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Autore: Astrale20    25/08/2016    0 recensioni
Deidara e Tobi devono RECLUTARE una forza portante, che diventerà loro compagna... manco a farlo apposta, la ragazza, di nome Tayoko, è mascherata... i due riusciranno ad estorcere il suo segreto... ma... non sarà tutto rose e fiori affrontare la realtà del suo volto, per il "piccolo e -quasi- innocente" Tobi...
Dal testo:
Sarei stato lì ad osservarla per ore... se non fosse che notai Tobi sobbalzare. Si girò e corse via, verso la stanza che mio malgrado condividevamo. Lo seguì. C'era decisamente qualcosa che non andava in lui. Un.
Lo ritrovo pochi minuti dopo, steso a terra, in iperventilazione. Sgrano gli occhi.
BUONA LETTURA.
Genere: Comico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Deidara, Kakashi Hatake, Sorpresa, Tobi
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto
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Help Me... Obito.

 

NARRAZIONE TAYOKO

-AAAAAAAAAH!!!!- Possiamo dire che non era esattamente un urlo tipico di una che ha disarmato un criminale in mezzo secondo...

 

Saltai dal divano a mo' di gatto, con i capelli ritti in testa per lo spavento. L'unico posto che mi venne in mente il più in fretta possibile, fu... sotto il tavolo. Già. Come se un tavolo di legno puramente infiammabile potesse proteggermi da una tempesta. Tremavo dalla paura -Ehi... ti va di stringerti a me per riscaldarti, bel bocconcino?- Hidan ci stava di nuovo provando... quanto è idiota? Non rispondete... è meglio.

 

-NO C*******!!!- Gli risposi in preda al panico -Che linguaggio colorito la signorina...- Mi rispose lui. Pain lo guardò come per dire “Senti chi parla...” non solo lui, tutta l'Aka, soprattutto Kakuzu.

 

-Hidan-Sempai! Non trovo il caso di chiedere certe cose, non vede che Tayoko-Chan ha paura?- Quel misterioso omino dal volto rigato (per quanto mi avesse mostrato) mi incuriosiva non poco, anche se la curiosità non mi distraeva dalla mia fifa nera...

 

Deidara lo guardava con gli occhi sbarrati e tentava di comunicarli con ampi gesti delle braccia “Fermo!! stai esagerando!!” come capì tutto questo mentre ero sotto il tavolo per la paura... non lo so. Lui, accorgendosi dello pseudo errore, si corresse subito -Tobi is a good Boy!- E tutte le occhiate sospettose che si era guadagnato si spostarono altrove.

 

Altro fulmine.

 

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!- Quanto terrore in un secondo... non solo detesto i fulmini e ne ho paura, ma mi ricordano quella scossa che sentì in testa quando mi risvegliai la prima volta... questa non gliel'ho raccontata, ho preferito evitarlo. Non so perchè.

 

Tobi si avvicinò a me -Tayoko-Chan...? Posso avvicinarmi?- Mi chiese -P-P-Perché...?- Era la mia debolissima risposta. Lui abbassò la voce, mentre io aprivo la mini gabbia di chakra del Cercoterio che mi ero formata -Ti devo spiegare una cosa...- Io capì. Lasciando che entrasse, sedendosi affianco a me. Prima di chiudere, barricandomi all'interno, vidi Hidan rosso e verde di rabbia e, probabilmente, invidia.

 

-P-P-parla... è i-insonorizzata...- Esalavo debolmente -Probabilmente non ci crederesti...- Lo fissai impaurita -Ci sono d-due cose a cui io n-non crederei... c-che q-questo temporale.... *Altro fulmine* F-F-FINISCA!!!- Poi mi ricomposi -Ehm... e c-che tu s-sia... che ne so...? … Madara Uchiha!- Si bloccò -Ah... veramente è proprio quello che ti stavo per dire...- Sgranai gli occhi. La voce... in qualche modo mi ricordava qualcosa. Qualcosa di familiare. Bo... probabilmente avrò sentito qualcun'altro con la voce simile... -C-C-COME M-MADARA!?!?!?-

 

-Be... veramente non proprio... posso dire di essere un suo... “Messaggero”.- Non mi calmava affatto -Ora hai capito il perchè dello Sharingan...- Ero terrorizzata... ma sapevo ancora ragionare -P-P-perché un solo... o-occhio?!-

 

-L'altro... l'ho regalato... ad un mio ex amico...-

 

-P-perché “ex”...?- Iniziava a scocciarsi, e questo lo avevo intuito -Quante domande! Forse un giorno lo saprai...- Mi avevano sempre descritto tutti gli Uchiha freddi e calcolatori... come presi da una sorta di maledizione... ma questo, di sicuro, è un'eccezione in piena regola!

 

Un altro tuono mi fece rabbrividire e sbattere i denti. Lui, già abbastanza vicino per la costrizione della gabbia di chakra, si strinse ancora di più, stringendomi a se con le braccia, come per fermare il mio tremolio... e fino a che un altro fulmine non ci cadde un po' troppo vicino, funzionò. Lo spinsi fuori, disattivando il chakra, correndo via da sotto il tavolo... attaccandomi allo, stranamente vicino, Deidara.

 

-Perchè non ti attacchi a me?- Mi chiese seducente Hidan, ancora a petto nudo, io non la presi esattamente bene, gridandogli contro -MI ATTACCHEREI A KAKUZU, PUR DI NON STARTI A MENO DI CINQUE METRI!!!- Questa cosa, incredibilmente, successe, perchè, accertatami che Deidara non era un luogo sicuro in cui nascondermi, mi rannicchiai sul divano, dove Kakuzu stava contando come suo solito i soldi.

 

Mi guardò male. Intuì che avrei dovuto staccarmi... ma non ne avevo la forza, troppa paura. Lo fissai negli occhi, impaurita, quasi con le lacrime agli occhi. Non gli feci né caldo né freddo. Io no. Il luccichio scarlatto di Tobi invece si -Basta che non scocci...- Un altro fulmine mi fece sobbalzare, e mi attaccai ancora di più al braccio del banchiere dalla paura -Tze... fortunato...- Si lamentava Hidan, incrociando le braccia e distogliendo lo sguardo.

 

Passarono ore prima che il temporale cessò, ed in contemporanea il terrore. -Fiuuuu... un altro passato...- Tirai un sospiro di sollievo, mentre le occhiaie formatesi quella notte temporalesca, iniziarono pesarmi. Andai nella scarna camera che mi avevano appioppato.

 

Un letto con una fragile e consumata montatura di legno; un comodino dello stesso legno cedente ed una lampadina che produceva solo una fioca luce azzurrina. Andava benissimo. Tenevo roba come i vestiti nel mio fidato zaino che avevo quasi sempre appresso. Volevo mettermi il grazioso pigiamino nero a nuvole rosse che mi aveva regalato Konan, ma appena seduta, un sonno talmente pesante da stendere chiunque, mi attanagliò, lasciando un corpo semi-morto stecchito sopra le coperte.

 

Sognai... sognai... cosa sognai? Semplicemente quella figura... quella figura che mi trapassava con un groviglio di fulmini in mano... ma questa volta la scena era più nitida: La figura sembrava quella di un ragazzino. Restava impossibile poterla identificare, era bianca come le nuvole. Aveva l'occhio destro nero, mentre quello sinistro era rosso come il sangue... sangue che altre orribili figure grigie armate guardavano sgorgare dal mio corpo dolorante. In lontananza intravedevo una figura nera come il carbone, anche lui con un occhio rosso, quello destro. Di solito il sogno si interrompeva poco dopo che la figura iniziale mi perforava... ma questa volta, feci in tempo ad intravedere delle lacrime. Lacrime sincere che sgorgavano dal volto di entrambe le figure.

 

Mi svegliai, anch'io in lacrime ed ansimante... perchè quella volta il sogno era più chiaro rispetto alle altre?

 

-Tayoko-Chan! L'abbiamo sentita urlare sino alla cucina!- Entrò velocemente Tobi. Mi parve di vedere un frangente del sogno sovrapposto alla persona di Tobi... la figura nera si alternava con la sua, formando una macchia nera indistinta, con una chiazza arancione... che mi ricordava qualcosa. Qualcosa di strano e familiare.

 

Mi tenni la testa, colpita da un mal di testa improvviso, a furia di fissare la strana sovrapposizione di quei due colori incompatibili -Tayoko-Chan! Cosa le prende?!- -N-Nulla Tobi... solo un piccolo mancamento...- Lo tranquillizzai. Sospirai, per poi dirigermi nella sala da pranzo, dove incontrai tutti gli sguardi curiosi degli altri. Alcuni mi fissarono come se fossi un'indemoniata, altri con pietà negli occhi.

 

Cenammo in pace, con Hidan il più lontano possibile, mentre Tobi era tra me e Deidara.

 

NARRAZIONE DEIDARA

Quell'idiota di Hidan aveva imparato la lezione, sedendosi tra Zetsu e Itachi. Entrambi gli prendevano la roba dal piatto: uno per fame incontrollabile, l'altro perchè non riusciva a distinguere il cibo suo da quello dell'Albino... povera Marmotta! MUAHAHAHAHAH!!!! UN!!!!

 

Dopo le solite cavolate del cupa-cupa vivente (per chi lo volesse sapere si è ficcato due forchette nelle orecchie...), riuscimmo a finire la cena in modo quasi normale (Ah! Non sapevo che “normale” fosse lanciarsi resti di purè di non si sa cosa a destra e a manca! NdMadariUchiha) (Ancora tu! Guarda che ti faccio esplodere! Un! NdDeidara!) (Provaci pure, chiamo Madara! NdMadariUchiha) (Non vengo... m'hai fregato il nome... -.-” ndMadaraUchiha) (E daiiiiiiiiiii!! ndMadariUchiha) (N-O ndMadaraUchiha)(Uffa... ndMadariUchiha)(Potete esibire i vostri scleri da un'altra parte? Qui si sta narrando una storia! NdDeidara). Un.

 

Tobi e Tayoko salirono per primi. Io non mi volevo perdere un solo attimo delle loro innumerevoli conversazioni. Così gli misi alle calcagna un uccellino minuscolo d'argilla, come feci quando erano dentro la gabbia di chakra, e mi concentrai per poter sentire quello che sentiva la mia opera d'arte. Un.

 

Erano in camera della ragazza.

-Tobi... mi hai detto di essere un “messaggero” di Madara... -

E fino a qui lo sapevo.

-... Ma qual'è il tuo vero nome?-

Ecco... ci siamo quasi... chiusi gli occhi per vedere ciò che vedeva la mia creatura.

-Tanto non avrebbe importanza. Non mi conosceresti lo stesso.-

Non si era levato ancora la maschera.

-Ma voglio sapere lo stesso! Ho avuto un sogno particolare... devo sapere chi sei realmente! Potrei recuperare la memoria!-

Questa mi sembrava una ragione più che giustificata!

-Ok... ti avverto che se non succederà nulla, non sarà colpa mia...-

Forza! Muoviti senza fare storie!

-Non importa! Potrebbe essere come dici tu, quanto essere quello che dico io!-

La ragazza non aveva tutti i torti... non avevano ancora scoperto la mia opera, era un buon segno.

-Va bene... io sono... Uchiha Obito.-

Esaminai a mente tutti gli Uchiha più famosi. Non mi venne in mente nessuno di nome Obito... a me no. A Tayoko forse si. Una specie di scossa la fece sobbalzare, provocandole un altro “mancamento”. Aprì gli occhi. Scossi la testa e decisi che per quel momento, avevo scoperto fin troppo. Giunto in camera mia, trovai una bruttissima sorpresa... un...

 

-Sempai! Non si spiano le persone!- Tobi giocava allegramente con il mio uccellino d'argilla... -Ehm...- Lui si alzò minacciosamente -Stia tranquillo Sempai... non le voglio far del male. Non fisicamente...- Non mi piacque affatto questa sua ultima affermazione. Specialmente perchè un luccichio scarlatto mi risucchiò in un'altra dimensione... Un...

 

-COSA?!? DOVE?!?- -Stia tranquillo Sempai... qui non ci può sentire nessuno.- Ancora quella voce, che se fosse un colore, sarebbe il nero più profondo... un tic all'occhio destro mi tradì, mostrando la mia paura. Più che giusta, aggiungerei... Un...

 

-V-Voglio andarmene...!! Non mi fido a stare con uno più piccolo di me qui dentro!- Quella dimensione dalle apparenti pareti violacee non mi piaceva per niente, specialmente se il padrone di quella dimensione sghignazzava -Tu credi che io sia più piccolo? Ti informo che ho quasi ventisette* anni...- C-come ventisette?!? A me pareva che ne avesse qualcosa tipo... diciassette, diciott'anni! Amala pena un maggiorenne! Un!

 

-Grazie comunque per avermi ritenuto più giovane...- -P-Perché mi hai p-portato qui...?!- Lui continuava a sghignazzare, quasi come se fosse ovvio ciò che voleva dirmi. In un attimo sbriciolò l'uccello, ancora in quel momento poggiato sulla sua mano. -Voglio solo che non lo spifferi in giro... specialmente a quel Jonin dai capelli argentei che ti ha staccato un braccio... sarebbe un bel problema per me se lo venisse a sapere...- Si interruppe, aspettando forse un mio sospiro di sollievo... che arrivò molto presto -... Ed ovviamente sarà anche un tuo problema...- Quindi mi fissò ancora più intensamente con il suo occhio rosso... facendomi sussultare. Un.

 

Non lo avrei mai detto a nessuno. Sicuro. Un.

 

*Sembra difficile da credere, ma Obito è più grande di Kakashi di qualche mese, in quanto nato il 10 febbraio lo stesso anno del compagno, nato invece il 15 settembre. Che scoperta!

 

 

SPAZIO DOVE QUELLO/A CHE SCRIVE DI SOLITO DICE QUALCOSA:

Ok... pubblico! L'ispirazione mi è arrivata come un fulmine a ciel sereno! Così mi sono messa al computer ed ho iniziato a sfornare pagine su pagine!

Madara: Ok, ma che c'entro?

Bo, Deidara e Basta mi aveva stancato!

Deidara: Potrei offendermi...

Pazienza!

Madara: Ma perchè ti chiami come me?

Perchè sei uno dei nemici principali. E sei cattivo U.U!

Madara&Deidara: -.-”

Vi siete mai accorti che i vostri nomi fanno rima? Kishimoto deve aver esaurito la fantasia con il nome di Madara...

Madara: Perchè io?!? E non la biondina, piuttosto?!

Deidara: Perchè si è venuto a sapere di te DOPO la mia morte, scomparsa, apparsa, strage di Fungirl...

Smettetela di discutere, mi sono accorta di questa cosa qua della rima solo nello spazio autore!

Ciau! :3 (prima che, litigando, mi distruggano tutto XD) Astrale20.

   
 
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