prese quel piccolo contenitore e sparse su se stessa il contenuto,la polvere di fata
"-Ricordati  Daphne che solo una creautura da cuore puro potrà attraversare il portale- Mormorò silenziosa la preside sedendosi sulla poltrona situata nel suo ufficio
-Ma Faragonda come potrò sapere se lo sono?Insomma io...-ma la vecchia fata decise di interromperla
-Daphne io credo in te e sono sicura che sarai all'altezza e ora ,prima di partire,prendi questa:è la polevere di fata che ti garantirà le dimensioni giuste per entrare. La principessa guardò per alcuni istanti quella ampolla cosìì strana e stava per ribattere,ma Faragonda fu più veloce di lei.
-Si Daphne i tuoi pensieri sono esatti,ma ora non posso darti altre risposte:è giunto il moemnto che tu vada" e mentre le parole di Faragonda continuavano a ripetersi nella sua mente la fata sentì il suo corpo mutare e quando i suoi occhi castani si riaprirono notarono con entusiasmo le sue piccole dimensioni.
Prendendo coraggio sorpassò la porta della Torre Rossa ritrovandosi in un luogo a lei sconosciuto,come se fosse in cielo tra le stelle. Fece alcuni passi indietro,ma la porta,dietro di lei,svanì. Sentì il suo cuore accelerare,ma improvvisamente la sentì:un'energia celestiale attraversare il suo corpo. Un sorriso involontario comparve sul suo volto mentre l'energia positiva si propagava dentro di lei.  Sentiva la forza crescere dentro di lei e non riuscì a non volare sentendosi magnificamente bene accompagnata da quello spettacolo meraviglioso:delle nuvole,soffici e calde,la circondarono e un minuto dopo si ritrovò nel Regno Dorato. Tutto era esattamente come Faragonda le aveva raccontato e si sentì onorata di poter ammirare quello spettacolo incantato. Ad un tratto si accorse di un piccolo elfo che la guardava sorridendo
-Ti stavamo aspettando:seguiti,gli anziani vogliono riceverli-e così la fata di Domino,senza emettere alcun rimore,seguì quella simpatica creatura lungo il corridoio dorato.
-è bellissimo qui...-bisbigliò a se stessa accorgendosi però di essere arrivata in una grande piazza alla fine del corridoio. In mezzo a quello spiazzo,che aveva il perimetro circondato da colonne d'oro,vi era una meravigliosa fontana dalla quale si materializzò una creatura. Daphne non riusciva a credere ai suoi occhi
-Sono Arcadia,la Fata Guardiana del Regno Dorato-mormorò la strana creatura considerata la prima fata ad aver sbattuto le ali che aveva l'aspetto simile a quello di una fata Enchantix. Daphne osservò con attenzione  la sua pelle azzura, i candidi occhi dorati e il viso pronunciato. La Donna le sorrise mentre la fata abbozzava un inchino
-Tu sei Daphne da Domino,vero?-mormorò con voce melodiosa e la ragazza fecce un cenno di affermazione.
-Sono venuta qui,grande Arcadia,perchè mi servirebbe la Stella d'acqua-mormorò intimorita,ma la fata non cambiò espressione
-Mi ricordo,non molti anni fa,che delle altre ragazze erano giunte fino a qui per averle e usarono il loro potere per eliminare Valtor-disse continuanaod a fissarla. Lei annuì
-Erano mie amiche e ora avrei bisogno di nuovo di una di esse per aiutare una di loro-abbassò il capo
-Vedo dentro di te il potere del Fuoco del Drago,l'opposto del potere delle Stelle,ma dimmi,Principessa di Domino,quanto ci tieni ad averle?-la domanda della Guardiana la lasciò un attimo interdetta,ma cercò di non dalro a vedere
-Più di ogni altra cosa!Mi servono per aiutare una persona a me molto cara e a cui tengo davvero... Sennza di lei io non mi troverei qui-rispose con una nota di tristezza.
-Il tuo animo è puro,ma questo non basta:dovrai entrare nel labirinto di Cristallo e se riuscirai a trovare l'uscita avrai quello che cerchi-
-Ma se non ci riuscirò?-domandò preoccupata la sorella di Bloom
-Io sono parte del tempo e sono al di fuori di esso:quindi se non ci riuscirai rimarrai qui-Improvvisamente notò la figura di Arcadia farsi sempre più rarefatta mentre tutto intorno a lei cambiava:era inziata la sfida.


Aisha scese con facilità dalla Wind Rider rubata ad Helia a Fonterossa:ripose con cura il casco sul veicolo e guardò l'edificio cupo davanti a lei oramai conosciuto.  Sorrise mentre si incamminava verso l'ingresso notando le occhiate di invidia delle studentesse di Torrenuvola:un sorriso amaro coparve sul suo viso. Odiava andare in quella scuola,ma Faragonda l'aveva pregata di consegnare una lettera alla Preside Grffin e quindi non aveva potuto dire di no. Cercò di aumentare il passo facendosi coraggioe  cercando,come sempre,di ignorarle. Aveva visitato tantissime volte quel luogo,ma ogni volta le venivano i brividi quando metteva piedi lì dentro. In più l'intero edificio era conosciuto in tutta Magix per avere un'entità propria e quindi trovava impossibile il sapersi orientare:sospirò mentre passava nell'ennesimo corridoio simile agli altri  e buttò a terra stizzita la mappa digitale che aveva rubato a Tecna,ma che non serviva a niente. All'improvviso videfinalmente una porta e si avvicinò un po' timorosa:purtroppo dietro non vi era nessuna stanza,ma un muro. Stava per chiudere la porta quando sentì un incantesimo nero,molto potente. Toccò quello che sembrava un muro,ma la sua mano venne scansata da una carica elettrica,molto forte. Non riusciva a capire come mai qualcuno avesse qualcosa da nascondere,ma dentro di lei ardeva la curiosità di scoprire cosa si celasse dietro a quel muro. Per fortuna l'incantesimo era relativamente debole in confronto ai suoi poteri e con una bariera di Morfix riuscì a rompere il muro. Con sua grande sopresa davanti ai suoi occhi azzurri si presentò un lungo corridoio buio. Stringendo i pungi si incammincò mentre la porta dietro di lei si chiudeva:tutto era buio e per un attimo si domandò dove fosse,ma poi intravide in lontananza una luce abbastanza luminosa e decise di proseguire. Quando finalmente imboccò l'uscita da quel tunnel buio si portò la mani al volto coprendosi la bocca perla sorpresa:i suoi occhi azzurri guizzavano per l'ennorme stanza bianca piena di medicinali e altri oggetti per curarsi mentre due figure,sdraiata su due lettini anche essi completamente bianchi,erano sdraiate  e addormentate.
"no,non può essere"mormorò a se stessa avvicinandosi a loro:la loro pelle,di un bianco cadaverico,era ricoperta da garze e bende,ma alcuni punti lasciavano intravvedere lividi e profondi tagli mentre il loro viso aveva profonde ciccatrici. Indietreggiò quasi spaventata da quello spettacolo ma snetì una strana presenza dietro di lei:spaventata si voltò riconoscendo un volto amico
-Aisha,oh no cosa ci fai qui?-esclamò con gli occhi pieni di sgomento Lucy,la migliore amica di Mirta
-Dimmi cosa sta succedendo qui e come mai loro si trovano in questa situazione-rispose la principessa guardando negli occhi la strega dai capelli verdi



   
 
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