Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: colferisart    28/08/2016    2 recensioni
Kurt è segretamente innamorato di Blaine e una mattina decide di lasciargli un bigliettino sul banco firmandosi 'X' per mantenere l'anonimato.
inizia così, tra i due uno scambio di messaggi e chi lo sa se questo porterà a qualcosa di più.
[dal testo:]
"Non vale la pena amare uno come me, così sbagliato, così imperfetto.
-Blaine."
"Non voglio amare un ragazzo perfetto, voglio amare un ragazzo imperfetto, perchè amando vedo perfetti anche gli sbagli.
-X."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Mercedes Jones, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve a tutte voi belle persone che stanno leggendo, sarò breve perché non mi piace fare le note ad inizio storia ma sono importanti.
- Questa era una mia storia scritta su Wattpad e riadattata ai Klaine.
- Il sistema scolastico è quello italiano e non americano, quindi c’è una sla classe e non cambiano aula ad ogni lezione, questo perché altrimenti mi sarebbe stato difficile mantenere la trama originale della storia.
- Come si capisce dal testo Kurt non è gay dichiarato, ma ciò non significa che se ne vergogna anzi accetta perfettamente se stesso.
- Parte del testo è sottoforma di semi-sms perché si scrivono attraverso dei bigliettini.
Detto questo, vi lascio alla lettura e ci vediamo sotto, enjoy. :)
 
 
 
“Era lì, come ogni giorno, ultimo banco a destra, la luce del sole che dalla finestra gli illuminava il lato del viso e creava ombre sulla sua fronte, dovute ai capelli ricci, neri.

Stava guardando in basso, guardava le sue mani mentre faceva dei cerchi immaginari sulla sua cuffia poggiata sul banco, la seconda ora era quasi finita e ormai nessuno stava più ascoltando, compreso lui che passava gli ultimi 15 minuti ad osservare quel ragazzo, come era suo solito fare.
Era estate e tra meno di un mese ci sarebbero state le vacanze estive ed era in quarta superiore.

Contemplava la bellezza di quel ragazzo da ormai piú di 2 anni, gli è sempre sembrato carino ma da quando suo fratello ha iniziato a frequentarlo, ha potuto notare caratteristiche del suo carattere che le hanno fatto un certo effetto.
Inizialmente pensava ad una semplice cotta, dovuta al fatto che fosse l’unico ragazzo gay della scuola mediamente carino, ma con il passare delle settimane e dei mesi, quel pensiero gli si insinuò in testa fino a diventare una certezza: si, Kurt Hummel era innamorato di Blaine Anderson.
 
Era l'ora di matematica e non aveva alcuna voglia di ascoltare, perchè sapeva che il suo sguardo si sarebbe spostato verso quel ragazzo, quel dannatissimo ragazzo che, in quattro anni, gli ha rivolto la parola giusto il minimo indispensabile, solitamente durante i progetti di gruppo o qualche pomeriggio, grazie al fratello.

Cercava ti tenersi sveglio scarabocchiando sul banco, prese un bigliettino e inizió a pasticciarci sopra.

Prese il quaderno, ne strappó una pagina e la divise quattro parti, tagliate con le dita in modo approssimativo.
 

Prese una penna, rivolse un ultimo sguardo al ragazzo e prese a scrivere:
 

'Dear you, come stai?
Ti starai chiedendo chi sono
e probabilmente non lo saprai mai,
volevo solo sapere come ti sentivi.
- X'
 

Riguardó il bigliettino, non sapeva il motivo per il quale l'avesse fatto, ma gli venne impulsivo.

Piegó il foglietto e lo buttó nell'astuccio, nell'attesa della campanella.
 
Quel pomeriggio, tornato a casa, Kurt salutó il fratello Finn, la sua matrigna Carole e suo padre Burt e si diresse in camera a fare i compiti.

Dopo un paio di ore sui libri, mise le penne al loro posto e il suo sguardo si posò sul bigliettino.
Lo prese e lo rilesse piú volte.

Solo lui sapeva quanto amava quel ragazzo.
Non si era mai dichiarato, in realtà non lo sapeva nessuno ad eccezione di Rachel e Mercedes, le sue migliori amiche, le uniche, oltre ai suoi famigliari, a sapere che era gay.

Con il bigliettino in mano, prese una decisione, voleva che lui sapesse ció che provava per lui, anche se modo anonimo. La mattina seguente avrebbe riposto il bigliettino sul banco del ragazzo, sapendo che sarebbe entrato leggermente più tardi a causa del solito ritardo del pullman.
 
Quella mattina passò a prendere Rachel in macchina, come ogni giorno e le raccontò il piano, nonostante non fosse in classe con loro.
 
Come ogni mattina entrò in classe per primo accompagnato da Mercedes, che dopo la spifferata di Rachel (“Kurt, come tua migliore amica ho il compito di aiutarti e un trio è sempre più forte di un duo”), lo coprì, assicurandosi che non arrivasse nessuno mentre poggiava il bigliettino sul banco.

Il banco di Kurt era in ultima fila così come quello di Blaine.

Pian piano l'aula si riempì e nessuno sembró notare il bigliettino.

Al suono della campanella, la professoressa entró e pochi minuti dopo fu interrotta dall'entrata di Blaine, con il fiatone per la corsa dalla fermata alla scuola.

Lanció a terra lo zaino velocemente e si sedette, notando il bigliettino e fissandolo con uno sguardo incerto.

Tiró fuori il materiale e finalmente prese il foglietto in mano.
Lo sguardo di Kurt era rivolto verso di lui, fingendo di guardare oltre la finestra.
Lo sguardo gli si illuminó non appena vide un sorriso accennato sul volto del ragazzo, che poco dopo si piegó sul bigliettino e ci scrisse sopra qualcosa.
Attese la fine delle lezioni per riprendere il bigliettino lasciato da lui sul suo sottobanco, per non attirare l'attenzione.
Alla fine dell'ultima ora, prese velocemente il biglietto e uscì dalla classe.


'Dear X,
Sto bene, grazie dell'interesse,
e non ti illudere troppo, scopriró chi sei.
-Blaine.'


 
Il piano di Kurt era appena iniziato e già stava funzionando.

 
'Dear you,
Vedo che hai trovato il bigliettino,
ad ogni modo non devi ringraziarmi,
sono io che dovrei ringraziare te.
-X'


 
'Dear X,
"dovrei essere io a ringraziarti",
ringraziarmi di cosa?
Attenta, potrei scoprire chi tu sia.
-Blaine.'

 

'Dear you,
Ringraziarti per rendermi felice,
da quando ti ho conosciuto piú
a fondo, mi sono preso una cotta per te e
tendo a fare ció che faccio anche per te,
per sperare magari, un giorno, di essere notato.
P.s. Sono un ragazzo.

-X.'
 

'Dear X,
Penso tu sia stata davvero molto dolce
e sincero, non pensavo di farti questo effetto,
vorrei sapere chi tu sia per poterti ringraziare
di persona, davvero :).

 P.s. Deduco che tu sia gay, quindi sono felice di non essere solo in questa classe.
-Blaine.'
 

'Dear you,
Non voglio rivelarmi per ora,
sono stato nel buio così tanto tempo
che ormai mi sono abituato.
Inoltre dopo quello che ti ho scritto,
sarebbe davvero imbarazzante venire a parlarti.
-X.'

 

'Dear X,
Non devi essere imbarazzato, anzi,
mi farebbe piacere vederti, ma se preferisci mantenere l'anonimato fai pure,
ma sappi che ti scoprirò.
Sei di questa classe, quindi so chi sei.
-Blaine.'

 

'Dear you,
Siamo 13 ragazzi in questa classe, buona fortuna.
Comunque preferisco mantenere il segreto,
così da poterti parlare senza pregiudizi
o cazzate varie.
Ora che sai chi mi piace, dimmi di te...stai con qualcuno?
-X'


 
'Dear X,
Okay, mi piace questa cosa,
comunque no, non sto con nessuno,
anche se qualcuno che mi piace c'è.
-Blaine.'

 

'Dear you,
Sai pensavo fosse una domanda retorica, credevo stessi con qualcuno, ma piuttosto, quello che ti piace è il biondo di 4C, il riccio, Jeremiah, forse!?
-X'

 

'Dear X,
No, quello che mi piace non èJeremiah, ci sono uscito un paio di volte e nonostante la simpatia, non abbiamo molto in comune,
tu, invece, esci con qualcuno?
-Blaine.'

 
 
'Dear you,
No, non esco con nessuno,
non riesco, comunque,
se non è Jeremiah chi è?
-X'

 

'Dear X,
Non ti diró chi é,
te lo diró solo se ti farai vedere,
ma prima vorrei sapere una cosa, perchè hai iniziato a scrivermi?
-Blaine.'

 

'Dear you,
Ti sembrerà stupido,
ma per me è l'unico modo per parlarti.
-X.'

 

'Dear X,
Non mi sembra stupido, ma strano,
di solito gli altri ragazzi per parlarmi non si fanno problemi, perchè non hai fatto come gli altri?
-Blaine.'

 

'Dear you,
Perchè quello che provo non è ció che provano gli altri.
-X'

 

"Dear X,
E tu cosa provi?
-Blaine. "

 

"Dear you,
Non lo so, non riesco a descriverlo, quando ti vedo provo una stana sensazione che ormai mi segue da più di 2 anni, sento come un brivido e un calore improvviso, la mia mente ti vede come qualcosa di più, di più rispetto agli altri, vede solo te, dal giorno in cui i nostri sguardi, per la prima volta in due anni precedenti, si sono incrociati, probabilmente neanche ci avrai dato importanza ma io si, forse troppa, ho pensato a lungo a quell'attimo, non riuscivo a pensare ad altro, è stato casuale, sfuggente ma tu con i tuoi occhi nocciola/verdi, penso di non aver ancora capito di che colore sono, mi hai fatto sentire bene, mi hai fatto sentire come tutti i ragazzi si dovrebbero sentire, quello sguardo vago e misterioso, e io ero l'opposto, aperto e spensierato. Chi mai avrebbe pensato che quei due occhi mi avrebbero cambiato?
-X."

 

"Dear X,
Avró riletto quel biglietto una trentina di volte. Non avrei mai pensato che qualcuno potesse provare certe cose per me. Inizialmente pensavo tu fossi il solito ragazzo a cui piace il mio aspetto, ma non è così. Non ricorderò quello sguardo? Probabilmente. Non so chi tu sia. Non te lo posso dire. Ricordo gli occhi di qualcuno. Ma non penso siano i tuoi. Anche se lo spero con tutto me stesso.
Non so se mai ti rivelerai ma voglio solo augurarti di trovare qualcuno che apprezzi ogni tuo particolare. Quel qualcuno non sono io. Ti posso solo chiedere di non amarmi. Neanche io lo farei. Non vale la pena amare uno come me, così sbagliato, così imperfetto.
-Blaine."

 

"Dear you,
Troppo tardi,Blaine. Non voglio amare un ragazzo perfetto, voglio amare un ragazzo imperfetto, perchè amandoti vedo perfetti anche i tuoi sbagli, e non voglio amare qualcuno che apprezzi ogni mio particolare, se quel qualcuno non sei tu. Voglio amare te e so che puó far male, ne sono consapevole. Vederti felice con qualcuno che non sono io, e io a guardare fingendomi felice per voi. Ne sono consapevole e lo accetto.
Se non ti amerai, lo faró io, per te.
-X."
 

"Dear X,
Sai cosa? Non puoi farmi questo.
-Blaine."

 

"Dear you,
Questo cosa? Non sto facendo nulla.
-X"

 

"Dear X,
Si che lo stai facendo. Ho sempre più bisogno di sapere chi sei, sei una persona indescrivibile, sei riuscito a trovare la bellezza in qualcuno che di bellezza non ne ha, e non so come tu abbia fatto. Tutti hanno sempre detto che c'è qualcuno che riesce a vederti per ció che sei, non ci ho mai creduto, non ho mai avuto prove per dimostrarlo, poi sei arrivato tu. Non so come tu abbia fatto, ma sei arrivato. Ma ho paura. Paura di ferirti, perchè, , lo sai anche tu, sono innamorato di qualcun’altro.
-Blaine."

 

"Dear you,
Lo immaginavo e lo accetto. Sono abituato. Sono pronto a superare anche questo. Non abbiamo mai avuto lunghe o importanti conversazioni. Penso che tu sappia il mio nome solo grazie all'appello. Non penso tu mi abbia mai notato e ció mi ha sempre distrutto. Adesso che ci penso non ha neanche senso nascondersi, le cose tra noi non cambierebbero. Anzi, forse riusciresti ad abbinare dei pensieri al mio nome. Mi riveleró ma prima vorrei sapere qualcosa sul ragazzo che ti piace, come io ho espresso i miei sentimenti, voglio che anche tu lo faccia, non pensare a me, fallo e basta, per favore, vorrei sapere chi è colui che ti rende felice.
-X."

 

"Dear X,
In realtá non so che dirti. È in classe con noi, quindi lo conosci, neanche con lui ho parlato molto, anche se non parlo con molti in questa classe, ci ho parlato soprattutto per progetti scolastici o a volte durante l'ora di ginnastica ma nulla di più, so solo che ho avuto modo di osservarlo fuori da scuola o all'intervallo, ho avuto modo di ascoltare delle conversazioni con le sue amiche e mi ho potuto conoscerlo un po’ meglio. Molto introverso, sarcastico e timido. In quei piccoli momenti con le sue amiche lo vedevo splendere e sorridere come poche volte aveva fatto, mi sono innamorato di quel sorriso e vorrei essere io la causa di questo.
Quel sorriso, quei capelli castani sempre ben acconciati e quegli occhi azzurri, azzurri ghiaccio dei quali mi sono innamorato. Ho avuto modo di ammirarlo anche a casa sua, mi sento così fortunato a poterlo fare, grazie al fratello posso starle piú vicino, grazie a lui ho anche saputo della sua passione per il canto, ama molto a musica e in questo ci assomigliamo molto. A volte mi ritrovo a fissarlo, in classe, ma sembra non essersene mai accorto, quasi sempre disegna o guarda il telefono, ultimamente legge e scrive più spesso. Vorrei tanto sapere cosa scrive, qualunque cosa sia. È nella mia stessa fila di banchi, in fondo. Si, sto parlando di Kurt. Il fratellastro di Finn Hudson, il quarterback. Solo Dio sa quanto lo amo.
Ora che lo sai ti pregherei di non andarglielo a rivelare o fargli del male, per favore, davvero. Bene, ora tocca a te, io ti ho raccontato di lui, devi mostrarti.
-Blaine."

 

Era la seconda ora e come ogni mattina, Kurt stava leggendo il solito biglietto, lasciato nel sottobanco, il giorno prima da Blaine.
A quelle parole, si pietrificó, non poteva crederci.
Il suo grande amore.
Quel ragazzo da sempre desiderato l'aveva notato e a considerare da ció che aveva scritto, l'aveva studiato e amato in ogni suo dettaglio.


"Ci vediamo oggi alle 16:00 in auditorium.
-X"

 

Al suono del primo intervallo, non appena il ragazzo uscì, gli mise il bigliettino sopra al quaderno, in modo che lo vedesse.
Non fece parola di questo a nessuno, nemmeno a Mercedes, le avrebbe detto tutto dopo l'incontro.


"Ti aspetto lì, xoxo.
-Blaine."

 

Quel pomeriggio Kurt si fece trovare in auditorium, seduto sui gradini del palco.
Controlló l'orario: 16:10.
Il pensiero che gli avesse dato buca le sfioró la mente quando sentì una voce alle sue spalle:

"Tranquillo, eccomi qui."

Si giró di scatto e si alzó in piedi, risultando più alto di lui, data la statura non particolarmente alta del moro.
Sorrisero entrambi alla vista dell'altro.

"Quindi, sei tu X?", domandó lui, con occhi speranzosi.

"Ma che onore, Agatha Christie!" sorrise, facendo ridacchiare Blaine

"Non so che dirti se non grazie" aggiunse Kurt, abbassando lo sguardo verso i suoi stivali in pelle.

"L'unico che deve ringraziare qui sono io, non ti sei fermato solo al mio ‘bel faccino’, ma hai guardato oltre e posso solo dirti grazie" disse lui, tirandogli su il viso con l'indice e il medio e facendo congiungere i loro sguardi.

"Sei pieno di pregi che non vedi, qualcuno doveva notarli al posto tuo.
Devo essere sincero, non pensavo potessi provare qualcosa per me e soprattutto non avrei mai immaginato potessi notare i miei particolari "

"Vedo i tuoi piccoli particolari e amo ognuno di essi" disse Blaine sorridendo, posando le mai sui fianchi di Kurt e avvicinandolo a sè, facendo unire le loro labbra in un lungo bacio che entrambi sognavano da molto tempo.
 
 
Storia finita, ora si va a nanna, Tracy.'

'Va bene, buonanotte papy.’

'Notte, piccolina, ti voglio bene.'

Uscì dalla camera della bambina, dopo averle stampato un bacio in fronte.

Indietreggió lentamente dopo aver chiuso la porta e si ritrovó tra due braccia, fin troppo familiari.

'Ancora che racconti quella storia?' disse Blaine, guardano il marito negli occhi.

'Perchè raccontarle Cenerentola quando io stesso ho vissuto in una favola?' sorrise Kurt.

'Ti amo.' gli sussurró Blaine all'orecchio per poi baciarlo, provando un grosso brivido, lo stesso che provó su quel palco, davanti a decine di spalti vuoti che sembravano applaudire per loro, quel fatidico giorno d’estate.
 


Buon – momento della giornata in cui state leggendo!
Non ho molto da dire se non sperare che vi sia piaciuta anche questa one-shot.
Ripeto che la storia è presa da Wattpad, più precisamente da ‘Dear you – Lorenzo Paggi’, storia che ho scritto io.
E dato che mi era particolarmente piaciuta e mi ci ero affezionata ho deciso di riscriverla in chiave Klaine e questo spiega eventuali errori con dei verbi magari al femminile (dato che la storia originale è una storia etero).
Ringrazio di cuore per aver recensito la mia scorsa storia  _The Little Dreamer_   
E detto questo vi lascio e ci vediamo alla prossima storia, fatemi sapere cosa ne pensate, io vado ad Hogwarts con Legolas, bye.
 
Link storia Wattpad: https://www.wattpad.com/story/57973384-dear-you-lorenzo-paggi
Link storia precedente: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3491321&i=1
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: colferisart