Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ale e fra    31/03/2005    7 recensioni
Nel passato di Harry ed Hermione è successo un avvenimento che piano, piano li ha allontanati, creando tra loro una barriera invalicabile; Ron cerca di appoggiare entrambi ed escogita un modo per farli riappacificare..esso va in porto, e i suoi amici certamente non lo ringrazieranno per lo scherzetto che ha loro giocato... ma forse...? E' una ff scritta a quattro mani (ale69 e FraFra) speriamo che apprezzerete, un bacio!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Cho Chang, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IN MY MIND

IN MY MIND

 

Hermione stava seduta all’ombra della quercia del parco della scuola; nell’aria si sentiva distintamente il profumo primaverile che annunciava l’arrivo di belle giornate da poter passare all’aperto, liberi di correre.

Indossava abiti leggeri, come tutti gli altri studenti, ansiosi più che mai di poter mettere nell’armadio i pesanti maglioni invernali.

Il lago rifletteva come tante scintille i raggi di sole, che andavano a colpire gli scuri occhi della ragazza, creando in essi delicate sfumature ambrate.

Quell’atmosfera calma e tranquilla faceva assopire, come quando si è esposti per troppo tempo ad un caldo rovente.

Hermione sospirò.

Osservare quell’ambiente così perfetto, che ai suoi occhi pareva talmente bello e infinito, le aveva per un attimo fatto dimenticare i problemi che da parecchio tempo le tenevano compagnia; l’accompagnavano dal mattino, quando si svegliava, fino alla sera, quando stanca, tornava nel suo dormitorio e sperava di dimenticarsi della sua vita di adolescente.

 

 “Disturbare durante le lezioni non era mai stato nei suoi piani da studentessa modello, ma quel giorno non aveva potuto redimersi dal non dare man forte ai suoi compagni.

Durante quella lezione si discuteva solo dei maghi che mille anni prima avevano schiavizzato gli elfi domestici e della grandezza e importanza del loro gesto.

Nessuno, alle parole dell’insegnante, aveva alzato la mano per controbattere, così lei si era ribellata mettendosi a giocherellare, insieme agli annoiatissimi compagni, con i nuovi scherzi collaudati dai gemelli Weasley.

Forse Ruf aveva affinato il suo udito o semplicemente era riuscito e mantenere il controllo degli studenti che aveva in classe, cosa alquanto rara durante le sue lezioni, ma il fatto fu che quando li trovò così distratti diede loro una pesante punizione da scontare.”

 

Hermione rimembrando quel ricordo, non poté trattenere un sorrisetto: quanto erano stati ingenui l’anno prima…

Sfogliò con le lunghe dita affusolate il libro di Trasfigurazione; l’inchiostro scuro inciso sulle candide pagine del volume, si confondeva alla vista annebbiata della ragazza, tanto che fu costretta a rinunciare a fare i suoi compiti.

Quel giorno non aveva proprio voglia di studiare, avrebbe preferito andare a fare una bella passeggiata ad Hogsmeade, magari facendo acquisti e prendendo un buon gelato.

Girò il capo alla sua destra: Blaise stava riposando tranquilla.

Il suo respiro era regolare, mentre un leggero soffio di aria fresca le scompigliava un ciuffo ribelle della sua testa.

Dio solo sapeva se Hermione non aveva bisogno di quell’amica, che da un anno a  questa parte era diventata fondamentale nella sua vita.

Ma soprattutto, Dio solo sapeva se non ci fosse stata la punizione di Ruf, come avrebbero mai potuto incontrarsi?

 

“-Bene ragazzi- disse Vitius con la sua vocetta stridula –Siete qui tutti e sei- continuò guardandoli –perché durante l’orario scolastico vi siete comportati in modo alquanto scorretto, e pertanto siete stai giudicati punibili dagli insegnanti. Dunque, il vostro compito sarà…- s’interruppe un attimo per dare un occhiata alla lunga pergamena ingiallita che portava in mano –Sistemare in ordine alfabetico tutti i libri dell’ala est della biblioteca- annunciò, mentre dodici occhi strabuzzati e spaventati insieme lo guardavano attoniti, come se si aspettassero che dicesse che era tutto  un brutto scherzo.

-Avrete sei ore di tempo, praticamente l’equivalente di una giornata scolastica. Naturalmente questo lavoro avrebbe potuto farlo tranquillamente Madama Prince, ma voi siete così giovani…-aggiunse l’insegnante sorridendo bonariamente –Vi consiglio una cosa,  se vi disporrete in coppie impiegherete meno tempo…-

 

-Bene- rispose Ron, che non appena il professore aveva annunciato la loro punizione era stato in procinto di svenire.

 

-Io e Harry lavoriamo insieme!- aveva poi esclamato.

 

- Anch’io e Cho sistemeremo questa dannata biblioteca in coppia- disse Michael Corner; effettivamente Harry non avrebbe mai voluto ritrovarselo trai piedi, ma non è un caso se ci si ritrova sempre qualcuno di spiacevole a ronzarci intorno…

 

-Questo vorrebbe dire…- esclamò Malfoy -… che io dovrei stare con la Granger?-

 

-In realtà ci sarei anch’io Draco, se la cosa non ti reca alcun disturbo- esclamò una ragazza bionda, molto bella, che era arrivata appena in tempo per sentire la punizione sentenziata dei professori e per parteciparvi.

 

-Oh Zabini… La mia compagna di casa preferita! Come mai sei finita in punizione, ragazza?-

 

-Come Malfoy non ricordi? È merito tuo e dei tuoi due scagnozzi privi di qualunque genere di cervello se mi ritrovo in questa situazione!-

 

-Ma davvero? Sono proprio desolato- le rispose lui, freddo come una folata di vento in pieno inverno, duro come una pugnalata in pieno petto.

-Noto con  mio immenso disappunto che oggi non potrò divertirmi come avevo progettato- aggiunse infine glaciale.”

 

 

Aveva provato molte volte a farsi dire cosa era successo con Malfoy, il motivo di quella punizione, ma lei era sempre stata molto vaga quando si toccava questo argomento; sapeva molto bene che Blaise era un’amica preziosa, ma in contemporanea aveva un comportamento alquanto superiore; perché mai sarebbe finita a Serpeverde sennò?

 

In lontananza Hermione notò due persone, che non riuscì a distinguere a causa della vista ancora offuscata dalla luce del sole; vide solo che si stavano scambiando qualcosa di nascosto e che si allontanarono molto velocemente.

 

-Blaise, Blaise? Svegliati!-le disse sottovoce, come se avesse paura che a quella distanza i due riuscissero a sentirla.

 

-Cosa vuoi Granger, sono due notti che non chiudo occhio- rispose scocciata la ragazza, svegliandosi dal giaciglio momentaneo che si era creata sotto l’albero.

 

-Secondo te, chi sono quei due? Ho visto che si stavano scambiando qualcosa sotto i mantelli!-

 

-E allora? Saranno le soluzioni ai test degli esami!- le rispose sempre più irata.

 

-Mh…- fece Hermione dubbiosa. Sapere che circolavano certi imbrogli per superare le prove di fine anno, l’aveva praticamente sconcertata.

-Ma che bisogno c’era di scambiarseli al parco, non potevano farlo di nascosto nei sotterranei? Poi non sono nemmeno credibili, con questo caldo indossare i mantelli….- aggiunse pensierosa.

 

-In effetti…-ammise Blaise. –Se mi informerò sulla merce che circola liberamente ad Hogwarts come contrabbando, mi lascerai in pace?-

 

-Vedremo…- le disse Hermione scherzando.

 

-Bene!-

 

“La luce penetrava dalla grande vetrata della biblioteca e proiettava lunghe ombre sulle pareti.

I ragazzi stavano sudando e mancavano ancora diverse ore prima di poter finire quell’estenuante lavoro.

Hermione e Blaise avevano gli occhi arrossati, mentre osservavano i titoli dei libri e li riordinavano sugli scaffali.

 

…novecento…

 

-E così tu sei la migliore amica di Harry Potter- aveva domandato la bionda interrompendo il  silenzio.

 

-Così dicono- aveva risposto Hermione vaga. Preferiva mantenere le distante dai Serpeverde, anche se quella pareva essere una delle poche dotate di un briciolo di intelligenza.

 

-Deve essere triste avere solo amici maschi, senza nessuna ragazza con cui potersi confidare- intervenne Blaise con aria provocatoria.

 

…ottocentonovantanove…

 

-Non molto, infondo non avere amiche petulanti che girovagano intorno e te tentando di convincerti ad usare una pozione d’amore non è male.- le disse con un mezzo sorriso.

 

-Credi?-

 

-No, ne sono convinta!- le rispose convinta.

 

…ottocentonovantotto….

 

-A volte….- iniziò Blaise - … accettare la realtà è dura, non trovi?

 

Hermione si mordicchiò le labbra; era un vizio involontario, che aveva avuto fin da bambina: la mamma le faceva una domanda a proposito di qualche sua monelleria e lei si mordicchiava le labbra. Era un chiaro segno per ammettere che quello di cui veniva accusata non era solo un’ipotesi, ma bensì la verità.

In effetti era da un po’ di tempo che il rapporto con i suoi amici si era incrinato, specialmente con Harry, con il quale non aveva più quel dialogo aperto come un tempo.

Quasi certamente il problema era dato dal fatto che lei era una ragazza e loro due maschi, lei aveva i suoi problemi, loro due i loro, insomma per certi versi non erano sulla stessa lunghezza d’onda, su due mondi paralleli che faticavano a convergere.

Si sentiva usata, soprattutto da Harry, non sopportava la sua vicinanza, non riusciva neanche lei a capirlo, era come un’allergia che le era magicamente apparsa; sapeva solo che ultimamente preferiva la compagnia di uno Schiopodo Sparacoda al suo migliore amico.

Il fatto poi che la prima serpeverde, incontrata per caso durante una punizione, aveva capito ed elaborato i suoi pensieri dando loro voce, la rendeva estremamente irritata.”

 

-Blaise grazie!- disse Hermione improvvisamente.

 

La bionda si girò verso di lei; i suoi magnifici occhi azzurri riflettevano la luce del sole e apparivano più chiari di quanto già non fossero.

 

-Avrei fatto questo ed altro per un’amica- le rispose con un sorriso.

 

Hermione non avrebbe mai capito come facesse quella ragazza a leggere i suoi pensieri; se li leggeva poi…

 

 

*******

 

Durante quella domenica pomeriggio si fece vivo Ron.

 

-Hermione, potresti andare in biblioteca ad aiutare Harry? Mi ha chiesto di dirtelo, ma se tu non volessi, nessuno ti obbliga ovviamente!-

 

-Non preoccuparti Ron, vado, anche perché inizio ad avere freddo qua fuori!-

 

Il rosso la guardo preoccupato: alcuni ragazzi stavano chiacchierando allegramente con i piedi immersi nell’acqua del lago, alcuni, come le due ragazze, si erano riparati all’ombra di alberi, mentre piccole goccioline di sudore scendevano sulla fronte del ragazzo descrivendo sentieri tortuosi. E lei affermava di avere freddo?

Alzandosi Hermione fece un occhiolino di intesa a Ron e il ragazzo capì al volo e contemporaneamente aumentò anche la sua paura.

 

-Allora a più tardi ragazzi!- esclamò lei andandosene.

 

-Ciao- le rispose Ron.

 

Blaise stette in silenzio. Stava osservando qualcosa di indefinibile davanti a sé, con gli occhi ridotti a due fessure.

 

-Ehm… Buon pomeriggio Blaise!- esclamò Ron.

 

La ragazza gli fece un cenno con la mano, ma non disse niente.

Il rosso non aveva intenzione di voltarsi per vedere cosa di così interessante stesse rimirando lei per ignorarlo così deliberatamente.

Si limitò quindi a studiarla: indossava una leggera magliettina azzurra abbinata ad un semplice paio di jeans; anche vestita così era bellissima.

I tratti del suo viso, in quel momento corrugato in un’espressione concentrata, spiccavano nitidi più che mai, mentre i morbidi capelli biondi andavano a nozze con gli occhi azzurri di Blaise.

Ron, incantato da quell’angelo che gli si parava davanti agli occhi, non si accorse nemmeno della semplice domanda che lei gli pose.

-Ron? Ma ci sei?- quasi gli urlò Blaise, visto che lui sembrava essere caduto in trance.

 

-Eh..? si! Dimmi Blaise, cosa c’è?- le domandò arrossendo furiosamente.

 

Lei inarcò un sopraciglio osservandolo con uno sguardo esaminatore.

 

-Ho detto… Potter e la Granger hanno litigato?-

 

-Ah… non so, ho solo notato che tra loro c’è qualche piccola incomprensione, ma nulla di più, perché?-

 

Ancora una volta la biondina sembrava essere immersa nei suoi pensieri, perché non rispose, si limitò a fare un piccolo sbuffo di disapprovazione

 

-Forse ho trovato!- esclamò infine, riportando il suo sguardo al parco –Ron, vieni con me- disse, prendendolo per mano e trascinandolo con sé attraverso un immensa distesa di prati verdi.

 

 

******

 

 

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ale e fra