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Autore: Rory__96    31/08/2016    1 recensioni
Vite che si intrecciano in modo inspiegabile, inaspettato e del tutto travolgente. Due anime che si fonderanno in una per mettere fine al Male e permettere all'amore di trionfare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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CAPITOLO TRE. "INCONTRI NOTTURNI"


Era sera, Ginevra Weasly se ne stava sdraiata sul letto a pensare.Aveva appena ricevuto un biglietto da Dean che le chiedeva di voler provare a ricominciare a frequentarsi. Sbuffò alla sola idea. Aveva lasciato Dean perché sebbene fosse dolce, gentile e carino, non riusciva a provare qualcosa di forte per lui. Lei sognava il grande amore, quello in grado di sconvolgerti vita, mente e cuore. Dean purtroppo ne era una pallida imitazione. Per quanto volesse cercare di amarlo non vi riusciva. Per di più da quando aveva iniziato a frequentare Dean, Harry era diventato stranamente inopportuno con la sua gelosia. Qualche anno prima avrebbe fatto carte false per le attenzioni che ora le riservava. Ma tutto era cambiato. Harry per lei era affine a un fratello. Se lo ritrovava in casa tante volte quanto i fratelli e aveva quasi finito per ritenerlo tale.

 
Le altre ragazze nei letti accanto il suo già dormivano. Erano le 11 passate e il coprifuoco era iniziato già da tempo. Aveva voglia di sgranchirsi un po' le gambe e prendere una boccata d'aria. Nonostante l'ora, pensò quindi che, se fosse stata attenta, nessuno l'avrebbe notata sulla torre di astronomia, lì le ronde non andavano mai a controllare. Non badò al suo abbigliamento tanto era sicura che non l'avrebbero vista.
Quando si trovò finalmente fuori inspirò la fresca aria notturna e fece apparire con un semplice tocco di bacchetta una piccola amaca bianca.
Stava per sdraiarsici su quando sentì qualcuno schiarirsi la gola alle sue spalle.
«Emh emh ma chi abbiamo qui?»
 
 I loro occhi si scontrarono, ghiaccio freddo iridescente contro un verde magnetico con dentro delle pagliuzze più scure. Il volto di Ginny era sorpreso, le labbra leggermente dischiuse, il fiato smorzato in gola. Lui aveva ancora quel sorrisetto sghembo sul volto. Ginevra posò il suo sguardo sul petto muscoloso del ragazzo messo in evidenza dalla canotta nera aderente sul quale aveva una camicia in tinta, a maniche lunghe, lasciata sbottonata. Sotto aveva solo un paio di boxer attillati anch'essi neri. I capelli normalmente pettinati erano scompigliati e disordinati. Draco invece era affascinato dal volto di lei, dalle sue labbra carnose e rosee. Il suo sguardo scese sull'abbigliamento di lei. Indossava una leggera vestaglina, di candido cotone bianco, che scendeva morbida fino a coprire metà coscia. Ai piedi solo dei calzini del medesimo colore. Erano gli antipodi.
 
La continuò a guardare e, senza distogliere lo sguardò, le si avvicinò.
Ginevra, dal canto suo, rimase impietrita con le spalle poggiate al muretto del balconcino non sapendo cosa fare, rispose solamente:
“Che ci fai tu qui?!”
“Weasly più garbata, potrei farti la stessa domanda.”
La ragazza mise il broncio senza sapere cosa rispondere e iniziò la mordersi insistentemente il labbro, cosa che non sfuggì al giovane Malfoy . Continuò a parlarle tenendo gli occhi sulle labbra di lei.
“io vengo qui per rilassarmi. Sono anni che questo è il mio rifugio e mai nessuno era venuto a disturbare  la mia quiete. Quindi sono io a doverti chiedere : cosa ci fai tu qui?”
Ma perché le aveva detto tutte quelle cose?! Calma Draco.
“Beh a dire la verità anche io sono venuta qui per rilassarmi e prendere una boccata d’aria. Non riuscivo a dormire. Ma ora me ne vado.”
“Per quanto mi riguarda puoi anche restare qui Weasly. Per una sera fare due chiacchiere non mi ucciderà.”
Ma cosa diavolo gli stava succedendo?! Perché aveva  invitato la sorella di Lenticchia a passare in po’ di tempo con lui?! Era andato lì per poter rilassarsi…eppure lei, il suo candore, la sua purezza, gli trasmettevano talmente tanta calma e quiete da voler fare in modo che quell’attimo non finisse mai. Era come una piccola nuvola bianca tra altre completamente nere. Una piccola Oasi.
La giovane era decisamente in imbarazzo ma, scioccando, oltre se stessa, anche Draco, si sedette sull’amaca prima evocata e iniziò a parlare:
“Se davvero non ti disturba allora resto un po’. Ma non iniziare come tuo solito a insultare o me ne farai pentire. Oibò, hai detto che vieni qui a pensare e stasera, se posso permettermi, su cosa deve riflettere sua grazia?”
Lui si avvicinò sedendosi accanto a lei.
“Io insultare?! Aaaah Ginevra  non mi conosci affatto. Ti ho detto che sono venuto qui per stare tranquillo, non mi va di alterarmi. Questo posto è speciale e magico allo stesso tempo. Guarda in alto. Guarda quante stelle. Solo qui si può ammirare un cielo come questo,  a quest’ora e senza che nessuno ci scopra.”
La ragazza si trovò a sperare che nessuno li scoprisse. Era sorprendentemente piacevole conversare con quel ragazzo per la prima volta. E inoltre non poteva proprio negarlo…era davvero stupendo alla luce della luna.
Alzò anche lei il capo e rimase ad ammirare quello spettacolo per un po’. Chinò il capo e incontrò gli occhi di lui.
“Perché sei così stranamente gentile con me stasera?”
Stranamente gentile, eh? Così mi offendi nell’orgoglio mia giovane compagna di avventure notturne.”
“ahahah avventure notturne non le definirei affatto. D’altronde ci siamo incontrati solo per caso anche se in effetti stiamo entrambi violando il coprifuoco. Spero solo che Hermione o qualche altro prefetto non ci trovi qui, potrebbero pensare chissà cosa vedendo me e te su un’amaca a quest’ora in abbigliamento…ammettiamolo, leggermente compromettente.” E  finito di parlare prese a sistemarsi la graziosa tenuta notturna in modo da coprire, seppur con scarsi risultati, la maggior parte di pelle possibile.
“Ginevra tranquilla, se qualcuno, chiunque sia, dovesse arrivare ora o più tardi penserei io a obliviarlo a dovere e mandarlo via.”
“Ma sei matto?!? È contro la legge!!” si animò la giovane.
“eheh credi davvero che una cosa tanto innocua, come far dimenticare di aver visto qualcosa a qualcuno, possa essere tanto terribile? Mettilo a confronto con i pettegolezzi . Preferisco di gran lunga sovvertire alle leggi. E poi anche tu mi sembri abbastanza incline a infrangere le regole o non saresti qui e scommetto che ti piace stare quassù con me.” Disse queste ultime parole sussurrandogliele nell’orecchio che procurarono alla ragazza leggeri brividi lungo la schiena e un tenue rossore sulle guance prima candide.
Egli, vittorioso di quel risultato, continuò:
“Scommetto anche che ti piacerebbe tornare qualche altra sera e magari passare altro tempo qui con me.”
Ginevra rispose prontamente: “Non temi un rifiuto? Sei così sicuro di te stesso? Mmh io non sono tanto sicura che mi piaccia stare qui con te.. ahahah ..Non ti annoi un po’?”
“Beh ogni tanto mi rifiuto da solo, tanto per combattere la noia.” Rispose mesto il giovane e aggiunse:
“Ma cosa direbbe il tuo ragazzo…Dean giusto? Cosa direbbe sapendoti qui con me?”
“Dean non è più il mio ragazzo!”
“Ah e lui lo sa? Perché ti guarda come se volesse mangiarti”
La ragazza si stava innervosendo.
L’animo nero e la naturale predisposizione del ragazzo per la malizia si fecero strada nella conversazione.
“e come dimenticarci di San Potter, non hai forse una cottarella per lui?!”
La ragazza si alzò di scatto con i pugni serrati. Lo guardò con disprezzo. Un disprezzo che ferì il giovane più di quante egli stesso avrebbe mai pensato e rispose:
“Harry e io siamo solo amici. Sembravi quasi simpatico fino a poco fa.” Si girò per andar via.
“No aspetta Ginevra. Non volevo farti arrabbiare era solo per scherzare.” Disse lui prendendole un polso.
Lei strattonò il braccio e tornò a sedersi:
“Odio quando mi si associa inevitabilmente per la ragazza di Harry. Si magari prima potevo avere una cotta per lui. Avevo undici anni per Merlino! Ora ne ho 15, non è forse arrivato il momento di smettere di considerarmi una bambina?” disse lei infervorata.
Daco era abbastanza divertito da quella risposta e soddisfatto dalle parole di lei. A quanto pare San Potter l’aveva persa. Che sciocco!
“Hai ragione Ginevra. Confesso che il mio era solo un modo per sapere se fossi impegnata o meno.”
“e cosa importa a te?!”  
“mi importa perché altrimenti non potrei fare questo.”
Lei non lo calcolò. Il gesto di lui arrivò inaspettato e allo stesso tempo sconvolse entrambi per ciò che avvertirono.
Draco posò le sue labbra su quelle di lei e mise la sua mano destra sulla guancia della giovane.
Fu un tenue bacio, si guardarono negli occhi. Entrambi emanavano scintille. Le loro bocche a contatto erano come infuocate. Un fuoco che pervase entrambi. Una strana elettricità scorreva nelle loro braccia. Si chinò ancora a baciarla ma con un ardore nuovo, incontrollato e senza senso. Come fuoco sulla pelle. Le loro labbra erano come scottate. Draco si alzò, fece quel sorrisetto furbo capace di far fare una capriola allo stomaco della giovane e le sussurò all’orecchio:
“Buonanotte Ginevra” pronunziò quel nome come accarezzandolo con le labbra. “ Ci ritroviamo qui domani sera.” Posò ancora le sue labbra su quelle di lei in modo tenue e poi scomparve nella notte.
 
 
 
Ciao a tutti e ben ritrovati!!
Spero che questo capitolo vi piaccia e, se vi va, vi invito a lasciare un piccolo commento, positivo o negativo che sia, per sapere cosa ne pensate. :D
A presto spero, e come sempre un bacio ad ogni lettore.
   
 
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