Quella
mattina si alzarono
tutti di buon ora. Fu un evento eccezionale, di fatto Sasuke se lo
annotò
sull’agenda.
…
Mi avete creduta davvero?!
Beh, scherzavo. Per quanto gli individui che mi fanno compagnia possano
essere
demenziali, fortunatamente non arrivano ancora a questo punto.
Comunque
sia quella mattina a
Karin stava per venire un infarto, e mi compiaccio che la causa massima
fossi
io. Quando mi vide in faccia aprì la bocca a mo’
di pesce lesso ( anzi, più
simile a una saracinesca che si apre) e mugugnò diverse
frasi sconnesse.
Sasuke
( non so perché, ma,
certe volte, mi viene voglia di chiamarlo
“Sasukkia”… meglio che non lo venga a
sapere!) non notò nulla, o almeno fece finta di non notare.
Il ragazzo montagna
mi salutò ( una cosa normalissima ma mi andava di citarla) e
l’idiota compagno
di ventura mi sorrideva continuamente tipo “idiota compagno
di ventura”,
appunto.
- Questa volta
continuiamo in direzione nord-ovest. Tra una ventina di minuti di
marcia dovremmo
incontrare un villaggio. Due di noi lo oltrepasseranno da fuori mentre
gli
altri dall’interno per fare alcuni rifornimenti. Preferirei
non vi faceste
notare.- sibilò, la maggior parte della raccomandazione fu
per Suigetsu.
Giustamente
io mi alzo dopo
aver dormito per tre ore circa e questo babbeo di un capo mi dice che
devo
ritornare dove già sono stata stanotte. Bene, se mi avvisava
prima mi accampavo
lì.
Fa
nulla…
Ci
mettiamo quindi in marcia,
dopo una spartana colazione, e arriviamo alle mura della
città in breve. Qui
Sasuke si occupa di fare le divisioni.
- Karin e Suigetsu
andranno per fuori. Noi proseguiamo all’interno.-
Ok,
ammetto che quando ho
saputo che dovevo tornare lì dentro mi è venuto
un colpo. Mi sono guardata i
vestiti e poi ho lanciato un’occhiataccia a Suigetsu che era
troppo impegnato
per captare la mia richiesta di aiuto ( come se davvero fosse
abbastanza
intelligente da captarla quando non è occupato
poi…).
- Preferirei fare
la strada esterna con…- guardai i due tizi e presi un forte
respiro- S…
Suigetsu.- che schifo, solo pensare di passare altro tempo con
quell’idiota mi
aveva fatto venire i crampi allo stomaco. Però meglio lui
che l’altra ( alla
cui vita stamani non avevo potuto attentare perché ero
troppo stanca).
Suigetsu
mi tirò a se,
voltandomi poi verso Sasuke e carezzandomi la testa come si fa a un
cane.
- Si, siamo grandi
amici noi!- canticchiò.
La
pietà Divina gli concesse
ancora qualche attimo di vita, giusto il tempo che l’altro
gruppo fosse sparito
dietro le mura della città, dopo di che mi sarei vendicata.
Naturalmente
sarebbe stato un “normalissimo” incidente.
Il
ragazzo moro ci guardò. Mi
osservò come se mi scrutasse dentro… che
fastidio! Quasi un prurito su tutto il
corpo!... No, forse quello era perché Suigetsu era troppo (
e sottolineo
“troppo”) vicino. Speriamo non contagi cose come
“l’idiozia acuta”.
- Come preferite.-
concluse calmo.
Karin
zampettò felice dal suo
capitano adorato, lanciando mi poi un’occhiatina e sorridendo
furbetta.
- Non sforzare
troppo il tuo cervello, se si surriscalda saltiamo tutti in aria!.-
digrignai
io facendola diventare leggermente verde in volto, un colore che le
dona,
sembra un alieno.
- Smettetela e
muovetevi.- concluse Sasuke, alzando i tacchi e addentrandosi nella
città,
seguito dal resto dei babbei.
Suigetsu
non mostrò di
volersi allontanare da me e iniziò a sogghignare.
- Non credevo ti
fossi affezionata così tanto!- rise.
Io
gli presi il braccio e con
un abile mossa spiattellai lui e la sua inutile spada per terra.
- Per questa volta
ti lascio vivere perche sono Misericordiosa! Stammi ancora
così vicino e ti
sbudello!- alè, ecco mostrata la mia docile natura.
L’idiota
mugugnò per poi
alzarsi e iniziare a camminare. Per fare tutti il giro della
città ci sarebbe
voluta circa un ora se non di più, per fortuna era piccola!
- Perché hai voluto
prendere la strada più lunga?- mi domandò.
- Idiota, credi che
lo faccio perché mi diverto?! È pericoloso per me
passare dentro la città, ieri
sera sia io che te siamo stati visti in faccia, mi pare inutile
rischiare.-
- Ah! Me ne ero
scordato!- ridacchiò- Ma perché sei voluta
entrare in quel palazzo?-
- Non sono affari
tuoi!-
- Come sei acida!
Suvvia, siamo compagni!-
- Smettila con
questa farsa. Io e te non siamo compagni.- questa volta ero davvero
incavolata.
Non
avevo accettato di
intraprendere con loro questo viaggio perché mi sentissi
sola. No. Io miravo
solo ed unicamente alla mia libertà. La libertà
non permetteva di avere legami.
Ci
furono diversi attimi di
silenzio. Gli attimi si prolungarono poi in minuti e nulla sciolse
più quella
quiete se non un ultimo sussurro.
- Capito…-
Durante tutto il resto del tragitto non parlammo né ci guardammo ( o almeno io non lo guardai ma di lui non posso dire altrettanto).
Angolo Posta
Taila: Grazie per aver seguito la mia ficcy fino a questo punto e scusa se ho ritardato di un'anno quasi l'invio del continuo, per motivi vari (tra cui anche l'assenza della voglia di postare xD) e spero che leggerai anche questo nuovo chappy
Anzi, mi scuso con chiunque mi avesse aggiunto ai preferiti e ha notato che la fic non andava avanti. Prometto che cercherò di rimediare!!!