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Autore: Aky    31/03/2005    2 recensioni
Immaginiamo ke due dei nostri eroi si siano sposati abbiano avuto due gemmelle e che poi abbiano divorsiato separendole e tenendo nascosto l'esistenza di una sorella ma ke le due si incontrino e che ....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Quella domenica mattina Cassidy si era svegliata piuttosto tardi rispetto alle sue abitudini e con in dosso una semplice camicia da notte di lino bianca ricamata in fondo con un filo azzurro che disegnava piccoli coniglietti e vagava senza meta per la villa . Dopo aver vagato per una buona mezzora lungo il piano terra si trovò in un corridoio dove non era mai stata ; un po’ per curiosità un po’ perché sentiva di doverlo fare iniziò a percorrerlo e osservandosi intorno fu colpita dalla maestosità e dalla ricchezza  di particolari che risaltavano in quel corridoi rendendolo unico e magico : le pareti erano inesistenti poiché in entrambi i lati si estendevano fino al soffitto splendide vetrate trasparenti che permettevano di vedere lo splendido giardino all’esterno inframmezzate da bellissime colonne di marmo bianco i cui capitelli erano decorati con gigli e rose , il soffitto era composto da tante volte a crociera su cui vi erano scolpite ninfe , fate e tante altre creature magiche in marmo bianco che risaltava sullo sfondo azzurro celo , il pavimento era in marmo bianca forse di Carrara si disse mentalmente la bambina , in mezzo al pavimento passava un lungo e morbido tappeto bianco come la neve ai cui lati vi erano disegnati simboli celtici in oro giallo , rosso e bianco . Quando arrivò alla fine del corridoio notò che non esisteva nessuna porta ma solo un’ unico immenso arco in marmo bianco i cui capitelli riprendevano la fantasia dei precedenti ; esso introduceva a un immenso solarium circolare pieno dei più svariati tipi di fiori e al centro vi era un maestoso albero della vita di cui una parte di rami in un modo ignoto uscivano all’ esterno , al centro si trovava una candida fontana decorati di statue di serene nella vasca basse e di belle ninfe in quella superiore , ma una cosa catturò l’attenzione della bimba : un ‘insenatura era percorsa da un muretto basso di marmo , con su scolpite figure di fate e ninfe in festa , adibito a divano con sopra enormi cuscini bianchi ricamati con colori pastello , davanti a esso vi era un tavolino la cui base era anch’essa in marmo bianco scolpito in modo da assumere le sembianze di una splendida quercia spoglia e sopra i rami superiori era posata un’ unica lastra di cristallo . Cassi si guardava intorno stupefatta da quel grande splendore chiedendosi chi era quella mente illuminata che aveva progettato una simile meraviglia ; poi la bimba sentì qualcosa sfiorarle le gambe e per lo spavento sobbalzò e abbasso lo sguardo per vedere cosa era stato e con sua grande meraviglia vide un gatto , dalla razza sconosciuta , con il pelo totalmente nero e due grandi occhi color dello smeraldo

-       E tu chi sei ? – chiese la bambina al gatto abbassandosi per accarezzarlo ; nel fare quel gesto notò che il micio portava al collo un

nastro rosso che sul davanti aveva un campanellino d’ oro rosso poi notò anche che all’estremità del nastro vi era ricamato un nome

-       Tinka ! – esclamò la bambina leggendo il nome – Che bel nome ! Ma chi sa chi è il tuo padrone .

Ad un tratto con scatto felino la gattina scappò dalle sue sparendo dietro all’insenatura dove era posto il divano

-       Aspetta ! dove stai andando ? – la richiamò Cassidy iniziando a seguirla ma quando arrivo dietro l’insenatura rimase sbalordita : infatti la gattina l’aveva condotta in un ulteriore insenatura dove al cento si trovava uno splendido pianoforte bianco legno bianco con le incisioni in oro circondato da mucchi di cuscini uguali a quelli che si trovavano sul divano e su uno di essi si era acciambellata la micina. La bambina si avvicinò al pianoforte sfiorando i candidi tasti in avorio poi il suo sguardo cadde su una piccola incisione al lato inferiore quindi vi si inginocchiò davanti e avvicinò il viso ad ‘essa per leggere meglio

-       I.M. ! Ma allora questo è il piano forte della mamma !

Allora si alzò e si sedette sulla morbida seggiola , rivestita di morbido tessuto bianco , davanti al piano e con un po’ di esitazione iniziò a suonare una dolce melodia che ben presto fu accompagnata dalla sua dolce voce :

“Ascolta il rumore  delle onde del mare

ed il canto notturno

dei mille pensieri dell’ umanità

che riposa dopo il traffico di questo giorno

e di sera s’ incanta davanti al tramonto

che il sole le dà .

Respira e da un soffio di vento raccogli

Il profumo dei fiori che hanno chiesto

Che un po’ di umiltà .

E se vuoi puoi cantare e cantare che hai voglia di dare ,

e cantare che ancora nascosta può esistere la felicità .

Perché la vuoi , perché tu puoi

Riconquistare un sorriso ,

e puoi giocare e puoi sperare che ti hanno detto bugie

se han raccontato che l’ hanno uccisa ,

che han calpestato la gioia ,

perché la gioia , perché la gioia ,

perché la gioia è con me !

E magari fosse un attimo vivila , ti prego , e magari a

Denti stretti non farla morire ,

anche immersa nel frastuono tu falla sentire ,

hai bisogno di gioia come me ! la la la la la …

Ancora , è già tardi ma rimane ancora

per poter gustare ancora per poco

quest’ aria scoperta stasera ,

e domani ritorna tra la gente che corre e dispera ,

tu saprai che nascosta nel cuore può esistere la felicità …”

Le ultime note si dispersero nell’aria e insieme ad’ esse la bimba udì il suono di battiti di mani che la fece voltare verso il punto da cui proveniva quell’ applauso trovandosi a fissare un uomo sui trentotto anni dai lunghi capelli castani legati in una coda bassa .

-       Sei proprio brava a suonare il piano ! – disse l’uomo avvicinandosi alla bambina .

-       Davvero zio Kyle ? – aveva chiesto timidamente e con te guance tutte rosse Cassi .

-       Si , ma posso sapere chi ti ha insegnato a suonarlo ? – chiese curioso l’uomo .

-       Me lo ha insegnato una mia amica alla casa vacanze – mentì spudoratamente la bimba .

-       Allora fagli i miei complimenti se la senti perché è stata un’ ottima insegnante

-       Lo farò ! – esclamò contenta Cassi per averla scampata – Ti posso fare una domanda zio ?

-       Certo piccola – disse l’uomo sorridendole dolcemente .

-       Chi ha progettato questo posto meraviglioso ? – chiese innocentemente la bimba .

-       Forse è meglio se facciamo una passeggiata all’esterno – disse l’uomo con una calma innaturale – Ti va ?

-       Va bene !

Era da un po’ che stavano passeggiando per il giardino della grande villa ma nessuno osava parlare fino a quando l’uomo ruppe il silenzio

-       Hali , tuo padre ti ha mai detto chi ha progettato e arredato la villa ?

-       No – rispose dubbiosa la bimba – Perché è la stessa persona che ha progettato quel posto da favola ?

-       Proprio Così ! – rispose tristemente l’ uomo – E …

-       Si zio ? – chiese la bambina più curiosa – Chi è stato ?

-       E’ stata tua madre – fu la triste risposta dell’ uomo .

-       La mia mamma , è stata lei a concepire tutto questo – chiese meravigliata la bambina .

-       Si – rispose l’uomo – E fu proprio il tuo papà a incaricarla .

-       Davvero ? – esclamò sempre più sorpresa Cassi – Allora si dovevano amare ancora molto !

-       Si – disse l’uomo sorridendo dolcemente – Lui l’adorava e credo che …

-       Si zio – chiese la bimba .

-       Oh niente … ero sovra pensiero – disse in fretta l’uomo .

Cassi non si fece convincere dalle parole dell’ uomo ma decise di non insistere quindi continuò a camminare a fianco dell’uomo fino a quando la sua attenzione fu catturata da una graziosa casetta nascosta fra gli alberi del giardino allora chiese esitante allo zio indicando l’abitazione

-       Zio Kyle ma cosa c’ è li ?

-       Ah quella ! – esclamò l’ uomo – Un tempo tuo padre la usava come laboratorio ma poi quando sei nata tu a deciso di trasferirlo da un‘ altra parte .

-       Davvero ? – chiese curiosa la bimba .

-       Si , sai quando era ancora quella la sua funzione tua madre lo aiutava nelle ricerche .

-       Ma come mai lo ha trasferito da un’ altra parte ?

-       Vedi quando era piccolo i suoi genitori morirono in un incidente che era avvenuto nel laboratorio che si trovava nei sotterranei della casa – aveva incominciato a raccontare esitante l’uomo – Quindi quando sei nata a deciso di spostarlo per il tuo bene .

-       Ma può ancora funzionare ? – chiese indagatrice la bimba .

-       Se messo apposto si – rispose l’uomo pensoso – Perché me lo chiedi ?

-       No , niente era solo curiosità – e così detto fu chiuso il discorso .

Intanto il signor Shirogane era nel suo studio e aveva ricevuto visite precisamente una visita femminile infatti la signorina Clarissa doveva “ per caso “ fare delle commissioni in quella zona e aveva pensato di fare un salto da Ryan ; l’uomo scocciato aveva messo da parte i dati che stava studiando  e si era messo a chiacchierare con Clarissa trovando presto la compagnia di quella piacevole . La signorina Clarissa sapeva quello che voleva e lei voleva a tutti i costi sposare Ryan perché lui era ricco , famoso , potente e le piaceva ; anche se l’uomo in quel momento non voleva risposarsi lei gli e lo avrebbe detto a suo tempo e alla fine lui avrebbe creduto che l’idea era sua . L’unico ostacolo che le si presentava davanti era quella piccola timida birbante della figlia ma lei sapeva già che dopo aver dato all’uomo uno o due figli le cose si sarebbero aggiustate a suo favore ma i suoi pensieri furono interrotti dal suono del campanello così vide Rayan alzarsi e andare ad’ aprire la porta e come per magia pochi minuti dopo apparve Cassi , seguita dal padre , con un grosso mazzo di rose gialle in mano 

-       Papi ho portato dei fiori freschi – dicendo questo la bimba si diresse verso la cucina e l’uomo ritorno a occupare il proprio posto

davanti alla donna che gli si rivolse con voce ironica

-       Sai quando sei con tua figlia sembri quasi un bambino troppo cresciuto .

A quell’ affermazione l’ uomo rise di cuore poi tra una risata e l’altra disse alla donna

-       Sai ultimamente è diventata così ordinata e precisa che tutto quello che fa lo fa bene quindi non le si può rimproverare proprio nulla!

In quel momento la bambina entrò nella stanza reggendo saldamente con le mani uno splendido vaso cinese con all’ interno le rose che aveva portato e muovendosi molto lentamente arrivò al tavolo dove si trovavano suo padre e la signorina e con molta delicatezza lo posò al centro poi rivolgendosi al padre annunciò

-       Preparo subito il caffè ! Dobbiamo offrire qualcosa alla tua ospite .

La signorina Clarissa lanciò un occhiata basita a Rayan pensando che era stata una sciocca a ritenere quella piccola birbante timida anzi era tutt’ altro ; dopo poco Cassi riapparve con il caffè , lo zucchero e il latte e dava padroncina di casa chiese a entrambi quanto zucchero volessero nel loro caffè e se ci volevano anche un goccio di latte poi dichiarò

-       In onore della tua ospite prenderò anch’io un sorso di caffè .

-       Quanto latte signorina ? – chiese il padre versando da buon cavaliere un po’ di caffè nella tazzina della bimba .

-       Meta e meta , signore ?

-       Agli ordini signorina ! – disse scherzosamente il padre porgendo la tazzina alla bambina – Prego !

-       Grazie , signore !

Nella stanza cadde un sonoro silenzio che fu rotto solo quando Cassi decise di aprire la conversazione

-       Sai papà , oggi è venuto a trovarmi lo zio Kyle .

-       Davvero ? – chiese sinceramente interessato l’uomo – E cosa avete fatto ?

-       Abbiamo fatto una passeggiata in giardino e parlato –

-       E di cosa ?

-       Della mamma – disse tranquillamente la bambina .

-       Cosa ? – chiese l’uomo cercando di non strozzarsi .

-       Mi ha detto che è stata la mamma ha progettare e arredare l’ intera villa e poi mi ha mostrato il tuo ex laboratorio .

-       Come mai ti ha mostrato il mio ex laboratorio ? – chiese l’uomo sempre più serio .

-       Stavamo passeggiando e io lo ho notato e gli ho chiesto cosa era – disse con non curanza la bambina facendo cadere li il discorso ;

intanto la signorina Clarissa aveva ascoltato attentamente la conversazione e l’ aveva interpretata come una sfida nei suoi confronti da parte della bambina che lei accettò .

-       Papà ! – chiese timidamente come se la domanda che stava per formulare gli era venuta lì sul momento .

-       Si tesoro

-       Senti ma non sarebbe la stessa cosa se spostassi lo studio nella sua ex sede ?

-       Cosa ? – chiese esterrefatta l’uomo alla figlia .

-       Be sai , se il tuo laboratorio fossili saresti più vicino a me ma saresti anche solo come vuoi tu e potresti pranzare e cenare con me , nessuno ti disturberebbe e poi se ti sentirai solo ti basterà attraversare il giardino ed entrare dentro la villa – disse speranzosa Cassi facendo gli occhi languidi .

-       Oh ! Ma come si è fatto tardi devo proprio andare ! – esclamò all’improvviso la signorina Clarissa alzandosi e facendosi accompagnare alla porta dall’uomo mentre la bambina andava in cucina a lavare le tazzine poi sull’ uscio si rivolse ironicamente all’uomo

-       Allora stasera ci vediamo ?

-       Perché me lo chiedi se sai già la risposta – chiese l’uomo .

-       Perché non so se avrai tempo visto che forse starai traslocando .

L’uomo rise

-       Ride bene chi ride ultimo mio caro – disse con tono di chi la sa lunga la donna – Conoscendo tua figlia avrà già organizzato il

trasloco – detto questo se ne andò senza aspettare alcuna risposta ; l’uomo dopo aver chiuso la porta si girò e notò la figli con il

cappottino di camoscio chiaro già in dosso che porgendogli la mano in segno di saluto e sorridendo dolcemente gli disse

-       Ciao papà !

-       Ciao .

-       Vieni a casa per cena .

-       No – disse serio l’uomo senza stringere la manina della bimba – ascolta Hali , a me non piacciono le persone che si rompono il capo per me specialmente se si tratta della mia unica figlia , capito ?

-       Si papà – rispose quieta e sommessa la bambina continuando a porgergli la mano che il padre strinse e nel fare quel gesto si accorse che la sua piccola aveva gli occhi pieni di pianto ma non disse nulla e la lasciò uscire poi passandosi la mano sui capelli pensò che era riuscito a far piangere ancora una persona a cui teneva di più al mondo ma si diresse comunque al suo computer e comunque lo accese e quando servì la password la inserì : Mew Berry .

Erano passate settimane da quell’incontro e la signorina Clarissa non aveva scordato la scena che si era svolta davanti ai suoi occhi nel laboratorio del signor Shirogame e da allora aveva iniziato a lanciare piccole e invisibili , ma indelebili , sfrecciatine al cuore dell’uomo con ottimi risultati a suo parere visto che una mattina l’uomo le aveva detto bruscamente

-       Voglio che tu diventi mia moglie .

-       Allora stasera mi vestirò bene e andrò in villa da tua figlia a chiederle il permesso di sposarti – aveva detto la donna in tono

canzonatorio colpendo l’uomo con un’altra freccia al cuore ma questa volta era la punta avvelenata .

Come ogni pomeriggio da un po’ di tempo Cassi , con in braccio la gattina che oramai la considerava una sua temporanea nuova padrona , e lo zio Kyle stavano passeggiando in giardino ma quel giorno la bimba era imbronciata come non mai allora l’uomo le chiese

-       Cosai oggi piccolina ?

-       No , sto bene zio ! – esclamò la bimba cercando di sorridere .

-       Ne sei sicura ? – insistette l’uomo .

-       Si zio ne sono sicura .

-       Ok , ma se ne hai bisogno sappi che puoi contare su di me – disse dolcemente l’uomo dandole un bacio sulla guancia andandosene

e lasciando sola la bambina con i suoi pensieri .

Quella sera quando Rayan entrò nella stanza della figlia si stupì a vedere la figlia giocare allegramente con una piccola gattina nera che conosceva bene , fin troppo bene per i suoi gusti , che crede scomparsa da innumerevoli anni o almeno a lui non si mostrava mai come se avesse un senso di ripudio verso di lui assoluto soprattutto da quando lei se ne era andata . Vedendo quella scena gli tornò alla mente un vecchio ricordo che credeva sotterrato nei meandri del suo animo ormai da tempo rivide come in un flash una ragazza di poco più di diciannove anni dai lunghi capelli ramati e un morbido vestito di lino bianco giocare affettuosamente con una piccolissima pallina di pelo nero con al collo un nastro rosso . poi si riscosse e bussando leggermente alla porta attiro l’attenzione della bambina e della gatta su di se e come di consueto la gatta gli soffiò e poi corse a nascondersi sotto il letto mentre la bimba gli correva in contro esclamando al settimo celo

-       Papà ! Sei tornato !

-       Ciao tesoro .

-       Sei venuto per cenare con me ? – chiese speranzosa la bimba .

-       No , tesoro – cominciò a dire l’uomo –sono venuto perché ti devo parlare .

-       Di cosa papà ? – chiese curiosa Cassi .

-       Vedi piccola mia , ormai sono sette anni che sono solo .

-       Non è vero tu hai me – intervenne eroicamente la bimba .

-       Ma a me non basta quindi o deciso che mi risposerò con Clarissa – annunciò l’uomo seriamente .

-       No ! Non puoi ! – disse disperata Cassi .

-       Invece si che posso , vedrai che starai bene con lei come madre .

-       Ma io non voglio un’altra mamma mi basta già la mia ! – gridò la bambina inferendo un duro colpo all’uomo .

-       Ma lei non è qui quindi sposerò Clarissa che ti piaccia o no – detto questo uscì dalla stanza incurante delle grida della figlia .

Quando Cassidy fu totalmente ripresa dallo stordimento iniziale dimostrò che anche nella disperazione riusciva a conservare e dimostrare il senso pratico di cui era da sempre dotata ; di corsa scese dalle scale e andò in cucina dove chiese gentilmente all’autista di preparare la macchina perché doveva uscire e gli diede anche l’indirizzo del posto ringraziando mentalmente il padre per averle detto dove abitava la signorina Clarissa .

Una cameriera entrò nella bella camera da letto di Clarissa e sorridendo le annunciò

-       Signorina una bambina chiede di lei .

La donna aveva appena finito di dare la lacca alle sue unghie e sventolando le mani in aria per permettere allo smalto di asciugarsi il più in fretta possibile domandò alla domestica

-       Una bambina ?

-       Si dice di chiamarsi Halinor !

-       Ah ! – esclamò sorpresa la donna – Falla entrare .

La cameriera ubbidiente sparì permettendo alla donna di alzarsi e rimirarsi allo specchio sorridendo diabolicamente per poi celarlo quando la bimba fu entrata nella stanza e con voce falsamente dolce disse alla domestica

-       Prepara subito della cioccolata e poi portaci dei biscotti – poi rivolgendosi Hali le disse ancora più smeliata – E’ stato davvero carino da parte tua venirmi a trovare ! Oh ma guarda come sono distratta ! Avrei dovuto invitarti qui da molto tempo ! vuoi toglierti il capotto?

-       No , grazie comunque ma non mi devo fermare a lungo – disse la bimba con un innaturale voce fredda lanciando taglienti sguardi

alla donna che ne fu stupita ma non ci badò più di tanto .

-       Ah ma spero che avrai almeno il tempo di sederti – disse la donna acidamente togliendosi la maschera da donna dolce e benevola .

La bimba si sedette sull’orlo della sedia continuando a guardare la donna che iniziava a credere che la situazione stava diventando surreale ma doveva resistere perché stavano giocando a un gioco che lei voleva assolutamente vincere .

-       Passavi qui per caso ?

-       No , sono venuta qui per parlarti .

-       E di cosa ? Su parla sono tutta orecchi !

-       Mio padre a detto che vi sposerete .

-       Ah ! Come girano in fretta le notizie non trovi ? Ebbene ben presto io diverrò la tua nuova madre , non sei contenta ? – disse quella

falsamente entusiasta .

-       Tu non sposerai mai mio padre ! E non sarai mai mia madre ! – disse la bambina con voce bassa e tagliente .

-       Ah , davvero e chi me lo impedirà ? Tu per caso ? Ma non farmi ridere ! – disse la donna acidamente .

-       Si !

-       Questo è troppo ! Sai cosa farò appena sarò sposata con tuo padre ? Ristrutturerò la villa che la tua adorata madre a amorevolmente concepite così da far sparire ogni singola traccia del passaggio di quella sgualdrina ! – inveì infuriata la donna .

-       NON PARLI COSI’ DI MIA MADRE ! – urlò la piccola per poi uscire sgarbatamente dalla stanza .

Quella sera il padrone di casa non sarebbe tornato in villa perché doveva riguardare alcuni suoi appunti quindi Cassi cenò da sola ma non tocco casi nulla di quelle squisite pietanze che si trovavano nel suo piatto allora sinceramente preoccupata miss Pertynsoon le chiese

-       Piccola cosa hai ? Tutto bene ?

-       Si , non ti preoccupare sono un po … - ma la frase non la finì mai perché in quel preciso momento svenne cadendo sul pavimento

allora l’anziana governante le si avvicinò posandole una mano in fronte per poi esclamare preoccupata

-       Oh santo celo ma tu hai la febbre ! Presto chiamate un medico ! – poi con molta cura la portò nella sua camera da letto adagiandola

sul letto la coprì con le candide coperte poi corse subito a chiamare il padrone

-       Pronto ! – la voce del padrone di casa si sentì al ricevitore del telefono .

-       Signore sono miss Pertynsoon ! – disse agitata la donna – Venga subito che la bambina sta male !

-       Cosa ? – alle orecchie della donna arrivo la voce preoccupata dell’uomo .

-       Si ha la febbre alta , ora sta venendo il medico ma lei si sbrighi a venire !

-        Arrivo subito ! – e con quella frase la telefonata si chiuse ; intanto l’uomo era tornato al telefono e composto il numero attivò la

chiamata per poi sentire una voce smielata che lo salutava

-       Ciao tesoro ! Come mai questa telefonata ?

-       Clarissa stasera non ci possiamo vedere .

-       Perché ?

-       Hali sta male ha la febbre alta .

-       Oh povero tesoro , ma ha avuto già il morbillo ?

-       No !

-       Allora speriamo che non sia niente .

-       Si hai ragione , a domani ! – così dicendo chiuse la telefonata che era già entrato in casa e percorse di corsa la distanza che lo

separava dalla camera della figlia trovando la servitù al completo fuori alla porta ad aspettare il responso del medico poi con esitazione entrò nella camera avvicinandosi al medico

-       Buona sera sono il padre della bambina , mi dica come sta mia figlia ? – chiese con preoccupazione crescente .

-       Non bene temo , purtroppo ha una febbre nervosa dovuta al troppo stress con un po’ di riposo dovrebbe rimettersi in sesto , ora io non servo a niente quindi arrivederci ,- detto questo l’uomo strinse la mano del padre della bimba e accompagnato da una domestica uscì dalla villa .

-       Chiedo scusa , ma se può esserle utile oggi la bambina si è fatta accompagnare in questo posto – disse l’autista porgendo al

 padrone un pezzo di carta tutto spiegazzato che quando l’uomo lo lesse lo fece sbiancare e ringraziare l’autista con un semplice grazie per poi prendere il cellulare e comporre il numero della chiamata precedente per sentire in risposta la stessa voce irritante

-       Tesoro , come sta la bambina ?

-       Male ha una febbre nervosa .

-       Oh poverina , ma come mai mi hai chiamato ?

-       Ti devo chiedere se oggi Hali è stata da te .

-       Si , perché ?

-       Cosa voleva – chiese ansioso l’uomo non badando alla domanda della donna .

-       Mi ha ordinato di non sposarti – fu la secca risposta della donna .

-       Ok , grazie – con questa frase chiuse la telefonata e si andò a sedere vicino alla bambina accarezzandole il viso , no non avrebbe sopportato il dolore di perdere anche lei si disse mentalmente .

 

 

Super Gaia : grazie mille per il complimento … salutini Aky

 

Kia91 : i tuoi complimenti mi mettono in imbarazzo … grazie mille … bacioni Aky

 

Shana : ti adoro lo sai … grazie per le tue recensioni … Kiss Kiss Aky

 

Purin chan : grazie … Aky

 

 

  
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