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Autore: Hyperviolet Pixie    03/05/2009    2 recensioni
Ancora non si era abituata a quel sorriso. In passato si erano rivolte solo sguardi di circostanza correlati da sorrisini di scherno. Pansy aveva sempre odiato Daphne, ma non l’aveva mai voluto dare a vedere. Il motivo era uno soltanto: Draco Malfoy, il ragazzo che in quei tre mesi era diventato la sua rovina.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Serpeverde | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VI

The time is running out

 

 

Ma tête me dit de m'en aller
mais mon coeur pleure,
je garde espoir
 qu'un jour tu feras mon bonheur.

Libère moi – J-na

 

 

Se la speranza fosse stata un’arma, lei sarebbe stata sicuramente l’ultima a morire, considerò tirandosi a sedere sul divanetto della Sala Comune che stava dividendo con gli altri ragazzi del suo stesso anno. Poco lontano da lei, su una poltrona nera  dall’aria fin troppo scomoda, sedeva Daphne Greengrass che elargiva sorrisi ben più che falsi a chiunque le capitasse a tiro. L’ultimo sorriso l’aveva dedicato proprio a lei e l’aveva reso ancora più falso attraverso lo sguardo estremamente raggelante che l’aveva ghiacciata sul posto. Si domandò come mai nessuno a parte lei avvertiva l’elettricità che permeava ogni angolo della stanza.

Theodore e Blaise avevano scommesso sulla durata dell’amicizia estremamente labile che aveva legato le due ragazze e Nott si era visto nettamente sconfitto. Sapeva anche che all’interno della Casa era in atto altre scommesse che riguardavano la durata della sua storia con Draco, ma non voleva stare ad ascoltare quelle ragazzine gelose.

Eppure il giorno prima aveva sentito chiaramente Tracy Davies discutere con Sally-Anne Perks a proposito di Daphne Greengrass: le due erano convinte che stesse tramando qualcosa dato che spariva per ore con Nott e nessuno riusciva mai a trovarli. Pansy però preferiva credere che dietro a quelle sparizioni ci fosse una sottospecie di storia romantica.

Illusa che non era altro.

Sperava ancora di riuscire a chiarire con la ragazza senza dover attuare nessun tipo di scelta. Amicizia o amore? Che poi non era nemmeno amore, ne era sicura. Ma proprio non vedeva perché dovesse scegliere. Draco le piaceva e con Daphne si trovava da Dio.

Sprofondando sul divano si diede ancora un’ultima volta dell’illusa.

« Daphne?» sentì la voce di Theodore. La ragazza lo seguì dolcemente fuori dal dormitorio e Pansy si sentì morire.

Erano quasi due giorni che non parlavano. La situazione le era decisamente sfuggita di mano.

Prese una decisione rapidamente e seguì i due fuori dalla Sala Comune. Theodore, il primo dei due ad accorgersi che Pansy li aveva seguiti, lasciò Daphne da sola a sbrigarsi della faccenda sparendo negli immensi sotterranei di Hogwarts.

« Cosa c’è?» Le chiese Daphne appoggiandosi al muro freddo e umido. Pansy le si mise esattamente di fronte e cercò le parole per scusarsi, ma non ne trovò di adatte.

« Sei qui per fare scena muta?» Rincarò la dose.

Pansy prese un profondo respiro sapendo di fare la figura dell’idiota sia con lei, sia che qualcuno passasse di lì accidentalmente.

Con uno slancio l’abbracciò e affondò la testa nei capelli biondi di Daphne. La ragazza sorpresa, da principio s’irrigidì, ma poi anche le sue mani corsero a stringere il corpo esile di Pansy a sé. Una sensazione di calore l’avvolse e la morsa che le attanagliava il cuore sembrò allargarsi rapidamente lasciandole quel muscolo che spesso aveva considerato traditore battere sempre più forte. Abbracciare Daphne, nonostante la ragazza fosse così ossuta e spigolosa, era sempre una cosa magnifica esattamente come se la ricordava.

Daphne si staccò improvvisamente. « Non ti ho ancora perdonata, fai passare un po’ di tempo.»

Girò i tacchi e se ne andò nella direzione in cui era sparito Theodore.

« Il tempo è distruttore.» Sussurrò Pansy al vuoto che aveva lasciato Daphne di fronte a lei.

 

 

*

 

Entrò nel bagno di Mirtilla Malcontenta sbattendo rumorosamente la porta e imprecando all’indirizzo di una divinità pagana qualsiasi. Che Daphne Greengrass fosse estremamente volgare, era un dato di fatto risaputo da tutta la scuola, primini compresi. Aveva appena finito di insultare la dea della Discordia quando Theodore ebbe una sorta di moto di compassione nei suoi confronti (o più probabilmente nei confronti del lavandino che Daphne aveva cominciato a tempestare di calci).

« Tutto bene?» Le chiese nonostante non gli interessasse veramente la risposta. Daphne lo squadrò smettendo tempestivamente di scalciare.

« Assolutamente.» Affermò riprendendo il suo solito tono vagamente disinteressato. « Hai intenzione di fissarmi tutto il giorno o possiamo continuare la nostra cara pozione?» Gli chiese con tono palesemente ironico tanto da far sorridere il compagno.

« Va bene, schiavista. Tra l’altro non mi hai ancora detto cosa ci guadagno ad aiutarti.»

Daphne sorrise melliflua: « Passerai molto tempo con la sottoscritta. Tempo speso ottimamente, aggiungerei!»

Theodore sbuffò: « Ho sempre avuto ragione a dire che non hai cuore, altro che cuore di ghiaccio e simili.»

Daphne sorrise sinceramente per la prima volta dopo tutti quei giorni trascorsi a meditare vendetta. Stare con Theodore, anche se non l’avrebbe mai ammesso davanti ad anima viva, le faceva bene.

_________
Chiedo immensamente scusa, ma per una volta che avevo il capitolo pronto ho perso la chiavetta usb.
Sfiga ._. 
Comunque dai, grazie a tutti come al solito :)
Ringrazio moltissimo le mie tre recensitrici di fiducia e mi scuso per non aver scritto un capitolo più lungo.
Purtroppo non è un bel momento e spero solo che finisca presto.

Fatemi sapere che ne pensate, per piacere :)

Faith

   
 
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