Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Didda94    30/04/2009    1 recensioni
Mi scuso per non avervi detto prima che il mio nickname su alcuni siti è Jirachina94.Questa storia l'ho pubblicata su uno di essi e dopo averla ritrovata ho deciso di pubblicarla quì.La storia parla di Ash e dei suoi amici che vogliono sconfiggere Giovanni e di tre sorelle le cui vicende s' intrecciano con quelle dei nostri amici. Ps:Quando ho provato a mettere come nickname Jirachina94 mi dava errore pertanto mi scuso ancora e chiedo di non pensare al plagio della storia visto che è mia.So anche che devo continuare l' altra ff quì pubblicata e pertanto vi chiedo un po di pazienza...
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ringrazio Mikuri Uchiha e PGV 2 per le recensioni e vi presento il capitolo 5 che ho soprannominato “il capitolo delle verità”. Esatto perché stò per svelarvi chi sono le tre sorelle di cui la storia s’ intreccerà con quella di Ash e dei suoi amici. Poi vi racconterò una storia molto antica, quella di un potere che c’ entra con le tre sorelle...Io non vi svelo nient’ altro pertanto...Buona Lettura!!!

Azzurropoli, Kanto

La mattina dopo era il 1 Settembre primo giorno del Congresso. Dopo che tutti si furono alzati e vestiti Erika passò di corridoio in corridoio a consegnare un foglietto con il numero della camera assegnata, il piano in cui si trovava e allegato l’ orario delle lezioni. Petra evitò di prendere l’ ascensore calcolando che sarebbe stato iper-mega-super-affollato come diceva Alice e dato che i suoi bagagli non pesavano molto si fece le scale fino all’ ultimo piano, il terzo, dove le era stata affidata la camera. Dopo aver girato in lungo ed in largo arrivò in quella giusta. Era di certo la prima perché c’ era ancora la chiave sulla porta. Bussò per vedere se c’ era qualcuno dentro e frugato ogni dubbio entrò. A prima vista poteva sembrare la camerata di un college. Cinque deliziosi letti erano posizionati in alcuni punti strategici. Poggiò le sue cose sul primo letto che le capitò vicino. La stanza era su due livelli collegati con alcuni gradini. Vi era una graziosa scrivania, molto grande, con cinque sedie intorno.”Molto utile se dovrò studiare per i test”pensò Petra. Sul soffitto pendeva il grande lampadario di cristallo con gli addobbi di pietre preziose. Appena lo vide Petra si ricordò del ciondolo e lo tirò fuori da sotto la maglia. Le tornarono in mente solo allora i misteriosi sogni che faceva da quando sapeva la verità. Prese una sedia e si sedette vicino alla finestra osservando lo strano gioiello, l’ unico legame con il suo passato. Non immaginava nemmeno cosa sarebbe successo quel giorno. Con le lacrime che le pungevano gli occhi e la voce dimezzata si mise ad intonare il pezzo di una canzone, tratta da uno dei suoi musical preferiti;la sua voce, di solito linda e chiara, risuonò spezzettata.

I have a dream, a song to sing

To help me cope with anything

If you see the wonder of a fairy tale

You can take the future even if you fail

I believe in angels

Something good in everything I see

I believe in angels

When I know the time is right for me

I’ ll cross the street-I have a dream

“Eh già io ce l’ ho un sogno. Capire chi sono”ripensò Petra mentre si asciugava le lacrime. Riuscì a sistemarsi appena in tempo perché la porta si aprì di scatto. Si alzò in piedi per vedere chi era. “Ma tu sei...”la voce di chi aveva parlato risuonò carica di sorpresa.

“Ma tu sei la ragazza con cui mi sono scontrata stamattina...””Petra”la corresse recitando il suo nome

“Scusami ma non ho una buona memoria, riesco a memorizzare solo certe cose”disse Bianca.”Allora, tu sei Bianca, giusto?”disse Petra.”Sì, mi chiamo così” proseguì”visto che saremo compagne di stanza propongo di conoscerci meglio””Ok”disse Petra”Mi chiamo Petra, ho quasi 15 anni, faccio la Capopalestra a Ferruggipoli,Hoenn e alleno Pokemon di tipo roccia””Sul serio?”domandò Bianca stupita”Certo”rispose Petra.”Allora io mi chiamo Bianca, farò 14 anni a Dicembre e faccio la capopalestra a Nevepoli allenando Pokemon di tipo Gelo”Semmai di tipo Ghiaccio”la corresse Petra.Appena finì la frase sentirono bussare alla porta. “Avanti”dissero entrambe. Sulla soglia apparve un'altra Capopalestra.

“Scusate è questa la camera 333c?””Sì, se sulla porta non c’ è scritto diversamente” rispose Bianca. Il contrasto fra le due voci, una dolce e l’ altra squillante, diede a Petra un leggero brivido.”Ehm forse dovrei presentarmi”pensò la nuova arrivata. “Io son Jasmine, ho compiuto 16 anni a Febbraio,  e son Capopalestra a Olivinopoli e specialista con l’ acciaio”.Fatte le dovute presentazioni si misero a disfare i bagagli scambiando qualche frase fra di loro. Oramai si conoscevano come amiche di vecchia data. Finito di mettere ordine si sdraiarono tutte e tre esauste sul tappeto che ricopriva la stanza. A quel punto Bianca si sentì in dovere di fare una domanda personale.

”Beh, perché non parlate mai dei vostri genitori?””Preferisco di no”rispose Jasmine in tono duro. La sua voce si era fatta improvvisamente velata,come se le fosse venuto improvvisamente il raffreddore.”Perché questa domanda?”domandò Petra tentando di calmare le acque. “Così non li citate mai” spiegò Bianca sedendosi. “Ho capito”disse Jasmine dopo alcuni minuti di silenzio “Voi due siete state adottate”spiegò mettendosi a sedere anche lei.”Che cosa?Ma tu come...”risposero Petra e Bianca all’ unisono. “Anche io sono stata adottata. Avete i miei stessi comportamenti quando si parla di genitori” disse loro Jasmine. “Questa è bella. Io e due delle mie compagne di stanza siamo state adottate” pensò Bianca divertita. Dopo altri minuti di silenzio finalmente si decidete a proporre quella questione. Le sembrava ridicolo ma sentiva che quelle due ragazze le erano familiari.”Ma voi avete qualche cosa della famiglia..insomma...della vostra vera famiglia?Perchè io ho questo” disse la piccola Capopalestra ed estrasse da sotto la maglia un ciondolo simile a quello che Petra aveva ricevuto quella mattina. Solo che su quello vi era una pietra giallo-arancio. Jasmine lo fissò un attimo e poi tirò fuori anche il suo che aveva una pietra viola. Petra tirò fuori il suo con la pietra verde. Una luce scattò. Tutta la stanza s’ illuminò d’ improvviso. Tutte e tre chiusero gli occhi. Tutte e tre rimasero in silenzio per alcuni minuti.

Le tre luci avevano fatto apparire d’ avanti a loro alcuni oggetti:un piccolo scrigno,una videocassetta ed una busta. Rimaste tutte e tre a bocca aperta. Dopo avere inserito la cassetta nel video registratore si accomodarono tutte e tre su alcune sedie senza dire una parola. Il nastro partì subito. Sullo schermo apparve una giovane donna seduta su un divano. Aveva le mani in grembo e alcune lacrime le scendevano copiose dagli occhi ”Carissime bambine mie...” a quelle parole Bianca fermò il nastro. “Che ha detto...”domandò spaventata.”Ci ha dato delle bambine...ha detto bambine mie”rispose Jasmine. Fu Petra a quel punto a mormorare “Non penserete che noi...”chiese con un filo di voce. Bianca fece ripartire il nastro. Dopo lunghi minuti passati in silenzio ad ascoltare la storia della famiglia della donna che stava parlando si udirono le fatidiche parole”Voi tre siete sorelle”.  Jasmine guardò sgomenta le altre due e poi tremante chiese” Ci sta dicendo che noi tre siamo...sorelle?”A quelle parole Petra temette il peggio. In quel momento la busta s’ illuminò fra le mani di Bianca. L’ aprì tremante e vide che dentro vi erano alcuni piccoli fogli. Prese il primo e lo lesse a voce alta.

Covo dei Rockets, appartamento privato di Giovanni

“Mamma, finalmente oggi voglio spiegarti tutto su quello che ti ho detto l’ altro giorno. Non devi dirlo a nessuno. Capito?” spiegò Giovanni alla donna che gli stava di fronte. “Ho capito” disse lei con aria scocciata “Racconta” lo incitò curiosa come non mai.”Allora questa storia inizia 500 anni fa...A quel tempo nacque una ragazzina che aveva la capacità di parlare con i Pokemon””Tutto qui?”lo interruppe l madre già annoiata.”Aspetta, ci stavo arrivando. Lei aveva la capacità di saper parlare con i Pokemon Leggendari, solo che poteva farlo in un modo:cantando. “Interessante” commentò sua madre”Comunque il Team Rocket di allora riuscì a portarla dalla loro parte quando diventò adulta. Oramai si era già sposata ed aveva avuto dei figli. Quando capì che noi eravamo malvagi, grazie a sua figlia minore, progettò il suicidio ma prima scrisse una profezia: 500 anni dopo sarebbe vissuta una sua discendente che avrebbe avuto il suo stesso dono.  Il team Rocket allora fece fuori tutti i suoi figli e suo marito: ma la più piccola, proprio quella che l’ aveva aiutata a pentirsi si salvò e fuggì lontano. Penso che sia una delle figlie di quei due visto che entrambi discendono  da quella stirpe””E scommetto che tu vuoi che “l’ erede” ti dia una mano per conquistare il mondo” disse sua madre sorridendo malignamente.”Vedo che capisci al volo. Mia nipote mi sostituirà al Congresso e mi darà preziose informazioni sulle loro care figliole. Nel giro di poco tempo il piano si realizzerà” spiegò Giovanni. Soddisfatti si misero a ridere. Il Congresso era iniziato ma forse per qualcuno nel peggiore dei modi.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Didda94