Videogiochi > Tekken
Ricorda la storia  |       
Autore: Annoiata    28/04/2009    3 recensioni
Kazuya si girò, come gli aveva detto il padre. Davanti a lui c'era un vetro trasparente, che dava su una stanza dalle pareti completamente bianche. C'era poca luce. -Guarda bene, Kazuya...- disse sottovoce Heihachi. -Guarda e stupisciti- Kazuya si appoggiò al vetro, cercando di intravedere quello che c'era dentro. Nella stanza si accesero delle potentissime luci al neon, che costrinsero Kazuya a chiudere per un attimo gli occhi. Quando però li riaprì, ciò che vide nella camera, lo lasciò sconcertato.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heihachi Mishima, Jun Kazama, Kazuya Mishima
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa storia l'ho cominciata un pomeriggio di qualche mese fa, e mai finita. Spero di farlo adesso. Oh, e spero anche che vi piaccia! ^^

Capitolo 1

 -Vieni con me-

L’ordine arrivò alle orecchie dell’uomo dandogli un fastidio inimmaginabile. Si girò di scatto e si mise in posizione. La brutta faccia di Heihachi Mishima gli si parò davanti, in tutta la sua spavalderia. Il vecchio guardava Kazuya ghignando, cosa che quest’ultimo non sopportava. Odiava con tutto se stesso qell’uomo. Dal momento che era venuto al mondo non gli era sembrata una brava persona. Da piccolo Kazuya aveva sempre cercato di accattivarsi la simpatia del padre. Di suo padre. Ma quel vecchio presuntuoso l’aveva sempre evitato. Lo scostava bruscamente quando si avvicinava a lui, lo buttava giù dalle sue ginocchia quando voleva solo stare un po’ con suo padre, lo mandava a giocare da un’altra parte quando voleva parlare con lui. Kazuya non piangeva per questo, ma avrebbe voluto farlo. Com’era possibile che un padre rinnegasse così un figlio? Che Heihachi lo odiasse? Le sue paure trovarono conferma quando suo padre lo buttò giù da quel burrone.  Da quando Heihachi con il suo comportamento idiota  aveva tolto la sicura a quella bomba che era la maledizione della stirpe Mishima.

Si rivedeva bambino, ogni volta che suo padre gli si avvicinava. Precipitava nei suoi ricordi, andando a rispolverare i più brutti.

Ogni volta che Heihachi gli si parava davanti con quel sorriso beffardo, lui era solo un bambino che cadeva da un precipizio.

Quest’idea gli balenava nella testa per un secondo, poi si rendeva conto della realtà. Heihachi era vecchio. E bastardo. E lui era cresciuto, pronto a batterlo. Era diventato il capo della Mishima Zaibatsu, spodestando il padre. Heihachi non aveva più alcun potere su di lui. Kazuya Non era più un bambino di cinque anni. Se la stirpe Mishima fosse continuata, Heihachi non era previsto.  Era il tempo di Kazuya.

Il vecchio gli si avvicinò con cautela, temendo un attacco improvviso da parte di quell’imprevedibile figlio. Ma Kazuya non si mosse. Rimase immobile a fissarlo, sostenendo lo sguardo del padre.

-Kazuya…figlio mio-  disse Heihachi avvicinandosi. Kazuya arretrò di un passo, lasciando il padre sorpreso. Heihachi rise sotto i baffi.

-Andiamo… non avrai mica paura di me?- pronunciò la parola paura ghignando divertito. Gli piaceva da morire stuzzicare il ragazzo, come era solito chiamarlo lui. Per Heihachi il figlio era ancora un ragazzino, un ingenuo giocattolo da utilizzare a proprio piacimento. Un bambino impaurito da terrorizzare. Non sembrava però che Kazuya avesse paura.

Kazuya indietreggiò ancora, beffandosi del vecchio. –Perché mai dovrei avere paura…- lasciò cadere quella parola dalle proprie labbra lentamente. Pronunciata da lui era ancora più inquietante. –Su avanti, dimmi perché…- Kazuya stavolta si avvicinò al vecchio, alzando il pugno. Heihachi indietreggio come prima aveva fatto il figlio. -…Perché dovrei avere paura di uno come te?!-  Con uno scatto si avvicinò ad Heihachi e scagliò un potente pugno. Prima di arrivare a colpire la faccia del padre però, si girò e con un grido scagliò il pugno contro il sacco che usava per allenarsi. Lo squarciò in due parti, la sabbia che c’era dentro cadde silenziosa per terra.  Continuò a parlare al padre stando di spalle, mantenendo la sua solita espressione corrucciata.

-Parla vecchio, cosa vuoi?-

Heihachi tirò un sospiro di sollievo. Non voleva darlo a vedere, ma per un attimo aveva temuto il colpo di Kazuya. Si avvicinò ancora di più e, ormai non più intimorito dall’irruenza del figlio, e poggiò una mano sulla sua spalla. Quel gesto che poteva sembrare d’affetto, si rivelò l’ennesimo tentativo da parte di Heihachi d’intimidire Kazuya.

-Non ti conviene scherzare con me, figlio- ringhiò Hehihachi stringendo la presa sulla clavicola dell’uomo.

-Vale anche per te, padre- Kazuya resistette all’impulso di prendere quella mano poggiata sulla sua spalla e stritolarla, incrociando le braccia al petto.

-Smettila di fare lo sbruffone Kazuya-

-Lasciami-

-Porta più rispetto a tuo padre, capito?-

-Io non ti considero un padre-

-Mi hai sentito Kazuya?!-

-Adesso basta!- urlò Kazuya. Prese la mano che stringeva la sua spalla e scagliò Heihachi mandandolo a sbattere contro il muro. Prima che il vecchio potesse farci un buco, Kazuya si lanciò verso di lui e lo colpì a mezz’aria con un calcio in pieno stomaco. Il padre sbattè contro il muro, sollevando un polverone. Si alzò a fatica, portandosi via pezzi d’intonaco. Kazuya stava immobile in posizione da combattimento a pochi metri da lui, con un ghigno sulla faccia. Aspettava soltanto che suo padre si alzasse e cominciasse a combattere con lui. Non era forse venuto lì per questo motivo?

Hehihaci  invece non fece una piega, non aveva alcuna intenzione di scontrarsi con suo figlio. E poi quel colpo non l’aveva nemmeno scalfito. Certo, era stata una sorpresa.

-Alzati e combatti vecchio- lo intimò Kazuya.

- Non sono qui per questo-

-Eh? Come sarebbe? Allora che cosa vuoi da me?-

-Devo farti vedere una cosa. Ho bisogno che tu mi segua-

Kazuya non sapeva che fare. E se fosse stato uno dei soliti trucchetti del vecchio? Cosa doveva fare? Seguire il padre oppure mandarlo al diavolo? Tuttavia, quel fare misterioso di Heihachi gli metteva addosso una morbosa curiosità. Cosa nascondeva?

-E va bene-

Hehihachi sorrise soddisfatto e invitò il figlio a seguirlo. –Mi fa piacere che tu abbia accettato- disse. Kazuya socchiuse gli occhi con aria interrogativa. –Che cos’è che mi dovresti mostrare?-

-Lo scoprirai a tempo debito- rispose sogghignando il padre –Ah, Kazuya…-

-Che c’è ancora?- rispose seccato l’uomo.

-Dovresti migliorare i tuoi colpi, figliolo- Kazuya strinse i pugni irritato, trattenendosi  ancora una volta dal massacrare di botte l’odiato padre.

Bene, ho finito. C’erano tante cose che avrei voluto mettere in questo primo capitolo, ma poi si sarebbe rivelato troppo lungo. Aspettatevi di conoscere quelle cose nel prossimo, tra i corridoi della Mishima!

Ovviamente le recensioni sono moooolto ben accette!

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Tekken / Vai alla pagina dell'autore: Annoiata