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Autore: Timy21    06/09/2016    0 recensioni
Camilla Giuliani, famosa donna di successo, direttrice di Vanity Fair.
Mattia Scaglioli, strepitoso uomo d'affari e imprenditore. Le loro vite si incrociano, ancora una volta, riportando Camilla nell'oblio del suo passato.
La storia è stata completamente scritta e pubblicata, anche altrove, da me.
Simona De Angelis
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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SMITH&WESSON Modello 57


 
Mattia Scaglioli
 
 
 
Si era allontanato dalla panchina, nonostante Camilla gli avesse detto espressamente di aspettarlo lì. Aveva oltrepassato la rete che divideva il parco con la loro panca tra le altre su una lunga via con i ciottoli, e i binari. C'era solo un piccolo marciapiede, dove aveva poggiato il suo peso, tenendosi con le dita aggrappato alla rete dietro di lui. Non voleva farlo davvero, eppure sentiva che era la cosa giusta. Pensò ai suoi amici, alla sua famiglia un po' distrutta, alla sua vita, e capì che infondo nessuno avrebbe sentito la sua mancanza più di quanto lui stesso sentiva la mancanza di qualcosa che lo completasse. Aveva pensato di ricominciare con la droga; un'esistenza portata avanti strisciando, ma comunque portata avanti. Però si rese conto che quel suo gesto avrebbe distrutto la vita di molte persone più di quanto non l'avrebbe fatto la sua morte.
 
Alzò lo sguardo dai binari al muro oltre di essi. Di fronte a lui la scritta "Scaglio" risaltava sugli altri graffiti di ogni tipo e colore. La sua firma, per far capire a chiunque passasse in treno o lungo il parco che quello era il suo posto, il suo mondo, e nessuno doveva permettersi di reclamarne la proprietà.
 
"Mattia" si girò in modo cauto, per guardare negli occhi l'unica persona che poteva fargli cambiare idea, e lo sapeva per certo. In quel momento sul binario opposto a quello più vicino a lui sfrecciò un regionale, e si alzò un forte vento, che fece muovere i suoi ricci e i capelli biondi della donna dietro di lui. Il rumore metallico del treno che correva sui binari prese il posto dei suoi pensieri per un attimo. La vide sorridere e avvicinarsi. Nonostante avesse un tubino tentò di arrampicarsi sulla rete.
 
"Che fai? Stai indietro" le urlò sgranando gli occhi. La stava mettendo in pericolo.
 
"Stai zitto" rispose la bionda affaticata dall'arrampicata. Lui la aiutò a scavalcare la rete e la trovò con il viso rivoltò verso di lui dopo pochi secondi.
 
"Mattia Scaglioli, tra pochi minuti un treno passerà, senti il campanello?"
 
L'uomo tese l'orecchio attentamente e nell'udire quel suono l'agitazione iniziò a crescere in lui; un misto di adrenalina e terrore. Doveva salvarla.
 
"Devi tornare dall'altra parte"
 
"Senza te non ci torno"
 
 
 
Camilla Giuliani
 
 
 
Cercava di non lasciar trasparire la sua paura, quella che aveva provato altre volte, in situazioni simili a questa. Osservava i binari, con la testa svuotata e lo stomaco sotto sopra. Di li a poco sarebbe passato un treno nel binario più vicino al pezzo di marciapiede dove erano poggiati oltre la rete. Doveva sbrigarsi.
 
Si voltò verso Mattia. Aveva il viso terrorizzato ma allo stesso tempo convinto di ciò che voleva fare. Gli si formarono delle rughe di nervosismo sulla fronte e il suo respiro era affannato. Boccheggiava, come se volesse dire qualcosa. I ricci scompigliati e gli occhi così rossi dovuti al precedente pianto lo trasformarono, agli occhi di Camilla, nello splendido sedicenne di dieci anni prima. Si sentiva così lui, in quel momento.
 
 
 
Camilla era nella sua cameretta con le pareti rosa e il profumo di lavanda delle lenzuola pulite. Parte dei muri era coperta con poster di Eminem, Rihanna e Brad Pitt. Li aveva messi quando era più piccola e non aveva mai pensato di staccarli dalla parete, poiché infondo erano importanti per il suo passato, e di conseguenza per il presente e il futuro.
 
Sentì qualcuno urlare il suo nome, sotto la sua finestra. Tese l'orecchio aspettando un altro segnale.
 
"Caam" riconobbe il timbro, ma sentiva una strana pesantezza arrivare insieme a quella voce. Corse alla finestra e l'aprì, senza controllare prima chi fosse. Al piano di sotto Mattia camminava avanti e indietro, tormentandosi i ricci e portando le mani sul suo viso, per asciugare le lacrime.
 
"Matt ma che cazzo fai"
 
"Dovevo essere io, lo sai"  Camilla non rispose ma abbassò lo sguardo "Volevo solo salutarti"
 
La ragazza rialzò lo sguardo e vide Mattia con una pistola. La riconobbe; era quella che utilizzava in caso i suoi "clienti" non rispettassero il pagamento: una Smith&Wesson modello 57, donatagli dal suo fornitore di coca, probabilmente rubata in uno scambio finito male. Non aveva mai colpito nessuno, la usava solo per spaventare chi voleva fregarlo. Gli serviva, poiché essendo così giovane molti credevano di poterlo derubare sotto il suo naso; ma lui non era affatto stupido. Riusciva sempre a farsi rispettare, con le buone o con le cattive. Camilla l'aveva presa in mano un paio di volte, sfoggiandola scarica davanti al viso del suo riccio, ridendo.
 
"Mettila giù" lo intimò alzando le braccia.
 
"Cosa? No amore non ti farei mai del male, non capisci?" urlò, piangendo e agitando il revolver.
 
"E' per me" disse puntandoselo sulla tempia destra. Camilla sbarrò gli occhi, boccheggiando. Sentì il pranzo risalire e pensò che da un momento all'altro la testa del suo ragazzo sarebbe stata sparsa di fronte il suo portone.
 
"Mettila giù" ripeté la bionda. Ora anche lei piangeva e singhiozzava.
 
"Addio" il ragazzo chiuse gli occhi. Camilla, urlando un inquietante "No" si abbassò, nascondendosi dietro al muro della sua cameretta, accucciata. Nel giro di due secondi si sentì uno sparo, e lei pensò di esser morta di nuovo, durante quelle settimane. Pensò di doversi alzare, dover affrontare il cadavere spappolato del suo ormai ex ragazzo. E lo fece, si alzò e lentamente di affacciò alla finestra. Ma quello che vide fu Mattia sanguinante dal fianco destro e Luca che lo teneva fermo. Il revolver era volato oltre le siepi, e dalla sua finestra era ben visibile. Pianse, di sollievo, e si affrettò a scendere.
 
Da quel giorno, Camilla non fece che ringraziare Luca per aver salvato il suo primo amore, spingendolo al momento dello sparo. Era arrivato giusto in tempo, aveva visto il suo amico e lo aveva salvato, per evitare l'ennesima tragedia.
 
 
 
 
 
Mattia Scaglioli
 
"Mattia, non è stata colpa tua" gli ripeté Camilla.
 
"Si invece" urlò il moro per non ascoltare più i suoi pensieri. Il treno si vedeva in lontananza, fischiava. Camilla lo guardò, cercando di restare calma.
 
"Vuoi che moriamo entrambi?" Mattia la guardò. Poi si girò ad osservare il treno. La sua velocità li avrebbe trasportati sotto i binari in pochi secondi.
 
"Va bene" prese velocemente la donna e la spinse oltre la rete. Guardò ancora una volta il primo vagone, a poche decine di metri da lui e poi guardò la bionda. Doveva riconquistarla, e se fosse morto non avrebbe potuto più farlo.
 
Il fischio del treno infastidì le sue orecchie mentre risaliva la rete. Si gettò a terra velocemente, sporcando i suoi vestiti firmati di terra e breccia. Camilla si inginocchiò accanto a lui e gli prese il viso. Dopo pochi secondi gli tirò uno schiaffo. Mattia se l'era immaginato. Accade anche quella volta del revolver che, nonostante lui stesse sanguinando dal fianco, lei gli tirò uno schiaffo.
 
Sorrise, come per dire "lo sapevo", e si sedette sull'erba, mentre il treno faceva muovere le foglie e i loro capelli.
 
Guardando di fronte a lui le figure distorte dei vagoni che sfrecciavano sui binari esclamò:
 
"Sono stato io Cam: io ho ucciso Leo"
 
 
 
 
 
*Spazio Autrice*
 
Salve a tutti lettori. Non so se la storia vi stia piacendo o meno, se la seguite da tanto o se avete letto pochi capitoli. In ogni caso volevo scusarmi. Non aggiorno da più di un mese per ottime ragioni. E' stato un mese molto difficile: ho perso una figura importantissima per me, e non ho avuto tempo ne voglia di scrivere. Cercherò di impegnarmi e trovare la forza di aggiornare più spesso, ma in caso così non fosse scusatemi in anticipo.
 
Fatemi sapere se devo continuare questa storia o se è meglio che la elimini immediatamente ahahah
 
Grazie a tutti :)
 
Simona.
 
PS: Scusate per qualche errore, provvederò a revisionarla il più presto possibile.
   
 
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