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Autore: TheStrangeCaseOfCass    23/08/2016    3 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 12
 

Stormy osservava scettica l’impasto molliccio che Bloom stava preparando. Non aveva un bell’aspetto.
Delle risate le fecero alzare lo sguardo verso la porta della cucina, poi riuscì a capire cosa stava dicendo Helia:
- A cosa servono tutte queste birre? -
A quel punto entrò in cucina Arejay, che portava in braccio una cassetta con una decina di bottiglie.
- Perfetto. Bloom vuole avvelenarci, voi volete farci andare in coma… Si prospetta una serata divertente. - commentò sarcastica Stormy.
Entrò anche Lzzy, i capelli abboccolati più corti del solito.
- Perché Bloom vuole avvelenarci? Cosa sta preparando? - chiese curiosa sbirciando oltre le spalle della rossa, che rispose fra le risate:
- Solo pizza, ma Stormy non è convinta dell’impasto. -
- Perché? Hai messo qualche ingrediente strano? -
- No, semplicemente non l’ha mai mangiata prima. Qui a Magix la conosciamo praticamente solo noi che siamo stati sulla Terra. -
Lzzy scoccò un’occhiata stupefatta alla strega, che continuava a storcere il naso, quindi scrollò le spalle e disse:
- Oh beh, non è mai troppo tardi. Meglio mettere in frigo queste birre, ci serviranno dopo. Dobbiamo fare un gioco… - disse la ragazza, sfoderando il suo sorriso più innocente.
- Perché sento che questo “gioco” mi metterà nei guai? -
Lzzy si voltò verso Icy, che stava appoggiata allo stipite della porta con le braccia incrociate.
- Non è quello l’obiettivo, ma in caso considerala una vendetta per tutte le sere in cui sono tornata a casa troppo stanca per fare sesso. -
Per poco Bloom non fece cadere il mattarello. Non era ancora abituata ai modi espliciti dei ragazzi. Da questo punto di vista le Trix si facevano molti meno problemi, infatti le due streghe stavano sghignazzando più per il suo imbarazzo che per la battuta. Cercando di mantenere una certa dignità senza curarsi del rossore sulle sue guance, Bloom riprese a stendere l’impasto. Lzzy però non le risparmiò un commentino ironico.
- Santo cielo tesoro, basta questo per farti arrossire? - alzò gli occhi al cielo - Sono davvero troppo esplicita per diventare una fata! -
 
***
Icy era seduta su un enorme materasso che occupava buona parte della soffitta del Club, il mento appoggiato sulle ginocchia nude che stringeva con le braccia. Indossava una t-shirt enorme che le arrivava a metà coscia come pigiama e aveva i capelli legati nella sua solita coda alta.
Non era mai stata così bene in vita sua. Ogni volta che gli Specialisti e le Trix si trovavano insieme c’era una leggera tensione nell’aria, ma gli Halestorm erano riusciti a scioglierla in un niente. Sembrava che niente mettesse a disagio quei quattro. Chiacchiere e risate avevano fatto dimenticare ad Icy le sue preoccupazioni e si era goduta la compagnia. Il Consiglio era convinto di aver trovato la più terribile delle punizioni per le Trix, ma non aveva la benchè minima idea del favore che aveva fatto alle tre streghe, che stavano finalmente vivendo la loro età. Niente mostri, battaglie, alleanze; ecco musica, pettegolezzi e amici veri.
Insieme ad Icy c’erano già Musa, Flora ed Helia. Gli altri arrivarono alla spicciolata, per ultimi Lzzy e Arejay. Lei si tuffò a pesce alla destra di Icy mentre il ragazzo si sistemò alla sinistra della strega, infilando qualcosa sotto un cuscino senza farsi notare.
- Ok, ci avete tenuto in sospeso tutta la sera quindi sputate il rospo: cosa avete inventato per stasera? - domandò Brandon, impaziente.
Lzzy invitò gli altri a formare un cerchio, quindi schioccò le dita e al centro del cerchio apparvero le bottiglie di birra e un bicchiere ciascuno. Sbagliava raramente gli incantesimi di dislocazione.
- Oh, è un gioco molto semplice Brandon. Si chiama “spera che non l’hai fatto”. - disse la ragazza - A turno ognuno dice una cosa che non ha mai fatto, se qualcuno l’ha fatta beve un bicchiere. Vince chi ne beve di meno e c’è una sola regola: non si fanno domande mirate. Dato che siamo tanti, facciamo un giro solo. -
Ci fu uno scambio di sguardi: sembrava fattibile. Perlomeno non prevedeva penitenze imbarazzanti.
- Beh, iniziamo allora. - disse Musa.
Lzzy si tirò su, offrendo per alcuni istanti una panoramica interessante della sua scollatura, e si sedette a gambe incrociate. Diede un’occhiata ad Icy, sbuffò e, rapida, allungò una mano e tirò il nastro che le avvolgeva la coda: questa si sciolse subito e i capelli chilometrici si adagiarono sulle spalle dell’albina.
- Ehi! - protestò Icy cercando di riappropriarsi del nastro.
- Sempre con la coda, che noia. Non ti fa male la testa dopo un pò? - la prese in giro Lzzy passando il nastro a Stella, seduta accanto a lei.  Sospirando, Icy rinunciò al suo nastro e si accontentò di fulminare Lzzy con lo sguardo per poi fingere di essere offesa. Questo suscitò le risate della diretta interessata e ben presto Icy si unì a lei: non riusciva a tenerle il muso neanche per dieci secondi.
Per rompere il ghiaccio iniziò Arejay. Senza esitare disse:
- Non ho mai pensato in senso romantico a nessuno dei presenti. -
- Iniziamo bene. - borbottò Helia, bevendo il suo bicchiere. Tutte le Winx tranne Musa lo imitarono, come anche gli Specialisti e Josh, Joe e Lzzy. Aveva praticamente fatto una strage. Mentre Arejay ancora gongolava, Josh disse:
- Non ho mai pensato di scappare di casa. -
Aisha rise, alzando di nuovo il bicchiere.
- Pensato e fatto più di una volta, ma sono sempre tornata. -
- Anche io, ogni volta che mio padre non mi faceva andare alle feste in città. - disse Stella.
- Non so perché ma ricordo esattamente in che occasione ce lo hai raccontato, Stella. - disse Flora mentre Bloom, Sky, Brandon, Arejay e Icy bevevano. Quante volte la strega aveva pensato di scappare lontano dai suoi nonni, trattenuta solo dalle sue amiche…
Poi fu il turno di Sky che, dopo un attimo di riflessione disse:
- Ah, non mi viene in mente niente di meglio quindi… Non ho mai cantato a squarciagola la mia canzone preferita per strada. -
La frase fu accolta da un coro di risate mentre gli Halestorm al gran completo bevevano insieme a Stella, Bloom, Musa, Darcy e Icy. Flora rise ancora più forte.
- Voi? - chiese rivolta alle streghe.
Icy si strinse nelle spalle.
- Io ero il canarino, ricordi? -
- Ok, mi vergogno ad ammetterlo ma… Non ho mai ascoltato una canzone dei Dire Straits. - disse Bloom, facendo fare un salto alla band.
- Dovresti bere tu per punizione! - esclamò Arejay dopo aver bevuto il secondo bicchiere di birra. Lzzy annuì, asciugandosi le labbra col dorso della mano. Bloom nascose il viso nel cuscino che teneva in braccio, ridendo.
Poi toccò a Musa che, posando il bicchiere, disse:
- Io… uhm… non ho mai visto un film con degli zombie. -
- Entro un anno ti farò vedere tutte le stagioni di The Walking Dead allora. - rise Lzzy bevendo il suo bicchiere insieme ai ragazzi della band, Bloom, Stormy, Icy, Darcy, Aisha e gli Specialisti. Continuò Aisha.
- Non mi sono mai vergognata di una cosa che facevo da piccola o che mi piaceva. -
Le Trix si scambiarono uno sguardo, Stormy annuì e tutte e tre bevvero.
- Ho paura di chiedervi che avete combinato. - rise la fata dei fluidi.
- Non vuoi veramente saperlo, credimi. - rispose Darcy.
Nel frattempo avevano bevuto anche Bloom, Helia, Josh e i fratelli Hale. Bloom aveva pensato a quando ancora dava peso alle parole di Mitzie; Helia a quando un compagno di classe lo aveva preso in giro perché aveva trovato un suo quaderno di poesie; mentre Lzzy e Arejay a quando avevano rispettivamente tredici e dieci anni e avevano appena deciso di fondare la band. Quelli che credevano essere loro amici li avevano esclusi di punto in bianco e li prendevano continuamente in giro, soprattutto Lzzy. Icy faticava a pensare che la ragazza potesse essere stata vittima di bullismo dato che la conosceva come una personalità forte che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno, ma probabilmente aveva iniziato allora.
Fu la volta di Nex che, un po’ per alleggerire l’atmosfera un po’ per mancanza di idee, disse:
- Non ho mai fatto una cosa a tre. -
Tutti lo guardarono spiazzati mentre Joe e Lzzy bevevano e Arejay rideva come un matto.
Helia fu leggermente più profondo.
- Non ho mai dubitato di ciò che per me è sempre stato una certezza. - disse infatti.
Stavolta tutti si presero un paio di minuti per pensare e alla fine alzarono i bicchieri Icy, Josh, Stormy, Darcy, Lzzy e, una dopo l’altra, tutte le Winx. Quindi Flora disse:
- Non ho mai parlato da sola in pubblico. -
- Ok, ho capito che volete vedere Night Lzzy! - sbottò Lzzy bevendo l’ottavo bicchiere di birra, imitata dai suoi compagni oltre che da Musa, Bloom, Stella, e Aisha.
- Ora ho un motivo in più per odiare i ricevimenti! - scherzò Aisha.
- “Night Lzzy”? - chiese Sky, incuriosito.
- E’ il nome che abbiamo dato a Lzzy quando non distingue più il bianco dal nero. Non devi mai fidarti di quello che dice quando ti accorgi di stare parlando con Night Lzzy. - disse Josh.
- Tranquilli, dovrete impegnarvi di più per vederla stasera. - ridacchiò la cantante.
Era il turno di Darcy.
- Non ho mai avuto paura del buio. -
Guardò con una certa soddisfazione le Winx, Stormy, Joe, Helia, Nex, Arejay e Lzzy che bevevano. Posato di nuovo il bicchiere, Stormy si strofinò le mani con l’aria di chi ha trovato la domanda perfetta, quindi disse:
- Io non ho mai baciato una ragazza. -
Seguì un coro di mugugni da parte dei ragazzi, che naturalmente bevvero tutti. Calò subito il silenzio quando anche Lzzy bevve insieme a loro.
- Beh, che avete da guardare? - chiese - Non c’è niente di male e comunque è acqua passata. -
- Niente da dire, per carità - fece Stormy - solo che ci hai presi alla sprovvista. -
Per nulla sorpreso, Joe continuò:
- Non ho mai volato se non su un aereo. -
- Così non vale! - si lamentò Tecna.
Gli unici a non bere furono Arejay e Josh, dato che fu decretato che i draghi e le Windrider non erano assimilabili agli aerei. Poi toccò a Timmy.
- Io non ho mai pensato di suicidarmi. -
Calò un silenzio di tomba mentre Aisha e le Trix bevevano. Ebbene sì, dopo la morte di Nabu Aisha aveva perfino pensato di farla finita. Tecna lo sapeva, così come sapeva che la sua amica non ci teneva a farlo sapere a tutti, quindi assestò una gomitata al suo ragazzo prima di dire:
- Non ho mai pensato di picchiare un mio amico fino ad oggi. -
L’atmosfera si alleggerì di poco mentre gli Halestorm, gli Specialisti e Musa bevevano.
Conscio di dover risollevare il morale a tutti ma incapace di trovare qualcosa di più soddisfacente, Brandon disse:
- Non ho mai avuto paura di restare da solo. - Al che bevvero Bloom, Aisha, Darcy, Lzzy, Arejay, Josh, Musa, Stella, Tecna, Stormy e Icy. Poi fu il turno di Stella, che invece si impegnò sul serio per risollevare gli animi:
- Non ho mai fatto… sesso! - disse la fata della luce, diventando rossa come un peperone.
Darcy si morse un labbro per non ridere, ma cambiò subito espressione quando vide Icy bere insieme agli Halestorm e a Nex, che si strinse nelle spalle sotto lo sguardo interrogativo della sua ragazza. Il volto della strega del ghiaccio assunse una tonalità ancora più accesa di quella di Stella e distolse lo sguardo.
- Ti prego, non dirmi che sei andata a letto con T… -
- NO! Era Valtor! -
Nella foga di zittire Darcy, Icy si era lasciata sfuggire un particolare di troppo. Evidentemente i nove bicchieri di birra che aveva bevuto facevano il loro effetto. Non che si aspettasse il contrario, aveva bevuto qualche drink in discoteca ogni tanto, ma mai così tanto e così velocemente.
Lzzy pensò bene di toglierla dall’imbarazzo andando avanti col gioco.
- Non sono mai stata ossessionata da un ragazzo. - disse infatti, anche se mandò un messaggio telepatico ad Icy: “Alla prima occasione mi dici tutto per bene, sorellina”.
Mentre Bloom, Stella e Darcy bevevano, Icy roteò gli occhi, anche se in realtà quel “sorellina” la faceva sorridere. Lzzy e Arejay avevano concordato nel dichiararla loro sorella minore e non le dispiaceva. Si trovava bene con entrambi e con loro parlava praticamente di tutto. Beh, tutto tranne quello che la faceva stare male. Si riscosse: toccava a lei. Aprì la bocca e, senza aver veramente pensato a ciò che stava per dire, parlò.
- Non ho mai pianto per amore. -
Darcy e Stormy sapevano benissimo che non era vero, ma non dissero niente. Icy vide le Winx e Lzzy alzare i bicchieri e bere. Al centro del cerchio c’erano dieci bottiglie vuote.
A conti fatti, risultò che Flora e Timmy avevano bevuto solo cinque volte e quindi vincevano a pari merito.
- Per curiosità, chi ne ha bevuti di più? - chiese Sky.
Lzzy rise e rispose:
- Io, quindici. Ma sono ancora abbastanza lucida per la penitenza quindi forza, consultatevi. -
- Non si era parlato di penitenze. - osservò Musa.
- Perché se a bere di più fosse stato qualcuno di voi avremmo chiuso un occhio. - disse Arejay - Ma è Lzzy, quindi si fa. -
- E anche brutta! - lo interruppe Joe fregandosi le mani.
- Attento a te Hottinger, sai che mi vendico. - lo freddò Lzzy.
Poi si allontanò per permettergli di consultarsi. Per cinque minuti abbondanti ci fu un chiacchiericcio sommesso, poi Josh le fece cenno di tornare. Con aria delusa disse:
- Dato che qui hai molte sostenitrici, sei fortunata: devi solo trovare cinque parole che si leggano anche alla rovescia. -
La ragazza si sedette di nuovo fra Icy e Stella, ridendo.
- Grazie ragazze! Dunque… Oro, inni, uhm… ingegno, no, ingegni… otto e pop! - concluse soddisfatta.
Arejay borbottò qualcosa a proposito della “penitenza più semplice del mondo”, facendo ridere tutti.
Fatti sparire bottiglie e bicchieri con un gesto, Icy si stese a pancia in giù, reggendosi la testa con un braccio. Arejay allora le prese il sinistro, quello libero, tirò fuori da sotto il cuscino quella cosa che aveva nascosto all’inizio e iniziò a scribacchiarle sul polso.
- Scusa? - disse Icy, perplessa.
Arejay le lasciò il braccio: sul polso le aveva disegnato il simbolo degli Halestorm con un pennarello indelebile nero.
- Adesso sei dentro sul serio strega! - le disse.
Icy fece passare i capelli sulla spalla destra, stranamente compiaciuta dal gesto di Arejay. Lzzy non si lasciò sfuggire il movimento della strega.
- Stai bene con i capelli sciolti sai? Dovresti portarli più spesso. -
Darcy rispose al posto di Icy.
- Forse così non si nota, ma toccano terra. Sarebbe un pò scomodo. -
Con un incantesimo Icy accorciò i capelli fin sotto le orecchie.
- Così sì che li porto sciolti. - disse ironica.
- Icy, falli tornare normali per favore, il caschetto non fa per te. - ridacchiò Stella. La strega restituì alla sua chioma la lunghezza abituale mentre Lzzy alzava gli occhi al cielo.
- Da che penitenza mi avete salvata? - chiese curiosa.
- Vediamo… Raccontare le tre cose più imbarazzanti che hai fatto, tingere i capelli di rosa con la magia e tenerli così fino a domani, dire chi era la ragazza che hai baciato… - elencò Nex.
- Una? Mi sottovalutate! E abbiamo fatto ben altro che un semplice bacio. - rise lei, riprendendosi subito - Fate finta che non abbia detto niente per favore. -
- Sei meno resistente di quanto credi Lz? - la prese in giro Josh mentre Arejay rideva come un matto. Lzzy era sul punto di picchiarlo.
 
***
 
Alle quattro del mattino Lzzy era ancora sveglia. Fra una battuta e l’altra avevano fatto nottata, ma da circa mezz’ora sembrava che dormissero tutti tranne lei. Non riusciva proprio a prendere sonno, forse per la pallida luce lunare che arrivava dall’abbaino.
Cercando una posizione più comoda, si girò su un fianco e scorse lo scintillio degli occhi di Icy.
- allora non sono l’unica a soffrire d’insonnia. - sussurrò per non svegliare gli altri.
- No. - rispose Icy allo stesso modo - Probabilmente è colpa mia. Il Bonding passa anche queste cose a volte. Io non riesco a dormire e per solidarietà neanche tu. -
- Divertente! -
“A cosa stai pensando?” chiese Lzzy passando alla telepatia. Icy non rispose. “Vuoi parlarne? Sul serio Icy, io ci sono e giuro che non ne parlerò a nessuno”
Icy imitò un sospiro con il pensiero, poi disse:
“Va bene Mae”
Da quando aveva scoperto il secondo nome di Elizabeth “Lzzy” Mae Hale la chiamava spesso così, diceva che era più veloce di “Lzzy” da pronunciare.
“Stavo pensando a lunedì, o meglio, domani. Sono preoccupata per il primo giorno di scuola, incredibile! Neanche da piccola ero così tesa come ora. Non è il fatto in sé che mi spaventa, figurati: sono felice di avere qualcosa da fare. Il problema è che so cosa ho fatto e lo sanno anche le altre ragazze del corso e i professori… Dio, vorrei sparire!”
Lzzy rimase un po’ interdetta di fronte a quel fiume di parole, ma prima che potesse dire qualcosa sentì una sorta di melodia di sottofondo nella mente di Icy e si concentrò su quella. Era come se davanti agli occhi le passassero delle lettere indaco e, come le era successo altre volte, attribuì istintivamente una sensazione di tristezza a quel colore.
 
Adolescence that had no sense
A little loss of innocence
The ugly years for being a fool
Hadn’t had to be beautiful?
Yeah I wish I’d been I wish I’d been
A teen, teen idle
I wish I’d been a prom queen fighting for the title
Instead of being sixteen and burning up a bible
Feeling super super super suicidal
The wasted years
The wasted youth
The pretty lies
The ugly truth

 
“Basta così!!!” Lzzy interruppe la melodia malinconica con un onda di pensiero. Icy aggrottò le sopracciglia, confusa. Non se ne era neanche resa conto.
“Scusa. Forse dovrei cancellare quella canzone dal telefono” disse, consapevole di quello che aveva appena mostrato alla sua compagna di mente. Lzzy era una che sapeva leggere tra le righe.
“Icy, non lasciarti andare di nuovo. Promettimelo” disse infatti, stringendole una mano.
La strega ricambiò la stretta ma non parlò. Sentiva un nodo stringerle la gola e le lacrime che si affacciavano minacciosamente ai suoi occhi.
“Promettilo”
Ci fu ancora qualche istante di silenzio.
“Lo prometto” pensò infine la strega. Sentì il sollievo di Lzzy e una lacrima le scese lungo il viso. Non credeva di essere davvero così importante per qualcuno che conosceva da così poco tempo.
“Ora, riguardo a domani… Che vadano al diavolo tutti quanti, ok? Tu sai chi sei?” domandò Lzzy.
Icy stava per rispondere che non ne era sicura, poi pensò che una risposta del genere avrebbe fatto infuriare Lzzy quindi disse semplicemente:
“Sì”
“Ottimo. Quello è l’importante. Che pensino quello che vogliono, tu sai che sbagliano, come lo so io e come lo sanno Jay, Darcy e tutti gli altri! Non perdere mai di vista chi sei, chiaro? Se lo fai non ci sarà nessuno capace di dirtelo perché solo tu sai chi sei veramente, tu sei uguale solo a te stessa. Che ne sanno gli altri della tua vita, eh? Che ne sanno di quello che hai passato? Non vuoi parlarne neanche con me che sono legata a te per il resto dei miei giorni, come può saperlo qualcun altro?” Iniziò a cantare col pensiero: “There will be love, there will be pain, there will be hope, there will fear. Hai visto solo il lato negativo finora, ma se non ti impegni non riuscirai mai a cambiare. Se credi di non riuscirci da sola, cavolo, apri gli occhi perché non sei sola!”
Le lacrime ora scendevano abbondanti dagli occhi della strega, che sicuramente non si riconosceva più nella definizione di “cuore di ghiaccio”. Si fece scappare un singhiozzo e Lzzy le si avvicinò di più, attenta a non svegliare Stella. Quindi le passò un braccio dietro le spalle, continuando a stringerle la mano. Icy si irrigidì per un momento, disturbata dal calore di Lzzy.
“Sei ge-li-da! Sul serio non hai mai freddo??” le chiese quest’ultima, un pò sul serio un pò per allentare la tensione.
“Mai” rispose Icy. “Ehi, avrei potuto dire questo prima! Vi avrei fatti bere tutti. Perché non ci ho pensato?” aggiunse.
Lzzy rise sottovoce.

Spazio dell'autrice
Eccomi qui :) 
Scusate il ritardo ma non avevo wi-fi a disposizione (e neanche la privacy necessaria ad aggiornare se è per questo).
Ho il terrore di pubblicare questo capitolo, temo risulti noioso e pesante. Night Lzzy non è un'invenzione, giuro.
Una cosa che ho dimenticato di precisare nello scorso capitolo è che i cantanti e le band citati da Icy vengono considerati Wishperiani o comunque non terrestri in questa storia (comprendetemi, mi diletto a scrivere canzoni ma così è troppo lol). E dal momento che nella Dimensione Magica i cognomi sono un optional, cantanti come Avril Lavigne ne adottano uno un pò per vezzo, per essere più riconoscibili.
Ad ogni modo, la canzone alla fine del chappy è Teen Idle di Marina&TheDiamonds:
 https://youtu.be/NjX3omhMR0g

Ringrazio tutti coloro che seguono la storia recensendo o in silenzio :))
See ya!
Cass

 
   
 
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