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Autore: ale e fra    08/04/2005    4 recensioni
Nel passato di Harry ed Hermione è successo un avvenimento che piano, piano li ha allontanati, creando tra loro una barriera invalicabile; Ron cerca di appoggiare entrambi ed escogita un modo per farli riappacificare..esso va in porto, e i suoi amici certamente non lo ringrazieranno per lo scherzetto che ha loro giocato... ma forse...? E' una ff scritta a quattro mani (ale69 e FraFra) speriamo che apprezzerete, un bacio!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Cho Chang, Ron Weasley | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AZIONI SCONSIDERATE

KISSESS: WHAT A PASSION



I corridoi di Hogwarts le avevano sempre infuso una certa inquietudine quando li percorreva da sola; e anche ora che frequentava il settimo anno la cosa non era cambiata.

Dalle piccole finestre entrava il vento, che rimbombando nei grande spazi che incontrava  produceva rumori inquietanti,  mentre il suo udito era sempre affinato per poter cogliere anche il minimo segno di pericolo.

Arrivata in biblioteca, si reco verso lo spazio che usavano gli studenti per fare i loro compiti.

Il prezioso pavimento di marmo perfettamente pulito rifletteva la sua immagine nitida, mentre un po’ timorosa avanzava a testa alta.

Quando vide Harry, la sua paura crebbe di più, mentre una certa riluttanza la invitava a girare sui tacchi e ad andarsene da dove era venuta.

Gli occhi verde smeraldo del ragazzo quel giorno sembravano essersi schiariti, ma erano sempre magnifici e le facevano provare diversi tipi di emozioni.

Lo vide che stava parlottando con Ginny sotto voce,  lei non ne poteva più di quel comportamento misterioso che gran parte degli studenti avevano adottato quel giorno.

Si schiarì la voce e decise poi di farsi avanti.

 

-Ciao ragazzi- esclamò cercando di apparire tranquilla e posizionandosi accanto a Ginny.

 

-Hermione, chi ci sperava più di vederti? Abbiamo mandato Ron tre ore fa a chiamarti, ma quell’idiota avrà perso tempo in giro per la scuola- le disse Ginny abbracciandola. Perché tutto quell’affetto, a cosa era dovuto? Pensò tra sé e sé la ragazza. –Sono venuta in biblioteca a cercare un… Beh un libro- aggiunse, mentre un po’ imbarazzata si grattava la nuca –ma non l’ho trovato, lo devono aver preso altri, andrò a cercarlo!- esclamò sorridendo.

 

-Ginny, non credo che se qualche studente ha preso quel libro te lo restituisca così velocemente, magari doveva fare una ricerca, una relazione e per queste cose serve tempo, non credi?- le domandò Hermione con un tono alquanto sospettoso.

 

-Certo, ma il libro che cerco io non serve per le ricerche, ne tanto meno per studiare; è un libro particolare…. Harry ti spiegherà tutto, ora devo andare, mi serve proprio e se qualche Serpeverde ne viene in possesso non so quando lo rivedrò… A dopo!- esclamò la ragazza, mentre quasi correndo si recava all’uscita.

 

 La rossa attirò lo sguardo assassino di Madama Prince, che con un po’ di fatica aveva appena finito di lavare il pavimento sul quale la ragazza era appena passata lasciando una moltitudine di impronte.

 

-Bene Harry, ci mettiamo al lavoro? Io dovrei aiutare Michael in una ricerca per Trasfigurazione, sai lui non è molto bravo in quella materia…- gli disse lei gelida, mentre si accomodava su una delle panche di legno scuro.

 

-Certo, Michael…. Come potevo dimenticarlo, se c’è lui ci si dimentica anche degli amici o sbaglio?-

 

-Potrei dire la stessa cosa di te e Cho, non trovi?- gli domandò la ragazza, mettendolo a tacere.

 

-Oggi non ho proprio voglia di litigare Hermione, quindi cerchiamo di fare un discorso pacifico, va bene?-

 

La ragazza alzò le spalle in segno di indifferenza; si odiava quando lo trattava in quel modo, ma le due fette di salame che lui aveva davanti agli occhi gli impedivano di vedere cose ovvie che gli accadevano intorno.

 

-Senti- iniziò lui posizionandosi di fronte a lei e fissandola intensamente negli occhi – avrei una proposta…

 

“ -Avrei una proposta Hermione; tu sei uno schianto e modestamente anch’io non credo di essere male…- iniziò Michael scrutandola con uno sguardo profondo da capo a piedi -… ma quella sgualdrina della Chang si diverte a giocare con i sentimenti delle persone senza prendere decisioni serie. Si da il caso infatti che mi ha mollato per la seconda volta in due anni per il tuo amichetto, Potter, e io non ho intenzione di essere usato come ruota di scorta, non è una sensazione piacevole. Che ne diresti allora di frequentarci? - le aveva infine detto, con uno sguardo triste, ma sicuro.

 

Quella notizia l’aveva spenta, aveva demolito tutta la sua gioia di quei giorni, l’aveva trafitta da parte a parte come una tagliente e fredda lama di un coltello che a tradimento le veniva conficcato nella schiena.

Si ritrovò ben presto con grandi goccioloni che premevano nei suoi occhi per poter uscire, ma lei si fece forza e li rimandò bruscamente indietro.

 

-Va bene Corner faremo a modo tuo- gli disse e vergognandosi immediatamente di se stessa per aver accettato una proposta tanto schifosa quanto compromettente con i suoi veri sentimenti.

 

-Michael, il mio nome è Michael, non Corner, ricordalo Hermione, non mi piace essere chiamato formalmente- le disse, dandole un piccolo bacio a fior di labbra.

-… il libro a cui si riferiva Ginny, è in realtà un quadernino dove sono scritti un sacco di incantesimi illegali, come preparare una pozione d’amore, piuttosto che pozioni per la cura dell’acne giovanile.-

 

-E cosa vuoi da me, che io approvi di usare quel aggeggio per fare…. cosa?-

 

- E’ descritto anche il procedimento per l’incantesimo dei siamesi, sai cos’è vero Hermione?-

 

-Andiamo Harry, certo che lo so, ma proprio perché lo conosco nei minimi dettagli so che se qualcuno sbagliasse un piccolo particolare, gli effetti sarebbero pericolosi…-

 

-Andiamo… pericolosi! Quanto?- chiese lui leggermente insicuro.

 

-Non lo so, per darti una risposta concreta dovrei dare un’occhiata al procedimento, non c’è nessun libro su cui è spiegato?-

 

-No, ma… Comunque perché non mi fai la domanda più logica? Ossia “a cosa ci serve?”-

 

-A cosa ci serve?- gli domandò irritata Hermione imitando l’inflessione e la voce del ragazzo. Il fatto di essere trattata come una bambina non era l’unica cosa a darle fastidio, anche il fatto che fosse lui a trattarla in quel modo rendeva la situazione più difficile di quanto già non fosse.

 

-Ron e Blaise…- disse semplicemente Harry.

 

Hermione fu lì per lì per scoppiargli a ridere in faccia; credeva davvero che Blaise fosse così stupida da farsi abbindolare da loro? Ron forse, ma non lei…

Fu così che diede voce ai suoi pensieri e la risposta del ragazzo fu tanto dura quanto irritante per la ragazza.

 

-Non hai notato il modo differente in cui tratta me e te da Ron? Tanto per cominciare…  lui lo chiama per nome!-

 

-Harry, io non ho messo in dubbio i loro sentimenti, ma il modo in cui dovremmo fregarli per poter eseguire l’incantesimo.-

 

-Ma che ne so, sei tu l’amica! Recita, cerca di essere credibile!- le consiglio lui.

 

-Certo, la parte la recito io, l’incantesimo lo eseguo io e tu cosa fai, Harry, resti a guardare? Che grande utilità!- esclamò lei, girando sui tacchi per andarsene.

 

Il ragazzo non le rispose, ma prima che lei facesse un altro passo la prese per un braccio e la fermò.

Hermione sentì il solito brivido passarle lungo la schiena mentre Harry la toccava, era stata come una scossa fortissima e subito la ragazza con un forte strattone lo respinse.

 

-Non accetto- iniziò lui guardandola  dritta negli occhi –che qualcuno mi tratti in questo modo, in particolare se il qualcuno in questione sei tu! Mi hai capito Hermione?-

 

-Io non sono tenuta a fare tutto quello che dici tu, Harry, mi auguro che tu riesca a comprenderlo!-

 

-Certo, ma tu non dimenticarti stasera, di dare un’occhiata all’incantesimo. Entreremo in azione domani. Ginny non ti porterà il libretto, i Serpeverde non ce lo la scierebbero mai, ma bensì una copia-

 

-Che sia la copia o l’originale non importa, dovrebbe andare bene comunque- gli rispose semplicemente lei; era troppo faticoso stargli così vicino, scariche elettriche le attraversavano il corpo, invogliandola solamente ad andarsene, come una repulsione spontanea.

 

********

 

 

-Dove mi stai trascinando Blaise? Per l’amor di Dio, dimmelo!- aveva esclamato Ron, che veniva trascinato con forza dalla biondina da un bel po’.

 

Blaise era una ragazza fuori dal comune e se ne stava accorgendo ogni giorno di più; dopo aver studiato nei minimi particolari il parco, lo aveva preso per un polso e portato in giro per la scuola alla ricerca di…

 

-Malfoy, è lui, per forza, lo deve avere lui, non c’ è altra spiegazione logica altrimenti…-

 

-Ma cosa Blaise?-

 

-Ah Ron! Hai mai sentito parlare di incantesimi illegali?-

 

-Eccome! Come credi che sia riuscito a portarmi una come Padma Patil al ballo del ceppo?-

 

Blaise si fermò di scatto; gli rivolse uno sguardo glaciale prima di riprenderlo per il polso e trascinarlo in giro per la scuola.

 

-Io credevo che fosse stato Harry a chiederlo a Calì e che lei avesse accettato anche per sua sorella!- ammise la bionda.

 

-Beh, in parte è andata così, ma siccome il resto sono tutti particolari che non ti interessano, credo che sorvolerò!- concluse Ron con un sorrisetto alquanto malizioso.

 

-Bene- esclamò Blaise, era diventata nera per la rabbia.

 

Arrabbiata era dire poco, era furibonda e Ron lo capì dalla presa sempre più forte che aveva serrato intorno al suo polso mano a mano che parlava.

 

-Allora conoscerai anche l’ “Imbroglia & Sbroglia” immagino-

 

-Certo Blaise, ma credevo che fosse una cosa creata da voi Serpeverde, vero?-

 

-Si! Ed è esattamente quello che stiamo cercando noi due, sicuramente in questo momento ce l’avrà Malfoy, lo conosco troppo bene, non poteva essere nient’altro che lui-

 

-Davvero lo stiamo cercando?-

 

-Si!- fu l’asciutta risposta della ragazza.

 

Le pareti di pietra dei sotterranei della scuola erano tappezzate da torce che diffondevano una spettrale luce e proiettavano ombre distorte sul pavimento sporco.

Mentre passavano i dipinti vari si svegliavano, per il disturbo che recavano loro usando un tono di voce così alto.

Ron era terrorizzato da quell’atmosfera così lugubre e così diversa da quella in cui era cresciuto lui nel suo dormitorio di Grifondoro.

Blaise invece sembrava trovarsi a proprio agio, il suo viso rilassato era ancora più bello da osservare.

Le sue labbra rosse erano talmente invitanti che il ragazzo le sarebbe saltato addosso in meno di un secondo.

Improvvisamente una voce strascicata attirò la loro attenzione e Blaise si voltò preoccupata a guardare Ron; quella voce era di Malfoy.

Prima che il biondo arrivasse nei loro paraggi, Blaise prese il viso di Ron tra le sue morbide mani e lo baciò.

Il ragazzo restò paralizzato dallo stupore: fino a pochi istanti fa il suo desiderio era di poterla baciare e ora che si stava realizzando… Beh non sapeva proprio cosa dire!

Non appena le sue labbra sfiorarono quelle carnose della ragazza il suo cervello si annebbiò; subito e inconsciamente iniziarono ad appassionarsi a quel contatto e restarono per un lungo tempo lì, coinvolti in quella passione che li aveva travolti.

Quando si staccarono entrambi avevano la vista offuscata.

Blaise sembrò però tornare in sé a tempo record; lo respinse e l’unica parole che gli disse fu:

 

-Scusami!- prima di sparire attraverso qualche passaggio segreto che solo un Serpeverde poteva conoscere.

 

Ron restò immobile; nell’arco di cinque minuti si era avverato il suo desiderio ed era riuscito anche a respingere quell’angelo dalle labbra fatate? Come poteva essere?

 

-Complimenti Weasley, un giorno mi svelerai il segreto?-

 

Ancora intontito, Ron, non capì a chi appartenesse quella voce e tanto meno riuscì a rispondere.

 

-Beh che dire, io sono anni che cerco di ottenere qualcosa di più del bacettino sulla guancia e tu pivellino arrivi qua e mi freghi il lavoro, complimenti!- gli disse Malfoy con un ghigno.

 

-Sai Malfoy, per quanto forte di stomaco possa essere Blaise, credo che ci sia un limite a tutto!- gli rispose il rosso mettendolo a tacere.

 

Corse poi come un razzo fino alla calda torre di Grifondoro, ancora senza riuscire a credere agli avvenimenti di quella giornata, rivelatasi quanto mai proficua.

 

 

*******

 

Ehm… volevamo specificare che l’autrice non è una sola,  ma bensì siamo due ale69 e FraFra  e collaboriamo per scrivere quella che come l’avete definita voi è una bella ff…

Passiamo ai thanks personali:

 

SuperGaia: *ale e fra orgogliose ti ringraziano in quanto prima recensitrice* mmm…. La coppia eh…? Allora la coppia sarà a sorpresa, ma speriamo che visto che ti piace il nostro stile ci seguirai comunque…. Bacioni… ^____^

Sidney: wow grazie mille!!! Si, ci piacciono gli U2  specialmente la song in questione,  e il titolo della ff c’entra parecchio con il contenuto (altrimenti perché lo avremmo scelto?) Blaise al femminile piace molto anche noi *ale se ne occuperà, ci si è molto affezionata*…. Bacissimi ^___-

Kalindra: gli intrighi sono stati fatti apposta....  ^____ - volevamo mettere un tono dark, ma diventava troppo complesso, così ci siamo fermate alle faccende tra ragazzi!!! Bacissimi…..

Mirtilla: eh, grazie!!! Il primo chap è sempre il più complicato (infatti ci abbiamo messo un po’) ma siamo contente che ti sia piaciuto! Beh si, hai indovinato Ron è cotto perso di Blaise e hai notato cosa le abbiamo combinato in questo chap? Ihihihiihih!!! Bacetti  = D

Miki84: grazie mille, è abbastanza presto? ^ ____ -
 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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