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Autore: fenris    28/08/2016    2 recensioni
E se ci avessero sempre mentito?Cos'è veramente successo in Egitto più di tremila anni fa?Una storia di lotta e dolore,dove due popoli dovranno imparare ad appianare le divergenze e combattere assieme per fronteggiare un male più grande di loro.Riuscirà Mosè a vincere e restare fedele al suo voto di non uccidere nessun essere umano?
Ispirato in larga parte da Il principe d'Egitto/I dieci comandamenti,Kane's chronicles e Il dio del fiume
Nota: La storia non presuppone in alcun modo di descrivere una società storicamente fedele poichè non era il mio obbiettivo all'epoca in cui la scrissi. Mi scuso per ogni inesattezza storica che troverete e sarò più che grato se leggerete in ogni caso chiudendo un occhio. Le critiche a riguardo sono comunque ben accette.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                                    Fuga mal riuscita-parte seconda-

Mosè e il Golem si scontrarono l'uno contro l'altro,il bastone di uno contro i pugni dell'altro,mentre i muscoli del principe urlavano d'agonia nel tentativo di bloccare il colpo,ma infine,dopo alcuni minuti la straordinaria forza del Golem ebbe ragione e Mosè venne scagliato attraverso tre case. Dopo essersi ripreso maledisse la propria stupidità e decise di cambiare strategia:prima di tutto avrebbe dovuto analizzare il nemico. Fortunatamente il colosso di roccia credeva di essersene sbarazzato e non badava a lui,quindi si avvicinò di soppiatto e attivò la sua vista potenziata(1).

In un istante vide i componenti interni del Golem,decine di pergamene e cristalli magici necessari a dargli vita e ordini. Per un istante Mosè provò ammirazione per gli ebrei,che erano riusciti a creare un capolavoro simile nonostante la scarsità di risorse a loro disposizione. Se voleva vincere doveva fare in modo che la statua esaurisse tutte le sue energie,quindi fu costretto a fare una cosa che detestava. Fuse gli elementi di acqua e terra che dimoravano dentro di sé e sparò un fortissimo getto di fango continuo sul nemico,ricoprendolo da capo a piedi di quello schifo. Il Golem alzò la propria temperatura per far seccare il fango e liberarsene mentre cercava il responsabile e infine lo vide. Arrabbiato,sparò una raffica di fulmini contro Mosè,ma era troppo veloce e in pochi secondi si portò alle gambe del mostro e dopo aver ricoperto la punta del bastone con spuntoni rocciosi lo colpì al ginocchio,rompendolo in mille pezzi.

Peccato che il Golem,anche con una gamba sola,fosse tutt'altro che innocuo e con una velocità impossibile per un simile colosso scaraventò nuovamente il suo avversario a attraverso gli edifici. Quando Mosè riprendette conoscenza capì di trovarsi nel tempio di Geb(2) e capì che non poteva esserci luogo peggiore nel quale combattere:nel peggiore dei casi il Golem avrebbe potuto rigenerare la propria gamba e se fosse giunto lì avrebbe potuto assorbire l'energia della terra per rinforzarsi. Purtroppo trovò conferma ai suoi timori quando sentì il ruggito del Golem e avvertì la sua energia aumentare:”Odio avere ragione.”.

Pochi secondi dopo i due si stavano di nuovo fronteggiando,l'uno che dava libero sfogo alla propria forza distruttiva tentando di polverizzare l'avversario,l'altro che praticava una tattica mordi e fuggi nel tentativo di distruggere i punti vitale della creatura. Il principe aveva ricordato quando aveva provato la caccia agli elefanti durante la campagna d'Etiopia:il primo tentativo era finito in disastro e per poco alcuni dei suoi uomini non erano morti,ma poi T'challa gli aveva insegnato che la strategia migliore era tenersi alla distanza migliore per schivare e attaccare i punti vitali appena possibile,ma comunque le sue energie si stavano esaurendo in fretta,mentre il Golem sembrava diventare sempre più resistente.

Sparò un getto d'acqua contro la pelle del mostro di roccia,ora ricoperto di spuntoni appuntiti come lance e poi si gettò nuovamente per evitare l'ennesimo fulmine. Se avesse potuto sarebbe uscito dal tempio e avrebbe continuato lo scontro altrove,ma il suo avversario era proprio davanti all'unica uscita. L'unica cosa che poteva fare era concentrare le forze rimaste in un ultimo colpo,sperando che fosse sufficiente a ucciderlo.....ma dove colpire? Riattivò la vista potenziata e osservò attentamente la creatura in cerca di un punto più promettente di un altro e lo vide:nel cranio della creatura si trovavano una pietra di fuoco molto più potente della altre e un cartiglio diverso dagli altri e si ricordò solo in quel momento dell'avvertimento del serpente,maledicendo nuovamente la propria stupidità.

Concentrò la sabbia attorno al suo bastone,facendola vorticare ad altissima velocità e creando una lancia sottilissima sulla punta,quindi corse verso il suo nemico,che fece lo stesso. Il tempo sembrò rallentare mentre Mosè lanciò la lancia improvvisata a distanza brevissima sulla fronte del Golem e poi scivolò tra le sue gambe nel tentativo di salvarsi dalla successiva,devastante deflagrazione. L'esplosione distrusse l'intero tempio,lasciando integri solo l'altare di Geb e poco altro.

Mosè si rialzò dalle macerie e sospirò,probabilmente Taita avrebbe preteso la sua testa,tanto più che aveva distrutto il bastone che gli aveva regalato. A proposito,avrebbe anche dovuto fargli vedere i componenti rimasti della creature,forse avrebbe capito anche dove gli schiavi avrebbero trovato i soldi per prenderli,visto che anche rinunciando a metà del cibo per l'intera comunità difficilmente sarebbero riusciti a prendere tutto. Ironicamente,la cosa fece loro guadagnare punti agli occhi del principe.

                                                                                                              ***************

Qualche minuto dopo tutti i soldati e i guerrieri feriti erano in piazza a farsi curare le ferite,compreso Ramses,di cui si occupava proprio Taita. .I due vennero raggiunti da un malconcio Mosè,che si inchinò rispettosamente al suo vecchio maestro e gli mostrò i pezzi che aveva raccolto,quindi il vice-capo della Per akh prese un monocolo da orefice(3) e prese a esaminarli. “Mhhhhhh,qui si spazia da ingredienti da due soldi a roba che persino io avrei problemi a reperire,probabilmente avranno trovato un modo per rubare non visti o nella peggiore delle ipotesi qualcuno ha interesse che gli schiavi fuggano e ha deciso di finanziarli. Nel caso riuscissimo a prendere i maghi li interrogherò di persona.”:Taita espresse il proprio giudizio ai due principi,ma prima di concludere venne interrotto da un'altra voce:”Elimina pure il condizionale,Taita,li abbiamo presi e sarò IO a interrogarli,tu preoccupati di analizzare quel loro mostro e di curare i feriti.”.

In quel momento in piazza entrò un manipolo di guerrieri guidati da un uomo vestito di nero,dalla pelle ambrata,i capelli legati in una treccia e armato di bastone e bacchetta. Accanto a lui stava Rasfer,che teneva per il collo il povero Khemet,pieno di lividi e bluastro per la presa sul collo. Dietro di loro tutti gli altri maghi erano ridotti appena un po' meglio del loro leader ed erano incatenati,alcuni di loro caddero e venivano fatti rialzare a sangue dai loro carcerieri.

Intef si inchinò davanti ai suoi principi,che esibivano un sorriso più finto delle scuse di un marito traditore,mentre Taita ricevette a malapena un cenno di saluto.”Principe Mosè,devo complimentarmi per la vostra strategia,avete sconfitto quell'essere in modo magistrale,neanch'io avrei mai pensato a un trucco simile. Certo,ci sarà da ricostruire il tempio di Geb,ma è un dettaglio secondario. Comunque posso assicurarvi che questi sorci pagheranno.”:il gran visir aveva cominciato un bel discorso di circostanza,ma venne bloccato da Mosè,che voleva dire la sua:”Lord Intef,è vero che quell'essere ha creato gravi danni,ma era un vero capolavoro dal punto di vista magico. Penso che se dessimo ai suoi creatori risorse migliori e gli spingessimo a utilizzare le loro abilità in modo diverso ne ricaveremmo tutti grandi vantaggi. Comunque perchè possano farlo non devono ricevere ferite troppo gravi,cosa che mi sembra essere la principale occupazione dei vostri uomini”.

Intef storse il naso:”Come dite voi,mio signore,comunque la decisione finale spetterà a vostro padre. Nel frattempo porterò questi-ahem-uomini,dove è giusto che stiano. D'altronde dovremmo anche sapere chi li ha finanziati. E dovranno rispondere per le morti di stanotte”. Detto questo il capo della Per akh e i suoi uomini se ne andarono,mentre Rasfer mostrò il medio ai tre uomini. Una volta che scomparvero Taita buttò il bastone a terra e cominciò a imprecare a proposito di vermi che si infilavano nella mente altrui senza permesso, e sia Mosè e Ramses capirono bene il motivo della sua rabbia. Ai tempi di Ramses primo c'era stata un'autentica guerra tra Taita e Intef per il titolo di gran visir,e probabilmente Taita avrebbe vinto se non fosse stato per le origini nobili di Intef e per le voci sul suo passato di schiavo.

Dopo qualche minuto di sfogo Ramses e Mosè decisero di tornare a dormire,ma quest'ultimo venne afferrato da Taita:”Dove credi di andare tu? Ho sentito le parole “tempio di Geb distutto” e gli schiavi sono troppo stanchi per lavorare. Perciò..FILA A RICOSTRUIRLO,SUBITO!!!”.Ma Mosè dopo tanti anni aveva capito come fregare il suo precettore e avrebbe giocato questa carta anche ora:”Maestro,scusate,ma per caso quelle due rughe sui vostri occhi sono nuove?”. Circa tre secondi dopo Taita era filato a casa sua e sia Ramses che suo fratello si stavano sganasciando dalle risate. Taita era l'uomo più giusto e generoso d'Egitto,ma era anche terribilmente vanitoso e quando erano poco più che bambini avevano usato quel trucco più volte per andare a pescare invece di sorbirsi lezioni mortifere. Fortunatamente il trucco continuava a funzionare.

                                                                                                          *************

Due figure chiaramente non umane si aggiravano nei pressi della città,annusando l'aria. Uno dei due aveva l'aspetto di un rospo bipede con le braccia muscolose ricoperte di roccia,mentre l'altro assomigliava a un triceratopo umanoide con dei tentacoli sulla schiena. Dopo qualche minuto di ricerca il rospo sospirò e si rivolse al compagno:”Anche questa volta niente,mi sa che ci conviene tornare a fare rapporto,tanto non troveremo nulla comunque e almeno non salteremo la cena.”. Il suo compagno però non era d'accordo e sbuffò:”Tanto a te interessano solo le zanzare,dell'onore delle legioni di lord Asmodeus non te ne frega niente, vero? Beh,mi dispiace,ma sono stufo di vedere la delusione sul volto del nostro signore,resterò qui a cercare.”.

Erano ormai anni che in quella zona venivano rilevati stranissimi flussi energetici che partivano da una certa zona e si disperdevano dopo pochi kilometri,rendendo impossibile capire dove fossero diretti. La prima volta che erano stati avvertiti,erano stati inviati quelli che sarebbero diventati poco dopo Lord Asmodeus e Lady Gremory,ma non avevano trovato niente e tutti coloro che avevano mandato avevano avuto lo stesso identico risultato. La cosa più inquietante era che quelle energie apparivano sempre in contemporanea a stragi di ogni tipo. Comunque il rospo non aveva la minima intenzione di risultare inferiore al suo compagno:”Beh,mi dispiace per te,ma a me l'onore delle nostre legioni stà a cuore tanto quanto a te,se non di più. Quindi,che ti piaccia o no,resterò con te.”. I due si rimisero a cercare,ansiosi e al tempo stesso timorosi di scoprire cosa c'era sotto.

(1)allora,metto questa nota per evitarmi accuse di plagio al byakugan o cose del genere.la vista potenziata di mosè e degli altri personaggi non permette di vedere attraverso i muri o di vedere i punti di pressioni.quelle che vede in questo capitolo sono solo le aure dei vari componenti del golem.

(2)Geb è il dio della terra,sposo di Nut,dea del cielo e padre di Iside,Osiride,Nefti e Seth.

(3)non so esattamente come si chiamino quegli strumenti,sono quelli che si vedono nei cartoni quando qualche gioiellere osserva gioielli o simili.

Finalmente ce l'ho fatta,scusate il ritardo.Spero che il combattimento sia venuto bene,forse è un po' confusionario visto che l'ho scritto guardando Mortal Kombat e spero che l'introduzione vera e propria di Intef abbia fatto capire quanto sia viscido e che Taita nonostante tutto abbia fatto buona figura(comunque per lui ho in mente un ruolo parecchio badass per la seconda parte della storia).Un abbraccio a tutti i lettori,spero che tra l'altro abbiate trovato un modo per sfuggire al caldo(anche se forse leggere una storia ambientata nel deserto non è proprio l'ideale).
  
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