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Autore: lallipumbaa    07/09/2016    1 recensioni
Tom Hiddleston - Nuovo Personaggio - Benedict Cumberbatch
Cosa succede se una ragazza incontra un attore che ha fatto il suo stesso percorso e che ora è stato lanciato nella fama? Cosa succede se la ragazza in questione continua a trovarselo tra i piedi? E se lei viene trasportata inaspettatamente nello stesso mondo dorato?
Le avventure e il percorso di Laila, studentessa della RADA, e delle persone che la circondano.
Solo che, senza saperlo, si troverà in questa situazione: HIDDLESBATCHED.
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 18−
“Capodanno e crisi esistenziali”
 
 
Passato Natale rimase ancora qualche giorno a casa, tornando a Londra il 29 sera.
Qualche giorno prima era a casa di Rebecca con Luisa e stavano parlando di Benedict.
“Ma ti ha davvero mollata per una scusa così idiota?” le disse Luisa sconvolta.
“Sì.”
“Bè, anche io mi sento così con Valerio, ma non lo mollerei mai per una cosa simile.”
“Tu fallo davvero che appena lo so torno da qualsiasi parte del mondo sono e le prendi!” la minacciò Laila con la fetta di pandoro che stava mangiando.
“Detto con una fetta di pandoro in mano sei davvero minacciosa.” Le disse facendo scoppiare a ridere le due.
“E poi ti pare?!” Quando si fu ripresa disse “Comunque boh. Non lo sento da quando ci siamo lasciati.”
“Non vi siete fatti nemmeno gli auguri di buon Natale?” chiese la più grande delle tre.
“Sì, un buon Natale senza nessun ciao o faccine varie. Ma non credo che conti come ‘sentiti’. Fortunatamente in queste settimane sono riuscita a non vederlo anche se abita praticamente dietro l’angolo. Ci scommetto quello che volete che Tom ci ha parlato.”
“Bè, è anche il suo migliore amico. L’avrà fatto sicuramente.” Le ricordò Luisa “E poi come è rimasto con te per tutta la notte… così carino, così coccoloso. Si è preso cura di te in quella maniera così dolce. Per me gatta ci cova!”
“REBECCA!! Ti ricordo che stai parlando di Tom.”
“E allora? Va che è uomo pure lui! Tra l’altro io ancora non ho capito come hai fatto a resistere alla tentazione quando ti si è parato davanti casa nudo e completamente ubriaco.”
“No, perché io questa cosa non la sapevo?! LAILA?!” esclamò Luisa shockata.
“In breve: si era appena mollato con la ragazza, era completamente ubriaco e si è parato davanti la porta di casa come mamma l’ha fatto. Non potevo abusare di lui. E poi al tempo stavo ancora con Ben!”
“Mi deludi.”
“Comunque fidatevi che il cervello mi s’è staccato quando l’ho visto e ho dovuto chiamare a raccolta la mia fedeltà e il mio buonsenso che stavano brutalmente facendo le valigie.”
“Che poi… è vero che ci sei finita a letto?”
“Sì, un anno e mezzo fa’. Ma io non avevo la minima idea che fosse fidanzato. Quindi Reby non guardarmi male.” Disse all’amica che già si stava preparando a cazziarla.
“E Susannah non l’ha mai scoperto?”
“No! Io non gliel’ho mai detto e Tom men che meno credo!”
“Comunque per me gatta ci cova. Ti ha pure regalato il bracciale!”
“Smettila di mettermi pulci nell’orecchio! È Tom. Il mio migliore amico! E per me, anche se è un figo pazzesco, è pressoché asessuato!” esclamò facendo scoppiare a ridere le due amiche.
“Questa potevi risparmiartela!”.
 
La mattina del 30 il telefono cominciò a squillare inesorabilmente. In totale coma emerse dai piumoni morbidi e caldi del letto matrimoniale andando a tentoni prendendo il cellulare che vibrava sul comodino. Lo staccò dalla corrente e rispose con una voce che sembrava venisse da un altro mondo. “Pronto?”
“Minchia che voce! Stavi dormendo?” esclamò una voce talmente squillante da farle allontanare il telefono dall’orecchio.
“No Joanne, stavo facendo le prove del mio funerale. Sì. Stavo dormendo e dato che non ho alcuna intenzione di alzarmi dato che sono in una posizione comoda e il piumone non è mai stato così soffice ti saluto.” Le disse quasi chiudendo la chiamata.
“Aspetta! Questo pomeriggio tu sei impegnata.”
“No.”
“Sì, invece.”
“Ti dico di no!”
“Sì, hai un impegno con me.”
“Da quando?”
“Da ora. Si va a cercare un vestito per domani sera!”
“Non posso fingere una malattia improvvisa? Che ne so… il vaiolo, il colera, l’aviaria, la rabbia, le piattole…”
“No. Piantala di fare la cretina! Domani sera è l’ultimo dell’anno, quindi si festeggia e smettila di fare la cariatide! Ci vediamo questo pomeriggio! Ti passo a prendere alle 3!” e attaccò la chiamata senza aspettare che lei le rispondesse. Sempre nella posizione comoda lasciò il cellulare sul comodino e guardò l’ora: non erano ancora le 10. Poteva dormire ancora per qualche ora.
 
Puntuale come un orologio svizzero Joanna si presentò a casa sua. “Forza!”
“Certo che sei rompiballe.”
“Eddai, magari cucchi pure!”
“Senti ma Liam, quel povero cristo che ti sopporta, è davvero disposto ad avermi dietro stile palla al piede?”
“Oh, Liam ha insistito che tu venissi stasera! Tra l’altro ho parlato anche con Tom e ci sarà anche lui con altri suoi amici! Andiamo a Mayfair ad una festa e poche balle. Quindi mettiti le scarpe e usciamo a comprare qualcosa da metterti.”
“Ma ho io già una svalangata di vestiti! Posso mettere quello che ho messo a Toronto al TIFF? Era figo! Altrimenti non lo metto più!”
“E va bene!! Però accompagni me a fare shopping!”
“Ecco. Al limite io mi compro altro ma non per stasera.”
“Ti pareva se non dovessi comprare qualcosa lo stesso!”
“Piantala che non ti dispiace se ti faccio compagnia!”.
 Infine Laila optò per indossare il vestito del Tiff e un paio di scarpe che si era comprata un po’ di tempo prima (uno sfizio che voleva togliersi da anni e ora grazie alle sue entrate poteva permettersi) che quando Joanne le chiese dove fosse il rosso le fece ricordare la suola “Oh giusto!”.
 Joanne prese un vestito rosso senza maniche tutto svolazzante che le arrivava sopra le ginocchia, mentre lei comprò altre cose che sicuramente non avrebbe messo la sera dopo ma nella vita normale.
 
Il giorno dopo squillò il cellulare. Guardò chi la stesse chiamando, sorrise e rispose “Sto cercando di conquistare Midgard, ma dimmi pure!”
Dall’altra parte sentì silenzio per un paio di secondi per poi sentire il tono da psicopatico di Loki in The Avengers “Possiamo collaborare. Dimmi i tuoi piani, ma ti avverto: non sono molto incline a dividere il potere…”
“Non preoccuparti Loki, posso essere il tuo generale. Mi posso accontentare di quello.”
“E se dovessi proporti altro?”
“No, Tom, non continuare che altrimenti mi parte la fangirl.” Gli disse facendo scoppiare a ridere l’amico dall’altra parte.
“Allora, stasera ti faccio da cavaliere?”
“Guarda, stavo pensando di fingermi ammalata, ma credo che la scusa del colera sia poco credibile e Jo potrebbe venire a prendermi a casa di peso!”
“Eddai, è l’ultimo dell’anno! Non puoi passarlo da sola! Sono da te per le 10.30 e niente scuse.”
“Te e Joanne dovete smetterla di essere in combutta contro di me!”.
 
Alla fine si preparò per le 10.30. Quando Tom la passò a prendere era già pronta e stava aspettando che arrivasse a prenderla. Indossava il vestito nero in pizzo che aveva indossato a settembre al TIFF, delle Loubutin con disegni cinesi e si era truccata in versione anni ’50 con eyeliner e rossetto rosso.
“So Joanne won’t complain!”
“Well, if she will she’ll be drunk! You’re beautiful.” Commentò l’uomo facendo scorrere lo sguardo su di lei facendola arrossire.
“Thank you Tom. And you’re suited up!”
“Yes! It’s New Year’s Eve after all!”.
Arrivarono al locale in metropolinana dato che essendo l’ultimo dell’anno alle macchine nella zona centrale non era permesso circolare per una certa fascia oraria. Fuori dal locale Joanne, Liam, Dwayne e Angela (la sua fidanzata) li stavano aspettando insieme agli amici dell’uomo “Guys, I don’t know if you remember Laila!”
“Oh yes! Hi!”
“Hello!” la salutarono le persone del gruppo. Li aveva visti qualche volta e ricordava la metà dei nomi ma andava bene così: entro sera sicuramente avrebbe fatto fatica a ricordarsi il suo.
Doveva ammettere che si stava divertendo. Era in mezzo alla gente, con persone a cui voleva bene e con le quali avrebbe effettivamente voluto passare quell’ultima notte dell’anno. Tom la stava facendo ballare tantissimo e continuava a ridere. Non si erano mai trovati entrambi single. E Tom single era davvero epico.
Ad un tratto tutti uscirono dal locale con un bicchiere di champagne in mano andando verso un punto della strada in cui il London Eye, completamente illuminato di blu, si vedeva bene.
“It’s almost midnight!” sentì esclamare da persone che si stavano avvicinando.
“Are you ready?” le chiese Tom sorridendole raggiante.
“Can’t wait.” Gli rispose, gli occhi fissi verso l’enorme ruota panoramica. Il conto alla rovescia partì “8…7…6”. Erano gli ultimi secondi di quell’anno. Chiuse gli occhi e tutto le passò davanti: La Dodicesima Notte, la sua prima standing ovation, la sorpresa per Ben a Los Angeles, Now You See Me, sapere che avrebbe fatto parte della famiglia Disney, la meravigliosa vacanza, il suo primo festival, la premiere di Great Expectations, girare Osage County con i suoi idoli una vita, l’ultima parte dell’anno e Ben.
Chissà dov’era in quel momento.
“3…2…1…” il Big Ben scandì la mezzanotte facendo levare un boato dalla folla in Trafalgar Square e da tutta Londra. Si abbracciarono tutti, facendosi gli auguri di buon anno. Nello stile dei migliori film di Capodanno, tutti attorno a loro si stavano baciando.
Tom fu l’ultimo a cui fece gli auguri “Buon anno Tom.” “Buon anno, Laila.” “Porta davvero fortuna?” “Provarci non guasta.” le rispose facendole l’occhiolino provocandole una risata.
Le prese il viso tra le mani e appoggiò le labbra sulle sue. Era una vita che non succedeva più ed era stranissimo: stava baciando il suo migliore amico. Rimasero abbracciati guardando lo spettacolo pirotecnico più bello che abbia mai visto con Tom che la teneva al caldo. Era un momento pieno di aspettativa, di speranza per il futuro e nella sua testa espresse un desiderio.
Addio 2012. Benvenuto 2013.
 
Quando si risvegliò aveva un cerchio infernale alla testa.
Aveva bevuto troppo, lo sapeva.
Per tutto quel tempo si era tenuta ben a distanza dall’alcool perché sapeva che avrebbe esagerato in caso l’avesse avuto sotto mano, ma la sera prima doveva averci dato dentro.
Mugugnò infastidita, incrociando le braccia sul viso. Aprì gli occhi ancora incrostati di sonno uno a uno a fatica cominciando a stirare ogni muscolo possibile del suo corpo. Si sentiva leggermente indolenzita in una certa parte, ma comunque in pace dei sensi.
Ma che diavolo?! Si guardò di lato sorridendo sorniona, fino a quando non notò una cosa importante.
CAZZO CAZZISSIMO CAZZO!!! Pensò mettendosi una mano sulla bocca per evitare di urlare.
No no no no no!! Che diavolo è successo stanotte? Perché non me lo sono ricordato!? Si guardò attorno e notò che non era a casa sua, ma bensì nella camera di qualcunaltro.
Vicino a lei, ancora nel mondo dei sogni e con un’espressione beata sul viso, Tom era sotto le coperte che se la dormiva tranquillamente. Si rese conto di essere nuda come un verme. Diede una sbirciata sotto il piumone per arrossire violentemente e mettersi le mani sulla faccia. Oddio. Oddio. Laila respira. Profondamente!! Ecco perché eri indolenzita, piccola infame. Pensò guardando sotto le coperte. Perché io non mi faccio i fatti miei, eh? Perché? Ecco. Lo sapevo. Cominciano arrivare i sensi di colpa. Ma che poi sensi di colpa per cosa? Lui è libero e lo sono pure io. Laila piantala.
Si voltò nuovamente verso l’uomo. I riccioli biondi scompigliati, le ciglia lunghe, l’espressione beata. Piano piano cominciarono a venirle flash della notte passata e si ricordò tutto.
Dio… pensò passandosi una mano sulla faccia.
“Buongiorno…” sentì mugugnare di fianco a lei. Si voltò di scatto “Buongiorno a te…”
“L’abbiamo combinata un’altra volta.” Le disse sorridendo stropicciandosi un occhio col palmo della mano.
“Oh sì.” gli disse passandogli una mano tra i ricci.
“Almeno questa volta non dobbiamo rendere conto a nessuno.”
“Esatto. Siamo adulti e vaccinati.” E completamente senza cervello finì nella sua testa.
“Ma che ore sono?” le chiese stiracchiandosi.
“Aspetta, fammi controllare.” Guardò la sveglia e sgranò gli occhi. “OH GOD.” “What?” “We have two chances: 1) your clock is broken. 2) we really slept till a quarter to 4.”
“I think the second one. We came back home at 6 this morning, I think and… the last time I looked at the watch before sleeping it was almost 8 a.m.”
“Woah.” Commentò Laila sbattendo le palpebre per poi arrossire smodatamente quando il suo stomaco brontolò facendo scoppiare a ridere Tom.
“Are you hungry?” le chiese ridendo di cuore.
“Nope, I have a lion in my belly.” commentò lei sarcasticamente per poi mettersi a sedere “Come on. I need food!” commentò coprendosi il seno col lenzuolo.
“Fa’ poco la pudica, che stanotte sei stata tutto tranne che quello.” Le disse l’uomo con un sorrisetto sulle labbra beccandosi poi una cuscinata in piena faccia.
“Ma come osi?” le disse prendendole il polso e tirandola a sé, ribaltando la situazione, finendo sopra di lei. Il sorriso si spense, trasformandosi in un’espressione intensa che le fece venire i brividi “Only once more… who knows if we will act crazy again.” le disse guardandola dritta negli occhi. Azzurri, luminosi, pieni di vita. Non sapeva perché si ostinavano ad affibiargli ruoli dark e personaggi complicati. Quell’uomo aveva una personalità talmente luminosa e solare che era un peccato non vederla sullo schermo.
Gli passò una mano tra i ricci, facendola poi scorrere sulla guancia.
L’uomo lo prese come un sì e avvicinò il viso al suo, baciandola appassionatamente sistemandosi sopra di lei. Lo abbracciò, risponendo al bacio. Aveva bisogno di calore umano e Tom gliene stava dando a vagonate. I loro corpi si seguivano a vicenda, come se fosse un ballo collaudato, come se si conoscessero alla perfezione… era una sensazione meravigliosa e non ne avrebbe voluto mai farne a meno. Le mani di lui presero le sue portandole delicatamente vicino alla testa così che se le stringessero a vicenda. Sapeva davvero essere delicato in certi momenti.
 
“Joanne ho fatto la cagata.” disse non appena l’amica accettò la telefonata.
“Ci sei andata a letto. Lo sapevo.” Rispose lei tranquillamente.
“Ma sarai stronza! Io ti chiamo in preda a crisi esistenziali e tu mi rispondi che sei la calma fatta persona!?”
“Eddai, Laila, era palese che sareste finiti a letto ieri sera! Tu avevi in corpo un bel po’ di alcool, lui pure. Dovevate vedervi… Te lo ricordi quando ti dicevo che tra voi due c’era una tensione sessuale che si poteva tagliare col coltello? Ecco. Era la stessa cosa della sera del Tree!”
“Oddio, davvero?”
“Giuro! E Liam conferma.”
“Ma sono in vivavoce?”
“No, ma è vicino a me e il tuo Joanne ho fatto la cagata credo l’abbiano sentito fino a Glasgow.”
“Ah. Ok. Comunque rimane il fatto che ho fatto la cagata del secolo. E dato che siamo uno più senza cervello dell’altro c’abbiamo dato anche quando ci siamo svegliati!”
“Bè, mettila così: avevi bisogno di una svolta dopo Benedict e Tom, anche se è il tuo migliore amico ed è cotto, ha colto l’occasione per farti aprire gli occhi ed allontanarti dal ricordo di Benedict. Io fossi in te gli darei una possibilità.”
Rimase in silenzio per qualche secondo “Hai parlato con la Reby? No, perché mi avete appena detto la stessa cosa.”
“Hai sentito pure lei?”
“Sì, ci sto parlando ora su Skype.”
“Oh, salutamela!!”
“Ok! Giuro, io non so che fare. Non… eddai, è Tom! Ah, ti saluta la Re.”
“Ciao!! Comunque è una persona che è cotta di te.” Precisò la ragazza.
“Ok, ma- boh, non lo so. Mi sta pure venendo il mal di pancia dall’ansia, porca Eva!”
“Calmati Laila… non devi farti venire una crisi di panico per un uomo. Conoscendolo non ti ha messo sicuramente alle strette in attesa di una risposta, no?”
“No… ma non mi ha detto nemmeno nulla.”
Joanne inspirò “Senti… vuoi che venga da te? Non credo che Liam non sia d’accordo se sto da te per qualche oretta.”
Dall’altra parte della cornetta arrivò la voce del ragazzo che esclamava “PORTATELA VIA!!” facendola scoppiare a ridere. “Ok! Allora ti aspetto. Vieni quando vuoi tanto sono a casa da sola.”
“Vuoi che ti porti qualcosa?”
“No, sono in vena di far dolci! Faccio io!”.
Attaccò la chiamata e si tirò su le maniche: quando aveva certi problemi riusciva a distrarsi solo facendo dolci.
Nel tempo che Joanne era arrivata una teglia piena di muffin al cioccolato era già in forno e stava facendo l’impasto dei suoi biscotti preferiti al miele e cannella.
“Ci stiamo dando dentro, eh?” commentò la ragazza sentendo il profumo dei muffin che cuocevano nel forno.
“Sì. Sai che mi rilassa.”
“E te li mangerai tutti?”
“No, come al solito li regalerò ai vari. Tu, Liam, Dwayne e Tom.”
“Al solito!” commentò la ragazza togliendosi il cappotto e appendendolo vicino a quello dell’amica. Si tolse le scarpe e la seguì in cucina.
“Laila, tutto a posto?” le chiese guardandola preoccupata. “No. Non è tutto a posto. Sfortunatamente non lo è.  Non lo è da inizio dicembre.” le rispose mentre infarinava il mattarello per stendere l’impasto appena tirato fuori dal frigorifero.
“Lo so che è dura, ma devi riuscire a fartela passare.”
“Il problema Joanne, è che non sono mai stata una da ‘chiodo scaccia chiodo’, e semmai dovessi iniziare proprio adesso non voglio cominciare con lui. Anche perché non voglio perderlo. Non anche lui.”
“Laila, nobody’s forcing you to do that. You have to do what your heart says. But the damage has been done. And twice, after tonight. In any case you wouln’t jump into some stranger’s arms. It’s Tom. And we all know he’s a good man.”
“Joanne, tu dovresti consolarmi, non incasinarmi ancora di più!” commentò alzando lo sguardo verso di lei e prendendo la teglia con tutti gli stampini pressandola sull’impasto per poi alzarla e vedere tutte le formine impresse.
“Figa questa teglia! Dove l’hai presa?” commentò la ragazza osservandola meglio.
“Sai che non me lo ricordo più? Ero in giro per Londra e avevo visto questo negozietto che le vendeva. Se mi ricordo dov’è te lo dico!”.
 
************ANGOLINO DEL DISAGIO**********
Eeeeeeeee salve a tutti!!!! :D
Come al solito, Laila e Tom quando non ragionano finiscono sempre a fare delle enormi scemate!! u_u
Ovviamente se non si aggiungono crisi esistenziali la cosa non è divertente XD

Mi scuso per il ritardo ma questa settimana è stata piena di impegni, e ora riesco a ritagliarmi 10 minuti per pubblicare!
Un bacione a tutti, spero vi sia piaciuto... e alla prossima! :D

Vi voglio un sacco bene <3
Lalli :3
   
 
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