Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Alexiochan    05/09/2016    2 recensioni
Sin da quando ne ha memoria, Kariya Masaki vede i morti. Non è uno scherzo, non c'è nulla di divertente in questo, anzi. Gli unici ad essere a conoscenza di questa sua capacità sono i suoi genitori, ma diciamo che dopo aver conosciuto "miss fragoletta" il segreto è pericolosamente a rischio. Infatti, non sono poche le persone, vive e non, che sarebbero disposte a fare del male a Kariya scoprendo che riesce a vedere la verità oltre la morte.
Genere: Horror, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kariya si sarebbe immaginato che morire fosse doloroso, ma a quanto pare tornare alla vita lo è immensamente di piú. Inarcò la schiena in un piccolo spasmo e tossì con violenza. Fu subito abbracciato dai suoi genitori, che nonostante l'incredulità non potevano che esserne felici. Kariya si lasciò cullare da quella stretta, rantolando ancora per qualche minuto prima che il suo cuore e i suoi polmoni si stabilizzassero definitivamente. Midorikawa e Hiroto non riuscivano nemmeno a parlare da quanto erano sconvolti, il primo singhiozzava in un modo così disperato che fece venire le lacrime agli occhi pure al turchese. 
-Sono qui, adesso sono qui.- sussurrò dando un bacio sulla guancia fradicia del pistacchietto e uno su quella di Hiroto. 
-Sembrava ti avesse colpito un fulmine, c'è stata una luce fortissima e il rumore di un'esplosione.- mormorò il rosso tremando come una foglia al vento. Kariya li strinse con piú forza per fargli capire che adesso lui c'era ed era vivo. Stettero lì tutti e tre per un tempo imprecisato, abbracciati sul pavimento senza dire una parola perché semplicemente non serviva. Poi il cellulare del quattordicenne squillò e ruppe il silenzio. Midorikawa gli sorrise con gli occhi arrossati dal pianto incessante di poco fa.
-Rispondi, su.- 
Kariya guardò anche Hiroto e il rosso annuì accennando un piccolo sorriso. 
-Pronto? Ah, sei tu, Barbie. Sì, se ne sono andati. Non immagini quello che è successo! Cosa? Sono morto! Non sono uno zombie, razza di cretino...hm-mh, ti veniamo a prendere subito.- il turchese chiuse la telefonata e guardò i suoi genitori. 
-Qual'è il piano?- domandò Hiroto, Midorikawa che sorrideva pronto all'azione. Un ghigno carico di malizia e quel sano pizzico di sadismo che lo caratterizzava comparve sul viso di Kariya. 
-Prima di tutto recuperiamo miss fragoletta.-
-E poi?- 
-Poi andiamo a dare una bella lezione a quella strega.- terminò Midorikawa per lui. Kariya allargò il suo sorriso, era giunta l'ora della vendetta. 

Kirino aprì la finestra di camera sua e salto giù, atterrando leggiadro sul tetto del garage e percorrendolo tutto fino a saltare nel marciapiede davanti a casa. Kariya gli aveva già aperto la portiera della macchina di Hiroto e lui ci si fiondò dentro senza aspettare un secondo di piú. Il rosso parti subito a tutto gas.
-Kirinokun, i tuoi genitori sanno che sei uscito di casa a quest'ora?- gli domandò Midorikawa.
-No, non lo sanno e non glielo diremo. Mia madre è in Francia a gestire una delle sue sfilate e mio padre resterà a lavoro fino a domani pomeriggio alle due. Abbiamo circa otto ore per fare qualcosa che non ho ancora capito.-
-Beh, non fa una piega.- sorrise il pistacchietto. Kirino sorrise nuovamente, poi si girò a guardare il proprio fidanzato.
-Penso di meritare delle spiegazioni.-
-Pensi di "meritare", addirittura.- 
Il rosa lo fulminò con lo sguardo, perciò Kariya sbuffò e si decise a raccontare. 
-Circe ci ha traditi tutti.- Kirino aprì la bocca per dire qualcosa ma decise di tenersela per dopo. -Ha detto che nessuno sopravvive al tocco di un Esterno, tranne me. Ma non è vero. Gli Esterni soffrono, hanno bisogno che tu apra il tuo cuore per ascoltarli, solo così donerai loro la pace che cercano e li aiuterai a trovare la loro strada. Circe peró non lo sa e crede che io sia qualcosa tipo uno stregone Over Power, un discendente di mago Merlino o qualcosa del genere. Devo spiegarle che non è così.- terminò il turchese tutto d'un fiato. Kirino parve pensarci qualche istante, l'espressione assorta e semplicemente adorabile ai suoi occhi. 
-Invece no.- i due adulti che stavano ascoltando rimasero sorpresi quanto Kariya da quell'affermazione. -Continua a farle credere che sei più forte di lei, non immagini quanto sia potente la paura se usata come arma.- 
Il turchese rimase di sasso mentre Midorikawa e Hiroto sorridevano compiaciuti dai sedili davanti. 
-Ehi Gumball, dovresti chiudere la bocca o ci entreranno le mosche dentro.- rise Kirino. Kariya brontolò qualcosa riguardo la stupidità dei confetti, specie quelli rosa.
-Peró non ho ancora capito come avete fatto a mandare via tutti quelli Estranei.- aggiunse il quindicenne. 
-Esterni! Ficcatelo in quella zucca vuota!- 
-È lo stesso.- 
-Tsk.- Kariya voltò il viso verso il finestrino per non incrociare gli occhi dei suoi genitori dallo specchietto o di Kirino accanto a lui. -Ho capito che erano lì solo per me, così mi sono gettato in mezzo a loro.- non fece pause per evitare che il rosa commentasse il suo gesto sconsiderato. -Ho visto una forte luce e mi sono ritrovato in mezzo al campo di girasoli come quello di mio nonno. Pensavo di vederlo di nuovo ma ero da solo. Poi sono arrivati tutti gli Esterni che ci avevano attaccato ma non potevano piú definirsi tali perchè stavano bene, insomma...sembravano sereni. Mi hanno ringraziato e spiegato cosa ho fatto di preciso perchè non l'avevo neanche capito. Dopodiché mi hanno abbracciato e mi sono risvegliato di nuovo qui, vivo.- 
Il silenzio che regnava in quella macchina fu tra i piú terribili e pressanti che Kariya avesse mai sopportato. All'improvviso Kirino lo abbracciò.
-Ti dico solo una cosa: ringrazia che sei ancora vivo, perché se eri morto trovavo il modo di ucciderti io.- mormorò il rosa.
-Lo sai che non ha alcun senso, vero?- domandò Kariya con una nota di sarcasmo.
-Non hai diritto a fare battute sulla mia logica dopo quello che hai fatto.- 
-Ehi! Ho salvato delle vite!-
-Ragazzi, non vorrei interrompervi in questo momento così carico d'amore tra voi due piccioncini, ma sono dieci minuti che giro attorno allo stesso quartiere, dove devo andare?- si intromise Hiroto con ironia e adesso si capisce da chi abbia preso Kariya. Il turchese si voltò verso l'autista con espressione decisa. 
-C'è solo un posto dove può essere andata.- 



Tana del disagio

Non avete idea di quanto abbia riso mio padre nel leggere la scena finale di Hiroto, ha detto che sembriamo io e lui, ma che diavolo...? 😳
Coooomunque, come al solito spero vi sia piaciuto il capitolo, alla prossima!

Alexiochan 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Alexiochan