Serie TV > Un Medico In Famiglia
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Autore: Cristin_94    07/09/2016    2 recensioni
La nona stagione di “Un medico in famiglia 9” è iniziata con il mancato matrimonio tra la sorella di Marco e Giuliano in un tranquillo pomeriggio di settembre. Da quel giorno è iniziata la storia d′amore tra la spensierata e dolce Sara Levi e il serio e integerrimo Lorenzo Martini. Puntata dopo puntata i giorni sono passati; le stagioni sono cambiate. Autunno, inverno, primavera… Ma cosa sarà accaduto a Natale, a Capodanno, a San Valentino⁇ Come avranno festeggiato Sara e Lorenzo i loro rispettivi compleanni: insieme o separati⁇ Scopriamolo insieme…
Nota bene : La storia non è inventata ex novo. Ho lasciato intatte le prime nove puntate! L’inizio della mia Fan-fiction corrisponde a una data speciale: 25 dicembre 2013! Il Natale in casa Martini è, appunto, posizionato tra la nona e la decima puntata, prima cioè che il Destino faccia incontrare Sara e Lorenzo al rifugio, subito dopo la fuga di Tommy, Giada e Daniele e gli splendidi sguardi sotto le stelle dei “Sarenzo”…
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lorenzo Martini, Sara Levi, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4 maggio, ore 7.30 circa, sul volo Parigi – Roma
 

- “Amore! Ma come faccio io senza di te durante il volo?” brontolò Sara, quando si accorse che Lei e Lorenzo non sarebbero stati seduti vicino.
- “Amore stai calma! Non ti lascio sola! Stiamo a distanza di qualche centimetro! Sarà come stare seduti vicino!” la rassicurò Lui.
- “Sì, certo! Ma..” Per Sara non era la stessa cosa! A chi avrebbe stritolato la mano durante la fase di decollo?
- “Amore.. andrà tutto bene! Ti fidi di me?”
- “Cecamente!” gli rispose Lei.
Lorenzo le sorrise. - “Non dare noia a quel poverino che si siederà affianco a te!” disse andando a prendere posto, non prima di averle dato un bacio sulla fronte.
- “Ma figurati! Starò buona buona! Fidati! Però tu non ti addormentare che se poi mi prende l′ansia non so che fare!”
- “No amore! Non ti preoccupare! Non mi addormento!” le fece l′occhiolino Lui. “Ma adesso dove vai?” le domandò poi, vedendola alzare.
- “Un attimo alla toilette! Vengo subito.” Spiegò Lei.
- “Vuoi che ti ordini un bloody mery?” le propose Lui.
- “No.. magari lo prendiamo dopo!”
 

Dopo quasi un quarto d′ora, Sara tornò a sedersi.
- “Amore.. sai che in bagno ho conosciuto una ragazza che ha paura anche lei di volare?” si rivolse a Lorenzo, avvicinandosi a Lui. “Amore?”
Ma Lorenzo non rispose! Si era addormentato!
- “Menomale che aveva promesso di non addormentarsi!” disse Lei, tra sé e sé, andandosi ad accomodare.
Fu allora che notò l′uomo che le si era seduta accanto. Aveva gli occhiali.. un aspetto curato.. aveva su per giù una sessantina d’anni. E a Sara quel volto non era nuovo!
- “Signori e signore buongiorno. Sono il comandante Visco che vi parla. Stiamo iniziando ora la procedura per il decollo. Il tempo è buono! Allacciate le cinture e buon viaggio!” disse il comandante.
- “< Decollo >! Ha detto < Decollo >!” ripeté Sara, iniziando ad agitarsi.
- “Signorina.. va tutto bene?” le domandò l’uomo che le sedeva accanto.
- “No.. non proprio. Ho paura di volare. Volo da una vita, sa? Ma ogni volta è come la prima. Le nuvole.. il cielo.. il vuoto.. E così finisce sempre che mi muovo.. mi alzo e mi risiedo..” spiegò Sara.
- “Ha provato con i calmanti?” le domandò Lui.
- “Li ho provati tutti, ma nulla.” Rispose Lei.
- “Non vorrà mica scendere durante la procedura del decollo?” chiese Lui.
Sara sorrise. - “No no.. devo arrivare assolutamente a Roma!” rispose. “Ma lo sa che una volta mio fratello lo ha fatto?”
- “Ah sì? Paura di volare anche lui?”
- “No no.. Ora le spiego.. C’era un tale, uno proprio antipatico! Magnani si chiamava, mi pare! Va beh.. come si chiamava non è importante. Voleva portare via la casa alla famiglia di Maria, la compagna di mio fratello, Marco! Come se non bastasse, il figlio di questo lurido essere, Roberto, voleva  portare via Maria a Marco! Capisce? Quando si dice: < Tale padre.. tale figlio! > Va beh, comunque! Marco e Maria avevano fatto pace, nonostante Roberto si fosse intromesso tra loro! Lei non immagina come si sono riconciliati!”
- “Immagino me lo dirà Lei!” commentò quell’uomo.
Sara sorrise. - “Assolutamente! In pratica, Maria stava partendo per un convegno in Svizzera, a Basilea, e mio fratello è corso all’aeroporto e l’ha fermata!”
- “Ma non era sceso durante la fase di decollo?”
- “Sì, ma non in quel momento. Dopo essersi riconciliati Marco e Maria hanno deciso di partire per New York con i loro bambini, Jonathan e Palù. Mio fratello aveva ricevuto una proposta di lavoro alla quale non poteva rinunciare e quindi, nonostante Magnani stesse per buttare giù la casa, sono saliti su quell’aereo. Ma,  fortunatamente, Marco ha capito giusto un momento prima del decollo i giochetti dei Magnani e così di corsa sono scesi dall′aereo! Non le dico il tempo perso a controllare le valige ma, alla fine.. sono tornati a casa Martini! Marco ha incastrato i Magnani e nello stesso giorno ha sposato Maria!”
- “Che giornata!” commentò l’uomo.
- “E non è finita qui! Perché poco prima delle nozze di Marco e Maria è nato Carlo, il figlio di Lele, il padre di Maria.”
- “Credo di essermi perso!” ammise il suo interlocutore.
- “Ora le spiego!” lo rassicurò Sara. “Ma.. per caso.. ci siamo già visti? Ho l’impressione di conoscerla!” interruppe per un momento il suo monologo Sara.
- “No, direi di no! Mi  ricorderei di Lei, altrimenti!” le rispose Lui, sorridendo.


 
Roma, casa Martini, ore 8.00 circa

Intanto a casa Martini tutti, grandi e meno grandi, si erano alzati all′alba per i prepararsi per il grande giorno.
Tra tutti, Tommy era agitatissimo. Quella notte non era riuscito a chiudere occhio tanta era l′emozione per il matrimonio di suo padre! Per questo, quella mattina, dopo aver fatto colazione, era salito in camera di Sara per raggiungere il tetto. Non c′erano le stelle ma il cielo di Roma era bello anche alle prime luci del sole.
- “Ehi! Che fai qui?” si sentì chiamare il giovane Martini all′improvviso.
- “Marco! Ciao.. sono venuto a prendere un po′ d′aria. È successo qualcosa?” rispose Tommy, allarmandosi.
- “No no. Ti cercavo per dirti che Sara mi ha mandato un messaggio una decina di minuti fa. Stavano per decollare. Procede tutto come previsto. O, almeno, così pare!” gli spiegò Marco, che intanto si era seduto accanto al ragazzo.
- “Bene. Se sono partiti in orario, alle 07.52.. e il volo dura due ore e spiccioli.. dovrebbero atterrare per le dieci! Il tempo di raggiungere la location..” iniziò Tommy.
- “Sì.. se andasse tutto per il verso giusto.. dovremmo rispettare i tempi. Alle 11.30 dovrebbe iniziare la cerimonia!” concluse Marco, che poi domandò a Tommy: “Sei.. sei emozionato?”
- “Abbastanza! Non capita tutti i giorni di assistere al matrimonio del proprio padre!” abbozzò un sorriso Lui.
- “E′ per questo che sei salito sul tetto?” chiese Marco. “Volevi provare a rilassarti un po’′?”
- “Sì! Me lo ha consigliato una volta Sara e, da quella volta, ogni tanto, vengo qui! Ma.. come facevi a sapere dov′ero?” domandò Tommy.
- “Non lo sapevo! Me lo ha detto Elena!” gli rivelò il giornalista.
A Tommy spuntò un sorriso sul volto. Marco se ne accorse ma decise di sorvolare. La discrezione era una dote di cui andava molto fiero!
- “A proposito di donne.. ci impiegheranno una vita a prepararsi! E il bagno è off-limits già da un po′! Io e Libero abbiamo deciso di andare a prepararci al bar di Sara, tanto per oggi rimane chiuso. Vieni con noi?” cambiò discorso Marco.
Tommy rifletté attentamente. - “Se rimango qui e aspetto che le donne si sbrigano rischio di fare tardi, vero?”
- “Temo di sì!” rispose il Levi.
- “Bene! Allora andiamo al bar di Sara!”



Durante il volo Parigi – Roma, ore 8.40 circa  

- “Ero così emozionata che non sono riuscita a dire niente.. capisce? Del resto che ci si vuole aspettare da una che ha appena subito un’operazione a cuore aperto! “ Sara aveva raccontato a quell'uomo la sua storia d'amore con Lorenzo. Dall'inizio!
- “Beh… in effetti!” commentò pazientemente l’uomo.
- “Eppure io ho la sensazione di averla vista! Ma Lei è un attore.. un presentatore?” propose Sara.
- “No, un cantante!”
- “De Gregori!” provò ad indovinare Sara.
- “No, De Gregori ha la barba.” Le rispose Lui.
- “Ah!” Ma Sara non si fece abbattere. “Alla fine ci sposiamo. Io e il mio medico, intendo!” annunciò soddisfatta.
- “Congratulazioni!”
- “Eh sì! Abbiamo organizzato tutto un po’ in fretta! Una cosa tranquilla.. Giusto con parenti, qualche amico.. Sa: Lui è separato e io.. diciamo che è una storia un po’ lunga perché dovevo sposarmi con un altro uomo.. poi alla fine sono scappata dall’altare..” Sara stava per iniziare il racconto da capo ma si interruppe un nano secondo. “Lei è Gianni Morandi? < Fatti mandare dalla mamma.. >” canticchiò.
L’uomo scoppiò a ridere. - “Gianni Morandi è bolognese. Io non ho nemmeno l’inflessione bolognese!”
- “Però non ha la barba!”
- “Beh signorina: ma Lei parla sempre con tutti gli sconosciuti? Sugli aerei, sui treni? Ovunque?” 
- “No.. è che volare mi rende parecchio nervosa e quindi finisce sempre che parlo a ruota libera. Ma lo sa che è proprio così che ho incontrato il mio futuro marito?” disse Sara, indicando Lorenzo.
- “Me lo ha già detto. Me lo ha detto due minuti dopo il decollo.”
- “Ah, giusto. Lui invece dorme come un bambino.” Commentò la giovane Levi.
- “Beato Lui!” si lasciò sfuggire l′interlocutore.
- “Ma io non so proprio come fa! Anche oggi che è il giorno del nostro matrimonio!” disse Sara, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
- “Vi sposate oggi?” Quell’uomo era assolutamente meravigliato.
Ma Sara non gli rispose. Anzi domandò: - “Ma Lei non è Venditti, vero?”
- “Lo dice per via degli occhiali? No no.. non sono Venditti e non ci assomiglio nemmeno con gli occhiali!”
- “Mi scusi. È che io non guardo spesso la televisione." si giustificò Sara.


 
Roma, casa Martini, ore 9.20 circa

Intanto, a casa Martini, erano rimasti solo Ave, Enrica, Libero, Tommy  ed Elena.
Bobò era andato a casa di Alice: i due sarebbero andati al matrimonio insieme, mentre Maria, Marco e i piccoli stavano già raggiungendo il luogo scelto per le nozze, muniti degli abiti degli sposi. Che fatica che avevano fatto per convincere Ave a staccarsi dal vestito di Sara!!
In effetti, anche Tommy era pronto da un pezzo. Così, dopo essersi guardato per l′ennesima volta allo specchio, per vedere se tutto era a posto, scese nel salone e lì trovò Libero che guardava l′orologio.
- “Nonno vedo che sei già pronto!”
- “Sì. Anche tu, Tommy. Stai benissimo!” gli disse Libero, commovendosi. “Chi non sono pronte sono le donne di casa. Mi sa che ci vuole ancora un po’′!”
Tommy gli sorrise e si rassegnò ad aspettare. Ma fermo non riusciva a stare. Sistemò dunque gli ultimi dettagli a Nonno Libero.
- “Adesso vedrai..” disse il capo famiglia, “..se io le chiamo e dicono un minuto.. questo è molto grave!” Prese un respiro: “Allora: siamo pronti?”
- “Un minuto!” rispose Ave.
- “Un minuto!” fu la volta di Enrica.
- “Un minuto!” concluse Elena.
Tommy scoppiò a ridere.
- “Hai visto?” gli domandò soddisfatto Libero. “O facciamo un attacco psicologico di quelli proprio forti.. e io dico: < Noi due ce ne andiamo. Voi prendete un taxi! >” propose.
- “E se poi non funziona?” domandò il nipote.
- “E se poi non funziona ce ne andiamo veramente e non diciamo niente. Adesso vedrai che arrivano!” lo tranquillizzò comunque il nonno.
- “Ma che bisogno c’è di agitarsi in questo modo!” comparve Enrica, precipitandosi a sistemare il fiorellino sulla giacca di Libero.
- “Ma che ansia, Signor Libero! Ma insomma: c’è ancora tempo!” commentò Ave comparendo, affrettandosi a sistemare, a sua volta, il colletto della camicia di Libero.
 - “Madonna mia! Ma che è? Un’acqua santiera? Tutti a toccare stanno!” sbottò esasperato Lui.
- “Allora.. come sto? È un po′ troppo vivaciotto ′sto colore?” domandò Ave, riferendosi alla sua giacca gialla.
- “No.. stai bene! Sembri un canarin triestin!” la prese in giro Nonno Libero.
Enrica invece era agitata. – “Ma Bobò dove è andato a finire?”
- “E’ andato a prendere Alice.” Rispose Tommy.
- “Ed Elena?” chiese Ave.
- “Elena?” la chiamò nonno Libero.
- “Un minuto!” rispose nuovamente Lei.
- “Un minuto è troppo e due sono pochi!” Libero aveva ormai perso la pazienza.
A quel puntò suonarono alla porta.
- “Oooo chi s’è adesso.. a ‘ste ora?” si domandò Ave, guardando l’orologio. “Vai a vedere, Tommy.”
- “Sì sì…” disse il giovane, già in procinto di aprire la porta. Era Giulio!
- “Ciao Tommy.. lo so che oggi è.. Però Elena ha dimenticato questo a casa mia e ho pensato di riportarglielo!” spiegò il ragazzo.
- “Sì sì.. va beh: accomodati. Ogni scusa è buona!” sorvolò Libero.
- “Hai.. hai fatto bene! Ha detto che è una questione di qualche minuto!” cercò di sembrare disinteressato Tommy. Ma la voce tradiva un po’ di agitazione. E non era per l’imminente matrimonio di suo padre!
- “Eccomi!” comparve Elena.
- “Ah.. hai fatto presto, adesso!” commentò Libero.
- “Ciao Giulio!” lo salutò Lei, imbarazzata.
- “Ciao.. ti ho riportato il dizionario!”
- “Giusto..” lo afferrò.
- “Beh..” ruppe il silenzio nonno Libero. “Quando avete finito questo scambio culturale, noi ce ne andiamo.. che è tardi!”
- “Sì sì.. andiamo subito che è tardi!” concordò Ave.
Giulio si spostò per lasciarli passare e Libero, Ave ed Enrica si avviarono alla macchina.
L’unico ad essere rimasto era Tommy.
- “Tommy.. ‘ndemo?” lo chiamò Ave.
- “Sì.. arrivo.” Pronunciò a mala pena lui. “Ciao Giulio!” disse, dando una pacca sulla spalla all’amico, voltandosi a guardare Elena: era veramente bellissima!
- “Grazie!” disse Elena, una volta sola con Giulio.
- “Niente!” le rispose lui, prima di baciarla.
- “Elena?” la chiamò nuovamente Ave.
- “Un minuto!” rispose ovviamente la ragazza.


 
Location del matrimonio, ore 10.00 circa

- “Mi scusi. Lo champagne è.. è in fresco?” domandò Marco.
- “Naturalmente! Al momento del rinfresco sarà tutto pronto!” lo tranquillizzò il cameriere.
- “Beh.. io sarei più tranquillo se lo champagne fosse pronto anche prima del rinfresco.. non si sa mai con mia sorella! È un po’ particolare!” Marco era agitatissimo.
- “Va tutto benissimo! Eh sì. Mio marito tende a essere un po’ allarmista..” si intromise sua moglie.
- “Io?” domandò Lui.
- “Ma va tutto bene, grazie. Grazie!” continuò Maria.
- “Non si preoccupi.” Si allontanò il cameriere.
- “Lo metta in fresco..” bisbigliò il giornalista, come se il cameriere lo potesse sentire.
- “Amore.. stai sereno perché questa volta non ci saranno sorprese, eh?”
- “Ma questo viaggio non lo potevano fare dopo il matrimonio? Perché adesso? Perché?” continuò ad agitarsi Lui.
- “Perché Lorenzo è stato invitato a un convegno: una settimana a Parigi, tutto spesato.. e sarebbe stata una pazzia rinunciare!” gli spiegò la sua dolce metà.
- “Ti prego non dire quella parola! Ti prego!” la supplicò Lui.
- “ < Rinunciare >?”
- “ < Pazzia >. Vicino a Sara e matrimonio mi fa venire un’ansia.” Il nervosismo di Marco non sembrava diminuire.
- “Adesso io ti vado a preparare una bella camomilla, eh?” gli propose Maria.
- “No no, amore. Io l’unica cosa che vorrei è che suonasse questo cellulare e che fosse Lorenzo che mi dice che sono atterrati.. possibilmente a Roma!”
- “Sì..sì..sì..” gli sorrise Lei.
Così, quasi per magia, il cellulare squillò. Ma non era Lorenzo!
- “E' nonno Libero!” annunciò deluso Marco. “Libero pronto.. sì! Sì, noi siamo già qua. Notizie? No.. nessuna.. neanche loro. Va bene! Allora ci vediamo qua! Ok.. ciao… Ciao!” A Marco stavano per spuntare i capelli bianchi!
- “Amore.. vieni un attimo! Ci sono i gemelli che ti vogliono parlare. Senti cosa ti devono dire.. < Papà stai tranquillo. La prossima volta sarà Lorenzo che ti chiama! >” sorrise Maria.
- “O magari la torre di controllo di Ragusa! Chi lo sa!” scoppiò a ridere Marco, dando un bacio alla sua meravigliosa moglie.
- “Respira.. respira..” lo prese in giro Lei.
- “Sì, respiro!” le rispose Lui, con un occhiolino.



Sul volo Parigi – Roma, pochi attimi prima del decollo

- “Buongiorno a tutti. È il comandante Visco che vi parla. Siamo iniziando ora la discesa verso l’aeroporto.. di Roma Fiumicino. Il tempo a terra è buono. Grazie a tutti per aver volato con noi!”
- “Ha detto Roma Fiumicino, vero?” domandò Sara, per sicurezza, al suo compagno di viaggio.
- “Esattamente!” le rispose Lui, sorridendo.
- “No.. perché con questi atterraggi non si sa mai che cosa può succedere..” commentò Sara.
- “La mia fidanzata le sta dando fastidio?” la interruppe Lorenzo, che si era appena svegliato.
- “No.. non gli sto dando fastidio! Facciamo due chiacchiere, vero?” domandò di riflesso all’uomo con gli occhiali.
- “Facevamo quattro chiacchiere!” confermò lui.
Lorenzo sorrise. Immaginava cosa avesse potuto combinare Sara durante il volo!
- “Mi scusi ma dovrebbe prendere posto e allacciare la cintura. Siamo in fase di atterraggio.” Disse l’hostess, rivolgendosi a Lorenzo.
- “Ecco, guardi: le cedo il mio posto così fa l’atterraggio con la sua fidanzata! Le cedo il posto.. prego. Venga.. venga!” disse quell′uomo andandosi a sedere al posto di Lorenzo.
- “E’ logorroica.. lo so! Mi dispiace!” si scusò Lorenzo, andandosi ad accomodare.
Sara invece si alzò e raggiunse quell’uomo tanto gentile. – “Tenga. Questo è l’invito al nostro matrimonio. Così. Giusto per ricordo.”
- “Molto gentile. Grazie.”
- “E’ stato un vero piacere conoscerla!” si congedò Sara.
- “Assolutamente. Anche per me!” disse Lui, afferrandole la mano.
Così Sara raggiunse Lorenzo.
- “Tu pensi che Vecchioni venga al nostro matrimonio?” le domandò Lui.
- “Roberto Vecchioni? Cioè: quello è Roberto Vecchioni?” domandò Sara, scioccata.
- “Sì. Chi pensavi che fosse?” le chiese Lui.
- “Celentano?” provò Lei.
- “Amore mio, no. Non è Celentano! Tu ti devi fare una cultura musicale!” la guardò dolcemente Lui, afferrandole la mano.
Sara era mortificata. – “Amore.. Ma che figura! Gli ho raccontato tutta la nostra storia e non l’ho neanche riconosciuto!”
- “Tutta la nostra storia?” domandò divertito Lui.
- “Sì amore! Avevamo tempo.. Quanto c’abbiamo messo: tre.. quattro ore?”
- “Amore! Non è mica un volo intercontinentale! Ci abbiamo messo due ore appena!” le fece notare Lui.
- “Ah! È che quando parlo con qualcuno il tempo vola!” si giustificò Sara.
- “Non fatico a crederti!!” disse Lui a bassa voce.
- “Allora… Appena sarà finita l’interminabile fase d’atterraggio, quale sarà il programma?” domandò Lei, pur conoscendo la risposta.
Lui la guardò divertito. – “Beh.. Appena sarà finita questa interminabile fase d’atterraggio, scendiamo.. prendiamo i bagagli e andiamo a noleggiare un auto.”
- “E poi?”
- “Poi, finalmente, ci sposiamo!” e sorridendo le diede un dolcissimo bacio.


 
Roma, ore 10.20 circa

- “Lorenzo, ciao! Dimmi che siete atterrati! A Roma, possibilmente!” rispose al cellulare Marco, in trepidante attesa per la risposta del futuro cognato.
- “Marco siamo atterrati. A Roma! Stiamo già affittando una macchina. Tutto procede come previsto.” Gli rispose il dottor Martini.
- “Sì! Sì!” esultò Marco, attirando l′attenzione di Libero, Maria e Tommy.
- “Sono atterrati a Roma?” domandò Maria.
- “Sì. Si stanno già organizzando per arrivare qui!” spiegò il giornalista che poi, rivolgendosi a Lorenzo disse: “Noi siamo già qui. È tutto pronto! Vi aspettiamo.”
- “Tranquillo: arriviamo subito. Sara è pronta a mettersi alla guida.” Lo prese in giro Lorenzo.
- “Cosa?? Lorenzo sei impazzito? Devi guidare tu! Sara sarà agitata.. deve sposarsi.. non può guidare!” sbottò Marco.
- “Fratellone tranquillo! Guida Lorenzo! Ti stiamo solo prendendo in giro!” rise Sara.
- “E certo! Io sto perdendo dieci anni di vita oggi, per il vostro matrimonio, e voi mi prendete pure in giro! Va beh. Sbrigatevi a tornare!” concluse Marco, sollevato.



Roma, location del matrimonio, ore 11.00 circa

- “Finalmente siete arrivati! Sono già tutti dentro che vi aspettano!” Marco ora si sentiva leggermente meglio. Sarebbe stato bene solo dopo lo scambio degli anelli e i rispettivi  < sì > degli sposi!
- “Proprio tutti?” domandò Sara.
- “Tutti tranne Anna ed Emiliano che sono a Londra.” Le rispose il fratello che poi, guardando Lorenzo, le disse: “Aspetta che gli do una mano! Che devi prendere?”
- “Questa!” rispose Lorenzo, e Marco si affrettò a prendere la valigia di Sara.
Intanto il dottor Martini si avvicinò alla sua futura sposa. – “Amore.. senti io vado a cambiarmi. Ci vediamo dentro. Io sarò quello con l’abito scuro che ti aspetta in fondo alla sala.” Le sorrise.
- “Va bene!” gli sorrise di rimando, per poi farsi prendere il volto tra le mani e farsi dare un ultimo bacio.
Ma Marco li interruppe. – “Bene.. bravi.. Velocissimo!” commentò, vedendo Lorenzo andare a prepararsi. “Andiamo.. andiamo!” si rivolse poi Sara.
- “Aspetta però.. ti vedo agitato!” gli fece notare Lei.
- “Chissà come mai! Chissà perché sono agitato proprio ai tuoi matrimoni! Su su.. andiamo! La incitò nuovamente.
- “Ma.. che cos′è questa musica?” domandò invece Lei.
- “E' la sorpresa di nonno Libero per te! Mi raccomando: non guardare! Andiamo!”
- “Eh no..no! Devo dirti una cosa molto importante!” annunciò Lei.
- “Ma ti sembra questo il momento di dirmi una cosa importante? Dobbiamo andare..”
- “Sì, adesso!” rispose Lei, risoluta.
- “Allora dimmelo.. dimmelo… dimmelo!” si arrese lui.
- “Ho conosciuto un uomo.. in aereo.. oggi!” disse Lei.
- “Hai conosciuto un uomo in aereo?” domandò Lui, scioccato.
- “Sì!” rispose Lei.
- “Oggi?” domandò nuovamente Marco.
- “Sì.. sì! Tra l’altro è stata una cosa buffissima…” iniziò a raccontare Lei.
- “No no Sara! Io non lo voglio sapere! Non voglio sapere niente.. un uomo in aereo! Niente. Non voglio..” la bloccò Lui.
- “Ma no! Che hai capito?” provò a spiegare Lei.
Ma Marco non voleva sentirla. – “Lalalalalala!” disse, coprendosi le orecchie.
- “Non hai capito!” ribadì Lei.
- “Lalalalala..”
- “Dai però.. non ti si può raccontare mai niente!” si dispiacque Lei.
- “Hai finito?” le chiese Lui.
- “Ho finito!” fu la parola di Sara.
- “Ahhh.. andiamo dai!” concluse Lui, afferrando la valigia della sorella.


 
- “Papà! Siete arrivati finalmente!” Tommy lo stava aspettando nella stanza in cui si sarebbe cambiato.
- “Tommy! Vieni qua!” disse Lorenzo, poggiando la valigia e abbracciando il figlio. “Sei elegantissimo!”
- “Grazie! Tu un po′ meno, vestito così! Devi cambiarti!” lo prese in giro il figlio.
- “Sì, lo so. Il vestito dov′è?”
- “Ma perché non lo hai tu?” domandò Tommy.
- “No no.. Lo dovevano portare Marco e Maria. Io.. E′ uno scherzo?” capì Lorenzo, guardando lo sguardo divertito di Tommy.
- “Sì. È sul letto. Devi solo prepararti! Dai.. ti lascio da solo! Ci vediamo dentro!” gli fece l′occhiolino Tommy.
Lorenzo gli sorrise e si iniziò a preparare. Andò in bagno e si tolse la giacca. Meccanicamente si sbottonò la camicia ma poi, si fermò e si guardò allo specchio. 
Stava per sposarsi! Finalmente! Con la donna della sua vita!
Sorrise all′idea di iniziare una vita con la donna che amava e poi tornò a prepararsi.
E′ lo sposo che deve aspettare la sposa sull’altare. Non il contrario!



Ore 11,30 circa

- “Ecco lo sposo!” Oscar si avvicinò a Lorenzo e lo abbracciò. “Ci siamo, eh?”
- “Già! È arrivato il momento.. finalmente!” rispose Lui, visibilmente emozionato. “Emilio.. Gloria.. grazie per essere venuti!”
- “Dottor Martini, si figuri: non potevamo mica mancare nel giorno del suo matrimonio!” gli rispose lei.
- “Lorenzo, vieni qui. Fatti abbracciare!” Enrica lo raggiunse e lo salutò.
- “Enrica.. Libero!” li salutò Lui. Voleva ringraziarli. Per aver creduto nel suo amore e in quello di Sara prima ancora che loro stessi lo facessero. Per aver accettato di essere i loro testimoni. Ma non riuscì a dire nulla. “Io..”
- “Lorenzo..  non dire nulla, se no mi commuovo!” lo bloccò Libero.
- “Va bene! Andiamo a prendere posto allora!” disse, avviandosi per prendere posto in fondo alla sala.
- “Lorenzo! Allora? Sei pronto??” lo bloccò Marco.
- “Sì, Marco! Sposare tua sorella è l’unica cosa che desidero!” confessò Lui.
- “Sei nervoso? Io sì, da matti! D’altronde < Sara > e non sono proprio un binomio perfetto!” commentò il giornalista.
- “Grazie Marco! Se prima ero tranquillo, adesso non lo sono più!” disse sbiancando il medico.
- “Ma no! Sara ti ama!! Sono sicuro che questa volta non ci farà alcuna sorpresa!” cercò di convincerlo il cognato. In realtà Marco cercava di convincere anche se stesso! “Adesso vado! Sono io che accompagno la sposa all’altare!”
Così Lorenzo si mise in posizione e, dopo pochi secondi, Jonny e Palú diedero il via a Nonno Libero. Il coro e Tea potevano iniziare!
Il tempo di fare l’occhiolino a Tommy e Lorenzo spostò lo sguardo in fondo alla sala.
Marco e Sara stavano percorrendo la navata principale sulle note di “Happy day” e Sara era un incanto!
Quella navata era sembrata lunghissima sia a Lorenzo che a Sara! Ma alla fine era arrivato il momento per Marco di sollevarle il velo e, dopo averle dato un bacio sulla fronte, la lasciò all’uomo della sua vita.
Lorenzo le afferrò la mano e per un attimo, lungo una vita, si guardarono negli occhi.
Non si dissero nulla. In silenzio, con lo sguardo, capirono di essere pronti a quel passo. Capirono di non voler aspettare un attimo di più prima di diventare marito e moglie. Si sorrisero e si voltarono verso l’ufficiale di stato.
Era giunto il momento.
- “E ora, data lettura degli articoli del codice civile.. Lorenzo Martini, intende prendere in moglie la qui presente Sara Levi?”
Lorenzo si voltò verso Tommy. Quando vide il figlio annuire e sorridere, guardando Sara dritta negli occhi, disse: - “Sì!”
- “Il primo è andato!” commentò Marco.
Sara gli infilò l’anello al dito e poi gli strinse la mano. Ora era il suo turno!
- “E Lei, Sara Levi, intendere prendere come marito il qui presente Lorenzo Martini?”
Sara lo guardò e gli sorrise. La risposta era sì! Lo era sempre stata dalla prima volta che l’aveva visto! Ma la voce le si era strozzata in gola. Non si era mai sentita così. Felice ed emozionata. Voleva urlarlo quel sì ma quasi le mancava la voce.
- “Zia Sara.. non vorrai dire di no un’altra volta?” si inserì Jonathan.
- “Sì, zia Sara: devi dire di sì!” ribadì Palù.
Sara guardò Marco. “Sì!” aggiunse il fratello.
- “S.. I..” aggiunsero più chiaramente i piccoli.
- “Signora Levi?” le chiese nuovamente l’ufficiale di stato.
- “Certo che sì!” rispose Sara.
- “Ha detto sì! Ha detto sì!” esultò Marco, mentre un applauso si alzò nella sala.
Lorenzo le infilò l’anello al dito e, finalmente, poté baciare la signora Martini.
L’avrebbe fatto per tutta la vita.
Era quello il loro destino.
 


- “Ragazzi.. venite qua! Fatevi abbracciare!” Marco, appena i due neo sposi avevano finito di firmare i registri insieme ai testimoni, si era affrettato a raggiungerli per congratularsi. Finalmente la tensione e l′ansia erano sparite dal volto del giornalista e quest′ultimo poteva finalmente godersi la festa. “Congratulazioni!”
- “Grazie Marco!” ringraziò Lorenzo.
- “Grazie fratellone!” lo abbracciò Sara. “Ma.. non mi devi dire altro?”
Marco la guardò. - “In che senso?”
- “ < Sara mi hai fatto prendere uno spavento quando non rispondevi! > tipo!” gli fece il verso la sorellina.
- “Non so se te lo dice lui.. ma te lo dico io!” si intromise Tommy. “Però.. dato che è andato tutto bene, mi posso congratulare anche io?”
- “Ma  certo!” risposero i coniugi Martini, accingendosi ad abbracciare il ragazzo.
- “Che belli che siete!” iniziò Ave. “Mi sono commossa! Tanto! Belli. Belli!”
- “Zia Sara.. zia Sara: hai detto sì! Brava!” urlarono Jonny e Palú.
Sara scoppiò a ridere. – “Non ho mai avuto dubbi sulla risposta da dare. Ero solo.. emozionata!” spiegò Lei, guardando Lorenzo.
- “Signor Martini.. se volete, apriamo il buffè.” Si intromise l′addetto al catering.
- “Sì, perfetto. Così possiamo venire a salutare tutti e ringraziare gli invitati per essere venuti!” acconsentì Lorenzo.
- “Sentito?” intervenne Libero. “Su.. andiamo di là! Non asfissiamo questi due ragazzi!”
- “Grazie Libero!” sussurrò Lorenzo, mentre gli ospiti si allontanavano verso il buffè, ancora colmi di felicità.
Sara e Lorenzo rimasero così finalmente da soli. Si guardarono e si sorrisero.
- “E così.. siamo sposati!” commentò Sara.
- “Eh già! Ora non puoi piú tornare indietro.” Le si avvicinò Lui.
- “E chi ha detto che voglio tornare indietro?” domandò Lei, poggiando il bouquet su una sedia.
- “Nessuno! Era per mettere i puntini sulle < i >!” l'abbracciò Lui.
- “Non ce n′è bisogno!” gli rispose Lei.
- “Ti amo, signora Sara Martini!” le sussurrò Lui, avvicinandosi alle sue labbra.
- “Ti amo, signor Lorenzo Martini!” gli rispose Lei, rispondendo al suo bacio.
 


Ormai era pomeriggio pieno e il buffet del matrimonio di Sara e Lorenzo volgeva alla fine.
Sara e Lorenzo avevano scattato miriadi di foto e scartato gli splendidi regali che gli invitati avevano scelto per loro.
Tutto era stato perfetto. Mancava solo il primo ballo dei neosposi!
- “Amore, dai! Invitami a ballare!” disse Sara a Lorenzo.
- “Amore mio, ma certo! Adesso chiedo di mettere una bella canzone e ti invito a ballare!” le rispose Lui.
- “Che canzone?” lo bloccò Lei.
- “Eeee amore! Adesso la scelgo!” rispose Lui, tentennante.
- “E no, amore! La scegliamo insieme! Questa canzone la ricorderemo per tutta la vita!” propose Lei.
- “Hai ragione!” le disse Lui, con un bacio.
Così, mentre i coniugi Martini si stavano avviando a scegliere la loro canzone, Destino, il loro cane, incominciò ad abbaiare, attirando l′attenzione di tutti i presenti in sala.
Era arrivato qualcuno di molto speciale!
- “Hai visto chi è?” domandò Sara a Lorenzo.
- “Hai visto?” sussurrò Libero ad Enrica.
- “E’ Roberto Vecchioni!” gli rispose la moglie.
- “Non mi dire che è Lui..” iniziò Marco, avvicinandosi alla sorella.
- “L’uomo che ho conosciuto in aereo! Sì!” finì la frase Sara.
Roberto Vecchioni aveva deciso di accettare l’invito di Sara e così, seppur in ritardo, aveva raggiunto gli sposi per festeggiare con loro.
Non aveva alcun regalo con sé, però. Per questo decise di rimediare facendo la cosa che amava di più fare: cantare!
Prese il microfono e iniziò a cantare.


chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e di parole

chiamami ancora amore
chiamami sempre amore
in questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo

chiamami ancora amore
chiamami ancora amore
chiamami sempre amore



- “Per sempre!” sussurrò Sara a Lorenzo mentre ballavano.
- “Per sempre!” le rispose Lui, perdendosi nei suoi occhi.
La canzone finì e, mentre Lorenzo baciava sua moglie, scattò un applauso in sala.
- “Ma Lei..?” domandò Sara, avvicinandosi al suo nuovo amico.
- “Cosa ci faccio qui? Mi hai invitato tu! Diciamo che durante il volo non volevo far altro che scendere dall′aereo. Hai parlato in continuazione! Ma devo ammettere che è stato uno dei voli più speciali che abbia mai fatto.. e la vostra è una storia d′amore bellissima! Non potevo non passare a farvi le congratulazioni!” rispose Roberto Vecchioni.
- “Grazie mille!” risposero in coro i due neo sposi.
- “Signor Vecchioni..” si fece avanti Ave. “Che onore conoscerla! Non sa quanto le voglio bene io! Lei è bravissimo! Bravissimo! Le posso chiedere di fare una foto insieme!”
- “Ma certo! Lei deve essere Ave?” rispose Roberto Vecchioni.
- “O Gesù! E lei come lo sa?” Ave era scioccata.
- “Me  lo ha raccontato Sara, durante il volo di questa mattina!”
- “Cioè.. tu racconti i fatti nostri a uno sconosciuto?” bisbigliò Marco alla sorella.
Ma Roberto Vecchioni lo sentì. – “E tu il fratello brontolone. Marco.. giusto? Congratulazioni per i gemelli!”
Sara scoppiò a ridere. – “Due ore di volo sono tante!” si giustificò Sara.


 
Erano quasi le cinque quando Lorenzo si avvicinò a Sara e le disse: - “Signora Martini, ora lei viene con me!”
Sara si voltò. - “Amore.. ma siamo gli sposi! Non possiamo andarcene!”
- “Sì invece!” rispose Lui.
- “Sì?” domandò Lei.
- “Sì! Vieni.. Signori.. un attimo di attenzione!” Lorenzo e Sara raggiunsero il centro della sala. “Per me e Sara questo è stato uno dei giorni più importanti della nostra vita. Ed è stato perfetto anche grazie a voi che avete voluto condividerlo con noi! Quindi.. grazie a tutti! Di cuore da me e..” guardò Sara, sorridendo. “.. la signora Martini!”
Un applauso accolse il discorso di Lorenzo e i due salutarono tutti i presenti prima di salire sulla sua macchina.
- “Aspetta!” le disse Lui. “Abbiamo dimenticato una cosa!” Un secondo dopo Destino era seduto sui sedili posteriori.  “Ora possiamo andare!”
- “Ma dove?” domandò in trepidante attesa Lei.
- “Ora vedi!” le fece l′occhiolino Lui.


 
- “Amore…” urlò Sara. “Ma siamo al mare!”
- “Cancello 3! Ti ricorda qualcosa?” domandò Lui, sorridendo.
Sara stava per rispondere quando Destino abbaiò. – “Credo ricordi qualcosa anche a lui!” sorrise, felice, Lei.
In men che non si dica, la signora Martini si tolse le scarpe e si sciolse i capelli. Era pronta a correre per raggiungere la riva.
Lorenzo, invece, rimase lì a guardarla, estasiato.
- “Dai.. sbrigati! Il mare al tramonto è una meraviglia!” lo avvisò Lei.
- “Sì sì! Arrivo! Ma non me le tolgo le scarpe < io > !” scherzò Lui.
Sara continuava a volteggiare sulla spiaggia, con il velo in una mano e l′abito che roteava nell′altro. Era un incanto!
Fu in quel momento che Lorenzo si ricordò del sogno fatto in clinica, la notte dell′operazione di Sara. Quella che sarebbe diventata sua moglie indossava un abito lungo e si muoveva come un angelo sulla spiaggia. Quanto tempo era passato d′allora!
- “Oii! Sono qui! Mi raggiungi?” gli urlò Sara.
Lorenzo ci mise qualche secondo a ritornare alla realtà!
- “Va beh..  vengo io da te!” sorrise Lei, iniziando a corrergli incontro.
Lui le sorrise e si preparò a prenderla in braccio. L′avrebbe protetta da tutto e da tutti! 
- “Ti amo!” sussurrò Lei, prima di baciarlo.
- “Per sempre!” le rispose Lui.
 
 

                                                                                                                  FINE

 
In questo episodio, i riferimenti sono ai seguenti episodi:
– 9x26 Dimmi che non vuoi morire
 
 
 

Nota dell'autrice
Ciao a tutti!!!! Ultimo capitolo, eh già!
Con l’emozionante matrimonio di Sara e Lorenzo si è conclusa la nona stagione di “Un medico in famiglia”! E anche la mia fan fiction!
Questa mia storia è durata un po′ più di tredici puntate.. sono passati più di due anni! E dopo due anni non sapete quanto fa effetto mettere un visto su “ Storia Completa”!
E’ stata una bellissima avventura per me! Sarà che questa è la prima ff che pubblico.
Ma sono sicura che non sarà l’ultima. Magari ne scriverò sempre una su Sara e Lorenzo e quindi vi torturerò un altro po’ con i miei ritardi. Non so..
So che adesso è arrivato il momento dei saluti!
Vorrei salutare uno a uno tutti i diecimila e passa che hanno letto la ff. Chi ha trovato il tempo di recensire, di mandarmi un messaggio privato.
Non so cosa si dica, o meglio, si scriva, in questi casi. A dire il vero tutto mi sembra fin troppo banale.  
Quindi, farò così. Vi dirò la cosa più banale del mondo.
Grazie a tutti, di cuore!
Cristin! 

p.s. buona decima stagione di "Un medico in famiglia 10"!!!
   
 
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