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Autore: Solare1723    23/08/2016    1 recensioni
I fratelli Bellamy e Octavia Blake sono i ragazzi più popolari della scuola. Lui bello e dannato, lei socievole e stupenda. Le migliori amiche di Octavia sono Raven Reyes e Clarke Griffin. La prima appassionata di motori, la seconda già destinata a un futuro brillante da medico. C'è solo un piccolo problema: Bellamy e Clarke non si sopportano. Ma dietro al carattere scontroso di Bellamy si cela altro e sarà proprio la giovane Clarke Griffin a scoprire il fardello del maggiore dei Blake.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano passati due mesi dall'arrivo all'università,era Novembre inoltrato e le ore di studio erano sempre più intense. Si può dire che Bellamy e Clarke si vedessero raramente,lui alle prese con gli studi in legge e lei negli studi di medicina. Si può anche dire che Bellamy vedesse più spesso Echo di quanto vedesse il resto del gruppo,che purtroppo si stava andando lentamente sgretolando. Era una cosa dura da realizzare,ma purtroppo stava andando a finire così. Era strano il fatto che si erano sentiti più vicini,soprattutto Clarke e Bellamy, quando erano lontani chilometri. E forse era anche peggio avere così vicine le persone con cui sei cresciuto e a cui hai affidato sempre tutto te stesso,così vicini da poterli sfiorare ma anche così lontani come non li si era mai sentiti. Ognuno aveva aperto la mente a nuove amicizie,e sembrava non ci fosse più spazio per le vecchie. Bellamy era sempre più vicino ad Echo: era diventata la sua 'migliore amica',almeno questo credeva lui. Anche se sembra strano definire amica una ragazza che in realtà è innamorata di te,ma Bellamy sembrava non notare questo sentimento della ragazza. Clarke dal canto suo,aveva completamente allontanato quel Lucas,quando lo incrociava lo evitava come la peste,però vedeva tutto quello che le accadeva intorno. Lei sapeva che Echo era innamorata di Bellamy,anche se lui non le aveva detto niente. Riconosceva nel suo sguardo quello della sé stessa di quasi due anni prima. E la giovane Griffin era furente,ogni giorno di più,per quella lontananza con il ragazzo che amava,vederlo ogni giorno da lontano e non poterlo raggiungere mai. La sera la stanchezza prendeva il sopravvento e nessuno dei due era abbastanza coraggioso da raggiungere l'altro nella propria stanza. Si addormentavano subito,ognuno col pensiero per l'altro. Ma Clarke era nervosa,arrabbiata,frustata. Vedere quella ragazza sempre incollata a Bellamy non le rendeva la vita facile. E anche se lui le prometteva che alla gita per le vacanze invernali che ci sarebbe stata a breve,organizzata quell'anno, si sarebbe fatto perdonare per la lontananza continua,lei non riusciva a non provare quell'odio che le saliva da dentro lo stomaco nel vederlo così vicino ma anche così distante,come non lo era stato mai. E non faceva altro che dare la colpa a quella ragazza,che glielo stava portando via inesorabilmente. E per quanto volesse impedirle di farlo,per quanto si sforzasse di lottare,si trovava sempre chiusa in quella gabbia invisibile che non le permetteva di raggiungerlo e tirarlo via dalle sue grinfie. Bellamy non capiva la situazione,non capiva la distanza nonostante facesse male anche a lui,non capiva cosa stava succedendo e non capiva che Echo lo stava portando lontano da tutti e soprattutto da lei. Era così dannatamente accecato dalla sensazione di una figura femminile al suo fianco che non fosse né una fidanzata né una sorella, mai provata prima,che non si accorgeva del fatto che in realtà lo aveva sempre isolato,fin dal primo anno. E forse per la rabbia,il rancore,la situazione, che Clarke accettò l'invito di Lucas alla festa di quella sera,senza chiedersi come faceva ad avere il suo numero,con la convinzione che Bellamy non glielo avrebbe mai chiesto. E probabilmente i suoi sentimenti fecero da padrone anche quando lo disse ad Octavia e Raven,mentendogli e dicendo che ci sarebbe andata da sola e che si sarebbero incontrate là. E si sentì realizzata quando,facendo finta di essere addormentata,sentì le scarpe di Octavia battere velocemente sul pavimento e poi sentirla sparire dietro la porta,probabilmente per andare da Bellamy. Ed era quello che lei voleva: che lui sapesse,che si svegliasse dallo stato in cui era caduto e che quella sera la prendesse e la facesse sentire la sua principessa,come non si sentiva da due mesi. Lucas era un pretesto: ci avrebbe ballato per farsi notare da Bellamy, per poi andarsene via con lui quando l'avrebbe presa e portata via da quel ragazzo. Voleva solo riavere indietro il suo Bellamy. E alle sue amiche non disse niente,perché l'avrebbero convinta a non farlo. Ma lei doveva farlo. Per ridare vita a quel rapporto che non poteva perdere così.











Clarke era vestita di tutto punto per la festa. Aveva detto a Lucas di incontrarsi in caffetteria per evitare che le amiche lo vedessero. Non aveva ricevuto segni di vita da Bellamy,e questo non faceva altro che aumentare la sua rabbia. Prese velocemente la borsa lasciata su una sedia e,dopo aver salutato le sue amiche con la promessa di vedersi dopo, uscì velocemente fuori dalla porta. Vide Lucas seduto su una panchina e prima di avvicinarsi e dare vita alla messinscena,controllò il cellulare per vedere se poteva evitare tutto quello. Ma di Bellamy non c'era vita. Con tutta la rabbia che disponeva,buttò il cellulare nella borsa e si avviò da Lucas.
-Buonasera,Clarke-
-Ciao,Lucas- disse lei con un sorriso sforzato.
-Andiamo?- le disse porgendole la mano. Lei la prese dopo un attimo di esitazione e svanì nell'ombra con il ragazzo.











Bellamy si stava abbottonando la camicia. Doveva andare a quella dannata festa per riconquistare la sua ragazza. Tutto era diventato talmente complicato e lui si sentiva in un limbo. Aveva chiesto ad Echo di andare alla festa senza di lui: aveva bisogno della sua ragazza in quel momento,non di un'amica. Doveva riprendersi Clarke ad ogni costo. Nulla lo avrebbe allontanato da lei. Neanche due mesi di incontri mancati. Avrebbe fatto di tutto per lei. Voleva fare ciò che gli veniva meglio: sorprenderla. L'avrebbe prelevata da quella festa e portata in un posto magico,solo per loro. Prese la giacca ed uscì dalla sua camera. Mentre camminava palesemente tranquillo verso la sua meta,Atom gli arrivò addosso come un tornado.
-Bellamy!-
-Atom.- disse continuando a camminare.
-Aspetta!- il maggiore dei Blake si fermò guardandolo confuso.
-Che c'è?-
-Ero alla festa.. E c'era tantissima gente.. Pensavo di essermi confuso.. Invece avevo ragione..-
-Ward! Arriva al punto!- disse lui spazientito.
-Ho visto Clarke e Lucas insieme- 
Bellamy si raggelò sul posto.
-Ne sei sicuro?- chiese fra i denti.
-Si..- rispose Atom abbassando lo sguardo. E fu un attimo e Bellamy era già partito alla volta del locale.











Era almeno il quinto bicchiere che Lucas le stava passando,e lentamente stava iniziando a perdere la sua caratteristica lucidità, eppure non poteva fare altro che continuare ad accettare quei bicchieri e a scolare tutto,come un via di fuga dal mondo esterno è un posto dove incanalare delusioni e tormenti. Dopo il settimo bicchiere Lucas la prese e la portò in un angolo buio della pista. Lei non riusciva a distinguere le figure. Mentre era poggiata al muro sentì indistintamente la voce di Bellamy e credette di averlo di fronte. Lucas approfittò del momento per poggiare le sue labbra su quelle della ragazza. In un primo momento Clarke rispose convinta fosse Bellamy,ma si accorse immediatamente che il sapore di quelle labbra non era il sapore che tanto agognava di risentire. E bastò quell'attimo per scatenare l'inferno. In un secondo non sentì più la pressione delle labbra di Lucas sulle sue e,in un momento di lucidità,poté distinguere la figura di Bellamy davanti a lei ansimante e la figura di un altro ragazzo,presumibilmente Lucas,per terra. Clarke cercò di parlare ma aveva la bocca impastata e non riusciva a proferire parola. Lo vide prendere Lucas per un braccio e portarlo fuori,mentre lei si lasciava scivolare per terra.











Bellamy lanciò letteralmente Lucas verso un muro. Il ragazzo si accasciò a terra,mentre lui lo prendeva per il colletto e gli urlava contro.
-Che cazzo vuoi da me? Che cazzo vuoi da Clarke?-
-Io..- il ragazzo si zittì,allora Bellamy gli tirò un pugno in pieno viso.
-Parla,bastardo! Vuoi rovinarmi la vita? Che cazzo vuoi da me?- stava per tirargli un altro pugno quando il ragazzo lo fermò,supplicandolo.
-No,ti prego! Non è stata colpa mia! Io non volevo farlo! È stata Echo! È innamorata di te dal primo anno! Mi ha obbligato a farlo! Mi ha solo detto di fare in modo che Clarke ti tradisse e io l'ho fatto!- Bellamy lo spinse per terra e poi si accovacciò su di lui.
-Vi conviene sparire dalla circolazione. Se vedo te o tua sorella da queste parti vi farò passare l'inferno. E dille di non avvicinarsi mai più a me.- sibilò a denti stretti mentre il ragazzo deglutiva e annuiva.
Bellamy si girò e se ne andò. Non voleva vedere Clarke. Si sentiva tradito. Il suo cuore era in frantumi. E mentre camminava verso il dormitorio tutto si faceva più chiaro: il fatto che Echo lo avesse isolato dal mondo,la lontananza di Clarke,il bacio di quest'ultima con Lucas. Era ubriaca,lo aveva capito subito,ma non lo aveva ascoltato quando le aveva detto di stargli alla larga,uscendo con lui. E le parole di due anni prima gli rimbombavano insistentemente nel cervello. Preso dalla rabbia per la sua stupidità e per tutto quello che era successo,per quello che aveva fatto Clarke,tirò un pugno contro un albero,iniziando a sanguinare dalla mano destra. Ma a lui non importava: il suo cuore era distrutto e la sua anima perdeva pezzi di sé stessa lentamente.











Clarke si svegliò nel suo letto con un forte mal di testa. Già appena sveglia i ricordi della sera precedente iniziarono a accavallarsi nella sua mente. Raven notò l'amica sveglia e le si avvicinò con un'aspirina in una mano e un bicchiere di acqua nell'altra.
-Buongiorno.- disse un po' troppo freddamente. Octavia entrò in quell'istante e guardò Clarke di sbieco.
-Che diavolo hai fatto Clarke?- 
-Io..- 
-So che non avevate più lo stesso rapporto,ma è,o meglio era,pur sempre il tuo ragazzo!- Clarke non riusciva a replicare che era stato un malinteso. 
-Sono stata tutta la notte là. Gli hai distrutto il cuore.- Octavia era furente. 
-Octavia..- 
-Lasciamo stare,davvero.- disse prendendo alcune cose ed uscendo dalla stanza. E in quel momento,Clarke si rese conto dell'enorme cazzata che aveva fatto. Raven era rimasta in silenzio per tutto il tempo. 
-Ha ragione. Mi dispiace.- disse semplicemente alzandosi e uscendo dalla stanza a sua volta. Clarke non si era mai sentita così sola. Qualche lacrima iniziò a scendere involontariamente.











Bellamy guardò per l'ennesima volta la sua fasciatura alla mano. Quando Octavia lo aveva visto era sanguinante e distrutto. Le aveva donato tutto,il suo cuore e la sua anima,tutto sé stesso e aveva riavuto indietro cuore e anima spezzati. Eppure si era ripromesso di non innamorarsi prima di incontrare Clarke. Si era fidato e ne stava pagando le conseguenze. Eppure lo aveva sempre saputo che ne sarebbe sempre uscito col cuore spezzato. Aveva bisogno di sua sorella più di qualsiasi cosa in quel momento. Uscì dalla stanza con due consapevolezze: la prima era che non avrebbe corso il rischio di incontrare nessuno dei fratelli Rogers,dal momento che qualche ora prima avevano annunciato il trasferimento in un'altra Università;la seconda era che avrebbe inesorabilmente incontrato Clarke e,anche se era l'unica cosa che voleva evitare in quel momento,aveva bisogno di sua sorella. Bussò alla porta,sperando che la persona che meno voleva vedere in quel momento non ci fosse. Ma quando mai la fortuna girava a favore di Bellamy Blake? Alla porta aprì proprio Clarke,con un sguardo perso e i postumi di un pianto. Quando Bellamy la vide,si portò immediatamente la mano alla fasciatura e velocemente si girò per andarsene. 
-Bellamy!- Clarke lo chiamò facendo un passo verso di lui. Sentire il suo nome pronunciato da quella ragazza,fece raggelare Bellamy sul posto. 
-Che diavolo vuoi?- sputò senza girarsi. Sentì dei passi leggeri dietro di sé.
-Che ti è successo alla..-
-Non sono affari tuoi.- il momento in cui i loro occhi si scontrarono sembrò fermarsi nel tempo.
-Bellamy..-
-Ti avevo avvertita,ti avevo detto di stargli alla larga. Non mi hai ascoltato.- 
-Se ho fatto quello che ho fatto,l'ho fatto perché ci stavamo allontanando e io avevo bisogno di scatenare in te qualche reazione,per riaverti indietro! Ho accettato l'invito di Lucas per farti ingelosire! Ti sei allontanato da me! Non mi calcolavi minimamente più!- 
Bellamy fece una risata amara e le lanciò uno sguardo carico di disprezzo.
-Baciare un altro avrebbe dovuto aiutarci? Sei seria? Ti stavo organizzando un dannata sorpresa per farmi perdonare,ma tu sei dovuta andare alla festa e baciare quel bastardo! Lui e la sorella hanno fatto tutto questo per dividerci e tu ci sei cascata! E la cosa bella è che anche io ci sono cascato ma ho avuto la decenza di fermarmi prima di fare qualcosa di sbagliato! Tu no! Devi andare sempre oltre superare i limiti! È quello che soffre sono io! Ti ho dato tutto,ti ho fatto vivere ogni singolo momento insieme in modo indimenticabile! Ma a te non bastava!-
Clarke non riuscì a sostenere lo sguardo e lo abbassò.
-Non ero lucida..-
-Ti ricordi cosa mi hai detto riguardo al nostro primo bacio? Che non eri lucida ma che era un buon segno,perché non essere coerente ti aiutava a manifestare le tue emozioni meglio! Cosa devo dedurre Clarke?-
-Bellamy no..- 
-Basta! Non voglio sentire le tue scuse! È finita Clarke. Sei stata la prima persona a cui ho donato il mio cuore e tu lo hai ridotto in frantumi.- le lanciò un altro sguardo glaciale e se ne andò senza voltarsi indietro,lasciandole dietro con le lacrime agli occhi e l'amaro in bocca per non avergli potuto dire la verità. Ma questa volta non si sarebbe distrutto,avrebbe ripreso a vivere come faceva prima di lei e sperò vivamente lei facesse lo stesso. 







Angolo mente malata:
BOOM! Non torturatemi prima di aver finito questa angolo mente malata,poi dirò addio al mondo. SILIHOFATTILASCIAREPERCHESONOUNAPERSONAORRIBILE. Vi ringrazio tutti e vi amo tantissimo e so che volete uccidermi,sento il vostro odio da qua. È IL DENTIFRICIO CHE MI FA FARE QUESTE COSE! Vi amooo! E bastaa.. *viene torturata con torture medievali e l'assenza di dentifricio*
   
 
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