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Autore: ZarxielZerg    08/09/2016    3 recensioni
La storia del mondo Pokémon dalla mia infanzia fino adesso, dal punto di vista di uno specialista Spettro.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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M'incamminai per tornare ad Aranciopoli e dirigermi poi a Zafferanopoli. Ormai evoluto in Gengar, il mio Pokémon si riparava dal sole appiattendosi e nascondendosi sotto la mia ombra, ciò gli avrebbe permesso anche di non farsi notare in giro. Durante la strada incontrai vari allenatori, quasi tutti Avicoltori, con Pokémon come Fearow, Farfetch'd, Pidgeotto o Dodrio. Nulla di difficoltoso grazie all'attacco Fulmine di Gengar. Dopo un po' arrivai ai cancelli di Zafferanopoli dopo aver attraversato Aranciopoli e quindi decisi di mettere in atto il mio piano...

 

Mandai Gengar dentro per stordire la guardia con il gas, ma con una dose molto piccola in modo che non fosse letale, così potei entrare, ma notai una cosa strana: vicino a lui vi era una mazzetta di banconote... che fosse stato corrotto da qualcuno? Non diedi molto peso alla cosa e mi avventurai per la città .

 

Nonostante Zafferanopoli fosse la capitale di Kanto e la città  più grande, le sue strade erano vuote e deserte. C'era qualcosa che non andava, anche quando andai alla Palestra notai che era misteriosamente chiusa, il che era strano considerando l'ora. Nuovamente non diedi importanza alla cosa e decisi di "allenarmi" nella ex-Palestra della città: il Dojo Karate. Certo che affrontare allenatori Lotta con un Pokémon Spettro però è da veri bastardi, lo devo ammettere.

 

La struttura era aperta, il mio intento era quello di affrontare il proprietario e così feci. Affrontai prima i suoi discepoli, tutti dei Cinturanera, quattro in tutto, il primo con un Machop e un Machoke, il secondo con un Machop, un Mankey e un Primeape, il terzo con due Mankey e un Primeape e l'ultimo solo con un Primeape, tutti avversari semplicissimi che non avevano alcun modo di toccare il mio Gengar. In quel momento affrontai il loro mentore: Koichi, un Cinturanera dalla struttura fisica imponente, capelli scuri e corti, una divisa da karate rossa e una cintura nera. Il suo primo Pokémon fu un Hitmonlee che nonostante sferrasse potenti calci era tutto inutile contro il mio Spettro, quindi fu subito sconfitto; il secondo invece fu un Hitmonchan, anche se mi aspettavo che quest'ultimo sarebbe stato un avversario ancora più facile, mi sbagliai. Esso incendiò la mano per poi dare un Fuocopugno dritto sul muso di Gengar che rispose con un' Ombra Notturna; Hitmonchan diventava tuttavia sempre più agile, ma alla fine nonostante i pugni ardenti ebbi la meglio.

 

"I miei complimenti, certo poter controllare un Pokémon Spettro ti dà un grande vantaggio contro di me, ma puoi prenderti uno dei miei due Pokémon se vuoi", rifiutai l'offerta: "La ringrazio, ma uso solo Spettri, però apprezzo comunque il gesto". Ripensai alla Palestra: "Mi scusi, potrei sapere il motivo per cui la Palestra è chiusa a quest'ora?". Rimase in silenzio un secondo. "Mi spiace ragazzo, il capopalestra è in vacanza, ma penso dovrebbe tornare oggi... sempre che... lasciamo stare, è stato un azzardo pure per me tenere il dojo aperto ad essere onesti".

 

Quelle parole mi incuriosirono, quindi me ne andai cercando di capire cosa non andasse, finché non vidi qualcuno aggirarsi nei vicoli; seguendolo notai che entrò nella Silph S.p.A., la struttura dove mio padre era il vice presidente.

 

Prima di andare alla Silph andai al Centro Pokémon, ma con mia grande sorpresa anche questo era chiuso... ma come? Un Centro Pokémon dovrebbe essere aperto 24 ore su 24. Non sapevo cos'altro fare e mi ricordai di avere un paio di Iperpozioni che presi da casa l'ultima volta che ci andai, quindi curai Gengar ed entrai nell'edificio.

 

La prima cosa che notai era che la reception era vuota, non c'era anima viva, quindi decisi di andare al prossimo piano e ciò che vidi mi sbalordì: membri del Team Rocket ovunque insieme ad un gruppo di scienziati con recanti il simbolo del Team Rocket sui loro camici. Così Giovanni aveva in mente qualcosa di grosso per attaccare l'azienda più potente al mondo... Siccome venni qui varie volte con mio padre, ricordavo bene quell'immensa struttura e sapevo dove si trovassero le chiavi. Cercando di non farmi notare quindi presi l'ascensore fino al piano dei laboratori di ricerca dove c'era sempre una chiave di scorta.

 

Giunsi quindi nella stanza, ma quello che vidi fu terribile: persone e Pokémon in ostaggio, mentre uno scienziato dal fisico esile si mise a fare esperimenti su delle Poké Ball. Non potevo sopportarlo! Feci immediatamente irruzione, lo scienziato si voltò con aria poco rassicurante. "Devi essere tu la seccatura di cui mi parlava il capo, ma ormai non puoi far nulla, Giovanni presto avrà  al suo comando i Pokémon più potenti della regione! Tu non puoi fare niente!"

 

Gengar uscì allo scoperto, lo scienziato lo guardò e mandò in campo un Electrode. Il Pokémon sferico cercò di abbattere Gengar lanciando Tuoni e Fulmini, ma con poco successo, venendo invece a sua volta sconfitto con facilità ; fu poi il turno di un Drowzee, che cercò invano di addormentare Gengar, ma fu immediatamente sconfitto da un' Ombra Notturna; il terzo Pokémon fu poi un Magneton, che risultò essere il più tosto di tutti, ma alla fine anche lui cadde dinanzi al mio Spettro. Ormai sconfitto, lo presi per il camice: "Che cosa state facendo?", lui rise. "Ti piacerebbe saperlo vero?", lo scaraventai a terra e da un cassetto presi la chiave e liberai gli ostaggi, che mi ringraziarono per poi fuggire, tra queste c'era anche l'infermiera della città  che curò come le era possibile Gengar con i pochi materiali a disposizione.

 

Usando la chiave mi feci strada verso la sala conferenze, quando udii una voce: "E così ora l'assassino vuole farsi dipingere come un eroe?", mi voltai e dietro di me c'era Blu. "Tu non ne hai il diritto!", probabilmente era ancora adirato per via del decesso di Raticate. "Blu, ti assicuro che non era mia intenzione, non avevo idea che sarebbe finita così". Prese una Poké Ball in mano. "LE TUE PAROLE NON SIGNIFICANO NULLA!", lanciò in campo Kadabra e io fui forzato a mandare Gengar a combattere, che attaccò con Ombra Notturna mettendolo subito K.O., Blu allora scagliò contro di me Exeggcute, anche questo fu sconfitto con un' unica Ombra Notturna, avendo dalla mia parte il vantaggio di tipo; la sua terza scelta invece fu Machoke che venne addosso a Gengar infuriato, prendendo una colonna per creare una Frana; Gengar incassò il colpo e creò il Sostituto. Nuovamente Machoke creò una seconda Frana, ma Gengar lo sconfisse solo con un' Ombra Notturna; il Pokémon seguente di Blu fu Blastoise: l'enorme tartaruga, senza alcuno scrupolo rilasciò un getto d'acqua incredibile dai suoi cannoni, fortunatamente l'Idropompa fu bloccata dal Sostituto, ma si dissolse; Gengar contrattaccò immediatamente con Fulmine, ma l'avversario incassò benissimo il colpo e stava per prepararsi per un altro Idropompa, che Gengar cercò di schivare senza riuscirci. Si rialzò e finì il Pokémon con Fulmine.

 

Pensavo fosse quasi finita, Blu rise e mandò in campo un'ultima Poké Ball, dalla quale uscì Pidgeot con al collo un collare d'acciaio con una pietra incastonata molto simile a quella di Gengar, Blu rise e disse: "Voglio vedere come te la cavi con questo...", toccò una seconda pietra nel suo bracciale e Pidgeot mutò iniziando ad avere una cresta più corta con un lungo ciuffo rosa, piume di ali e coda con bordi azzurri e dimensioni molto più impoentni. "Ti presento MegaPidgeot, mio caro Raziel!". Rimasi sbalordito, l'enorme Pokémon pennuto si stava avventando contro Gengar, ma io feci la stessa cosa che fece lui e vidi che anche Gengar stava mutando: gli occhi svilupparono delle piccole iridi rosse, il corpo divenne molecolarmente più instabile con le spine più lunghe e la parte inferiore ottenne un colorito più rossastro mentre iniziava a sprofondare sul terreno e dalla fronte creò un terzo occhio, di colore giallo. Rimasi sorpreso. Il mio Gengar mutato incassò perfettamente l'Attacco d'Ala nemico, come se nulla fosse; probabilmente in circostanze normali non ci sarebbe riuscito. In quell'istante scagliò un Fulmine con una potenza tale da mettere fuori combattimento quell'enorme uccello.

 

Blu rimase sconvolto, ritirò il suo Pokémon, mentre Gengar tornò normale e io mi avvicinai al mio rivale: "Ti assicuro che quello che è successo non è stato intenzionale.", si allontanò da me e se ne andò.

 

"Ora sei da solo, moccioso!", quando mi voltai vidi i due comandanti di Giovanni: Archer e Atena con il loro Persian e Vileplume, questa volta ero davvero solo, però... quando meno me l'aspettavo, un Pidgeot spaccò la finestra entrando... sopra di lui c'era Darken. "Darken e Peat alla riscossa!", scese con un balzo dal grosso uccello, che con una potente Raffica spazzò via Persian e Vileplume ormai esausti; i due comandanti mandarono allora Arbok e Weezing, ma neppure loro ebbero speranza contro il mio Gengar e il Pidgeot di Darken.

 

"Il capo non ci perdonerà  mai per questo!", detto ciò se la diedero a gambe.

 

"Grazie Darken, senza di te non ci sarei mai riuscito", lui fu felice di avermi aiutato.

 

"E' a questo che servono gli amici! Il tuo Gengar non mi sembra molto in forma, permettimi di aiutarlo", disse prendendo un'Iperpozione. "Ti ringrazio, ma non era necessario". Sorrise nuovamente: "Figurati", poi guardò la porta per la sala riunioni. "Vuoi che-", lo interruppi: "No... è una questione personale!".

 

Entrai nella sala riunioni con irruenza, lì vidi mio padre e il direttore assieme a Giovanni. "Dovevo aspettarmi un tuo arrivo, tuttavia non sto facendo nulla di male, come vedi sto solo trattando con questi signori", disse convinto. "TRATTARE? LEI CI STA RICATTANDO! SI SCORDI CHE LA AIUTEREMO A PRENDERE QUELL'ABOMINIO!", disse mio padre furibondo. "Liberarvi da un mostro lo trovate sbagliato? Io sono l'unico in grado di salvarvi, consegnatemi la Master Ball e tutto si risolverà  nei migliori dei modi". Gengar uscì allo scoperto. "I signori hanno già  dato la loro risposta", dissi mentre feci Megaevolvere il mio Pokémon.

 

"Vedo che hai appreso nuovi trucchi, interessante". Mandò in campo un Sandslash, Gengar attaccò con un' Ombra Notturna il Pokémon spinato, ma esso perforò il pavimento per usare Fossa, dai rumori che sentivo capii che si trovava nelle condutture di sotto e quando meno me l'aspettai piombò addosso a Gengar dal basso, ma la cosa che mi lasciò sbalordito era che Gengar non lo schivò levitando. Nonostante la potenza e la velocità  d'attacco ottenuta, quella mutazione gli impediva di levitare e di schivare le mosse Terra.

 

"Un vero peccato... a quanto pare non avevi previsto questo piccolo difetto di quella bizzarra trasformazione!".

 

Non mi diedi per vinto e neppure Gengar, che ipnotizzò l'avversario per poi finirlo con Ombra Notturna. Giovanni ritirò il suo Pokémon per mandare in campo Nidorino; quel Pokémon non fu una sfida ardua da battere, sebbene cercò di attaccare con Velenospina arrecando quasi nessun danno, ma alla fine fu sconfitto da Ombra Notturna. Giovanni allora mandò Nidoqueen; il grosso Pokémon spostò una mensola furibonda per poi colpire con Tuono. Gengar schivò il colpo e usò Ipnosi sul Pokémon, per poi crivellarlo di Ombra Notturna.

 

Giovanni ritirò il Pokémon, seccato: "Mi sono divertito a combattere con te, ma è ora di porre fine a tutto questo", mandò in campo Rhyhorn, che con le possenti zampe fece pressione sul terreno con un impatto tale da causare un piccolo Terremoto, che distrusse le vetrate della sala e fece crollare parte del soffitto. Gengar fu sconfitto, mentre Giovanni rideva: "Hai ancora molto da imparare", in seguito udimmo le sirene della polizia che stava entrando nell'edificio, ma in quello stesso istante un elicottero si affiancò alle finestre rotte.

 

"E' stato uno spasso giocare con te ragazzo, ma ci rincontreremo molto presto, te lo assicuro!", salì sull'elicottero e se ne andò.

 

Rimasi sconsolato nel sapere che avevo perso per la seconda volta contro quel farabutto, ma non mi aspettavo che la Megaevoluzione rendesse Gengar vulnerabile agli attacchi Terra. "Figliolo, mi sono sbagliato, pensavo che farti viaggiare come allenatore sarebbe stato uno sbaglio... invece, se non fosse per te avrebbe ottenuto l'ultimo nostro prodotto".

 

Mi rivolsi a lui: "Che cosa cercavano?", il direttore si fece avanti: "L'ultima Poké Ball che abbiamo creato: la Master Ball, per ora ne abbiamo creata solo una con un chip quasi indistruttibile e con una memoria di 13 Terabyte è quasi impossibile che i dati vengano corrotti o che il chip venga danneggiato", rimasi sbalordito: "Vuol dire che tramite essa si può catturare qualsiasi Pokémon? Quando verrà rilasciata?", il direttore e mio padre si guardarono un istante.

 

"Non la rilasceremo mai dopo quello che è successo, se uno come Giovanni dovesse entrare in possesso di tale strumento, può catturare addirittura i Pokémon leggendari. Lui la voleva per catturare la creazione di Fuji... non potevamo permetterlo, se avesse avuto un Pokémon di tale potenza con sé, il Team Rocket sarebbe stato inarrestabile...". Rimasi un attimo in silenzio. "Come faceva a sapere degli esperimenti di mio zio?", mio padre rimase in silenzio e disse poi: "Non lo so...". Il direttore si fece avanti e mi diede l'unica Master Ball che avevano fatto.

 

"Sarà  meglio che la tenga tu, qui non è al sicuro", disse con un sorriso.

 

"Ma signore-", mio padre fu subito interrotto: "Sono certo che suo figlio saprà  farne buon uso". Non sapevo che farmene a dire il vero... siccome usavo solo Spettri, ma decisi di tenermela, quindi me ne andai.

 

Notai che la polizia stava parlando con i cittadini che ora erano usciti dalle loro case. Capii che la città  era stata oppressa dal Team Rocket da tempo e che i guardiani stessi furono corrotti per non permettere l'entrata di nessuno. Curai il mio Gengar e nel frattempo ne approfittai per cenare nel ristorante; poi dopo aver ritirato Gengar mi diressi alla Palestra che finalmente era aperta; evidentemente il capopalestra aveva fatto ritorno.

 

Entrai nell'edificio ritrovandomi in una struttura complessa e tecnologica, con pannelli e cavi luminescenti. Compresi che i pannelli erano dei teletrasportatori, quindi li usai per andare nelle varie stanze dove c'erano svariati allenatori che mi attendevano: i primi due furono dei Sensitivi, il primo usò due Slowpoke e uno Slowbro, il secondo un Mr. Mime e un Kadabra; poi affrontai una Medium con un Exeggcute, un altro Sensitivo solo con uno Slowbro e poi due Medium, la prima con un Drowzee e un Hypno, la seconda con due Drowzee e un Exeggcute; alla fine affrontai un ultimo Sensitivo con due Kadabra, uno Slowpoke e un Mr. Mime e giunsi alla sala del Capopalestra.

 

Era un ragazzo sui 22 anni circa, magro con una camicia azzurro pallida, jeans neri, scarpe nere e blu, una medaglia d'oro appesa al collo e grossi bracciali blu ai polsi. "Salve allenatore, mi presento, mi chiamo Cosmo", rimasi un attimo stupito: "Cosmo?". Lui rise. "Capisco che tu sia sbalordito, sono Capopalestra da molto poco. Sono il ragazzo di Sabrina, la vecchia Capopalestra. E' stata chiamata per essere Superquattro, quindi io ho preso il suo posto", la cosa aveva senso. "Io mi chiamo Raziel", lui sorrise: "Quello che usa gli Spettri, sì i miei colleghi mi hanno parlato di te e mi hanno detto anche che combatti usando un solo Pokémon. Bene, vogliamo iniziare?", annuii con la testa. "Sarà un 1 contro 4", detto ciò iniziò la battaglia e lui mandò in campo Slowbro, mentre io ovviamente Gengar, che feci subito Megaevolvere. Il suo Pokémon attaccò immediatamente con Psichico per scaraventare via Gengar, che tuttavia si rialzò e sembrava non aver subito danni particolari, in seguito gli dissi di usare Fulmine con cui sconfissi Slowbro in un unico colpo. Il suo secondo Pokémon fu Jynx, questa volta dissi a Gengar di usare Ombra Notturna, ma il Pokémon avversario resistette alla mossa e contrattaccò con Bora, arrecando non pochi danni al mio Spettro, ma il Pokémon Umanoide non riuscì a resistere alla seconda Ombra Notturna di Gengar; in quel momento Cosmo mandò Mr. Mime, che anziché attaccare si mise a creare uno Schermoluce per contrastare gli attacchi di Gengar. Io continuai ad attaccare con Ombra Notturna, ma effettivamente quella barriera sembrava aver indebolito l'attacco, tuttavia non riuscì a resistere comunque alla mossa e fu allora che decise di mandare il suo ultimo Pokémon: Hypno.

 

Gengar reagì prima che l'avversario potesse attaccare, usando Ombra Notturna per l'ennesima volta; il Pokémon Ipnosi non fu sconfitto, ma anzi, resistette grazie allo Schermoluce e fu allora che usò Ipnosi su Gengar, che si addomentò. Temevo di perdere perché il Pokémon stava attaccando con Psicoshock e Psichico arrecando danni ingenti a Gengar, ma all'ultimo momento si risvegliò e contrattaccò con Ombra Notturna che sconfisse il suo ultimo Pokémon, perché quella maledetta barriera si era dissolta.

 

Cosmo rise e si avvicinò. "E' stata una lotta divertente, i miei complimenti, eccoti la Medaglia Palude", presi la medaglia con orgoglio, ringraziai e me ne andai; rimasi sorpreso nell'incontrare Darken ad aspettarmi fuori assieme al suo Pidgeot. "Suppongo che tu abbia vinto", gli mostrai la medaglia. "Ora dove vorresti prendere la prossima medaglia?", mi domandò. Pensai un attimo e allora risposi: "Pensavo all'Isola Cannella, a dire il vero", Darken salì sopra Pidgeot e disse "Beh allora salta su, ti ci porto io, il tuo Pokémon non può né volare né nuotare, quindi...", senza esitare accettai, ritirai Gengar nella Poké Ball e così il suo Pokémon prese il volo.

 

Squadra: 094-m.png

Box: N/D

Pokémon visti: 124

Medaglie di Kanto: 01.gif02.gif03.gif05.gif06.gif04.gif

   
 
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