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Autore: Aky    30/03/2005    4 recensioni
Immaginiamo ke due dei nostri eroi si siano sposati abbiano avuto due gemmelle e che poi abbiano divorsiato separendole e tenendo nascosto l'esistenza di una sorella ma ke le due si incontrino e che ....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Da quel giorno e da quella notte passati fra gente sconosciuta e soprattutto in un luogo sconosciuto erano passate settimane ; settimane in cui in ogni attimo , in ogni incontro , ad ogni coincidenza le bambine correvano il rischio di essere scoperte ma per loro grande fortuna così non fu . Tutto era andato bene : Hali aveva imparato “ di nuovo “ a cucinare e a suonare il pianoforte grazie alle lezioni di recupero impartite dalla mamma , le sue insegnanti di New York l’avevano trovata , dal suo ritorno dalle vacanze , meno diligente , meno ordinata e meno attenta ma comunque sempre molto intelligente e in compenso più vivace e più “ pronta “ . Le colleghe di Los Angeles non erano affatto contrariate del fatto che la figlia del signor Shirogane era diventata più attenta e ordinata oltre che meno scalmanata . Effettivamente anche miss Pertinsoon era diventata un’ altra : era forse disonesta , pigra e disordinata perché nella villa mancava l’ occhio sempre vigile e attento che tutto vede e tutto sa ? Questa domanda ronzava spesso per le menti dei domestici di Villa Shirogane che da quando era tornata a casa la figlia del padrone avevano notato un grande cambiamento nella burbera governante . Cassidy infatti aveva convinto il padre ad’ affidare a lei i soldi per la cura della casa e non più alla signora Pertynsson e ogni volta i domestici trovavano abbastanza buffo vedere l’ anziana governante bussare alla porta della camera della bambina ed entrarvi per farsi dare i soldi per le varie spese riferendo a cosa servivano mentre la bimba faceva un breve calcolo dei soldi necessari per poi estrarli da un cofanetto , che teneva sempre sul suo scrittoio , e porgerle i soldi alla donna per poi annotare il tutto su un squadernino che portava sempre con sé . Persino il padre era rimasto sbalordito dal calo delle spese e specialmente che anche dando meno soldi si potevano trovare fiori freschi su tutti i vari tavoli e tavolini della villa rendendola ai suoi occhi più accogliente e dandogli l’impressione che in casa ci fosse di nuovo una donna , non una bambina , a occuparsi della gestione di essa . Da un po’ di tempo l’uomo passava più tempo nella sua grande villa con la sua bambina e se ne erano accorti tutti persino la signorina Clarissa , quella dei cioccolatini , che quel giorno era andata al laboratorio dell’ uomo e aveva chiesto spiegazioni

-       Sai – rispose lui tranquillamente – Ultimamente mi fa piacere tornare a casa  Halinor quando ritorno è sempre molto felice e mi  

     chiede sempre del mio lavoro , cosa che prima non faceva mai .

-       Non capisco cosa tu voglia dire – aveva dichiarato inarcando un sopracciglio .

-       Adesso le do lezioni di chimica e biologia e in un certo senso mi diverto – aveva risposto l’uomo sorridendo al solo pensiero .

-       Credevo che fossi un’ imprenditore e uno scienziata – aveva detto sprezzante la donna – Non un’ insegnante per bambine .

Un tempo nessuno si sarebbe mai permesso di rivolgersi così a quell’ uomo per la troppa paura delle conseguenze ma ora quello stesso uomo rideva di gusto esclamando

-       Non lavoravo così bene da diverso tempo ormai !

-       E se mi è lecito sapere – chiese interessata la donna – A cosa stai lavorando ?

-       A un vecchio progetto – disse l’uomo smettendo improvvisamente di ridere e diventando di colpo triste .

Come a Los Angeles le cose erano cambiate anche a New York era successa la stessa cosa tanto che in quel momento la madre di Hali ne stava discutendo con due sue amiche in un dei tanti caffè di classe che si trovavano a Lower Manhattan

-       E da un po’ di tempo che te lo volevo chiedere Ichigo-chan – aveva iniziato a dire una giovane donna dai capelli corvino e gli occhi

neri vestita con vestiti costosi all’altrettanto giovane madre – Come sta Cassidy-chan ?

-       Mina devi sapere che Cassi è cambiata molto durante quest’ estate – aveva dichiarato la donna .

-       In che senso ? – questa volta a parlare , precedendo l’altra , era stata una donna con lunghi capelli corvini dai riflessi viola e sottili

occhi neri sfumati , anch’essi , di viola . 

 -   Nel senso , Pam , che da quando è tornata ho l’ impressione che sia un’altra – aveva iniziato a spiegare l’ interpellata – All’inizio non sapeva più ne cucinare ne suonare  il piano ma in compenso è tornata più vivace .

-       E allora dove è il problema – chiese Mina esasperata dalle preoccupazioni dell’ amica .

-       Non è questo il problema ! –aveva affermato la donna .

-       E allora dove diamine vedi il problema ! – aveva chiesto , di nuovo , esasperata Mina .

-       Oggi sono dovuta andare a parlare con la sua insegnante – aveva risposto Ichigo .

-       E allora ? – questa volta fu Pam a chiedere , con voce neutrale , il motivo di tanta agitazione .

-       Mi ha convocata ! – aveva detto quasi in un sussurro la donna .

-       COSA ? – chiesero strabiliate e all’ unisono le due .

-       Avete capito bene – incominciò a dire la donna – Mi ha detto che è preoccupata per Cassi perché non è più attenta e ordinata come prima .

-       E allora non vedo dove è il problema – aveva annunciato perplessa Mina .

-       Anch’io gli e lo detto – incominciò a dire Ichigo – Anzi gli ho proprio detto che preferisco come è ora mia figlia a come era prima ma poi lei se ne uscita con il fatto che era già la tersa volta che la metteva in punizione per aver preso a ceffoni una compagna di classe che tra l’ al…

-       Scusa un momento – intervenne realmente sconcertata Pam esprimendo anche il pensiero dell’ altra – Ha preso a schiaffi una compagna di classe ?

-        Proprio così , ma la bambina se lo meritava – aveva detto la donna per poi sorseggiare dalla sua tazzina un sorso di te ai lamponi .

-       In che senso ? – chiese sgomenta Mina .

-       Nel senso che se lo meritava – aveva ribattuto la donna .

-       Si abbiamo capito – aveva detto Pam – ma non capiamo il motivo per cui se lo meritava .

-       Quella bambina è una vipera isoportabile – aveva iniziato a spiegare Ichigo – Da quello che mi ha raccontato mia figlia martorizza sempre le compagne più piccole per il puro piacere di farlo .

-       Allora ha fatto bene – aveva dichiarato altezzosa Mina .

-       Lo hai fatto presente all’ insegnante ? – chiese curiosa Pam .

-       Certo – aveva risposto la donna – E lei si è scusata dicendomi che non lo sapeva e che Cassi non gli è lo aveva mai detto ogni volta che l’aveva messa in punizione .

-       Tipico – aveva detto Mina – Tutta sua madre !

-       Comunque non vedo quale è il motivo delle tue preoccupazioni – aveva detto tranquillamente Pam .

-       Non è che io sono preoccupata anzi ne sono sollevata perché finalmente vedo davanti a me una bambina e non una donna in

miniatura ma… - aveva incominciato a spiegare Ichigo quando la mano di Pam le si posò sulla sua interrompendola per poi rassicurarla con un dolce sorriso che non le si addiceva e dirle dolcemente

-       Ichigo rilassati ! Non ti preoccupare è tutto a posto , vedi devi essere soltanto felice che tua figli sia riuscita a essere finalmente una bambina spensierata , per essere e comportarsi da donna avrà tutto il tempo che vuole ma ora lascia che si comporti da bambina perché in fondo lo è ancora e non lo sarà ancora a lungo .

-       Ha ragione Pam ! Vedrai che le cose si sistemeranno e poi ce ancora molto tempo perché cresca – aveva detto dolcemente Mina .

-       Avete ragione – disse sorridendo Ichigo –Diamo il tempo al tempo e poi sarà Dio a decidere il nostro e il suo futuro .

Quando quella domenica mattina Hali si svegliò sentì rumori soffocati di pentole e piatti in movimento insieme a un delizioso profumino provenire dalla cucina al piano di sotto allo scendendo dal letto a piedi nudi si diresse nel luogo da cui provenivano quei rumori . Con sua gran sorpresa trovò la madre a trafficare con i fornelli che appena la vide esclamò contenta

-       Buongiorno amore mio ! Dormito bene ?

-       Si mami .- rispose la bimba con voce impastata dal sonno stropicciandosi i grandi occhi color del ghiaccio .

-       Su sbrigati a fare colazione e po’ vai a prepararti che oggi si esce ! – esclamò tutta contenta la madre .

-       Usciamo ! – esclamò eccitata la bambina – E dove andiamo ?

-       Sai mi sono accorta che conosciamo davvero poco della nostra città e quindi perché non approfittare di una bella giornata di sole come questa e uscire a visitarla ? Non trovi sia un ottima idea ?

-       Si mami , non vedo l’ora – disse la bambina e così dicendo inizio a divorare la sua colazione e dopo corse a vestirsi mentre la

madre metteva a posto la cucina ; alle undici erano già fuori passeggiando per i caratteristici viali etnici del Lower East Side passando da un negozio all’altro dove pranzarono in un allettante ristorantino italiano . Il pomeriggio lo passarono passeggiando per i viali alberati di Central Park dove la bambina seppe dalla madre che era stato creato nel 1858 da Frederik Law e da Calvert Vaux e che all’inizio era composto principalmente da cave , allevamenti di maiali , paludi e baracche abusive ma ora era diventato uno splendido ambiente naturale composto da colline , prati piantumati con oltre 500.000 alberi e arbusti . Seppe che nel corso degli anni si era arricchito di aree di gioco e zone destinate a ogni sorta di passatempo ; e alla fine della giornata la madre condusse la figlia a Ellis Island e le disse con estrema dolcezza

-       Sai bambina mia che più della metà della popolazione americana può far risalire le sue origini da questo posto ?

-       Davvero mammina ? – chiese tutta curiosa la bimba .

-       Si , sai tra il 1892 e il 1954 questo posto fu il maggior punto di sbarco , accoglienza e smistamento degli immigrati provenienti da tutto il pianeta e attraverso questi cancelli passarono più di 12 milioni di persone , fu la più grande ondata di immigrati del mondo . Oggi è un museo nazionale dove , come puoi vedere con i tuoi occhi , la storia è trattata con l’ ausilio di fotografie d’epoca , dalla voce dei protagonisti e attraverso uno speciale database elettronico si possono rintracciare i propri antenati .

-       Che bello ! ma tu come fai a sapere tutte queste cose ?

-       Una volta ci sono venuta con tuo padre e fu lui a dirmi queste cose – disse tristemente la donna facendo cadere il discorso sul nascere . Dopo che ebbero cenato in un ristorantino vicino casa rientrarono nel loro appartamento e stanche andarono subito a letto dove caddero in un sonno profondo .   

  
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