Da
quel giorno e da quella notte passati fra gente sconosciuta e soprattutto in un
luogo sconosciuto erano passate settimane ; settimane in cui in ogni attimo ,
in ogni incontro , ad ogni coincidenza le bambine correvano il rischio di
essere scoperte ma per loro grande fortuna così non fu . Tutto era andato bene
: Hali aveva imparato “ di nuovo “ a cucinare e a suonare il pianoforte grazie
alle lezioni di recupero impartite dalla mamma , le sue insegnanti di New York
l’avevano trovata , dal suo ritorno dalle vacanze , meno diligente , meno
ordinata e meno attenta ma comunque sempre molto intelligente e in compenso più
vivace e più “ pronta “ . Le colleghe di Los Angeles non erano affatto
contrariate del fatto che la figlia del signor Shirogane era diventata più
attenta e ordinata oltre che meno scalmanata . Effettivamente anche miss
Pertinsoon era diventata un’ altra : era forse disonesta , pigra e disordinata
perché nella villa mancava l’ occhio sempre vigile e attento che tutto vede e
tutto sa ? Questa domanda ronzava spesso per le menti dei domestici di Villa
Shirogane che da quando era tornata a casa la figlia del padrone avevano notato
un grande cambiamento nella burbera governante . Cassidy infatti aveva convinto
il padre ad’ affidare a lei i soldi per la cura della casa e non più alla
signora Pertynsson e ogni volta i domestici trovavano abbastanza buffo vedere
l’ anziana governante bussare alla porta della camera della bambina ed entrarvi
per farsi dare i soldi per le varie spese riferendo a cosa servivano mentre la
bimba faceva un breve calcolo dei soldi necessari per poi estrarli da un
cofanetto , che teneva sempre sul suo scrittoio , e porgerle i soldi alla donna
per poi annotare il tutto su un squadernino che portava sempre con sé . Persino
il padre era rimasto sbalordito dal calo delle spese e specialmente che anche
dando meno soldi si potevano trovare fiori freschi su tutti i vari tavoli e
tavolini della villa rendendola ai suoi occhi più accogliente e dandogli
l’impressione che in casa ci fosse di nuovo una donna , non una bambina , a
occuparsi della gestione di essa . Da un po’ di tempo l’uomo passava più tempo
nella sua grande villa con la sua bambina e se ne erano accorti tutti persino
la signorina Clarissa , quella dei cioccolatini , che quel giorno era andata al
laboratorio dell’ uomo e aveva chiesto spiegazioni
-
Sai
– rispose lui tranquillamente – Ultimamente mi fa piacere tornare a casa Halinor quando ritorno è sempre molto felice
e mi
chiede sempre del mio lavoro , cosa che prima
non faceva mai .
-
Non
capisco cosa tu voglia dire – aveva dichiarato inarcando un sopracciglio .
-
Adesso
le do lezioni di chimica e biologia e in un certo senso mi diverto – aveva
risposto l’uomo sorridendo al solo pensiero .
-
Credevo
che fossi un’ imprenditore e uno scienziata – aveva detto sprezzante la donna –
Non un’ insegnante per bambine .
Un
tempo nessuno si sarebbe mai permesso di rivolgersi così a quell’ uomo per la
troppa paura delle conseguenze ma ora quello stesso uomo rideva di gusto
esclamando
-
Non
lavoravo così bene da diverso tempo ormai !
-
E
se mi è lecito sapere – chiese interessata la donna – A cosa stai lavorando ?
-
A
un vecchio progetto – disse l’uomo smettendo improvvisamente di ridere e
diventando di colpo triste .
Come
a Los Angeles le cose erano cambiate anche a New York era successa la stessa
cosa tanto che in quel momento la madre di Hali ne stava discutendo con due sue
amiche in un dei tanti caffè di classe che si trovavano a Lower Manhattan
-
E
da un po’ di tempo che te lo volevo chiedere Ichigo-chan – aveva iniziato a
dire una giovane donna dai capelli corvino e gli occhi
neri
vestita con vestiti costosi all’altrettanto giovane madre – Come sta
Cassidy-chan ?
-
Mina
devi sapere che Cassi è cambiata molto durante quest’ estate – aveva dichiarato
la donna .
-
In
che senso ? – questa volta a parlare , precedendo l’altra , era stata una donna
con lunghi capelli corvini dai riflessi viola e sottili
occhi
neri sfumati , anch’essi , di viola .
-
Nel senso , Pam , che da quando è tornata ho l’ impressione che sia
un’altra – aveva iniziato a spiegare l’ interpellata – All’inizio non sapeva
più ne cucinare ne suonare il piano ma
in compenso è tornata più vivace .
-
E
allora dove è il problema – chiese Mina esasperata dalle preoccupazioni dell’
amica .
-
Non
è questo il problema ! –aveva affermato la donna .
-
E
allora dove diamine vedi il problema ! – aveva chiesto , di nuovo , esasperata
Mina .
-
Oggi
sono dovuta andare a parlare con la sua insegnante – aveva risposto Ichigo .
-
E
allora ? – questa volta fu Pam a chiedere , con voce neutrale , il motivo di
tanta agitazione .
-
Mi
ha convocata ! – aveva detto quasi in un sussurro la donna .
-
COSA
? – chiesero strabiliate e all’ unisono le due .
-
Avete
capito bene – incominciò a dire la donna – Mi ha detto che è preoccupata per
Cassi perché non è più attenta e ordinata come prima .
-
E
allora non vedo dove è il problema – aveva annunciato perplessa Mina .
-
Anch’io
gli e lo detto – incominciò a dire Ichigo – Anzi gli ho proprio detto che
preferisco come è ora mia figlia a come era prima ma poi lei se ne uscita con
il fatto che era già la tersa volta che la metteva in punizione per aver preso
a ceffoni una compagna di classe che tra l’ al…
-
Scusa
un momento – intervenne realmente sconcertata Pam esprimendo anche il pensiero
dell’ altra – Ha preso a schiaffi una compagna di classe ?
-
Proprio così , ma la bambina se lo meritava –
aveva detto la donna per poi sorseggiare dalla sua tazzina un sorso di te ai
lamponi .
-
In
che senso ? – chiese sgomenta Mina .
-
Nel
senso che se lo meritava – aveva ribattuto la donna .
-
Si
abbiamo capito – aveva detto Pam – ma non capiamo il motivo per cui se lo
meritava .
-
Quella
bambina è una vipera isoportabile – aveva iniziato a spiegare Ichigo – Da
quello che mi ha raccontato mia figlia martorizza sempre le compagne più
piccole per il puro piacere di farlo .
-
Allora
ha fatto bene – aveva dichiarato altezzosa Mina .
-
Lo
hai fatto presente all’ insegnante ? – chiese curiosa Pam .
-
Certo
– aveva risposto la donna – E lei si è scusata dicendomi che non lo sapeva e
che Cassi non gli è lo aveva mai detto ogni volta che l’aveva messa in
punizione .
-
Tipico
– aveva detto Mina – Tutta sua madre !
-
Comunque
non vedo quale è il motivo delle tue preoccupazioni – aveva detto
tranquillamente Pam .
-
Non
è che io sono preoccupata anzi ne sono sollevata perché finalmente vedo davanti
a me una bambina e non una donna in
miniatura
ma… - aveva incominciato a spiegare Ichigo quando la mano di Pam le si posò
sulla sua interrompendola per poi rassicurarla con un dolce sorriso che non le
si addiceva e dirle dolcemente
-
Ichigo
rilassati ! Non ti preoccupare è tutto a posto , vedi devi essere soltanto
felice che tua figli sia riuscita a essere finalmente una bambina spensierata ,
per essere e comportarsi da donna avrà tutto il tempo che vuole ma ora lascia
che si comporti da bambina perché in fondo lo è ancora e non lo sarà ancora a
lungo .
-
Ha
ragione Pam ! Vedrai che le cose si sistemeranno e poi ce ancora molto tempo
perché cresca – aveva detto dolcemente Mina .
-
Avete
ragione – disse sorridendo Ichigo –Diamo il tempo al tempo e poi sarà Dio a
decidere il nostro e il suo futuro .
Quando
quella domenica mattina Hali si svegliò sentì rumori soffocati di pentole e
piatti in movimento insieme a un delizioso profumino provenire dalla cucina al
piano di sotto allo scendendo dal letto a piedi nudi si diresse nel luogo da
cui provenivano quei rumori . Con sua gran sorpresa trovò la madre a trafficare
con i fornelli che appena la vide esclamò contenta
-
Buongiorno
amore mio ! Dormito bene ?
-
Si
mami .- rispose la bimba con voce impastata dal sonno stropicciandosi i grandi
occhi color del ghiaccio .
-
Su
sbrigati a fare colazione e po’ vai a prepararti che oggi si esce ! – esclamò tutta
contenta la madre .
-
Usciamo
! – esclamò eccitata la bambina – E dove andiamo ?
-
Sai
mi sono accorta che conosciamo davvero poco della nostra città e quindi perché non
approfittare di una bella giornata di sole come questa e uscire a visitarla ?
Non trovi sia un ottima idea ?
-
Si
mami , non vedo l’ora – disse la bambina e così dicendo inizio a divorare la
sua colazione e dopo corse a vestirsi mentre la
madre
metteva a posto la cucina ; alle undici erano già fuori passeggiando per i caratteristici
viali etnici del Lower East Side passando da un negozio all’altro dove
pranzarono in un allettante ristorantino italiano . Il pomeriggio lo passarono
passeggiando per i viali alberati di Central Park dove la bambina seppe dalla
madre che era stato creato nel 1858 da Frederik Law e da Calvert Vaux e che all’inizio
era composto principalmente da cave , allevamenti di maiali , paludi e baracche
abusive ma ora era diventato uno splendido ambiente naturale composto da
colline , prati piantumati con oltre 500.000 alberi e arbusti . Seppe che nel
corso degli anni si era arricchito di aree di gioco e zone destinate a ogni
sorta di passatempo ; e alla fine della giornata la madre condusse la figlia a
Ellis Island e le disse con estrema dolcezza
-
Sai
bambina mia che più della metà della popolazione americana può far risalire le
sue origini da questo posto ?
-
Davvero
mammina ? – chiese tutta curiosa la bimba .
-
Si
, sai tra il 1892 e il 1954 questo posto fu il maggior punto di sbarco ,
accoglienza e smistamento degli immigrati provenienti da tutto il pianeta e attraverso
questi cancelli passarono più di 12 milioni di persone , fu la più grande
ondata di immigrati del mondo . Oggi è un museo nazionale dove , come puoi
vedere con i tuoi occhi , la storia è trattata con l’ ausilio di fotografie d’epoca
, dalla voce dei protagonisti e attraverso uno speciale database elettronico si
possono rintracciare i propri antenati .
-
Che
bello ! ma tu come fai a sapere tutte queste cose ?
-
Una
volta ci sono venuta con tuo padre e fu lui a dirmi queste cose – disse tristemente
la donna facendo cadere il discorso sul nascere . Dopo che ebbero cenato in un
ristorantino vicino casa rientrarono nel loro appartamento e stanche andarono
subito a letto dove caddero in un sonno profondo .