Anime & Manga > Sailor Moon
Segui la storia  |       
Autore: ForeverDream2015    26/08/2016    4 recensioni
Dopo la sconfitta di Galaxia, Usagi, si ritrova senza Mamoru: il suo seme di stella è stato distrutto da Galaxia durante la battaglia.
Michiru, Haruka e Hotaru tornano a New York.
Setsuna torna nel 30° secolo.
Taiki e Yaten rientrano a Kinmoto senza Seiya che decide di restare accanto ad Usagi.
Ami, Minako, Makoto e Rei si ritroveranno ad affrontare un compito difficile: cercare di non far morire Usagi.
Un nuovo nemico alle porte costringerà le nostre guerriere a riunirsi ancora una volta.
Un solo nome: Chaos. E la forma che deciderà di assumere sarà più famigliare del previsto
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inner Senshi, Nuovo personaggio, Outer Senshi, Starlights | Coppie: Haruka/Michiru, Mamoru/Usagi, Seiya/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Luna è disperata. Non riesce a trovare Usagi”
Haruka sbadiglia vistosamente davanti alle parole di Michiru.
 
Usagi respira a pieni polmoni l’aria salmastra. Sospira, guardando verso l’orizzonte. Trema, non per il freddo. Trema al pensiero di ciò che sta per fare. Ma deve. Non ci sono alternative. Appoggia a terra la piccola valigia rosa che si è portata. Si abbassa e la apre lentamente, quasi fosse di cristallo. E tira fuori una piccola pala. Tira su con il naso per darsi coraggio e forza. Inizia a scavare una buca. Già dopo pochi minuti Usagi capisce che non sarà semplice. Ma non le importa. Ce la farà. Deve. Si mette un bocca un biscotto al cioccolato. Con il braccio si asciuga il sudore. E riprende a scavare.
 
“Non capisco di cosa si preoccupa. Usagi non è una bambina”
“E’ vero, ma Usagi non sta bene. E’ normale che Luna si preoccupi”
Hotaru appoggia lentamente il bicchiere con il latte sul tavolo. Si pulisce le labbra e si schiarisce la voce.
“Usagi è a Miura, nella prefettura di Kanagawa”
Haruka spalanca gli occhi sorpresa.
“Ma è a quasi 100 km da qui. Complimenti Hotaru. Riuscire a sentire il suo potere così lontano non è da tutti!”
“Veramente…” Hotaru abbassa gli occhi e arrosisce “me l’ha detto ieri lei che sarebbe andata lì stamattina”
Ad Haruka cadono le braccia, Michiru sorride allegramente.
“Si può sapere che diavolo ci fa lì?”
“Ora ti spiego Haruka”
 
Appena terminata la buca Usagi si inginocchia e prende la scatola che ha scelto come contenitore. La apre, appoggiandola a terra. Dalla valigia inizia a tirar fuori diversi oggetti.
Alcuni piccoli peluches. Li abbraccia ad uno ad uno. Ne assapora l’odore. Profumano di lui e lei.
Lettere che lei aveva inviato a lui e che lui aveva scritto a lei. Piene di amore.
Un portachiavi con le loro iniziali. Lui lo aveva amato sin da subito.
Le chiavi del suo appartamento. Quell’appartamento che ha visto litigi e dichiarazioni di pace.
Una collanina con una stella che lui le aveva regalato. Lei lo aveva conservato come una reliquia.
Foto. Sempre sorridenti e felici. Ed innamorati.
E, come ultima cosa, la più dolorosa di tutte: l’anello. Quell’anello a forma di cuore che lui le aveva regalato prima di salire su quel maledetto aereo. Il simbolo del loro amore. Il simbolo di una promessa: tornerò. Promessa infranta.
Usagi pone i vari oggetti, lentamente e con le lacrime che scendono copiose dai suoi occhi, dentro la scatola.
 
“Beh è positivo Hotaru. Significa che Usagi sta accettando che Mamoru non possa tornare mai più”
La piccola scuote la testa.
“No Haruka. Non è un’accettazione”
 
Usagi chiude la scatola, la pone nel fondo della buca che ha appena preparato. Ricopre di terra tutto. La pareggia con dedizione e attenzione. Poi prende una foto che ha deciso di non seppellire.
La guarda. E’ l’ultima foto che hanno fatto insieme prima della sua partenza. La arrotola su se stessa, formandone un piccolo cilindro. La ferma con l’anello. E mette tutto dentro una bottiglia di vetro, chiudendola con un tappo di sughero. Le da un bacio e la stringe forte a sé come fosse un bambino.
“Ti amo”
La lancia giù dalla scogliera. La vede prima affondare, poi riaffiorare e vagare verso il mare aperto.
 
“E cos’è Hotaru?”
“Rassegnazione”


Usagi si inginocchia prendendosi il viso fra le mani. Dopo qualche minuto volge lo sguardo al cielo.
“Non so come fare senza di te Mamo-Chan. Mi manchi da impazzire. Ogni respiro mi ricorda te. Ogni volta che il mio cuore ha un battito mi ricordo di te. Ma devo continuare a vivere. Lo devo per le ragazze. Chaos sta tornando. E devo trovare il modo di affrontarlo. Anche se senza te morirò. Eri tu a darmi la forza e il coraggio di combattere i nemici.”
 
“La sua rassegnazione sarà la nostra vittoria. Ma non la sua. Se per caso non dovesse di nuovo riuscire a salvare Mamoru, cosa che presumo, morirà un’altra volta. E questa volta per sempre”
 
“Non è un addio. Io non posso dimenticarmi di te. E’ solo un arrivederci rassegnato Mamo. Rassegnato e disperato. Non smetterò mai di amarti. Mai e poi mai.”
Usagi stringe fra le mani l’unico oggetto che ha tenuto di loro: lo Star Locket.
 
Haruka sospira di fronte alla maturità di Hotaru.
“Non voglio nemmeno vedere il suo viso quando scoprirà ciò che Chaos le ha riservato.”


Usagi si alza in piedi.
“Lascio che il mio amore per te venga coccolato dalle onde del mare e accarezzato dal vento. Dentro me ti scalderò. Arrivederci Mamo-chan. Ti amo e mai nessuno potrà prendere il tuo posto”
 
“Credo che sentiremo il dolore della principessa ovunque ci troveremo”
 
Con le ultime forze Usagi si avvia verso la fermata della corriera che la riporterà a Juban. Sale appena in tempo. Si siede nel primo posto libero, in prima fila. Si accascia contro il finestrino. E con gli occhi pieni di lacrime e sabbia si addormenta.  E vorrebbe non svegliarsi mai più.
 
“Usa?”
Ikuko cerca di svegliare la figlia, sdraiata a letto, con ancora gli abiti del mattino addosso.
“Mh?”
“Usa c’è Rei”
“Puoi dirgli di passare un’altra volta?Sono troppo stanca ti prego.”
Sua mamma sospira uscendo dalla camera. Scende le scale andando incontro a Rei.
“Ha chiesto di riposare ancora. Sta dormendo da 6 ore”
Rei abbassa lo sguardo.
“Vuoi un te?”
Rei in quelle parole sente la richiesta di una mamma preoccupata che vuole parlare con qualcuno.
Rei accetta.
 
Ikuko gioca con il cucchiaino e il tè caldo.
“Sono troppo preoccupata per Usagi. In questi tre mesi la sto vedendo morire”
Ikuko si passa una mano sugli occhi per asciugare le lacrime per poi ricominciare a parlare.
“Seiya in questa settimana l’ha portata fuori, poi anche a scuola. Voi siete state insieme. Stamattina è uscita così presto che pensavo fosse cambiato qualcosa. Ma appena tornato è come se i pochi passi fatti avanti fossero spariti. E’ andata a letto vestita, ha pianto per ore.”
Rei allunga una mano sulla spalla di Ikuko per consolarla.
“Noi stiamo facendo il possibile per lei”
“Oh lo so Rei. Le volete un bene che va oltre l’amicizia. Soprattutto Seiya.”
“Il voler stare meglio deve partire da lei. E’ questo il problema”
La mamma di Usagi sospira.
“Ho sempre accettato che Usa avesse dei segreti” Rei, a quelle parole, si irrigidisce. “L’ho sempre vista, in alcuni momenti, assente o preoccupata per qualcosa di cui non mi ha mai parlato. Una mamma lo sente.” Sorride amaramente e prosegue. “ Usagi in quei momenti spariva, cresceva di colpo, diventava adulta. Ma tornava sempre. Anche questa volta è successo. L’ho vista diventare adulta, costretta da qualcosa più grande di lei. E…non è più tornata”
Rei non sa cosa rispondere. Non può rivelare nulla.
“Io posso solo immaginare come si prova a perdere la persona che si ama. Ma oltre quello deve essere successo qualcos’altro.”
Ikuko scoppia a piangere. Rei cerca di consolarla, le fa male il cuore a vederla in quello stato.
“Signora Tsukino noi davvero stiamo cercando in ogni modo di aiutarla. Vedrà che riusciremo.”
“Rei lo so. Ma io da mamma mi sento male. Perché non so cosa fare.”
La morsa al suo stomaco si fa ancora più dolorosa. Vorrebbe dirle qualcosa per farla stare meglio. Ma non può dirle nulla.
“La faremo tornare glielo prometto”
“Voi sapete dov’è?”
Rei cerca di sorridere, annuendo.
“Non sarà facile. Il peggio lo dobbiamo ancora affrontare. Ma le prometto che quando tutto sarà finito Usagi sarà di nuovo quella di prima”
“L’importate è che salviate la terra senza farvi male”
Ikuko accenna una risata. Rei anche. E Ikuko non ha idea di quanto sia vera la frase che ha appena detto solo per scherzare.
 
Usagi apre gli occhi. E’ buio. Si volta verso la finestra. La luna le illumina il viso gonfio per le lacrime versate prima di crollare addormentata. Muove le gambe. Sente Luna muoversi verso di lei.
“Scusami Luna non volevo svegliarti”
“Sono le nove di sera Usagi”
“Ho dormito così tanto?”
Luna annuisce accoccolandosi sul cuscino della sua padrona.
“Luna?”
“Hm?”
“Che devo fare?”
La gatta sospira. E prende fiato.
“Vuoi la risposta da amica o da insegnante?”
“Entrambe. Ma parti con la seconda”
“State per affrontare una battaglia senza precedenti. Lui è il male. Lui si nutre del male. E lui vuole te e nessun altro. E non si fermerà davanti a niente pur di combattere contro di te. Devi allenarti, riprendere il tuo potere, potenziarti e concentrarti. Smettila di pensare ad altro e concentrati solo su questa guerra. Devi proteggere la Terra e il resto dell’Universo. ”
“E la risposta da amica?”
“Perdere l’uomo che si ama è devastante. Per te Mamoru era tutto. Il tuo sguardo si illuminava quando lo vedevi. Lo so Usa. Ma tutti noi abbiamo bisogno di te. Come guerriera, ma soprattutto come amica. Ti vogliamo troppo bene per vederti in questo stato.”
“Lo so Luna, ma…”
“Mamoru non tornerà.”
Usagi chiude gli occhi per non iniziare a singhiozzare.
“Lo so”
Stende un po’ le gambe, toccando qualcosa ai piedi del suo letto. Si alza leggermente. E trova Seiya che sonnecchia sulla sedia con la testa appoggiata al letto.
“Lo vedi?”
Usagi annuisce a Luna.
“Darebbe la sua vita per te. Ha rinunciato al suo pianeta per aiutarti”
“Prometto che cercherò di star meglio Luna ok?”
“Non devi promettermelo per farmi un favore. Lo devi fare per te stessa”
Seiya si stiracchia. Sbadiglia.
“Ah ecco la bella addormentata nel bosco che si è svegliata”
“Dormivi anche tu”
“Io sono bello infatti”
Lei sorride leggermente. Scuote la testa e scende dal letto.
“Ho bisogno di una doccia. Poi chiamo Rei e mi scuso con lei per averla mandata via oggi. Che ne dici se domani iniziamo ad allenarci?”
Seiya sorride felice.
“Posso venire in doccia con te?”
Usagi scoppia a ridere e si avvia verso il bagno.


NDA: ciao a tutti quelli che mi stanno seguendo!
Questo capitolo, secondo il mio punto di vista, è uno dei più duri e tristi.
Ora inizierà un pò di serenità per Usagi e le altre...e tra non molto anche un combattimento.
Grazie a tutte quelle che stanno commentando. Questo progetto non è ancora concluso e leggere le vostre recesioni mi da la forza di continuare a scrivere. Attualmente ho pronti 10 capitoli. E sto concludendo il capitolo 11, un capitolo molto importante , un capitolo di svolta di questa storia.
Continuate a seguirmi!
 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Sailor Moon / Vai alla pagina dell'autore: ForeverDream2015