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Autore: defyingravity13    25/08/2016    0 recensioni
"Arriva un momento in cui con la quotidianità, persone che sono balzate rumorosamente nella tua vita, vengono accantonate in un angolo della tua mente. Ogni tanto né riporti a galla i ricordi, ma tutto resta lì. Anche se a volte ti sembra di averle accanto, di non essertene mai separata del tutto, esse restano solo nella tua memoria. Girando un angolo, camminando in strada non ti aspetteresti mai di vederle comparire tra la folla. Eppure, nuovamente a più di mille chilometri da casa, lo avevo rivisto."
Claire e i suoi amici partono per un viaggio presso le soleggiate e caotiche spiagge della California. Lei e Andrew, il suo migliore amico da una vita, avranno finalmente l'opportunità di dichiarare i propri sentimenti, ma qualcosa, o meglio qualcuno proveniente dal passato di lei, renderà le cose un pò più difficili del previsto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 11

 
La porta si chiuse con un rumore secco dietro le mie spalle, e io mi ci poggiai con la schiena sorretta dalla mano di Daniel. Le sue labbra erano sulla mia bocca, poi sul mio collo, ed io non riuscivo a pensare a nient'altro che non fossimo noi due in quel preciso momento. Forse l'alcool mi aveva fatto perdere una piccola razionale parte di me stessa, ma in quell'istante non potevo che esserne felice.  Sentivo il corpo di Daniel contro il mio, le sue mani che si muovevano veloci alla ricerca della cerniera del mio abito, ed io che cercavo di fare la stessa cosa con i suoi vestiti. La mia vista era un pochino offuscata, ma riuscivo ancora a distinguere bene i colori della sua camicia a quadretti aperta, con qualche bottone saltato a causa della mia immancabile maldestria. Presi uno dei due lembi e lasciai scivolare le mie mani e la sua camicia, lungo le sue braccia. Fu in quel momento che Daniel, seccato dalla cerniera difettosa, mi volto di scatto verso la porta per poterla tirare giù in maniera decente.
Quando tornai con il viso contro il suo, ormai non avevo indosso quasi più nulla. Non avrei mai pensato che il suo desiderio nei miei confronti potesse essere così forte. Non mi aveva mai più scritto, era completamente sparito, ma evidentemente una parte di lui aveva continuato a rivangare quell'estate insieme. 
Portai una mano al suo viso, quasi come se mi fossi dimenticata come risultava al tatto, e poi tra i suoi capelli biondo cenere. Le sue mani circondarono i miei fianchi, e mi sollevarono il tanto che bastava per poter incrociare le mie gambe attorno alla sua vita. 
Daniel riprese a baciarmi con forza, e le sue gambe fecero qualche passo indietro verso il letto situato al centro della stanza. Mi lasciai cadere sulle lenzuola bianche, per poi aspettare che il suo corpo si appiccicasse nuovamente al mio. Ci volle poco prima che potessi finalmente sentirlo dentro di me, e per l'eccitazione e la concitazione del momento, non potei fare a meno di ansimare.

Flagstaff, 20 Agosto 2011

- Sei sicura di volerlo fare? -
 
Io e Daniel eravamo sdraiati uno accanto all'altro, sul letto di fortuna che aveva sistemato nella soffitta di casa sua. Da quando eravamo entrati in quella stanza, i nostri baci erano diventati più insistenti del solito, e non ci era voluto molto prima di capire quale esito avrebbe preso quella serata. 
L'indomani sarei dovuta partire, avrei fatto ritorno a casa, dopo le insistenti chiamate di mia madre. Non capivo il suo allarmismo, e dovevo ammettere che ero stata piuttosto dura con lei. Il mio desiderio di tornare non si era mai insidiato in me, e da quando avevo iniziato a passare il mio tempo con Daniel, ero diventata ancora più riluttante all'idea di ripartire. Ci eravamo incontrati un pò per caso, nel fienile di proprietà di mia zia, e da allora avevamo passato ogni singolo giorno insieme. Lui era di qualche anno più grande di me, e i suoi modi sicuri, le sue battute sarcastiche, mi avevano presa più di qualunque altro ragazzo prima di allora. Non avevamo avuto  molto tempo a disposizione, ma era stato abbastanza affinchè potessi conoscere quanto di lui mi bastava. Avevo sedici anni e non avevo mai avuto alcun rapporto fisico con alcun ragazzo, però sapevo che volevo averlo con lui. 
- Ne sono sicura - risposi voltandomi a guardarlo. 
Bastarono quelle tre parole, ad accendere gli occhi di Daniel. Mi prese delicatamente il viso tra le mani e iniziò ad affondare le sue labbra sulle mie. Il suo tocco sul mio corpo era delicato, e io mi sentivo perfettamente a mio agio. Lasciai che mi sfilasse gli shorts e la maglietta con la tenerezza che mi aveva mostrato sino a quel momento, e io cercai di fare altrettanto con i suoi vestiti. Ero un pò imbranata e priva di esperienza, e la cosa si notò molto, ma Daniel sembrava non farci caso. 
- Se dovessi sentire dolore fermami subito - Furono le sua parole prima che entrasse dentro di me. Io annuii, sperando che tutte le storie che avevo ascoltato dai racconti delle mie amiche, non fossero vere. Fu un attimo, ed ecco che eravamo diventati un'unica cosa. All'inizio fu strano, abbastanza doloroso, e cercai di non darlo a vedere, anche se a tratti era quasi impossibile. Molti dicevano che la prima volta non è poi un granché, e in quell'istante non potevo biasimarli, ma era un momento che, in quella sera, avrei voluto condividere solo e soltanto con lui. Riuscivo a sentire ogni singolo centimetro della sua pelle che toccava la mia, e con le mie mani cercavo di non dimenticare la sensazione del suo corpo al mio tatto.
Quando i movimenti iniziarono a diventare un pò più ritmici, iniziai ad ansimare per le prime volte, finchè Daniel non raggiunse il culmine e si spostò dal mio corpo. Chiusi gli occhi per assaporare quegli ultimi attimi con lui, sdraiata nuda sul suo letto, e dopo qualche istante Daniel mi si avvicinò per accogliermi tra le sue braccia. Mi diede un bacio tra i capelli, ed io mi accoccolai con la testa sul suo petto.
- Mi mancherai fin troppo - gli confessai senza avere il coraggio di guardarlo in faccia. 
Daniel non disse nulla, ma mi strinse più forte a se. 

California , ore 3:45

Ero sdraiata sotto il lenzuolo bianco che avevo tirato su non appena io e Daniel ci eravamo staccati l'uno dall'altra. Lui sembrava quasi addormentato, con la testa perfettamente rivolta verso il soffitto. Mi avvicinai leggermente a lui per godermi ancora un pò quella notte. Tenendo gli occhi ancora chiusi, e sentendo il mio contatto, Daniel mi attirò a se con il braccio sinistro, e lasciò che mi poggiassi sulla sua spalla. 
- Mi sei mancata troppo Claire - 
Ascoltai quelle parole senza aggiungere altro.
 
  
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