Di Fronte a Te
Forti emozioni attraversano il cuore provocando lievi brividi
al corpo, percettibili e non, sbattendo gli occhi increduli, fissando
interrogativi ciò che si presenta davanti, cercando di concepire qualsiasi
pensiero, distogliendo gli occhi da ciò che si stava guardando.
Poi un sospiro, si alza stordito dal letto portandosi
quell’unica mano libera sul volto, scuotendo esasperato la testa. La volta
verso quel lato del letto occupato, osservando come di consueto ciò che vi
riportava. Un sorriso spuntò tra le sue labbra, incurante dei sentimenti che di
li a poco continuavano a crescere incondizionatamente. Che fosse normale o meno
non gli importava. E poi cos’era il normale?
Di certo tutto ciò che aveva a che fare con lui non lo era.
Spostò la chioma ribelle, guardando incuriosito e incantato
quei lineamenti perfetti. Per quanto cercasse di levarselo dalla mente, più
affiorava, senza tener conto che era alquanto difficile dimenticare qualcuno,
se quello stesso qualcuno ogni notte dormiva nella sua stanza, nel suo
letto, incatenato al suo polso. Era
matematicamente impossibile ed improbabile il solo pensarlo.
Fece ricadere la mano lentamente, cercando di mettersi nella
sua adorata posizione, cercando di non muovere troppo il letto, avvicinando le
gambe sempre più a se stesso, portando quella
mano su esse. Alzò la testa sospirando esasperato, ingoiando quel nodo di
saliva che lo tormentava da quando aveva pronunciato quella sera le tipiche
parole per augurare una buona nottata. Ma solitamente quando si pronunciano,
ognuno andava per la sua strada, per risvegliarsi il mattino dopo affrontando
quei problemi e pensieri che si erano lasciati alle spalle, per riposarsi anche
solo un secondo, senza guardare il vero problema che gli si presentava tutte le
mattine e i giorni avvenire. Ma evidentemente lui non aveva neanche quella
fortuna, visto e considerato che il suo continuo problema se lo portava a
spasso ogni attimo in quell’arco di tempo. Solitamente è normale portarsi
dietro il problema che affligge l’individuo, ma normalmente è solo nella
propria mente, com’era possibile che lui fosse tanto sfortunato da avere ciò
che lo affliggeva in carne e ossa ogni attimo della giornata, sempre d’innanzi
a lui? Cominciava sempre più a credere nella vera e propria sfortuna, ma
forse infondo quella non era altro che un regalo dalla fortuna.
Innalzò un sopracciglio incredulo. Ma da quando faceva certi
pensieri contorti e inverosimili? Scosse la testa accigliato, qualcosa non
andava in lui, ne era sempre più convinto. Inverosimile. La sua vita ormai
poteva essere descritta con quella semplice parola. Tutto ormai gli appariva
a tal modo. Abbassò la testa, voltandola verso la figura che dormiva beata al
suo fianco, con quel volto angelico, sereno, immerso in chissà quale magnifico
sogno, quel volto così dannatamente bello… eppure
nascondeva qualcosa di spaventoso, da far rabbrividire al solo pensiero anche
il solo sfiorato. Dietro quel viso amato, dai lineamenti delicati si nascondeva
l’incubo per eccellenza: il Diavolo in persona. Un dannato per l’eternità. Lo
sapeva, l’aveva sempre saputo, eppure non era mai riuscito a smascherarlo in
nessun modo. Tutto era inverosimile.
Ne aveva quasi la certezza. Gli mancava così poco.
Un sibilo, un movimento quasi impercettibile, due grandi occhi
nocciola gli si pararono davanti, lasciandolo pietrificato, sgranando
leggermente gli occhi, provocandogli un senso di ansia e vuoto alla bocca dello
stomaco, consapevole del fatto di essere appena stato beccato nel guardarlo,
incapace di distogliere i suoi grandi occhi color pece da colui che lo stava
osservando, ancora assonnato, disteso sul letto.
Uno sbadiglio quasi silenzioso e impercettibile, la sua mano si mosse sotto il cuscino
portandosela sul volto angelico. – Cosa stai facendo?- Chiese divertito,
trasformando le sue labbra in un
dolce sorriso.
-Nulla di interessante.- Rispose pronto e calmo, portando
ancora quell’unica mano libera sui suoi capelli ribelli, distendendo le gambe.
Un sorriso sincero, luminoso come non mai, un lieve movimento,
perfetto, abbile, impercettibile. Così vicino a lui, troppo vicino. La sua mano
poggiata sul suo petto, calda, sicura. – Non c’è bisogno che fai così. –
Affermò dolcemente, poggiando la testa sul petto, muovendo lentamente, con tocchi
leggeri, la mano.
Sgranò leggermente gli occhi basito, mentre un brivido gli
percorreva la schiena, osservando ogni suo respiro, battito di ciglia,
movimento. In quel momento sembrava aver perso l’uso della parola, come se le
corde vocali fossero state tagliate o bloccate da qualcosa. Gli risultava
difficile dare vita ad una sola sillaba o semplice lamento. Cos’era quella
strana situazione? Cos’era cambiato? Perché improvvisamente tutto era talmente inverosimile?
La mano si staccò dal suo petto e, in meno di un secondo era
così vicina alla sua, la prese con se distaccandola da quei capelli neri puro,
portandola vicino al suo viso,
poggiandola sul suo petto intrecciando le mani fra loro.
Un morso alla gola, un pugno allo stomaco e una strana nausea
cresceva in lui. Le farfalle si contorcevano, uno strano profumo si stava
diffondendo nella stanza, ma in quel caso cominciava a credere che era tutto
frutto della sua fantasia. Lui appoggiato
sul suo petto, come un bambino indifeso, il suo
respiro gli attraversava la pelle accarezzandolo, sentiva il battito calmo e
regolare del suo cuore attraverso il suo corpo, vedeva i suoi occhi limpidi e sereni incollati ai
suoi.
Abbandonò la mano alzandosi, mettendosi a cavalcioni su di
lui, avvicinando quella mano al suo volto, scostandogli i capelli dagli occhi,
disegnando con un dito i lineamenti del suo viso, avvicinando lentamente le
labbra alle sue, così desiderate e ambite. Cercando quella mano incatenata alla
sua, mentre un nuovo sorriso si
dipingeva, intrappolato fra quelle labbra sempre cercate.
-Ryuzaki, dovresti sapere che ti
amerò sempre.- Pronunciò con un filo di voce sulle sue labbra, guardandolo
amorevolmente.
Un tuffo al cuore.
Sbatté gli occhi allibito. Ignorando le emozioni che crescevano sempre più in lui.
Per quanto tutto quello fosse quotidiano, non riusciva mai ad abituarsi e mai
ci sarebbe riuscito. Le sue labbra furono nuovamente catturate, tra un sorriso
e l’altro, ma sapeva che anche quella notte sarebbe andata ben al di là di quei
semplici baci.
Ogni notte era uguale all’altra, ma per quanto fossero uguali,
ognuna di esse era diversa, per quanto potesse ripetersi una scena simile, su
quel letto, sempre con gli stessi protagonisti, si presentava sempre in modo
diverso, con nuovi sentimenti ed emozioni, facendo nascere sempre qualcosa al
di là di ogni aspettativa e speranza. Per quanto cercasse di levarselo dalla
mente, per quanto provasse e pregasse, era del tutto inutile. Il suo amore per lui, cresceva sempre a dismisura, al di
là di quel che avrebbe davvero voluto. In fondo sapeva che le sue parole erano sincere, in un modo o
nell’altro, nella sua mentalità, lui
l’avrebbe amato sempre, seppur, a differenza di quale persona sarebbe stata, di
quel che sarebbe tornato tra non molto, in modo diverso. L’odio è pur sempre un
sentimento troppo vicino all’amore. Così vicino e simile, da fondersi con essa.
-Ti amerò sempre anch’io, Light.- Pronunciò ad un soffio dalle
sue labbra, scompigliandogli quei
capelli morbidi e setosi al tatto, splendenti e chiari.
A modo suo nel suo cuore ci sarebbe sempre stato.
Tutta la sua vita era inverosimile. E sempre lo sarebbe stata.
Anche quella notte sarebbe stata testimone, ancora una volta,
di quel sentimento così contrastante eppure così unico.
Finché lui
avrebbe avuto ancora vita.
Era una vita ormai che non scrivevo più nulla,
saranno passati mesi dall’ultimo operato o.O. Ed era
un secolo che avevo sempre voluto creare qualcosa su loro due, senza pensare
che non ho mai scritto qualcosa che avesse a che fare con lo yaoi o con lo Shonen-ai. Ho
sempre avuto molti flash su una ipotetica fan fiction, ma ahimè non la mettevo
mai per iscritto. Non vorrei essermi arrugginita dopo tutto questo tempo e
spero di non aver scritto qualcosa di altamente banale e privo di significato O.o. Anche se alla fine, forse certe idee chiare restano
solo allo scrittore, chissà…
Spero davvero che vi sia piaciuta anche solo un
tantino. Ho messo tutta me stessa per renderla al meglio.
Ringrazio a priori tutti coloro che leggeranno e
con un spirito di generosità commenteranno. ^-^
A presto (si spera)! Bacioni Ryan92!