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Autore: Gaia_dc    02/09/2016    2 recensioni
Ziva David doveva ancora compiere i 17 anni, quando un attentato nel suo paese d'origine, Israele, mise in allarme il padre, Eli David, il direttore del Mossad, che la mandò , insieme con il resto della famiglia, in America. Ziva è riservata, anche troppo, e non sa quanto riuscirà a resistere lontano da casa, senza affetti e senza i suoi... Amici... Se tali si possono definire!

Tony DiNozzo ha 17 anni, frequenta il penultimo anno del liceo e si definisce uno "Spirito libero". È il capitano della squadra di basket dell'Anacostia High School, è il ragazzo più popolare della scuola, i compagni di squadra sono i suoi migliori amici, ed esce con le cheerleader... Potrebbe desiderare di meglio?
Sì... Solo quando si renderà conto che lui non è come tutte quelle persone che lo circondano, e che forse, i suoi veri, unici amici sono Abby Sciuto e Tim McGee...

E se un giorno Tony e Ziva si incontrassero e decidessero di mettere il proprio cuore l'uno nelle mani dell'altra?
E se proprio quando sembra andare tutto per il meglio, qualcuno ha ordini precisi dall'alto, di dover tornare a casa? Ma ormai casa è l'Anacostia High School!
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Abigail Sciuto, Anthony DiNozzo, Timothy McGee, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Avete mai provato quella sensazione di sicurezza assoluta, in cui niente vi fa paura, e gli incubi diventano solo un ricordo sfocato fino a scomparire completamente? Può durare una frazione di secondo, o per anni… Ma comunque sia, sarà sempre la sensazione più bella della tua vita… E tu lo sai, che prima o poi arriverà un momento in cui quella sicurezza svanirà, all’improvviso, come una semplice goccia d’acqua che intorpidisce un intero e calmo lago. Eppure quel momento non ti fa paura, perché come ho già detto, in quella sensazione che precede quel momento, niente può farti paura.
 
“Che ci fai qui? Ziva ti aveva detto di sparire… Dovevi lasciarla in pace!”
 
 
 
 
 
Ari si era svegliato alle 5 del mattino, perché come ogni giorno, all’alba usciva per andare a correre, e come ogni mattina, passava a controllare le sue sorelle. Tali dormiva come sempre, e sembrava un piccolo angioletto. Quella mattina, Ari lasciò che per una volta nella vita, la sua mente venisse occupata da tanti pensieri più sereni. Si sedette accanto a lei e le accarezzò la fronte. Aveva notato sin dall’inizio il legame che univa Tali e Ziva, e guardava come la più grande si pendeva cura della più piccola, e come spesso accadeva anche il contrario, senza che nessuno se ne accorgesse. Avrebbe voluto instaurare lo stesso legame con Ziva, essere più presente nella sua vita, essere un fratello maggiore migliore…
 
Si alzò poco dopo aver dato un bacio a Tali sulla fronte, ed entrò in camera dell’altra ragazza. Solo che quando aprì la porta, non la trovò sola… Era decisamente in compagnia di un ragazzo che a torso nudo la avvolgeva… Era muscoloso, dai capelli castani e gli occhi verdi… Si, occhi aperti, era sveglio, e probabilmente aveva trascorso tutta la notte a osservare la ragazzina minuta che dormiva sul suo petto… Ari conosceva bene quel ragazzo… Tony!
 
“Che ci fai qui? Ziva ti aveva detto di sparire… Dovevi lasciarla in pace!”
Gli sussurrò in tono minaccioso.
 
“Fa’ silenzio o la sveglierai!”
Rispose secco il ragazzo.
 
“Perché sei a torso nudo nel letto di mia sorella?!”
 
“Per riscaldarla! Stava iniziando ad agitarsi nel sonno, e so che stare a contatto con la pelle la fa sentire meglio…”
 
In realtà era lo stare a contatto con il petto di Tony e sentire il battito del suo cuore a farla sentire sempre meglio, e questo Ari lo sapeva.
 
“Siamo alla fine di Aprile… Non fa freddo!”
Si limitò a dire.
 
“Tranne in alcune notti! Ari… Adesso esci prima di svegliarla!”
Replicò Tony.
 
Ari, infuriato per il fatto che Ziva avesse perdonato quel ragazzo, e che avessero dormito insieme, uscì di corsa, sbattendo la porta. Il rumore sordo del legno che sbatteva, fece svegliare Ziva di soprassalto e la prima cosa che vide quando alzò la testa dal petto di Tony, fu una distesa verde smeraldo, imprigionata in due occhi dolci e accoglienti.
 
“Buongiorno Occhioni belli e assonnati…”
Le sussurrò sorridente.
 
“Che ore sono?”
Domandò con la voce ancora impastata.
 
“Puoi dormire ancora un po’…”
Le disse mentre le accarezzava la testa e le dava un bacio sulla fronte. Ziva seguì il suo consiglio, e si riaddormentò questa volta sul suo cuscino, e fu Tony ad appoggiarle la testa sulla spalla, provando a dormire qualche ora.
 
 
 
 
Poche ore dopo, il suono continuo della sveglia di Ziva, la ridestò dal suo sonno, ma quando si voltò per svegliare Tony, lui non c’era più. Al suo posto, sul cuscino trovò un post-it.
 
Buongiorno mia piccola Ninja,
Oggi non posso passare a prenderti  perché devo sbrigare delle cose. Ci vediamo a scuola.
Ti amo.
               Tony.
 
Ziva sorrise, domandandosi cosa avesse di tanto importante da fare alle 7:30 del mattino…
 
P.S.  Te lo dico in modo da farti trovare preparata: Ari è entrato in camera qualche ora fa, e non sembrava affatto contento. Se dovesse iniziare a parlarne, chiamami che risolviamo insieme la faccenda.
Ti amo!
 
Continuò a leggere il biglietto, e l’unica cosa a cui riusciva a pensare era che Ari non doveva più intromettersi nella sua vita. Lei era libera di innamorarsi e perdonare chiunque volesse, e lui, sebbene lo facesse solo pe il suo bene, non doveva mettersi in mezzo.
 
Scese per fare colazione, e notò di essere la prima ad essersi svegliata, così, essendo di buon umore per la notte trascorsa, e dal momento che non aveva alcuna intenzione di darla vinta ad Ari, decise di preparare la colazione per tutti.
 
Poco dopo Tali la raggiunse in cucina con il viso ancora un po’ assonnato.
 
“Buongiorno topina”
La salutò Ziva mentre preparava dei pancake per tutti.
 
“Ciao Zee”
Ricambiò il saluto.
“Credevo non ci fosse più nessuno in casa…”
 
Ziva smise di cucinare e chiese come mai sua sorella avesse pensato ciò.
 
“Mamma e Ari non ci sono, e non ti ho trovata nel letto…”
 
“Mamma e Ari non sono in casa?”
Chiese esitante.
 
La piccola scosse il capo, mentre ancora assonnata si strofinava un occhio.
“Va tutto bene, Zee?”
Domandò, notando una crescente irritazione nello sguardo di sua sorella.
 
“Certo tesoro… Tutto bene…”
Non finì di pronunciare la frase, che sentì la serratura della porta di casa scattare, e qualcuno entrare. Si precipitò a vedere chi fosse, quando vide Rivka e Ari entrare in casa.
 
“Dove siete stati?!”
Domandò innervosita.
 
“Abbiamo fatto visita ad un bel ragazzo moro dagli occhi verdi a cui non erano chiare alcune cose…”
Rispose il ragazzo.
 
Appena Rivka vide la rabbia affiorare negli occhi della figlia, aggiunse:
“Già… Ti ricordi Will?”
 
“Will? Sei… Sei andata da Will?”
Chiese interdetta.
 
“Si…”
 
“Alle sette del mattino… Accompagnata da Ari…”
Aggiunse Ziva poco convinta.
 
“Voleva chiudere definitivamente con lui, ed io dovevo essere abbastanza convincente da non farlo più avvicinare…”
Spiegò Ari.
 
Ziva lo scrutò, prima di decidere di credergli, e tornare da Tali.
 
 
 
 
“Perché non le hai detto la verità?”
 
“Perché ho ricostruito da poco il rapporto con Ziva… Non posso perderla di nuovo!”
Rivka era alquanto agitata per la situazione, ed il solo pensiero di essere odiata dalla figlia, la faceva stare male.
 
“Allora perché sei venuta con me?! Quando lo scoprirà, e lo scoprirà, sarà ancora peggio!”
 
“Perché non voglio che Ziva debba vivere quello che ho vissuto io a causa di un uomo che non ci tiene! Non posso permettere che soffra per un uomo dopo tutto quello che ha passato!”
 
 
 
 
 
Terminata la colazione, il clima in famiglia si era ristabilizzato, per quanto possibile. Ziva infatti aveva programmato di fare una sorpresa alla piccola Tali… Che ancora non sapeva niente della vespa...
 
“Ehi Topina… Oggi ti accompagno io a scuola…”
 
“Non viene Tony?”
 
“Ha detto che doveva fare una cosa importante…”
La piccola un po’ titubante, accettò.
 
Così, appena fuori di casa, tali iniziò a domandarsi con cosa la sua sorellona, l’avrebbe accompagnata a scuola.
 
“Zee…”
 
“Si Tali?”
 
“Non è che io voglia mettere in dubbio la tua capacità di giudizio… E non è che io non abbia voglia di fare una bella corsetta… Ma hai intenzione di andare a scuola a piedi? Cioè per me va bene… Ma…”
Tali fece una pausa, e Ziva stava per scoppiare a ridere… Sua sorella era fantastica…
“Zee, ti senti bene?”
 
“Tranquilla Tali… Non andremo a piedi…”
Le rispose ridendo… Mentre camminavano verso lo spiazzale con la vespa di Ziva.
 
“Ah…”
Rispose la piccola ancora un po’ dubbiosa e sempre più convinta che Ziva non stesse bene.
“Però ora stiamo camminando… Lo sai vero?”
 
Ziva non rispose, e pochi secondi dopo si fermò.
Tali all’inizio non capì, ma quando si guardò attorno, e vide la vespa, si portò le mani alla bocca e sgranò gli occhi.
 
“La vespa! Andiamo a scuola in vespa?! Ma come…? Non l’avevano distrutta?”
 
“Si… Ma Tony è riuscito ad aggiustarla!”
Spiegò la ragazza.
 
“Ziva… Al tuo posto io quel ragazzo me lo sposerei!”
Decretò la piccola, facendo ridere la sorella.
 
 
 
 
“Nervoso pivello?”
Chiese Tony, mentre iniziava a sudare.
 
“No Tony… Tutti gli anni ho chiesto ad Abby di venire al ballo con me… Immagino che ora che stiamo insieme se lo aspetti… Non sono io quello nervoso qui!”
Sghignazzò McGee.
“Io ho già preparato le rose nere, e con i petali ho scritto PROM? All’entrata della scuola”
Rispose orgoglioso il ragazzo.
 
“Che tenerone!”
Lo prese in giro Tony.
 
“E tu invece?  Che hai intenzione di fare? Voglio dire… Sai che lei ti ama ancora… E non andrà al ballo con nessun altro… E…”
 
“Tim… Io e Ziva abbiamo chiarito tutto!”
Lo tranquillizzò il ragazzo.
 
“E quando? Non mi hai detto niente… E ieri sera, non vi parlavate nemmeno…”
 
“Beh…
 
 
 
Quando Ziva arrivò a scuola, salutò i suoi amici, che diversamente da come accadeva di solito, non erano in aula ma fuori dalla scuola.
 
“Ehi ragazzi, che fate qui fuori? Perché non entrate?”
Domandò.
 
Abby si scostò esultante, e mostrò a Ziva quello che McGee aveva fatto per lei.
 
“Prom?”
 
“A fine anno ci sarà il ballo della scuola… E in questo periodo tutti i ragazzi iniziano a chiedere alle ragazze di andarci insieme…”
Spiegò Abby.
“Io ci sono sempre andata con Tim… Ma immagino che quest’anno qualcosa sarà diverso!”
Aggiunse con una punta di malizia che il ragazzo colse al volo, prendendola per i fianchi e lasciandole un leggero bacio sulle labbra.
 
Poco dopo, tutti e 4 i ragazzi entrarono a scuola, e Ziva iniziò a domandarsi cosa avesse dovuto fare Tony quella mattina…
 
 
 
 
“Senti questa…”
McGee ed Abby parlavano sottovoce mentre erano seduti ai banchi.
“Tony e Ziva sono tornati insieme… E sono felici!”
 
“E questo dovrebbe sorprendermi perché…?”
 
A quella risposta, McGee rimase di sasso… Si aspettava che facesse salti di gioia…
 
“Tim… Io so sempre tutto… Mi accorgo di tutto… io scruto le persone… Non hai notato le occhiatine che si lanciavano fuori dalla scuola? E non hai notato che casualmente oggi Ziva è venuta a scuola con la sua vespa?”
Aggiunse la ragazza in tono cantilenante.
 
“Ehm… Avrei dovuto?”
 
“È per questo che ti amo!”
Scherzò Abby, prendendolo in giro e dandogli un bacio inaspettato.
 
 
 
 
“Staranno parlando di noi?”
Chiese Ziva sottovoce a Tony, osservando Abby e McGee.
 
“Non lo so, ma anche se lo facessero, non indovineranno mai quello che sta per succedere!”
Rispose malizioso Tony, prima di darle un bacio intenso.
“E non mi riferivo a questo bacio!”
Spiegò con la stessa aria da spaccone, lasciando Ziva perplessa e incuriosita.
 
 
 
 
“Ma Tony e Ziva stanno di nuovo insieme?”
 
“No guarda, Ej… Si baciano perché si sono lasciati… Certo!”
 
“E… Questo non ti dà fastidio, Jeanne?”
Chiese Ej, intimorita.
 
“Certo che si… Ma troverò un modo per allontanarli… Ho molte riserve ancora!”
Aggiunse assottigliando lo sguardo, usando gli occhi come fossero lame taglienti.
 
 
 
 
 
Al termine delle prime ore di lezione, durante la pausa pranzo, Ziva ed Abby, uscendo dalla classe di Fornell, notarono immediatamente una scia di fiori che portava verso le scale… Molte ragazze iniziarono a seguire la scia, ma quando Abby prese in mano un bigliettino, con su scritto “Mia bella israelianaci mise poco ad allontanare tutte le ragazze da quella scia, intuendo già cosa stesse facendo Tony.
 
 
“Per me?”
Domandò incredula.
 
“Avanti, raccogli queste rose, e io ti seguo!”
La incoraggiò Abby.
 
Ziva fece come le era stato detto, e iniziò a raccogliere tutti i fiori che trovava lungo il corridoio fino alle scale, dove trovò un bigliettino.
 
“Sei testarda”
C’era scritto, e insieme al biglietto, era legato alla rosa un foglio con il voto dell’esame di spagnolo di Tony… Superato!
 
Proseguì scendendo le scale, ed alla fine della seconda rampa, trovò un’altra rosa alla quale era legato un altro bigliettino.
 
“Sei pericolosa”
E all’interno del biglietto era presente un proiettile…
“Il pivello ne sa qualcosa!”
 
Ziva intuì immediatamente ciò che intendesse… E ricordò il momento in cui aveva lasciato una pistola alla sorellina… Sorrise.
 
Raccogliendo i fioti sui gradini della seconda rampa di scale.
 
“Sei davvero mozzafiato”
Trovò scritto su un altro biglietto, al quale era legata la fotocopia che lo stesso Tony le aveva dato, e sul quale era scritto che Ziva avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Satine nello spettacolo.
 
Ziva rise, e continuò a raccogliere le rose, finché non arrivò nel cortile della scuola, dove trovò un bouquet di fiori di lavanda.
 
“Profumi di lavanda”
Trovò scritto sull’ennesimo biglietto, e quando raccolse il bouquet e alzò lo sguardo, si trovò davanti il suo Tony, con in mano un peluche a forma di orsacchiotto, che a sua volta aveva un cuore in mano.
 
“Sei la persona che amo! Vuoi venire al ballo con me?”
Disse alla fine il ragazzo.
 
Ziva rimase a bocca aperta… Non si sarebbe certo aspettato tutto questo… E l’unica cosa che fece, fu buttare all’aria tutti i fiori che aveva in mano, dicendo un sonoro “Si” e correndo tra le braccia di quel ragazzo, mentre i fiori ricadevano tutti intorno a loro come fossero una pioggia di colori e profumi.
 
 
 
 
Fu durante il pranzo, che poi accadde l’ultima cosa che Ziva potesse immaginare…
 
“Salve ragazzi dell’Anacostia High School!”
Disse la preside Shepard, entrando in mensa.
“Come ben sapete, la fine della scuola è vicina, e ben presto ci sarà il ballo di fine anno, nella palestra della scuola. E con il ballo, si parla anche di re e regina del ballo. Quindi, sono lieta di avvisarvi anche quest’anno i nomi delle coppie candidate: Jeanne Benoit e Ray Cruz, Zoe Keats e Nick Jordan, Wendy Miller e Justin Kemp.”
Spiegò, e dopo ogni nome seguì un applauso.
“Ed ora come ogni anno, la quarta coppia nominata dagli studenti…”
Trascorsero diversi secondi d silenzio in cui la tensione crebbe, prima che la coppia venisse dichiarata
“Ziva David e Tony DiNozzo!”
 
Ziva per poco non sputò l’acqua che stava bevendo, facendo ridere il resto del tavolo. Poi sgranò gli occhi e guardò i suoi compagni con un’aria da cucciolo sperduto…
 
“Che… Che significa?”
Chiese
 
“Significa che io e te spaccheremo la faccia a Jeanne e Ray, e diventeremo re e regina del ballo!”
Spiegò il ragazzo, mentre lei sorrideva e Abby e McGee lo guardavano incuriositi.
 
 
 
 
“Abby ma sei proprio sicura che…”
 
“Si Ziva! Devo farlo! È una questione di vita o di morte! Non ti abbandonerò nel momento del bisogno!”
 
“Abby… Ascolta…”
 
“No! Sono la tua migliore amica, e non ho intenzione di lasciarti in questo stato! Ho detto che ci sarei stata sempre, e così farò!”
 
“Ma…”
 
“Lo so Ziva! Sarà dura, e siamo da sole qui, e non c’è nessuno che ci possa aiutare, ma insieme ce la possiamo fare! Sei con me?”
 
Ziva scrutò la sua amica negli occhi… Si fidava di lei!
 
“Sono con te!”
Decretò, afferrando la mano di Abby che la aiutò ad alzarsi… Da una panchina nel centro commerciale nel quale erano andate per scegliere l’abito del ballo per Ziva!
 
“Okay allora, devi provare, questo, questo… Oh questo per forza! E queste scarpe poi…”
 
“Abby… Non credi he qualcosa di più semplice andrebbe bene? Tipo un tubino?”
Si azzardò a chiedere, pentendosene all’istante, a giudicare dall’occhiata che ricevette di ricambio.
 
“Okay, allora adesso vai nello spogliatoio e te li provi tutti! Abbiamo tutto il giorno!”
Gridò esultante, spingendo letteralmente Ziva dentro il camerino.
 
Poco dopo, notando che Ziva non usciva, Abby si avvicinò…
“Tutto bene lì dentro?”
 
“Io non esco vestita così!”
 
“Oh, andiamo Ziva, fatti vedere… Okay entro io!”

Appena entrò Ziva era bellissima. Indossava un abito che probabilmente non rispecchiava in pieno i suoi gusti e il suo carattere, ma nonostante ciò, era divina.
 
Era un vestito senza bretelle, con un toppino argentato, che terminava a V sull’ombelico e si legava alla gonna di seta blu, che scendeva dritta sui suoi fianchi.
 
“Okay sei meravigliosa! Adesso esci, che Tali ti deve vedere! Anche il suo giudizio è importante! E poi con una sorella come te, dovrà imparare a vestirsi da sola per il suo ballo!”
Spiegò, trascinando la ragazza fuori dal camerino.
 
“Wow!”
Esclamarono in coro Tali e McGee, rimanendo senza parole!
 
“Io penso che se Tony ti vedesse in questo momento, dovrebbe fare appello a tutte le sue forza per non saltarti addosso!”
Commentò il ragazzo.
 
“Tim… E tu che ci fai qui?”
Chiese Ziva.
 
“Oh l’ho chiamato io! Lui sta aiutando Tony a scegliere, e siccome dovrete essere coordinati, deve sapere come ti vestirai tu!”
Rispose Abby elettrizzata.
 
“Pivello, credo che la cravatta non vada bene con i pantaloni… Non lo so, mi sembra…”
Tony arrivò in quel momento, e quando alzò lo sguardo, e vide Ziva, rimase a bocca aperta. Non le aveva mai visto addosso qualcosa del genere, ma era davvero sexy!
 
“Io ve l’avevo detto!”
Decretò Tim, facendo l’occhiolino a Ziva.
 
“Ehm… Tony, perché non la aiuti a slacciare la cerniera?”
Propose Tali.
 
“Tali!”
La riprese immediatamente, Ziva.
 
“Oh no… Io credo proprio che sia una buona idea…”
Aggiunse Abby, accostandosi a Tali.
 
 
 
 
“Allora alla fine, quale vestito hai scelto?”
Chiese Tony, mentre riaccompagnava Ziva e Tali alla loro vespa.
 
“Non quello che hai visto tu!”
Rispose Tali.
 
“Non ti preoccupare Tali… Ora sappiamo cosa regalarle per Natale”
La prese in giro Tony.
 
“Ehi voi due, smettetela! Quell’abito non faceva per me!”
 
“Convinta tu…”
 
Ziva sbuffò, poi domandò
“Tony vieni a casa con noi?”
 
“Ehm… Forse è meglio di no… Sai non vorrei disturbare, e poi stanotte abbiamo anche dormito insieme, e tua madre e tuo fratello potrebbero non gradire la mia presenza.”
 
Ziva si bloccò di colpo.
 
“Tony ma che stai dicendo?”
 
“Niente… È solo che è sera ormai, e magari non è il caso…”
 
“Tony… Non mentirmi! Dimmi la verità… Stamattina perché te ne sei andato prima?”
Chiese Ziva sempre più agitata.
 
“Perché dovevo preparare i fiori, e il peluche per chiederti di venire al ballo con me…”
Non era del tutto falso… Era più una mezza verità.
 
“Tony…”
Continuò Ziva.
 
“Ziva è tutto okay… Non…”
 
“Non ci credo… Non è possibile! Mi hanno mentito ancora… E come si sono permessi… Tony riaccompagna a casa Tali, io devo scappare!”
 
“Ziva aspetta…”
Ma ormai Ziva era partita sulla sua vespa, e conoscendo la sua guida, probabilmente era già arrivata a casa.
 
 
 
 
“Perché non mi avete detto la verità? Perché?”
Urlò appena entrò in casa, trovando Rivka e Ari in cucina.
 
“Ziva di che stai parlando?”
 
“Lo sai benissimo, Ari! Perché continuate a mentirmi? E poi come vi è saltato in mente di fare una cosa del genere?!”
Sbraitò.
 
“Ziva… Ascolta Ziva…”
Provò a calmarla Rivka ma peggiorando solo le cose.
 
“Non c’è niente da ascoltare! Voi non siete nessuno per intromettervi nella mia vita! Io sono libera di scegliere, di amare e di perdonare chiunque io voglia! E voi non siete nessuno per impedirmelo!”
 
“Ziva, ma noi lo facevamo per te…”
Continuò Rivka.
 
“Per me? Siete andati a parlare con Tony per me?! Gli avete detto di non starmi più vicino, o di non entrare in casa o cosa?! Credete che Tony non mi faccia bene? Beh neanche voi mi fate bene! Non ci siete mai, e state cercando disperatamente di rimediare ai vostri errori, restando a casa, e impicciandovi nella mia vita, ma non è così che torneremo ad essere una famiglia unita!”
 
“Ziva, per quanto ne sappiamo potrebbe essere un terrorista!”
Commentò Ari.
 
“Proprio tu parli?! Tu che mi hai accusata di terrorismo? E probabilmente credi ancora in quell’ipotesi? Mi sono sbagliata una volta sul conto di un ragazzo, ma ciò no significa che io mi stia sbagliando ancora!”
 
“Ziva… Io volevo solo evitare che tu soffrissi come io ho sofferto per tuo padre… Volevo evitare che i tuoi figli soffrissero come avete sofferto voi!”
 
“Tony non è papà… E voi non siete nessuno per dirmi con chi posso e non posso stare!”
 
In quel momento, Tali entrò in casa, mentre Tony aspettava fuori per assicurarsi che le acque si calmassero.
 
“Io vi odio!”
Urlò, prima di correre verso la porta, senza neanche salutare la sua piccola Tali, e salire sulla moto di Tony.
 
“Ti prego portami a casa”
Disse, tirando su con il naso
 
Tony non disse nulla, e partì, mentre Ziva si teneva stretta a lui.
 
 
 
 
Dopo un momento per capire cosa fosse successo, Tali si volto verso la madre e il fratello.
“Che avete fatto a Zee questa volta? Perché le fate sempre del male?! L’avete fatta scappare!”
 
“Tali tranquilla, Ziva tornerà!”
La rassicurò Rivka avvicinandosi cautamente alla bambina che stava per iniziare a piangere.
 
“No, non tornerà, perché voi l’avete fatta scappare!”
Disse tra le lacrime.
 
Ari provò ad avvicinarsi, per abbracciare la piccola, ma lei si ritrasse. L’unica persona che voleva in quel momento era Ziva.
 
Tali osservò Ari e Rivka per un secondo, prima di decidere di uscire e andare a cercarla.
 
“Tali aspetta!”
Ari la prese per un braccio.
 
“È sera ormai! Non uscire! La cercheremo domani… Okay? Ma non preoccuparti tornerà!”
Tali guardò Ari negli occhi, poi strattono il braccio che lui aveva afferrato, ma nonostante ciò, fece come le venne detto, e senza dire una parola si chiuse in camera.









NOTA DELL'AUTRICE
Ciao a tutti! Chiedo ancora scusa per l'assenza, e giacché credo sia il caso di chiedere scusa per le prossime... Comunque, credo sia arrivato il momento di avvisarvi che siamo giunti a metà della storia, e ciò che sta per accadere, sconvolgerà ogni cosa... Un consiglio? Aspettatevi di tutto!
Baci,
Gaia.

 
   
 
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