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Autore: MaryFangirl    04/09/2016    0 recensioni
[Il Libro della Giungla]
La relazione di Bagheera con il suo ragazzo Shere Khan è in difficoltà, e il suo migliore amico Baloo desidera solo che lui trovi qualcuno che lo tratti nel modo giusto. Il passato di Bagheera lo ispira ad aiutare gli altri. Tutti i personaggi della storia sono esseri umani, quindi ci saranno diversi cambiamenti anche se non mancheranno le similitudini con la trama originale. [Shere Khan x Bagheera, Baloo x Bagheera].
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Erano passate tre ore.
Tre ore in cui Mowgli non aveva proferito parola. Inizialmente, perché aveva tenuto il broncio, ma dopo circa quaranta minuti di chiacchiere alla radio e del noioso paesaggio rurale, si era addormentato. Gli adulti, d'altra parte, erano del tutto svegli; Bagheera vigile al volante e Baloo irrequieto, bisognoso di un bagno.
Dopo essersi agitato per quindici minuti buoni, Baloo finalmente guardò il suo ragazzo con la disperazione negli occhi e disse, "BAGGY, DEVO PISCIARE!"
Bagheera lo guardò e scoppiò a ridere, "D'accordo, Baloo. Non ti preoccupare. È da tanto che siamo in viaggio; sapevo che ne avresti avuto bisogno. C'è un'area di servizio alla prossima uscita. Puoi fare tutto lì"
Fedele alle proprie parole, Bagheera lasciò l'autostrada e parcheggiò all'area. Lanciò un'occhiata al bambino che dormiva sul posto del retro prima di uscire dalla macchina e di chiuderla, anche lui doveva andare in bagno. Se Mowgli si fosse svegliato e avesse dovuto andare in bagno a sua volta, si sarebbe fermato più avanti. Non c'era bisogno di svegliarlo nell'unico momento in cui non stava facendo discussione.
Bagheera si allontanò, non sapendo che il ragazzo si era svegliato allo starnazzamento che comunicava che la macchina era chiusa. Mowgli aprì gli occhi e si guardò intorno, prendendosi un momento per assorbire la situazione. Si mise a sedere, ricordandosi. Stavano viaggiando verso la casa della sua nuova famiglia. Non voleva andarci. Lo avevano lasciato in macchina, da solo. Lentamente, gli venne un'idea...
Mowgli sbloccò la macchina dall'interno e aprì la portiera, saltando sul suolo e sbattendo la portiera. Si guardò intorno per vedere se qualcuno lo stesso osservando prima di andarsene, correndo verso l'autostrada.
-Scapperò. Vivrò per strada o nella foresta o da qualche altra parte, non importa. Non mi serve nessuno. Devo andarmene prima che mi becchino. Farò l'autostop! L'ho visto in tv...!-
Il ragazzino rimase al lato della strada con il pollice sollevato, inconscio di quanto fosse pericolosa quella posizione, per più di un motivo.
 
 
 
Kaa teneva stretto il volante mentre guidava a dieci chilometri orari superiori al limite di velocità. Si era messo in strada poco dopo Bagheera e gli altri, ma non si sarebbe fermato finché non l'avesse fatto la macchina di fronte a sé.
Lasciò il volante per sfregarsi gli occhi rossi e li lasciò vagare verso qualcosa che aveva notato, sul lato della strada. Quello era...il ragazzino? Mowgli? Kaa batté le palpebre per capire se la visione fosse reale ma il bambino non scomparve. Non poteva essere...era troppo facile.
Si spostò poco più avanti rispetto a dove era il ragazzo e parcheggiò, presumendo che avrebbe afferrato la sua offerta. Compiaciuto, Mowgli si avvicinò alla macchina sconosciuta e aprì la portiera, salendo su.
"Beh, sssalve" gli sorrise Kaa.
Mowgli ricambiò, "Salve! Grazie per essersi fermato, signore"
L'uomo aveva un aspetto gracile e malaticcio, preoccupante, ma sembrava gentile.
"Dove sssei diretto?"
"Non so. Voglio cominciare una nuova vita"
Kaa ridacchiò. "Ssso esssattamente cosssa intendi"
"Davvero?"
"Beh, sssì. In effetti, io ssstessssso ho cominciato una 'nuova vita', recentemente"
"Com'è andata?"
"Mh?"
"Com'è andata con la sua nuova vita?"
Il sorriso di Kaa sparì, "Ah. Beh...diciamo che ssstava andando alla grande ma la mia vecchia vita mi ha recuperato"
Mowgli pensò a cosa ciò potesse significare prima di chiedere, "Come si chiama?"
"Kaa"
"Io sono Mowgli"
"Beh, Mowgli, io sssto andando a New York. Che ne dici?"
"E' da lì che vengo! Ma suppongo che potrei ripartire da lì"
"E' una grande città"
La coppia si mise a chiacchierare e andarono alla grande per circa un'ora prima che il cellulare di Kaa si mise a squillare.
"Ssscusssa Mowgli, ma potresti prendermelo?" chiese Kaa indicando il portabevande, dove il telefono stava vibrando e Mowgli lo tirò su, guardando il nome del mittente.
"E' uno che si chiama Shere Khan...?"
L'umore di Kaa cambiò visibilmente. Si tese e si accigliò. A denti serrati richiese, "Dammelo, per favore" e tese la mano.
Mowgli gli lasciò il telefono e si zittì, ascoltando la pausa della conversazione, poi un'altra quando la voce dall'altro lato aumentava di volume. Questo Shere Khan aveva una voce molto profonda e intimidatoria.
"Pronto?...Il ragazzo...sssì, lui"
Mowgli era confuso. Stavano parlando di lui?
"Non lo ssso. Devono esssersssi divisi. Sssto tornando indietro. Sssaremo lì tra circa due ore. Puoi sssossstituirmi lì. Ciao" Con ciò, attaccò e rimise il telefono dov'era.
Non sembrava così sospetto, ma Mowgli stava già pensando che avessero parlato di lui...Kaa aveva detto 'saremo lì'. Perché questo Shere Khan avrebbe dovuto attenderli entrambi...? Iniziò a pensare di essere in un brutto guaio. Perché non aveva ascoltato gli insegnamenti di prima elementare, che dicevano di non parlare con gli estranei e di non entrare nelle auto di persone che non si conoscevano? Doveva andarsene...
"Uhm...devo fare pipì"
Kaa lo guardò e si stampò in faccia un altro sorriso amichevole. "Okay. Mi fermo alla prossima area di servizio"
Effettivamente, Kaa si fermò circa quindici minuti dopo e lasciò uscire Mowgli mentre lui aspettò in macchina. Mowgli entrò nel piccolo edificio, diretto in bagno, come promesso, ma poi uscì da altre porte; quelle che conducevano ai furgoni. Pensando che il suo tentativo di autostop fosse stato infruttuoso, decise che in quell'occasione il tentativo che avrebbe dovuto fare sarebbe stato quello di intrufolarsi come un clandestino. Vide un uomo diretto a un camion e capì che se ne sarebbe andato a breve, così come capì che avrebbe potuto agire ora o mai più.
Il rimorchio aveva il disegno di un orango tango, che oscillava su una pianta rampicante e beveva una bevanda arancione. A lettere bianche e cubitali sopra la bestia, c'era scritto 'TANG'. Mowgli ricordava vagamente che esisteva una bibita zuccherata con quel nome e capì che il camion doveva esserne pieno. Più veloce che poté, si diresse verso il rimorchio, sollevò il portello il giusto che bastava a poter entrare e si guardò intorno. Era buio, ma sentiva delle scatole, quindi si accomodò su una di esse e aspettò di essere condotto alla sua nuova vita.
 
 
 
Bagheera e Baloo tornarono dal bagno e si accomodarono in macchina. Quando si voltarono per guardare Mowgli, l'orrore prese possesso di loro nello scoprire che non c'era.
"Oh, no..." Bagheera non riusciva a crederci e si schiaffeggiò sulla fronte.
"Pro...probabilmente è andato in bagno dopo di noi e l'abbiamo mancato! Vado a controllare!" Baloo tornò fuori velocemente e controllò ogni cabina del bagno, alla ricerca di piedini che avrebbero confermato la presenza di Mowgli. Non ebbe fortuna. Tornò da Bagheera. Baloo scosse il capo e si rimise in macchina. "Non ho idea di dove sia"
"Oh, Dio. È scappato. Lo so. Non voleva andare via, e ci odia. È scappato. E non glielo abbiamo lasciato fare. Dannazione, lo abbiamo lasciato in macchina da solo, era ovvio. È stata un'occasione perfetta e lui l'ha colta. Dio, potrebbe essere ovunque a quest'ora. Potrebbe essere stato investito! Potrebbe essere stato rapito! Potrebbe -!"
Baloo interruppe il suo incoerente e frenetico fiume di parole.
"Quel che è stato, è stato. Smettila di avercela con te stessa e incomincia a pensare oltre. Dobbiamo trovarlo. Come?"
Bagheera rimase in silenzio, lasciando che il proprio respiro e il battito si calmassero un po'. "Dobbiamo denunciare la sua scomparsa. Chiamiamo la polizia"
"Bravo, Baggy" Baloo lo baciò sulla fronte e Bagheera tirò fuori il cellulare, componendo il 911.
"Salve. Vorrei riferire un'emergenza. Sono un assistente sociale e stavo accompagnando un bambino dalla sua nuova famiglia, ci siamo fermati a un'area di servizio e ora lui è sparito. Abbiamo cercato ovunque, non ho idea di dove sia. Non voleva andare da questa nuova famiglia, penso che sia scappato. Okay. Okay. Sì. Mi chiamo Bagheera Cabot. Sì. Grazie. Grazie mille" e riattaccò.
 
"Allora, cosa facciamo?"
"Dicono che faranno attenzione se ci sono chiamate che lo riguardano e che se vogliamo possiamo andare al commissariato per fornire maggiori informazioni e, se lo trovano, lo porteranno lì. Oh, Baloo" afflitto, Bagheera si prese il volto fra le mani.
 
 
 
Luigi era seduto al volante di un autoarticolato e stava per partire, facendo manovra per uscire dal parcheggio dell'area di servizio per tornare in autostrada, quando udì un rumoroso stridio metallico. Era il suo camion? Sollevò appena il berretto e si grattò la fronte, perplesso. Visto che era meglio prevenire che curare, uscì per dare un'occhiata.
Di sicuro, il portello non era completamente chiuso. Poteva chiuderla così da non far cadere la merce per strada...ma c'era qualcosa di strano. Come poteva essersi aperto da solo? Qualcuno lo stava prendendo in giro? O peggio...c'era qualcuno lì dentro...?
Respirando profondamente, pregando che chiunque ci fosse non avesse un'arma, Luigi afferrò la maniglia e aprì il portello. In effetti c'era qualcuno, ma con sollievo constatò che era solo un bambino sui dieci anni.
"Ragazzino...che stai facendo?"
Il bambino lo fissò. "N...niente. Cioè. Mi dispiace. Per essermi nascosto nel suo camion, ma devo andarmene e...il mio ultimo accompagnatore non era così degno di fiducia"
Luigi sollevò un sopracciglio. "Uh...okay. Come sei arrivato qui? La tua famiglia è in quest'area?"
"No"
"D'accordo. Uhm...coraggio. Esci da lì"
Riluttante, il bambino abbandonò il suo trono di scatole e seguì Luigi. Questi aprì la portiera del sedile del passeggero e indicò di salire. Il bambino era esitante, ma obbedì. Luigi tornò al posto di guida e non disse nulla, lasciò il parcheggio e tornò in strada, insieme alla sua musica jazz preferita.
Dopo tre canzoni non disturbate dalla conversazione, Mowgli si ritrovò eroso dalla curiosità.
"Uhm...dove mi sta portando?"
"Al commissariato"
Gli occhi del ragazzino diventarono enormi. "Mi dispiace! So che non avrei dovuto nascondermi nel suo camion, ma...! La prego, la prego, non mi denunci! Mi manderanno in riformatorio!"
Luigi osservò lui e il suo attacco di panico prima di scoppiare a ridere, "Non preoccuparti, ragazzo. Non ho intenzione di farti arrestare"
"Allora...perché...?"
"Ti ci porto perché sono sicuro che qualcuno ti sta cercando, e probabilmente sarà andato là"
Mowgli pensò a Kaa e rabbrividì, poi pensò a Bagheera e Baloo. Forse se c'era qualcuno che lo stava cercando, si trattava di loro due.
-Un momento. Davvero l'ho pensato? Sono dei bugiardi! Non mi vogliono! Ma...non erano inquietanti come Kaa...-
Il silenzio proseguì mentre Mowgli era in lotta con se stesso e Luigi ballava al ritmo del suo album preferito, The Wildest!, di Louis Prima. 
  
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