Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: Margs    08/09/2016    1 recensioni
< I due avevano un rapporto amichevole, che avrebbe potuto forse trasformarsi in amicizia se il biondo non avesse avuto il grandissimo difetto di riuscire a comparire solo nei momenti in cui Nico era più irritato o giù di morale. Forse aveva una specie di radar. >
Un Nico decisamente scontroso, un Will un pò sbadato, un ballo scolastico finito male e tanti malintesi.
Ispirata da Marvin Gaye di Charlie Puth e Meghan Trainor.
High School!AU |One-Shot verde |Solangelo is the way
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
solangelo high school

Just like they say it in the song



-Ehi ciao.- Nico si girò verso la persona che gli aveva posato una mano sulla spalla calorosamente, pronto a incenerirla senza esitazione. O almeno pensava di farlo prima di essere abbagliato da due grandi occhi azzurri e un sorriso scintillante a trentadue denti.
-Come va Nico?- Il ragazzo davanti a lui si stava mordendo il labbro nervoso, aspettando una sua risposta; a quelle parole si riscosse e tentò di riprendere un'espressione normale, ossia una via di mezzo tra menefreghismo e cupa rabbia.
-Cosa vuoi, Solace?- rispose forse con un tono un pò troppo duro. Will però non perse il sorriso, sollevato, cercando di restare vicino a lui nonostante le persone che si muovevano introrno.
-Allora ti ricordi come mi chiamo! Non avevo intenzione di farti fare una figuraccia!- Non capendo se lo stesse prendendo in giro, Nico gli voltò le spalle, spostandosi verso il tavolo del rinfresco. Ma evidentemente l'altro non aveva l'intenzione di lasciarlo in pace perchè lo seguì e cercò di fermarlo posando una mano sul suo fianco coperto solo dalla maglietta attillata che indossava.
A quel tocco il ragazzo perse la pazienza: già non voleva partecipare a quella festa noiosa, ma un biondino troppo sorridente che stava rovinando i suoi piani di mimetizzazione era troppo da sopportare. Si ritirò come scottato da quel tocco, scoccando un'occhiata di fuoco alle sue spalle, deciso a essere lasciato in pace.


Dopo aver ingerito una discreta quantità di alcol il suo corpo sembrava essere più sereno e l'irritazione cominciò a sbollire, spinta via dall'immagine di due dannati occhi azzurrissimi che aveva visto la prima volta a lezione di chimica anni prima, quando Will Solace era capitato nel suo tavolo di laboratorio. Ora i due avevano un rapporto amichevole, che avrebbe potuto forse trasformarsi in amicizia se il biondo non avesse avuto il grandissimo difetto di riuscire a comparire solo nei momenti in cui Nico era più irritato o giù di morale. Forse aveva una specie di radar.
Appena formulati questi pensieri, l'oggetto delle sue riflessioni annebbiate dai drink si materializzò davandi a lui: lo aveva individuato appoggiato al muro in fondo alla sala.
-Sono contento di farti sempre incazzare...- buttò lì Will.
Nico rimase spiazzato ma cercò di rispondere in modo comunque intelligente: -Non sei tu che mi fai incazzare, più che altro mi compari davanti sempre nei momenti sbagliati.- cercò di giustificarsi.
L'altro arrossì e si appoggiò al muro vicino a lui: -Adesso è un momento sbagliato? Perchè se no posso andare.- usò un tono basso e stranamente sensuale.
-Adesso è un momento noioso ma se vuoi puoi restare.- ribattè Nico con menefreghismo, restando però stupito.
-Sì, la festa si è un pò spenta, ma penso che non ti piacesse anche prima.- Will si stava rivolgendo a lui in tono calmo ma sveglio.
-Decisamente non è il mio genere di festa.- ribattè scuotendo la testa. -Un pò troppo allegra e affollata.-
-A me piace, fa un pò Grease non trovi?- il biondo sorrise nuovamente. -Quale sarebbe la festa per te? Un funerale?- il suo tono non era canzonatorio, ma Nico si sentì male lo stesso. Intorno a loro calò un gelo infernale. Non sapeva se lo avesse fatto apposta o no, ma non gli andava che qualcuno scherzasse sui morti e i funerali: aveva partecipato anche a troppe di queste "feste" di persone a cui teneva nella sua vita. In tono sarcastico disse: -Di certo non un posto con te.- e lo lasciò lì, inebettito, dirigendosi fuori dalla palestra della scuola.


Lui era uno scemo. Decisamente Will Solace era uno scemo. Aveva appena commesso uno dei più gravi sbagli della sua vita. Tutti sapevano quello che aveva passato Nico Di Angelo: la morte di sua madre da piccolo e in seguito della sua sorella maggiore lo avevano segnato e aveva trascorso gli anni prima del liceo in solitudine, allontanando chiunque si preoccupasse per lui. Ora però era cambiato, non mostrandosi comunque come un tipo estroverso. E poi era arrivato lui, Will Solace, talmente stupido da fare una battuta su un argomento che di certo lo toccava ancora. Ma come aveva fatto a scherzare su un funerale? Senza pensarci, osservando i vestiti neri dell'altro ragazzo, la sua mente bacata aveva fatto quel collegamento. Ma se ci ripensava, suonava terribile. Sembrava che avesse voluto ridere e prenderlo in giro sul suo unico punto debole. Senza accorgersi era stato spregevole, l'aveva probabilmente ferito, tutto per una stupida battuta che aveva tentato di fare.
Il suo obiettivo della serata era quello di scherzare con lui, punzecchiarlo un pò e avere una conversazione amichevole che non si basasse su un progetto di scienze, e ci stava anche riuscendo.
Nico gli interessava. All'inizio era stata la curiosità a spingerlo verso quel ragazzino un pò dark e misterioso, ma tremendamente affascinante. Perchè non si poteva negare che quel ragazzo dagli occhi scuri non avesse fascino, un fascino che scaturiva dal mistero e dalla sua riservatezza. Era riuscito in anni di ore di laboratorio e conversazioni incazzate a intrigare Will. E quella festa sarebbe stata la scusa perfetta per parlargli e, perchè no, flirtare con lui. Ma ovviamente lui doveva sempre rovinare tutto cercando di essere spiritoso.
Doveva andare a cercarlo e risolvere quel disastro, sperando di non aver spezzato tutti i legami con lui.


Nico stava ripensando a quello che era appena successo con Will. Doveva per forza essere stato un errore del biondo, non riusciva a credere che proprio lui potesse essere così cattivo. Eppure un rancore sordo si era fatto strada nel suo petto, portando con sè tanta malinconia. Ma non poteva lasciarsi prendere dalla tristezza, erano anni che andava avanti senza farsi tirare giù dai cattivi pensieri. Non era più un bambino solo e sperduto, era diventato forte e indipendente. Se Will Solace lo aveva preso in giro avrebbe dovuto aspettarsi solo uno scontro.
Lo vide avvicinarsi a lui e lo trapassò con uno sguardo omicida, rivolgendo poi la sua attenzione altrove.
-Due volte che ti faccio arrabbiare in un serata: deve essere un record.- aveva un tono imbarazzato, Nico sbuffò.
-Senti...- -Se sei qui per continuare a sfottermi.- lo aveva fermato -Puoi anche andartene perchè non mi tocca ciò che mi dici. Noi ci conosciamo appena.- e aveva incatenato duramente quegli occhi azzurri con i suoi scuri. Will aveva abbassato lo sguardo per poi continuare a parlare: -Non volevo dire quella cosa, davvero. Non stavo pensando. Ero solo concentrato su di te e visto che sei vestito di nero ho fatto un collegamento stupido. Mi spiace. Volevo avvicinarmi a te e ho rovinato ancora di più i rapporti fra di noi. Non avevo intenzione di offenderti, sono sincero. Mi dispiace. Ora me ne vado, tranquillo.-
Detto questo si era voltato ed era tornato nella palestra piena di gente.


La festa di fine anno stava ormai giungendo al termine e Nico aveva trascorso metà della serata fuori in giardino da solo, a ripensare a ciò che gli aveva detto Will Solace. Il suo cervello si era creato milioni di complessi con il passare del tempo. Molte domande gli frullavano in testa: Davvero aveva preso solo una svista? In effetti sembrava sempre in mezzo alle nuvole e non era una cattiva persona. Ma era distratto da lui? Sembrava realmente dispiaciuto ma poteva credere al fatto che stesse cercando di avvicinarlo? Era possibile che una persona come lui fosse interessata a Nico Di Angelo?
Quando iniziò a notare troppe persone (la maggior parte in coppia) che uscivano dalla palestra guardandolo male, si decise a rientrare dal momento che la festa doveva essere quasi finita.
In tutta la sala risuonava una musica noiosa e per niente movimentata come se il DJ avesse improvvisamente deciso di far dormire tutti. Individuò Will vicino al muro, dove si era posizionato lui stesso prima del loro battibecco, e si diresse verso di lui.
-Finita la festa alla Grease, Solace?- il suo tono era lievemente sarcastico ma non pungente. L'interpellato a quelle parole si riscosse abbozzando un sorriso timido e imbarazzato.
-Non sei arrabbiato?- gli chiese abbastanza sorpreso.
-Ho capito che non avevi cattive intenzioni e che sono davvero troppo spesso arrabbiato con te.- Nico si posizionò vicino lui, appoggiato al muro.
-Ci hai messo mezza serata...- disse Will scettico.
In quel momento era partita una canzone pop realmente stile anni '60 e piano piano tutti erano finiti sulla pista da ballo.
-Non avevo così tanto voglia di tornare a questa magnifica festa.-
-Beh, una festa si può anche migliorare...- aveva accennato allora il biondo insicuro.
-Vuoi ballare, Solace?- L'istante dopo aver detto quelle parole Nico si era pentito ma ormai non poteva tornare indietro.
Will sgranò gli occhi e sorrise, avvicinandosi ai ragazzi che ballavano. Poi lo prese per un braccio e cercò di coinvolgerlo con quel tipo di musica. Erano entrambi imbarazzati, ma cercarono di farlo vedere.
-Sai che canzone è, Nico?- sussurrò Will al ragazzo che si era appoggiato alla sua spalla. -Si chiama Marvin Gaye di Meghan Trainor.-
-E quindi?-
-Hai presente il video di questa canzone?- Nico fece segno di no sollevando la testa. -Penso che ti darò solo una dimostrazione di cosa dicono nella canzone.-
Detto questo Will prese la sua faccia tra le mani, costringendolo a guardarlo, azzurro contro buio, e fece unire le loro labbra in un bacio. Nico chiuse gli occhi, circondando con le braccia quella testa bionda, lasciandosi trasportare.
Hola belle persone che sono arrivate fino a qui,
eccomi di nuovo nel fandon con un'altra One-Shot
sempre Solangelo (sono un pò fissata sorry), ma questa volta
i due hanno dovuto vedersela con un AU uscito dalla mia mente bacata.
Premetto che all'inizio volevo scrivere una storia sulla canzone Marvin Gaye del Mio Charlie Puth e Maghan Trainor,
(l'ambietazione della fic è quella del video) ma alla fine è uscita un pò troppo sentimentale e triste.
Comunque mi piace molto lo stesso e spero sia piaciuta anche a voi.
Lasciato una recensione per non scatenare l'ira di Nico.
Giuro che prima o poi pubblicherò una long, giuro sullo Stige.
Un bacio
Margs :) @margshug
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Margs