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Autore: graziiia    28/08/2016    2 recensioni
Klaus pensa veramente di poter ricominciare, di innamorarsi di Camille, pensa veramente di poter scordare la donna che gli ha scombussolato la vita. L’unica donna che gli ha insegnato ad amare, tutto questo prima che si presenti alla sua porta per chiedergli aiuto.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO5
Quando un vampiro ,chiunque esso sia, ti darà il suo sangue allora tutto prenderà vita, un nuovo essere crescerà nel tuo ventre, un essere che verrà ripudiato da tutte le razze e che verrà isolato e minacciato al punto di desiderare di togliersi la vita.
Una parte della profezia di Valerie mi riporta alla realtà, mentre stringo ancora di più le coperte intorno al mio corpo.                                        
Colui che ti darà il suo sangue dividerà il destino del figlio che porterai in grembo.
Stringo il braccio intorno alla mia pancia come se volessi tenerlo al sicuro, io e Klaus, no! Non può essere, non posso dire tutto a Klaus non posso dirgli tutto questo, devo riuscire a tradurre il grimorio di sua madre il prima possibile e poi andare via da qui, se avrò un figlio non lo farò mai crescere  in una città in guerra, mai.
Con questa convinzione mi do la forza di alzarmi dal letto per lavarmi e vestirmi, prima inizio prima andrò via da qui e avrò maggiori possibilità di non restare incinta.
KLAUS
Non riesco ha capire il suo comportamento, é cosi strana, non sembra quasi più lei. Perché non voleva che la nutrissi con il mio sangue? Perché?
Mille domande mi affollano la mente e ad un tratto una chioma bionda entra nel mio campo visivo.
  • Camille.
  • Ciao ti disturbo.
  • No dimmi.
È cosi carina ma non è lei. Eppure ci penso ogni volta che incrocio i suoi occhi, provo a dimenticare Caroline e a dedicarmi a lei. Di dargli quella possibilità che a me con Caroline non è stata data .
-        Volevo parlarti di Caroline.
Il nominare il suo nome mi riporta alla realtà.
-        Che succede con Caroline?
Gli chiedo sorpreso.
-        Nulla, è solo che è appena arrivata ma già sento che ti stai allontanando da me.
La sua voce esprime dispiacere, ma è vero, prima passavamo molto tempo insieme ora da quando è arrivata Caroline non faccio che pensare a lei, al fatto di averla a pochi passi da me e non poterla avere.
-        Mi dispiace, hai ragione. prometto che mi farò perdonare.
Mi avvicino e la bacio con un casto e tenero bacio sulle labbra, un bacio dolce ma che come le altre volte non mi fa provare nulla.
-        Ora perdonami Camille, ma anche se può sembrare strano, sono stanco. Vorrei riposarmi un po', ti dispiace?
-        Certo che no, ci vediamo domani per la colazione?
Mi chiede, dolcemente, non le rispondo, annuisco e la lascio uscire dalle mie stanze, nel frattempo i miei pensieri tornano alla vampira nella stanza accanto.
CAMILLE
Lei non me lo porterà via, lei non mi porterà via l’uomo che amo, per quanto lui possa essere visto come il mostro io provo qualcosa per lui.
CAROLINE.
La mattina arriva troppo velocemente costringendomi ad aprire gli occhi e iniziare un’altra giornata in una città che non mi appartiene ma che mi assomiglia nonostante tutto.
Molto velocemente mi alzo mi lavo e mi vesto, prendo la borsa con il portafoglio che per fortuna porto sempre con me.
-        Buongiorno
Una voce mi arriva alle spalle non appena finisco di fare le scale che mi portano dell’atrio in cui mi ritrovo difronte una tavola imbandita di caffe, te e molte varietà di dolci.
Mi volto e gli sorrido.
-        Buon giorno Marcel, per cos’è tutto questo?
Gli chiedo indicandogli con la mano l’immensa tavolata.
-        E' la colazione, sai siamo tanti..
Mi risponde mentre mi scosta la sedia per farmi sedere al suo fianco.
-        Scusa e gli altri?
-        Sono dei dormiglioni.
Una voce con un accento inconfondibile arriva dalla mia sinistra con al suo fianco Camille.
-        Buongiorno.
Saluto Camille senza calcolare Klaus che dal suo solito si siede come capo tavola.
-        Buongiorno a te, dormito bene?
Mi chiede, con molta gentilezza.
-        Si grazie.
Camille si sedie alla sua destra e a me spetta mettermi alla sua sinistra con Marcel che ci separa, grazie dio.
Mentre sono impegnata a gustarmi un cornetto al cioccolato, la voce di Marcel mi arriva forte e chiara.
-        Che cosa fai stamattina?
  • Te l’ho detto già ieri sera, ricordi? Pensavo di andare a fare compere, non posso indossare gli abiti di Rebekah per sempre.
Mi gusto il mio caffe caldo quando la mano di Marcel scivola sulla mia gamba attirando la mia attenzione.
-        Se ti va posso accompagnarti.
Dal nulla un bicchiere infrangersi attira l’attenzione di tutti.
Cosa aveva detto Klaus ieri sera? Che ci provo con il suo braccio destro? Beh quello non era provarci, questo è provarci.
-        Certo serve sempre un consiglio maschile.
Gli sorrido mentre con la coda dell’occhio noto Klaus non togliermi gli occhi da dosso, compreso Camille.
Dopo aver girato per i negozi più lussuosi di New Orleans e aver comprato tutto quello che mi piaceva, non spendendo neanche un centesimo a causa di Marcel, ci ritroviamo a passeggiare tranquillamente.
-        Non immaginavo che potessi essere cosi divertente.
-        E io non pensavo che esistessero degli uomini che potessero avere la malsana idea di fare shopping con una donna, molti la temono più della peste.
Si mette a ridere facendo riecheggiare la sua risata cristallina nel aria, e si ha veramente una bella risata.
-        Sono pieno di sorprese, mia cara.
Passiamo accanto ad un bar dove vedo seduti Klaus e Camille che parlano serenamente. Sembra così contento e sereno, cosi tranquillo. Mi ritornano in mente i momenti che abbiamo passato da soli io e lui, in cui abbia parlato, litigato, riso, e tentato di ucciderci a vicenda, ma sempre guardandoci negli occhi, sempre sapendo che l’una per l’altro siamo molto di più di quanto vorrei.
-        Marcel.
Sento urlare il nome del mio accompagnatore.
Mi volto e lo vedo, mi sta fissando impassibile mentre il mio compagno di shopping mi fa segno di seguirlo, verso di loro.
-        Hey unitevi a noi.
Ci accoglie la bionda che si mette più vicina a Klaus per lasciarci il posto.
-        Com’è andata la giornata di Shopping?
Mi chiede non smettendo di guardare Marcel come l’erbaccia da estirpare. Klaus, sempre il solito.
-        Bene grazie.
Lo ringrazio mentre ordino un caffe macchiato.
-        Hai comprato un abito per la festa di stasera?
Mi chiede Camille mentre prende la mano di Klaus con fare dolce, ma nonostante il delicato gesto Klaus diventa di pietra.
-        Una festa?
-        Cavolo scusa tesoro me ne ero dimenticato.
Interviene Marcel.
- Quindi non hai un abito per stasera?
Mi chiede Camille, se prima pensavo che era una ragazza dolce ora mi ricredo.
-  Ho comprato molti vestiti, vedrò.
Mi sorride, quasi minacciosa, se vuole Klaus può tenerselo anche se so che mi bastano dire due semplici paroline e Klaus tornerebbe da me.
Fissa la sua mano unica a quella di Camille, con distacco prima di fissare i suoi occhi nei miei.
Ed ad un tratto una mano si appoggia sulla mia spalla, attirando la mia attenzione.
-  Ciao Caroline.
Non posso credere che sia lei, che sia qui.
- Bonnie?
  
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