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Autore: Sha D Dragneel99    15/09/2016    4 recensioni
Sam e Crystal sono fratelli. Il primo è un ragazzo allegro e solare, a volte un po' idiota, che nonostante sia il più grande, non perde occasione di dare problemi alla sorella. E i problemi di Crystal aumenteranno quando due strani killer piomberanno in casa loro scombussolando le loro vite! Sam e Crystal riusciranno a tenere intatta la casa sino all'arrivo dei loro genitori? Crystal riuscirà a sopportare l'ignoranza del fratello e la perversione di un pazzo psicopatico che tenterà in tutti i modi di provocarla? E Sam riuscirà a impedire di farsi ammazzare senza portare all'esasperazione la sorella? XD
Troppe domande che troveranno risposta solo leggendo questa storia priva di senso che spero sarà di vostro gradimento ^^
Ps. Sani di mente astenersi XD
Genere: Avventura, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jane the Killer, Jeff the Killer, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando Crystal si svegliò, la mattina dopo, sentendo un lieve freschetto, era praticamente rannicchiata contro il ragazzo accanto a lei. Tirò su la gamba che aveva a penzoloni dal letto, e la incrociò inavvertitamente quella di Toby. Lo vide sorridere leggermente.
-Hai la gamba fredda...-, disse lui sollevandosi un po'.
La ragazza mise seduta, sorridendo leggermente e sbadigliando, mentre guardava Toby fare lo stesso.
-Hai avuto ancora incubi?-, domandò la ragazza a bassa voce, mentre si sistemava i capelli.
-No ... -.
-Ah, meno male ... -.
Crystal si mise in piedi, e dopo essersi stiracchiata velocemente, si affacciò alla finestra, respirando un po' di aria mattutina, per voi voltarsi verso Toby.
-Allora... vuoi ancora aiutarmi a tornare a casa?-.
-Cosa?-.
-Mi vuoi ancora dare una mano?-, ripetè Crystal sorridendo.
-Si ... certo-, mormorò lui, con lo sguardo basso. Non sembrava per niente felice della cosa, ma Crystal preferì non fare troppe domande.
Si allontanò dalla finestra e sospirò.
-Va bene ... possiamo andare?-.
-Si-.
GROOOOWN
- ... -.
- ... -.
-Scusami ... -, mormorò Toby imbarazzato, tenendosi lo stomaco.
-Ahaha ... hai fame, Toby?-.
-Un po' ... -.
-Sarà meglio mettere qualcosa sotto ai denti prima di ripartire ... dimmi un po', sai da quanto tempo questa casa è disabitata?-.
-Quasi una settimana-.
-Ah bene, allora forse riusciamo a trovare ancora qualcosa di commestibile-, disse Crystal dirigendosi verso la cucina e mettendosi a frugare nei cassetti. Nulla di mangiabile a parte ... 
-Sarebbe normale mangiare la pasta a colazione?-, chiese Crystal sventolando una confezione di spaghetti.
-Non credo...-.
-Gia hai ragione ... qui non c'è nulla, persino il frigorifero è vuoto ... -, mormorò Crystal abbassandosi per cercare meglio. -No aspetta... forse del latte ... burro ... ee... qualcosa di molle...-.
-Qualcosa di molle?-, ripetè Toby confuso.
-Sì, una cosa informe ... non voglio sapere cos'è-.
Crystal richiuse il frigorifero, sconfitta.
-Uffa ... possibile che non ci sia niente ...  Toby, cosa stai facendo?-.
Vide il ragazzo intento a frugare negli armadi più alti.
-Qui c'è qualcosa...-, mormorò, allungando il braccio.
-Attento a non farti male-.
Il ragazzo estrasse il braccio, e Crystal si accorse che era ricoperto di polvere bianca.
-Etciù!-.
-Ahaha ... cos'è quella, farina?-, domandò la ragazza.
-Credo di si  ... -.
-Accidenti, si trovano solo materie prime in questa casa, non è possibile-, brontolò Crystal esaminando un barattolo. Lo aprì, e ci mise dentro il dito. Poi se lo portò alla bocca.
-Mhm ... zucchero- disse, leccandosi le labbra.
GRROOOWWN
Toby arrossì di colpo, portandosi entrambe le mani sullo stomaco, e Crystal sorrise.
GRROOOOWWN
-Oh accidenti pure io adesso!-, esclamò, divertita, per poi mettersi a girare in tondo per la stanza, frugando dappertutto. Trovò teglie, vaschette, piastre  ... Poi improvvisamente le venne un'idea.
-Toby-.
-Si?-.
-Sai cucinare?-.
-Eh? No ... -.
-Bene nemmeno io ...  però se la memoria non mi inganna abbiamo tutti gli ingredienti necessari per prepararci una bella colazione a base di ... indovina??-.
-Spero non di pasta con lo zucchero ... -, mormorò Toby perplesso.
-Ahaha, ma no, stupido! Possiamo preparare i waffles!-.
Sentendo quella parola, gli occhi del ragazzo si illumianarono.
-Davvero?-.
-Sì... abbiamo burro, uova, zucchero ... tutto ... poi c'è la piasta apposta ... Toby. So cosa mangeremo oggi-, esclamò Crystal sorridendo, alchè Toby starnutì ancora una volta a causa della farina che gli era caduta in testa...
-E farina ... Ahahaha!-.
 
***
 
Erano in piedi in mezzo alla strada, e Sam si guardava nervosamente intorno, consultando di tanto in tanto la cartina che teneva in mano.
-Allora... non ho la minima idea di dove cazzo siamo-, concluse.
-Forse perchè hai la cartina al contrario-, lo riprese Jeff sghignazzando. Con un ringhio,  Sam appallottolò la mappa, lanciandola via, e prese in pieno un postino, facendolo cadere dalla bici.
-Peeerchèèè ... -, disse il povero uomo, perdendo i sensi, sotto lo sguardo scioccato di Sam e quello divertito del killer.
-Allora, cerchiamo di ragionare-, disse Jane facendo finta di niente. -Non dev'essere andata lontana, no? Col buio che c'era ieri notte mi sembra impossibile-.
-Già, ma è comunque impossibile stabilire che strada abbia preso!-, esclamò Sam.
-Sam, ti ho già detto di stare calmo,per favore ... se sei così agitato non ci sarai d'aiuto-.
Il ragazzo fece un  respiro profondo, facendosi passare una mano fra i capelli.
-Scusa Jane, il fatto è che sono preoccupato ... -.
-Lo so, ma la troveremo, non preoccuparti-.
-Ehy, piccioncini, se avete finito di fare gli smielati, io avrei trovato una cosa-, disse Jeff poco lontano da loro, accucciato a terra.
-Sarebbe?-, domandò Jane scettica, mentre lei e Sam lo raggiungevano.
-Questo-.
Jeff mostrò ai ragazzi un braccialetto argentato, che era sicuro aver visto sul polso di Crystal la notte prima.
-E' di mia sorella-, disse Sam esaminando l'oggetto. -Che sia passata di qui...?-.
-Elementare, Watson-, disse Jeff con un cappello da investigatore ... 
-Dove lo hai preso quello?-, chiese Jane.
-Ah, prima ho ammazzato uno e gli ho fregato il cappello-.
-Mettilo giù-.
-No-.
-Metti giù quel cappello, Jeffrey!-.
-No!-.
-Finitela! Chissenefrega del cappello, dobbiamo ritrovare mia sorella, diamoci una mossa!-, esclamò Sam incamminandosi.
-Pfff... che stress che siete-, borbottò Jeff mentre lanciava via il cappello, che a causa del vento, volò in faccia a un postino, facendolo finire in un fosso e lasciandogli esalare un flebile grido disperato.
-Peeerchèè ... -.



//Angolo dell'autrice//

Perchè la parte finale di questo capitolo mi sembra più demenziale del solito? xD

Jeff: Perchè i postini sono come le comparse, le trovi ovunque ma non servono a niente u.u

Si forse U_U Comunque, ecco il new chapter con un po' di ritardo rispetto al solito, ma già i motivi si sanno T.T Poi oggi sono a casa da scuola, quindi ne ho approfittato per aggiornare nonostante le mie condizioni di salute :D

Jeff: Uh, autrice masochista

Smettila -_-

Comunque, come al solito mi auguro che il capitolo sia stato di vostro gradimento ^^

Ciao e alla prossima! ^^
   
 
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