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Autore: Kirito93    08/09/2016    1 recensioni
Nei primi anni del XVIII secolo, la pirateria domina il mar dei Caraibi, favorita dalle continue guerre fra i grandi imperi europei.
Tuttavia, dietro tutto questo, si celano poteri antichi quanto il Mito. Fra i rabbiosi flutti del mare, i Marine, cavalieri di Poseidone, combattono un antico nemico, che abita gli Abissi da molto prima del Dio del Mare ...
A fare la differenza saranno la volontà di John, un giovane marinaio, e il destino di Anne, una bella piratessa, che resteranno coinvolti e intrecciati in una guerra mitologica ...
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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CAPITOLO XXII

LA MISSIONE (parte III)

Una misteriosa tempesta dai tratti assurdi ha colpito le acque vicine alle isole Cayman. La Lion, che aveva gettato l’ancora al largo di una piccola isola, vede allontanarsi una lancia con a bordo John, Elizabeth e Raymond, con il compito di portare le Scaglie danneggiate di Drago Marino, Kraken, Sirene, Serpente Marino e Cavallo del Mare nell’isola circondata dai mulinelli, per farle riparare. Nel frattempo la ciurma, che avrebbe atteso sicuramente qualche giorno, lascia la nave per accamparsi nell’isola, ma viene sorpresa dalla tempesta. Come se non bastasse, la nuova rotta intrapresa dal galeone fantasma lo porta dritto verso gli ignari marinai della Lion, che si vedono attaccati dal terribile Ammiraglio dei Vortici, il quale distrugge anche le lancia, la loro unica via di salvezza. Adesso, in un disperato tentativo di resistenza, solo Kaitos, Clymene e Seth si ergono fieri per affrontare il nemico …

 

<< Ice Javelin! >> - aprì le danze Seth, materializzando il suo tridente di ghiaccio per lanciarsi per primo all’attacco. Con movimenti impeccabili, il giovane Marine si destreggiava con quell’arma come fosse un’estensione del suo corpo, attaccando serratamente l’avversario. Kaitos guardava stranito, chiedendosi come mai l’Ammiraglio non avesse usato uno dei suoi vortici per distanziare Seth. Clymene invece cercava il momento adatto per supportare il Tritone. Attimo che scorse nel momento in cui Pascal indietreggiò sotto i colpi dell’azzurro.

<< Tail Whipping! >> - il Bronze Saint approfittò dell’apertura per piombare sul nemico, ma era proprio ciò che l’Abissale si aspettava …

<< Satellite Spots! >> - l’Ammiraglio dei Vortici eseguì una rotazione su sé stesso, portandosi alla distanza ideale fra il furioso Marine del Tritone e l’incombente Saint, per poi intercettarli con due vortici, che li catturarono in una sorta di ruote della tortura.

<< Siete dilettanti! >> - li derise, aumentando la potenza dei vortici mentre godeva delle urla di dolore dei suoi avversari.

<< Whale’s Rage! >> - intervenne Kaitos, investendo l’Ammiraglio con il suo attacco di puro Cosmo, che lo scaraventò via proprio come fece a Inagua durante l’assedio. La ciurma del Galeone Fantasma osservò la scena attonita, mentre i vortici evocati da Du Casse si dissolvevano, rilasciando finalmente le vittime.

<< State bene? >> - li soccorse il Silver Saint.

<< Siamo stati incauti … non c’è tempo per preoccuparsene: sta tornando! >> - fece trafelato Seth, rialzandosi e brandendo il tridente.

<< Dobbiamo attaccarlo in tre, fratello! >> - aggiunse Clymene, ancora scosso per la terribile esperienza del vortice.

<< Chissà come mai cado sempre in un colpo così banale >> - fece divertito l’Ammiraglio, tornando sulla scena perfettamente illeso e volgendo ai tre avversari il suo sguardo sadico.

<< La ciurma non aspetta altro che i vostri corpi spappolati! Perché farla attendere?! >> - il corvino allargò le braccia ed espanse il suo Cosmo - << Great Red Spot! >> - tuonò, evocando il suo vortice più grande e micidiale.

<< Dannazione! Sembra un uragano! >> - ringhiò Seth, resistendo a stento al risucchio. Kaitos fece da barriera al fratello minore, cercando di piantare il più possibile i piedi nella sabbia fangosa.

<< Chissà per quanto ancora resisterete! Ah ah ah!!! >> -

<< Che Davy Jones ti porti via, maledetto Abissale!!! >> - ruggì Seth, concentrando a malapena una quantità sufficiente di Cosmo per reagire - << AuroraBorealis!!! >> - lanciò il suo colpo ghiacciato contro Pascal, ma il raggio dei colori dell’aurora fu attirato dall’enorme vortice a poche dita dalla Nautile del nemico …

<< Mi sembra di combattere con Hornigold di nuovo! Sei un suo allievo o qualcosa di simile? >> - chiese curioso, e dannatamente tranquillo, l’Ammiraglio, mentre Seth cercava con tutto sé stesso di fermare quel vortice.

<< È inutile che ti sforzi! Nessuno può resistere a questo potere! Comincio a pensare che non sarò io quello portato via da Davy Jones! Ah ah ah!!! >> - fece tronfio l’Ammiraglio.

<< Non abbiamo altra scelta … Clymene, cerca di resistere, io devo affrontarlo! >> - disse Kaitos, cercando di voltarsi verso l’avversario, ma la trafelata stretta del fratello lo bloccò - << Sei pazzo?! Non appena lo attaccherai, il vortice ti risucchierà! >> - ma il fratello maggiore non rispose.

<< Non posso lasciartelo fare, fratello! >> -

<< Devo. Il Santuario non può perdere due Cavalieri in un sol giorno, e non in siffatta maniera! >> - ringhiò il Silver Saint, completando il movimento che lo portò faccia a faccia con l’immenso vortice di acqua e cristalli di ghiaccio che invano cercavano di fermarne l’impeto vorticoso.

<< Sto arrivando, laido assassino! >> - ruggì fiero il Saint della Balena.

<< Ti aspetto, vieni pure! >> - lo provocò a braccia aperte l’Ammiraglio.

<< Breaching Throw!!! >> -

<< Fratello!!! >> -

Sfidando la forza impressionante del vortice, Kaitos usò tutta la propria per poter raggiungere l’Ammiraglio e levare il suo pugno, quando all’improvviso una stretta blu scuro gli afferrò la gola, annullando la tecnica.

<< Pensavi che non mi muovessi mentre uso il mio vortice? >> - fece Pascal, sollevando senza fatica il suo avversario, favorito dal risucchio del vortice.

<< Maledetto … fellone … >> - biascicò il Saint, impossibilitato a liberarsi data la forza della stretta e del vortice.

<< Adesso salutami l’Ade >> - concluse l’Ammiraglio, gettandolo dritto nel vortice …

<< Fratello!!! No!!! >> - gridava disperato Clymene.

<< Du Casse, muori!!! >> - gli fece eco Seth, lanciandosi anch’egli in un disperato attacco con il tridente.

<< Vieni pure, il vortice ha ancora tanto spazio! >> - lo invitò Pascal, certo che non l’avrebbe nemmeno raggiunto.

<< Whale’s Rage! >> - all’improvviso, la forza di risucchio tremenda del vortice si trasformò in una violentissima folata di vento che invece respingeva tutti quanti, Ammiraglio compreso, lontano dal centro del vortice.

<< Ma che succede?! >> - fece turbato Du Casse, rialzandosi senza fatica. In tre angoli della spiaggia, i membri della ciurma del galeone si rialzarono sputando sabbia, confusi, mentre dei Saint e il Marine non c’era traccia …

<< Sono finiti in mare? >> - ipotizzò l’Ammiraglio, guardandosi intorno.

<< Tail Whipping! >> - sbucò fuori Clymene, piombando sull’avversario e colpendolo in pieno con il suo attacco. L’Ammiraglio accusò il colpo, essendo stato preso di sorpresa, ma non ebbe il tempo di riprendersi - << Whale’s Charge! >> - seguì il montante di Kaitos, che lo lanciò in aria - << Aurora Borealis! >> - concluse Seth, centrando il corpo sospeso di Pascal con il raggio congelante.

Come i tre prendevano posizione a fianco l’uno dell’altro, l’Ammiraglio piombava rovinosamente nella sabbia.

<< Abbiamo … vinto? >> - fece Clymene, ma gli sguardi preoccupati dei due compagni lo fecero subito ricredere …

<< Voi … piccoli, luridi, maledetti vermiciattoli … >> - cominciò fra i denti Du Casse, rialzandosi lentamente dalla sabbia fangosa - << Avevate la possibilità di morire velocemente … ma avete scelto di soffrire … >> - il suo Cosmo inizò a fluire come un torrente in piena - << Gridate e disperatevi, di fronte al potere dell’Ammiraglio dei Vortici! >> - tuonò - << Great Red Spot !!! >> -

 

Un piccolo manipolo di Abissali, compreso Motya, erano rimasti a bordo per sorvegliare la nave in assenza dell’Ammiraglio. Fra questi guerrieri figurava anche il biondo marinaio, sfaccendato come sempre …

<< Come fai ad esserne sicuro? >> - fece inquieto Motya, in piedi di fronte all’uomo, invece comodamente stravaccato sulle casse a prua, intento ad osservare lo scontro fra Pascal e la ciurma della Lion con il cannocchiale dell’Ammiraglio. In assenza del grosso della ciurma, pochi Abissali pattugliavano il ponte, e i due potevano parlare senza rischiare di essere sentiti da orecchie indiscrete.

<< Potrebbe già averlo ucciso! >> - continuò il biondo Abissale della Torpedine.

<< Rilassati, non accadrà. Non sta combattendo contro di lui. Questo cannocchiale non sarà il massimo, ma penso di saper riconoscere un Marine da un Saint >> - rispose calmo il marinaio, porgendo lo strumento al giovane.

<< Saint? >> - Motya osservò lo scontro, proprio nell’istante in cui Du Casse afferrava per il collo Kaitos. Sebbene la visuale fosse disturbata dal Great Red Spot, l’Abissale distinse chiaramente la figura possente del Silver Saint che aveva giò affrontato nell’armeria di Forte Cormillos.

<< Visto? >> - fece il marinaio. Motya annuì, porgendo lo strumento all’uomo.

<< Solo vorrei che non uccidesse quei tre: sono ottimi ostaggi, perfetti per la seconda parte del piano >> -

<< Che come sempre sai solo tu >> - disse acido l’Abissale della Torpedine.

<< Pensavo di avertelo spiegato … ah, non l’ho fatto? Beh, scusami … comunque sappi che ci servono degli ostaggi … e quei tre farebbero al caso nostro. Puoi ricordarmi chi sono e cosa rappresentano per i Marine? >> -

<< L’uomo robusto con i capelli bianchi e l’armatura argentata, e il ragazzino con i capelli azzurrognoli, sono amici di Lyov. Il più giovane lo catturai e lo feci ostaggio al Forte su ordine di Basilio, mentre il più grosso mi sfidò proprio per consentire a Lyov e una Marine di salvarlo >> - spiegò il giovane, facendo illuminare gli occhi blu oceano del suo complice.

<< Il terzo uomo? Quello che sembra un Generale Marine? >> -

<< Quello non lo rammento. Non so chi sia >> -

<< Bene bene … questo ci darebbe un grande vantaggio … vedrò di andarli a salvare … tu stai buono qui e fa la guardia alla bagnarola >> - si congedò il marinaio, andando per scendere l’ultima lancia in acqua e raggiungere l’isola, prima che Pascal gli spappolasse i preziosi ostaggi.

<< Fa come credi >> - fece ostile Motya, salendo sull’albero di mezzana per ignorare volutamente l’impresa del suo mentore.

Nel frattempo, sott’acqua …

<< Saint? >> -

Una voce familiare attirò l’attenzione della sirena, che dopo aver causato la tempesta per condurre la Ranger sulla giusta rotta, aveva deciso di seguire ella stessa il galeone, per tenerlo d’occhio.

(Mi sembrava … mmh, l’acqua mi impedisce … emergerò), pensò incuriosita la donna-pesce, guizzando in superficie per uscire semplicemente la testa, ben all’erta dagli sguardi degli umani.

<< Visto? >> - fece la voce del marinaio.

(E questa voce?! È … lui!), pensò, riconoscendo il timbro vocale dell’odiatissimo bersaglio che lei e Hilde volevano uccidere. Avvicinandosi allo scafo della nave, fino a trovarsi appena sotto al parapetto, dove le cime della vela maestra la rendevano invisibile a chi si sporgeva, la sirena ebbe anche modo di scorgere per un fugace attimo i volti dei due biondi …

<< Solo vorrei che non uccidesse quei tre: sono ottimi ostaggi, perfetti per la seconda parte del piano >> -

<< Che come sempre sai solo tu >> -

(Motya?! È Motya quello?!), pensò, rabbrividendo.

<< Pensavo di avertelo spiegato … ah, non l’ho fatto? Beh scusami … comunque sappi che ci servono degli ostaggi … e quei tre farebbero al caso nostro. Puoi ricordarmi chi sono e cosa rappresentano per i Marine? >> -

<< L’uomo robusto con i capelli bianchi e l’armatura argentata, e il ragazzino con i capelli azzurrognoli, sono amici di Lyov. Il più giovane lo catturai e lo feci ostaggio al Forte su ordine di Basilio, mentre il più grosso mi sfidò proprio per consentire a Lyov e una Marine di salvarlo >> -

A quelle parole la sirena si irrigidì: (Lyov … non può essere … anche Lyov è vivo?! Ma allora … devo tornare subito da Hilde!), pensò trafelata la sirena, inabissandosi immediatamente per tornare dalla sua amica Marine …

 

La furia del Cosmo e dei vortici di Pascal Du Casse era inarrestabile: nonostante la momentanea ripresa dei tre coraggiosi guerrieri, l’Ammiraglio tornò in breve ad avere la meglio su di loro, mettendoli in netto svantaggio sotto la tremenda forza del suo Great Red Spot. Incapacitati ad eseguire qualsiasi manovra offensiva o difensiva, che li avrebbe sbilanciati e fatti risucchiare, i tre erano in stallo e completamente alla mercè del nemico, che li guardava soddisfatto.

<< Sto già pensando a un modo artistico per lasciare i vostri resti sulla spiaggia per i vostri compagni! Sarete un bellissimo regalo per gli altri Marine! >> -

<< Maledetto! >> - ringhiò Seth, tentando di assumere una posizione adatta a lanciare l’Aurora Borealis.

<< Il suo Cosmo pare non aver mai fine! >> - fece Kaitos, reggendo per le spalle il fratello minore.

<< Avrà un punto debole! Deve averlo! >> - aggiunse Clymene, che aveva difficoltà anche a tenere gli occhi aperti, con tutta quella sabbia che turbinava.

<< Che c’è? Siete già al limite? Sono troppo forte per voi?! >> - continuava divertito il sadico Ammiraglio, aumentando e diminuendo a suo piacimento la potenza del Vortice per torturare i suoi indifesi avversari.

<< Se ci arrendiamo ora, per noi e per la ciurma, per Elizabeth, Raymond e John sarà la fine! Verranno tutti uccisi! Lo capite?! >> - gridava disperato Clymene, il suo Cosmo infuriava disperatamente per contrastare il vortice.

<< Clymene, che vuoi fare?! >> - intervenne Seth, come vide che il ragazzino si divincolava dalla stretta protettiva del fratello per affrontare il great Red Spot da solo.

<< Fratello, non tentare l’impossibile! >> - lo ammonì Kaitos, con il cuore in gola.

<< Seth, fratello, state pronti ad attaccare: vi aprirò la strada! >> - dichiarò risoluto il Saint del Delfino, il suo Cloth candido scintillava illuminato dalla luce della luna, fra le ondate di sabbia che turbinavano spazzate del vortice.

<< Tu?! Sentiamo, cosa vorresti spianare? Ah ah ah!!! >> - lo derise Pascal, incredulo come una pantera di fronte alla reazione di un topolino.

<< Io fermerò il tuo maledetto attacco, Abissale, preparati! >> - ruggì fiero l’esile ragazzino dai capelli e gli occhi acquamarina, assumendo una solenne posa di battaglia.

<< Sono qui che ti aspetto, mocciosetto! Ma sta attento: potresti inciampare e venire risucchiato! Ah ah ah!!! >> -

<< Cosmo della Costellazione del Delfino, illumina la mia strada! Ecco un vento che non dimenticherai, Ammiraglio dei Vortici! Malestrom!!! >> - ruggì Clymene, lanciando dal suo pugno scintillante una potentissima tromba d’aria che collise con il Great Red Spot, generando un’esplosione di vento immane.

L’onda d’urto spazzò via tutti quanti, eccetto Du Casse, com’era successo prima quando Kaitos aveva fatto implodere il vortice dall’interno usando il Whale’s Rage.

<< Di nuovo … quei maledetti hanno annullato la mia tecnica di nuovo! >> - ringhiava l’Ammiraglio, tossendo per il tremendo polverone - << Adesso sbucheranno fuori dalla sbabia come prima … credendo di potermi cogliere di sorpresa! >> - mormorò fra i denti, rabbioso. Il suo sguardo omicida guizzava ovunque in quella coltre giallastra, che da fango era tornata ad essere sabbia, dato che il vento furioso l’aveva asciugata e polverizzata.

<< Dove siete?! Uscite fuori! >> -

<< Aurora … >> -

<< Sei lì, dannato! >> - Pascal scattò come un lampo verso l’origine della voce, la il suo pugno venne parato da qualcuno che non si aspettava …

<< Sorpreso, villano d’un Abissale?! >> - fece Kaitos, reggendo con tutta la sua forza quel macigno che era il gancio di Du Casse. L’Ammiraglio capì sgomento di essere stato ingannato …

<< Aurora Borealis! >> - stavolta la voce, e la tecnica, erano autentiche: un lampo congelante lo colpì alle spalle, scaraventandolo quasi in acqua in un tripudio di cristalli di ghiaccio.

<< Clymene! >> - accorse Seth, soccorrendo il giovane Saint, che giaceva al suolo, spossato dalla sua ultima tecnica.

<< Seth … fratello … ottimo lavoro! >> - fece il ragazzo, prima di svenire.

<< Riposati, fratello, noi ripuliremo questi sciattoni dalla faccia di quest’isola >> - promise determinato il Saint della Balena. Seth annuì.

<< Pensate di avermi sconfitto?! >> - ritornò nuovamente Pascal, stavolta arrancando a causa del gelo che gli attanagliava gli arti.

<< Dannazione, non si arrende mai! >> - sbottò Seth, mentre la ciurma degli Abissali esultava alla vista del ritorno del temibile Ammiraglio.

<< Ora vi ammazzo sul serio … >> - ringhiò sadico il corvino, facendo turbinare confusamente acqua, fango e sabbia con la sola potenza del suo Cosmo straripante.

<< Non può essere così forte! >> - fece smarrito Kaitos, sentendo che le sue forze venivano meno.

<< Invece si … Basilio Pargo, l’Ammiraglio di Forte Cormillos, è riuscito a mettere in ginocchio sia me che il capitano Hornigold da solo … e ha persino minacciato di colpire Lady Amphitrite … >> - rispose cupo Seth, sudando freddo.

<< Cominciate a pregare … quanto vorrei che il piccoletto potesse vedere come voi le porte dell’Ade! Il mio vortice più spaventoso: Purging Supercell!!! >> - tuonò furibondo l’Ammiraglio, rilasciando tutto il suo Cosmo. Davanti agli occhi attoniti dei due guerrieri, della ciurma della Lion, e degli stessi Abissali, un’immensa nube temporalesca si formò sopra le loro teste, intenzionata a scaricare una tempesta di dimensioni apocalittiche che avrebbe distrutto l’isola in pochi istanti.

<< Che cosa facciamo adesso?! >> - mormorò terrorizzato Seth, impotente di fronte ad un simile potere.

<< Dobbiamo colpirlo prima che abbia la possibilità di scatenare quell’abominio meteorologico! >> - propose Kaitos, tuttavia una folata di vento colossale li spazzò via prima che potessero reagire. Fortunatamente, Kaitos protesse l’incosciente Clymene da un rovinoso impatto al suolo.

<< Il vortice di prima era una brezza a confronto! >> - fece Seth.

<< E non l’ha nemmeno rilasciato del tutto! >> - aggiunse il Silver Saint.

<< Giuro sul mio onore che nemmeno le vostre dita resteranno integre dopo- >> -

<< Pascal! Fermo!!! >> - la voce trafelata del marinaio biondo, sbarcato a fatica sulla spiaggia, raggiunse a malapena le orecchie dell’Ammiraglio, che comunque non vi prestò alcuna attenzione, cieco com’era dalla rabbia.

<< Ehi, ehi! Fermo!!! >> - insistette, raggiunta la spiaggia alla meno peggio. Il vortice del suo alleato gli aveva distrutto la lancia, e aveva proseguito per un breve tratto a nuoto, tant’è che era inzuppato fradicio.

<< Morite, bastardi!!! >> - ruggiva Du Casse, sordo all’implorante amico.

<< Va bene, a mali estremi … >> - il biondo si avvicinò all’Ammiraglio, resistendo egregiamente al vento fortissimo, e levò la mano al cielo, facendo scintillare il suo anello di una fioca luce azzurrina …

<< Ora basta! >> - tuonò l’uomo, generando un’onda di fuochi fatui dall’anello. Al passaggio di quel potere, il temporale si fermò, come se il Cosmo dell’Ammiraglio dei Vortici si fosse piegato di fronte al comando di un Dio. Tuttavia il contraccolpo sul biondo fu tale che lo fece cadere in ginocchio, esausto.

<< Che diavolo?! Tu?! Che ci fai qui?! >> - Pascal volse il suo sguardo furente sul marinaio.

<< Sono intervenuto appena in tempo … spero che siano vivi >> - protestò ansimante il biondo.

<< Sono integri, per colpa tua! >> - ribattè l’Ammiraglio, indicando stizzito i corpi riversi al suolo dei tre valorosi giovani, a detta sua soltanto svenuti. Il biondo se ne accertò valutando la pulsazione al collo di tutti e tre.

<< Ci serviranno, Pascal >> -

<< A cosa, se posso chiedere, maledetta piaga? >> -

<< Sono gli ostaggi perfetti! Con loro in pugno, attireremo gli altri Marine e li faremo tutti a pezzi! >> - a quella proposta gli occhi furiosi di Du Casse parvero brillare di una nova luce diabolica, e un sorriso sadico comparve sulle labbra del corvino.

<< L’idea mi piace … ma non credo che il galeone possa portarsi dietro un’intera ciurma di questi pezzenti >> -

<< Già … >> - rispose il biondo, volgendo lo sguardo ai marinai terrorizzati della Lion, che avevano assistito alla scena con gli occhi sgranati. Adesso, il loro destino era tutto nelle mani di quel misterioso marinaio.

<< Beh, in effetti non abbiamo come portarceli … decidi tu cosa farne, non mi interessano >> - propose il biondo, con un’inquietante naturalezza, condannando quei poveracci ad un terribile destino …

<< Eh eh eh … ho giusto una splendida idea a riguardo … >> - come la figura imponente dell’Ammiraglio avanzava verso gli attoniti marinai, quei disgraziati videro scorrere davanti ai loro occhi tutta la loro vita …

<< Su, non temete … durerà poco: Great Red Spot! >> -

 

  
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