Storie originali > Fantascienza
Ricorda la storia  |      
Autore: Deathy    01/05/2009    0 recensioni
Dal diario di un giovane creatore di mondi, 27 primo. Dopo la fondazione di questa comunita’ sono riuscito a istituire un insieme di regole che stanno cominciando a essere accettate a distanza di un mese circa. Tuttavia mi rendo conto che il mio Paese sembra essere abbastanza vuoto, come se mancasse qualcosa. Infatti ciò che più mi manca del mondo vecchio, sono gli affetti, le cose a cui ero legato... le tradizioni. Forse dovrei cominciarne a pensare a nuove tradizioni, in modo che chi verrà dopo di me non debba preoccuparsene. Meglio cominciare dall’inizio.
Genere: Science-fiction, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dal diario..

Dal diario di un giovane creatore di mondi, 27 primo.

Dopo la fondazione di questa comunita’ sono riuscito a istituire un insieme di regole che stanno cominciando a essere accettate a distanza di un mese circa. Tuttavia mi rendo conto che il mio Paese sembra essere abbastanza vuoto, come se mancasse qualcosa. Infatti ciò che più mi manca del mondo vecchio, sono gli affetti, le cose a cui ero legato... le tradizioni. Forse dovrei cominciarne a pensare a nuove tradizioni, in modo che chi verrà dopo di me non debba preoccuparsene. Meglio cominciare dall’inizio.

Il termine tradizione (dal latino traditiònem deriv. da tràdere = consegnare, trasmettere) può assumere diverse accezioni, fortemente interrelate:

·                     come sinonimo di consuetudine (spesso è utilizzata in tale senso la definizione "tradizioni popolari" o "folklore"), intendendo la trasmissione nel tempo, all'interno di un gruppo umano, della memoria di eventi sociali o storici, delle usanze, delle ritualità, della mitologia, delle credenze religiose, dei costumi, delle superstizioni e leggende; in particolare è detta tradizione orale la trasmissione non mediata dalla scrittura

·                     come corpus più o meno coerente di credenze e pratiche condivise da un gruppo di persone all'interno di un campo di attività umano, come può essere ad esempio una tradizione religiosa o una tradizione scientifica

·                     può essere utilizzato per indicare una ricorrenza ciclica, ad esempio una festa tradizionale

Mi sono reso conto che effettivamente bisogna creare qualcosa di cui tutti condividano il valore. In fondo se siamo scappati dal vecchio mondo è proprio per evitare quella dimensione vuota che si era andata a creare, in cui nessuno era disposto a credere a nulla. Prima di azzardare qualcosa, mi riterrò bene di ponderarla più e più volte, dato che da questo deriverà la fisionomia del popolo che mi seguirà. Ritengo sia opportuno evitare una qualsivoglia forma di divinità, traendo esempio da quanto appreso in precedenza, in quanto in passato ciò non ha provocato nient’altro che discordie e guerre, con poche eccezioni, delle quali posso dire con fermezza che sarebbero state presenti senza alcun elemento esterno. Pertanto dato che la mente umana tenderebbe comunque a credere il qualcosa, credo che (dato che l’aver divinizzato dei di pace ha dato l’effetto contrario) sia giusto porre in alto qualcosa anch’esso insito dentro l’uomo, vale a dire la Ragione e il Sentimento. Da oggi la nostra tradizione sarà di venerare questi due aspetti presenti in ogni uomo. Al contrario delle vecchie religioni in cui nulla era dimostrabile, partiremo da postulati certissimi, che nessuno può negare di avere dentro. Tuttavia non parleremo più di religione, in quanto sia la Ragione che il Sentimento serviranno semplicemente come punto di riferimento, e in quanto elementi non antropomorfi non ci sarà motivo di venerarli o offrire a loro sacrifici. E affinchè non si creino differenze tra seguaci della Ragione e seguaci del Sentimento, sarà quindi di essenziale importanza la premessa per cui entrambi si manifestano differentemente in ciascun individuo, ma coesistono in ogni caso. Pertanto ogni anno verranno istuituite nobili gare in cui le sfide saranno articolate nelle categorie della Ragione e del Sentimento, da ognuno scelte secondo le proprie volontà, il cui vincitore sarà dunque ricordato come Custode della ragione o Custode del sentimento. Saranno loro a decidere nel campo in cui operano, ma soltanto nel caso in cui questo sia richiesto da qualcuno.

Tuttavia per impedire che lo stesso “deragliamento” avvenga come nelle società precendenti, le persone verranno suddivise in piccole comunità, indipendenti dal punto di vista economico e sociale. I valori fondamentali diventeranno l’amicizia, la famiglia e il lavoro. Chi perde l’onore ha il diritto di essere giudicato ed eventualmente espulso dalla sua comunità e rimandato nel vecchio mondo, credo che questo basti abbondamente per l’autoregolazione.

Ogni mese passerà il Messaggero del Paese affinchè vengano trasmesse le notizie necessarie e inoltre provvederà a istruire gli abitanti sugli aspetti ritenuti propositivi per il loro sviluppo.

Ogni anno tutto il Paese si riunirà al fine di svolgere le sopra citate gare ed eleggere il Messaggero, il tutto verrà svolto solennemente e sarà ricordato come giorno di festa nazionale.

I membri di una comunità , nel caso lo vogliano, possono decidere, col consenso di un’altra determinata comunità, di trasfervisi senza limiti temporali.

 Qualora questa struttura sociale non dovesse essere in grado di soddisfare le esigenze, interverrò io stesso dove necessario.

  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Deathy