Crossover
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Autore: Crybaby    02/05/2009    2 recensioni
[Sailor Moon; Dragon Ball; Saint Seya; Naruto]
Il principale avversario di Sailor Moon è tornato, ma questa volta le sue intenzioni vanno ben oltre il desiderio di vendetta. Sette squadre di guerrieri, provenienti da quattro diverse realtà, partono alla volta dei quattro angoli dell'universo nel tentativo di riportare la normalità e sventare l'ultima, definitiva, minaccia di Chaos.
PARTE 1: ANTEFATTO
1-7 Prima parte
8-15 Seconda parte
PARTE 2: LE SETTE SQUADRE
16-28 Ub, Minako, Rock Lee, Tenten, Ami, Kiba & Akamaru
29-40 Gaara, Haruka, Shiriu, Shino, Temari & Mister Satan
41-50 Makoto, Shun, Michiru, Hotaru, Choji & Ino
51-61 Setsuna, Kankuro, Hinata, Goten, Pan & Naruto
62-75 Shikamaru, Rei, Hyoga, Shaina, Trunks & Usagi
76-83 Gohan, Ikki, Sakura, Videl, Neji & Seya
84-88 Vegeta & Bulma
PARTE 3: TUTTI CONTRO CHAOS
89-103 La Città
104-115 La Fortezza
116-119 Resa dei conti finale
PARTE 4(cap. 120): EPILOGO
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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La Rabbia Di Trunks

Per un istante, Trunks e Goten credettero che quello dall’altra parte del vetro non fosse il vero Li Shenron. Il corpo del drago era grigio, senza pupille, immobile, sembrava quasi una statua di granito. Eppure, i due saiyan avvertirono chiaramente la sua inconfondibile aura provenire dal suo interno. Insieme ad altre cinque, minuscole, quasi inesistenti. Tra queste…
-Non mi ero sbagliato, allora…- mormorò Goten.
-Papà…
Trunks strinse i pugni e fece un passo avanti, fissando l’androide B con rabbia.
-Cosa avete fatto a mio padre? Cosa avete fatto a lui, e anche alla mamma? Rispondimi!
Con fare indifferente, B prese una cartelletta da sottobraccio e iniziò a sfogliarla.
-Dove ho messo il rapporto su Vegeta… Ah, eccolo qui. Dunque, Vegeta accompagnato da sua moglie è atterrato su questo pianeta, ignaro che si trattasse della base di Chaos, e ha ingaggiato un duello con Li Shenron. Durante lo scontro, Li ha richiamato a sé le sfere del drago appartenenti ai suoi fratelli deceduti e le ha ingoiate, in modo da assorbire i loro poteri ed incrementare la propria forza.
-Ecco cosa è successo- riflettè Makoto -non posso crederci, abbiamo fatto un favore al nemico…
-Tu e la tua squadra non potevate saperlo- la consolò Goten, non del tutto convinto.
-Dov’ero rimasta? Dunque, nonostante lo svantaggio, durante la battaglia Vegeta è riuscito a sottrarre al nemico le sfere rubate ed era sul punto di vincere, quando Li Shenron ha usato il potere del drago delle sette stelline, Chi, per inglobarlo ed assorbire la sua forza…
Goten sbiancò di colpo e iniziò a sudare freddo. Aveva visto di persona quella tecnica in atto, e l’idea che fosse stata usata su Vegeta lo spaventava davvero.
-Tuttavia- riprese B, con voce inespressiva -durante il processo di assimilazione qualcosa non è andato secondo i piani. Per riuscire a completare con successo la sua iniziativa, Li Shenron si è visto costretto a cadere in uno stato di semi-incoscienza, per questo ora lo vedete in queste condizioni. Per evitare interferenze esterne durante il processo, Baby Bulma ha rinchiuso il suo corpo in una capsula e lo ha trasferito nella cella criogenizzante che vedete alle mie spalle, in modo da mantenerlo riposato e nel pieno delle forze una volta che si sarà risvegliato. Il che, secondo i nostri calcoli, è solo questione di minuti.
A quelle parole, che mai avrebbero voluto sentire, Makoto e Goten si paralizzarono dal terrore. Il piccolo Gill, spaventato a morte, rimbalzava da una parte all’altra del laboratorio, strillando come mai aveva fatto prima. Trunks, invece, nonostante fosse anche lui preso dalla paura, fece un altro passo avanti. C’era un’altra domanda che doveva fare.
-Mia madre. Dov’è?
-Aspetta che cerco il foglio che la riguarda… ecco, l’ho trovato. A differenza di Li Shenron, grazie ad una sua invenzione Baby Bulma è riuscita perfettamente ad assimilare il corpo e la mente della sua nemesi dentro di sé. In parole povere…
La donna richiuse la carteletta, e alzò gli occhi verso il saiyan.
-…tua madre Bulma non esiste più.
Per un lungo istante, la mente di Trunks rifiutò di accettare quella notizia. La respinse, finché ci riuscì. Ma non potè fare niente per rifiutare quella pugnalata al cuore. Quando ciò accadde, il ragazzo si lasciò cadere in ginocchio, con i pugni serrati a toccare il pavimento. Gli occhi erano rigonfi, ma per il momento le lacrime non avevano ancora il permesso di scendere. C’era ancora una realtà che Trunks doveva accettare. Pochi minuti e Li Shenron sarebbe rinato più forte e pericoloso di prima, ma un sistema per evitare tutto questo esisteva, ed era a portata di mano. Purtroppo, e questo Trunks lo sapeva, avrebbe comportato quasi certamente la scomparsa di Vegeta.
Una lacrima sfuggì dai suoi occhi e cadde al suolo. Il giovane fissò la macchiolina allargarsi sul pavimento, mentre i pensieri gli rimbalzavano nella testa. Quelle due immagini combinate, alla fine, lo spinsero a prendere una decisione.
Quasi meccanicamente, Trunks si rialzò da terra, si asciugò gli occhi con un braccio, e si trasformò velocemente in super saiyan. L'androide B lo osservò quasi disgustata.
-Beh, che hai da fare così? Sei forse arrabbiato perché abbiamo coinvolto i tuoi genitori nei nostri esperimenti?…
-No.
-Uh?
-Non è vero… non del tutto. Forse, sarete anche riusciti a… prendere… mia… madre… ma con mio padre… avete preso un grosso granchio. Chi vi dice che papà non si sia fatto catturare… apposta?
-Di che accidenti stai parlando?
-Ne sono certo… mio padre si è lasciato catturare… per permettere a noi di sconfiggere facilmente Li Shenron.
-Che cosa?!
-Così ridotto, quel dannato drago malvagio non può difendersi. È vulnerabile al cento per cento. Sappi- dicendo questo, Trunks abbozzò un sorriso -che non mi sono trasformato per rabbia: sto solo aumentando al massimo la mia forza, per essere sicuro che il piano di mio padre abbia successo!
-E tu pensi che io me ne stia qui, seduta a fare niente, mentre voi mettete in atto il vostro piano?
Non più così tranquilla, B gettò da una parte la cartelletta e alzò gli occhi verso il soffitto.
-Q, vieni al mio cospetto! Ho bisogno di te!
Qualche secondo di attesa, poi dal cielo precipitò -di faccia- quella che pareva proprio una gigantesca sveglia.
-Che accidenti stai combinando, Q? Sbrigati, dimmi quanto manca al risveglio di Li Shenron!
-Un momento… aspetta che mi rialzo…
Nonostante quell’assurda scenetta, l’umore dei tre ragazzi rimase immutato, forse solo Makoto ne rimase un po’ stranita. Di fronte ai suoi occhi spalancati, il buffo Q si rizzò sulle sue gambine e mostrò il faccione rotondo, con tanto di lancette delle ore, dei minuti e dei secondi attaccate al naso.
-Oh, c’è l’ho fatta. Dunque dunque B, secondo i dati che mi sono arrivati, al risveglio di Li non dovrebbero mancare più di quattro minuti e diciassette secondi.
-Perfetto. Bene bene Trunks, se vuoi mettere in atto i tuoi buoni propositi, dovrai prima passare sul mio corpo. Ci riuscirai nel poco tempo che ti rimane a disposizione?
-Non preoccuparti, sarà più che sufficiente! FINAL FLASH!!!
Il micidiale colpo di Trunks andò pienamente a segno ma, al diradarsi immediato del fumo, sembrò non aver arrecato alcun danno a B. Senza più occhiali e camice da scienziata, la donna sfoggiava ora una divisa militare nera e i capelli biondi sciolti dietro la schiena.
-Tutto qui? Se permetti, ora è il mio turno.
L’androide generò dal palmo della mano una piccola sfera rossa e la lanciò al saiyan il quale tentò di scansarla con un pugno, scatenando involontariamente una fragorosa esplosione.
-Ecco fatto… ma cosa!?
-Tutto qui?- la imitò un indenne Trunks, che immediatamente scatenò contro la nemica una pioggia di sfere d’energia azzurre: con una velocità fuori dal comune, B riuscì a pararle tutte e respingerle con le sue bombe rosse, dando così vita ad un rapido scambio di colpi con il saiyan. Poco lontano, Makoto e Goten non persero tempo ad assistere allo scontro e dopo un cenno d’intesa si misero a correre, sperando di raggiungere Li Shenron senza essere visti. Invano.
-Pensate non mi sia accorta di voi, piccoli sciocchi?
B scattò in avanti, colpì Trunks con una testata allo stomaco e con un calcio lo spedì addosso ai monitor, quindi lanciò una sfera contro una delle colonne di vetro e ne liberò il contenuto.
-Makoto, spostati da lì!
Goten spinse in avanti la ragazza evitandole il peggio, e venne lui investito da un’ondata di liquido color porpora.
-Go-goten, stai bene?- chiese la sailor, rialzandosi.
-Niente di cui preoccuparsi- le rispose B -si tratta solo di liquido paralizzante. In cinque minuti il tuo amico tornerà come nuovo, ma per allora sarà troppo tardi…!
La donna sentì un piccolo tocco alla schiena e si voltò di scatto: dietro di lei, il robottino Gill la stava attaccando -inutilmente- con i suoi missilini.
-Cosa credi di fare tu? Prendi quest… OH, NO!!!
B sparò un’altra sfera rossa. Gill si scansò immediatamente, e solo allora la donna si accorse che la sua bomba stava per colpire Li Shenron. Mancavano pochi metri all’impatto, quando l’androide Q si tuffò di lato e prese su di sé la sfera, esplodendo in mille pezzi.
-Q… oh beh, non fa nienteAHIA!
Approfittando della distrazione, Sailor Jupiter raggiunse B e le assestò un gran pugno in faccia.
-Il tuo amico si è sacrificato per salvarti la faccia e tutto quello che riesci a dire è “oh beh non fa niente”??? Tu sei disumana!
La sailor partì con un calcio. L’androide lo parò senza problemi, ma non riuscì ad evitare lo Sparkly Wide Pressure, che la investì in pieno volto e la acciecò temporaneamente.
-Ora o mai più, Trunks!
Al grido di Makoto, il giovane si liberò dai monitor e caricò un raggio. Ma B le lanciò addosso Jupiter e li colpì entrambi con una sola bomba: con l’esplosione, i due ragazzi vennero prima sbalzati contro una parete e poi scivolarono a terra, cadendo a peso morto. Sghignazzando, la donna si avvicinò lentamente ai due, preparando altre due sfere rosse da scagliargli contro. Prima di attuare il suo piano, udì dei rumori alle sue spalle; si girò di scatto, ma era troppo tardi.
-KAMEHAMEHA!!!
Goten la centrò in pieno e la mandò a schiantarsi contro i monitor, che esplosero in una pioggia di scintille.
-Come… come cazzo hai fatto a liberarti?
-Tutto merito suo!- sorridendo, il giovane indicò alle sue spalle il piccolo Gill -scopro ora con piacere che non è capace solo di strillare e sparare missili a caso. Tra i suoi marchingegni ce n’è uno in grado di annullare qualsiasi alterazione. Non l’avrei mai detto, ma questa volta devo proprio ringraziare il dottor Mieu per la sua creatura!
-GIRU GIRU… SOLO PER STAVOLTA…
Per nulla impressionata, B si liberò dai monitor e partì all’attacco. Tra lei e Goten, trasformato in super saiyan, nacque un velocissimo scambio di colpi ravvicinati. La lotta si mantenne equilibrata per qualche secondo, poi l’androide parò un calcio e mise a segno una violenta testata che stordì il rivale; quindi lo strinse forte a sé e lo scaraventò alle sue spalle, facendolo schantare pesantemente al suolo. Rapidamente B si rimise in piedi e caricò una sfera rossa gigante. Nel frattempo, anche Trunks si era rialzato e, estratta la spada di Tapion dalla capsula, spiccò un balzo, pronto ad affondare la lama nella schiena della nemica. Questa, però, se ne accorse e si tolse di mezzo; fortunatamente, anche Trunks se ne rese conto e si fermò appena in tempo, riuscendo a bloccare la spada a pochi millimetri dal naso di Goten.
-C’è… mancato… poco…
-Davvero… ehehe…
-Non sarete così fortunati questa volt… AAAAAAAAAAAHHH!!!
Il figlio di Vegeta anticipò l’ultimo attacco dell’androide: voltandosi di scatto, riuscì ad infilzarla al petto e la trapassò. La donna iniziò a tremare ed emettere scariche elettriche dalla ferita, per poi cadere all’indietro. Mentre ancora si accasciava al tappeto, l’intero laboratorio venne colpito da una forte scossa, come di terremoto.
-Cosa sta succedendo?!?
-A quanto pare… alla fine… l’ultima risata… ce l’ho io… l’attesa è terminata… Li Shenron si sta risvegliando… per voi è finita…
Queste furono le ultime parole di B, prima di chiudere gli occhi e spegnersi definitivamente.
Con un gesto disperato, sia Trunks che Goten si lanciarono verso il drago malvagio. Una violenta esplosione, però, li scaraventò dall’altra parte del laboratorio, assieme a Gill, Makoto e al corpo freddo di B.

Trascorse circa un minuto da quell’esplosione.
Tremante di paura e di rabbia nei confronti di sé stesso, Trunks fu il primo del gruppo a rimettersi in piedi. Sapeva di dover combattere ancora, ma non aveva il coraggio di aprire gli occhi. Stava singhiozzando.
-Pa… papà… non ce l’ho fatta… mi… dispiace…
-E di cosa, scusa?
-!…
Quella voce quasi lo fece trasalire. Molto lentamente, il giovane aprì gli occhi. Il suo sguardo si fermò prima sul pavimento, dove cinque sfere del drago stavano placidamente rotolando ai suoi piedi. Alzò poi leggermente la testa, giusto il minimo necessario per vedere chi sostava in cima alla scalinata.
-Finalmente, era ora che ti muovessi! Mi sarebbe seccato molto venire lì di persona e svegliarvi tutti a suon di ceffoni- lo sgridò Vegeta, con fare quasi annoiato.

  
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