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Autore: roxy_fausta12    23/08/2016    2 recensioni
-Ti ho detto di non chiamarmi "Numero due"!- grido furiosa. Leon è capace di far arrabbiare pure papa Francesco.
-Va bene, "Eterna Seconda"-dice.
-Uffa!Allora lo fai apposta!-
A fare cosa?Non capisco proprio!-
Adesso fa passare me per la persona psicopatica e irascibile.
-Smettila di darmi soprannomi cretini, di infastidirmi!Non puoi ignorarmi?-
Lui mi passa accanto.Riesco a sentire il suo profumo al muschio.
-Non posso..io ti amo- sussurra.
Ho sentito male io?Leon Vargas, il mio rivale dai tempi delle elementari,aveva detto di amarmi?Stavo impazzendo realmente!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi ritrovo seduta nella lussuosa macchina di Leon. Sono a debita distanza di sicurezza perchè il mio grillo parlante prima ha suggerito di riempirlo di pugni ma poi avrei certamente ricevuto una denuncia per aggressione e quindi ho abbandonato il mio folle piano.Anche se non mi sarei mai pentita del gesto. Appoggio il viso contro il finestrino. -Devi fare l'offesa per il resto del tragitto?-mi domanda lui. -Perché ti irrito?-gli domando con sarcasmo eccessivo. -Io ho solo detto la verità. La piroetta non era perfetta e tu eri troppo poco concentrata, tu non stavi ballando perché ti piaceva ma per mostrare a Ludmilla di essere la migliore. Hai sbagliato. Se devi ballare per vaneggiarti con le altre ,allora tu non sarai mai una brava ballerina.-afferma serio. Se fosse stato un altro ragazzo a rivolgersi con questo tono a me , lo avrei già insultato e forse anche picchiato però nelle parole di Leon sento la verità. Prima non ho ballato seguendo il mio cuore, ho seguito i sentimenti oscuri, la rabbia,la superbia e l'egocentrismo. -Spero che tu non dia piú corda alle provocazioni di Ludmilla perché sarebbe una cosa umiliante da vedere.Mi sembra che tu abbia leggermente piú intelligenza di lei quindi utilizzala e non risponderle-continua Leon mantenendo ,oltre alla sua costante serietà ,quella tonalità di voce fredda e distaccata. -Non ricapiterà più ,puoi starne certo- -Me lo auguro- -Leon? -Si- -Perchè mi hai portato via dalla festa?-gli domando mentre le mie mani giocano con il bordo della gonnellina. -Ti sei giá ridicolizzata abbastanza- Non ci credo a quello che sta dicendo. -Secondo me ,stai spudoratamente mentendo-replico. -Nessuno ti ha dato il permesso di fare certe illazioni contro di me-afferma lui e mi osserva a lungo in silenzio. -Perchè qualcuno mi avrebbe forse dovuto dare il permesso di dire che sei un bugiardo?-gli domando dopo aver sbuffato. -Sai cosa mi piace di te?-mi domanda lui senza guardarmi negli occhi ma dedicandosi ad ammirare il paesaggio di Buenos Aires. -Non lo so ...non me ne hai parlato- -Adoro il tuo carattere. Mi piace la tua tenacia e soprattutto la tua lingua biforcuta. Non ti fai scrupoli. Se con noi ci fosse Putin ,Barack Obama,Erdogan o altri capi di stato tu li manderesti tutti a quel paese senza pensarci due volte.-mi spiega il ragazzo moro. Non me l'aspettavo da lui. Credevo che odiasse tutto di me ,invece qualcosa di me gli é piaciuta. -Beh forse poi mi pentirei di averli insultati perché finirei dritta in gattabuia-affermo ridacchiando divertita-Mi auguro che qualcuno di miei amici mi venga a salvare, sicuramente tu non non mi verresti a salvare nemmeno se ti offrissero l'immortalità- -Guarda che in fondo al mio cuore, c'è della bontà...quindi sì verrei a salvarti ma ti rinchiuderei poi in una prigione da cui non potrai più uscire e dove non potrai più metterti nei guai come al tuo solito-mi dice lui. -Ehi!Io non mi metto nei guai!!!-esclamo offesa dalla sua affermazione. -Già.. mi correggo sono i guai che vengono a cercare proprio te- -Sei più fastidioso dei sassolini nelle scarpe!- -Quest'esclamazione mi è nuova, l'hai inventata durante il tuo soggiorno a Cordova?- -Si esattamente!- -Signorino Vargas , siamo arrivati a destinazione la fanciulla può scendere- dice l'anziano autista interrompendo la nostra strana conversazione.Leon sembra tornare serio e ritornare ad essere quel ragazzo freddo e distaccato. -A domani-dico.Recupero il mio zaino pesantissimo e scendo dal veicolo.Apro il portone dell'ingresso. Salgo le scale.Poi arrivo davanti a casa mia.Suono il campanello. La porta viene aperta dell'interno e mi ritrovo faccia a faccia con la zia più fantastica e simpatica del mondo, zia Angela, ma io la preferisco chiamarla zia Angie. Io e lei abbiamo solo pochi anni di età , esattamente dodici anni. Infatti quando io sono nata , Angie aveva da poco compiuto dodici anni.Le voglio un mondo di bene e la considero quasi una sorella maggiore anche se lei in realtà è mia zia. -Zia!!!-grido abbracciandola. -Violetta!!!-esclama lei ricambiando l'abbraccio. -Come stai?Alla fine sei venuta per cena, avevi paura che non ti parlassi più?- -Benone.. beh si... le tue minacce non sono vane. Non posso mica rischiare di perdere il saluto della mia nipotina preferita-dice lei sorridendomi.Da piccola il suo sorriso mi tranquillizzava sempre. -E anche l'unica- aggiungo io-Angie, cosa ha preparato mia madre da mangiare , perché io ho una fame da lupi...potrei mangiare un bue in questo momento- Scoppia a ridere divertita.Dalla cucina sbuca mia madre con un grembiule tutto sporco di pomodoro. -Ciao mamma- la saluto io e le do un bacio sulla sua guancia che profuma di vaniglia. Mia madre ha il vizio di fare il bagno utilizzando dei doccia schiuma alla vaniglia e questo odore le rimane per giorni dopo il bagno. -Com'è andato il primo giorno di scuola e la riunione a casa della tua nuova amica Francesca?- mi domanda lei. -Ah..dicci tutto...io sono curiosissima- interviene Angie. Ci accomodiamo sul divano.Io sono seduta tra mia madre e mia zia , questa posizione non è molto piacevole soprattutto quando si subiscono dei veri interrogatori in stile poliziesco.Di mia spontanea volontà inizio a raccontare dettagliatamente la mia prima giornata scolastica al Pablo Neruda Istitute. Vedo comparire sui loro volti delle espressioni di vero interesse. COME SONO CURIOSE!!! -Tutto qui?Tra te e Leon non è successo nient'altro in macchina?Nessuna avanche da parte di lui?Non ti ha provato a dare un bacetto sulla guancia?-chiede mia madre . E' al settimo cielo neanche se gli avessi detto di sposarmi con un multimilionario americano o di aver vinto al gratta e vinci.Sono davvero preoccupata per la sua salute mentale, ne parlerò con papà perché mia madre guarda troppe telefilm e fiction per i miei gusti e non può continuare a farsi tutti questi filmini mentali! -Mamma, che cosa stai dicendo!?E' già strano che non sia accaduto uno conflitto a fuoco tra noi due.Non farti i tuoi continui film mentali.Io e Leon Vargas ci odiamo e il nostro odio rimarrà fino alla fine dei nostri giorni , ovvero quando moriremo, ma fino a quel giorno tra noi due ci sarà solo rivalità e puro odio.-sbotto io. Non sopporto quando gli altri , i miei genitori e altre persone, dicono che io e Leon saremmo una bella coppia insieme. Vado su tutte le furie. Possibile che non si accorgano dei nostri sguardi che farebbero spaventare una tigre o un orso polare affamato?Sono tutti ciechi? -Tralasciamo il discorso Leon Vargas perché noto che stai dando in escandescenza e non voglio assistere ad un'eruzione di un vulcano-incomincia Angie. Se inizia un discorso con "Tralasciamo il discorso..." , deve dirmi qualcosa di veramente importante. Mi auguro solo che la cosa di cui mi deve parlare non sia così grave.-Allora sai bene , mia cara Vilu ....- Male , qui si mette proprio male se Angie mi chiama con quel soprannome! -Che la mia scuola di danza deve fare uno saggio intitolato "La Sirenetta".Le audizioni sono già incominciate ma non abbiamo trovato una ragazza adatta per il ruolo principale, cioè quello di Ariel. Le tue coetanee non hanno abbastanza preparazione e soprattutto il tuo talento.Quindi io ,in quanto proprietaria e insegnante di danza classica, ho deciso che avrai tu quel ruolo perché ti spetta e perché sei l'unica a potercela fare.Sono venuta qui solo per informarti, sia tua madre sia tuo padre German sono d'accordo per il saggio ma vogliono che tu dia il massimo impegno anche a scuola altrimenti ti impediranno di ballare.- Io ?La protagonista di un saggio?Interpretare Ariel?E' un sogno?Adesso mi sveglierò e mi ritroverò nel mio letto al calduccio.... -Amore mio, non dici niente alla zia?-mi chiede mia madre passandomi una mano davanti al viso.Ritorno un attimo alla realtà. -Oh si.. bellissimo scherzo zia. Mi ero dimenticata che hai un perfetto senso dell'umorismo ma non ci casco al tuo scherzo , la prossima volta impegnati maggiormente- rispondo io con uno sorriso. In cuor mio avevo davvero sperato di ottenere quel posto ma poi ho capito che non poteva certo capitare a me un'occasione del genere, io non sono proprio quel genere di ragazza fortunata. -Guarda che io non sto scherzando!-interviene Angie. -Sei seria?- -Ovvio!- -Oh mamma!Sarò la protagonista in un saggio!Ballerò davanti a tutti quanti!Realizzerò un mio sogno, anzi , il mio sogno più grande!!!!-grido felicissima,salto a piedi uniti per tutto il salotto sotto gli sguardi divertiti di mia madre e di mia zia. Non credevo che questo mio sogno si sarebbe mai realizzato, invece mi sono sbagliata.Nella vita non bisogna mai smettere di sognare perché quando smetti di farlo inizi a morire dentro.
   
 
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