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Autore: SerenaTheGentle    16/09/2016    1 recensioni
Alexandra Roberts, "Alex" per gli amici, ha 17 anni.
I suoi unici amici sono Mike e Jeremy, le stanno vicino da quando Jeremy non la spinse nella piscina di Mike durante una festa: da allora sono inseparabili!
Il suo unico desiderio è lasciarsi alle spalle la sua città e andare a studiare a Princeton per vivere la sua vita al meglio!
Peccato che la sua matrigna non le permetta un'esistenza normale: niente feste, niente uscite, niente vacanze.
Riuscirà Alex a liberarsi di questo peso e decidere della sua vita in piena libertà e autonomia?
***
Michael Wilson è il classico ragazzo americano che scherza e adora vivere! Nonostante la sua vita non sia sempre stata così felice, è riuscito ad andare avanti a testa alta.
Che succede però quando lo zio, unico tutore legale, vuole togliere al ragazzo ciò che di più prezioso ha, per un capriccio?
Riuscirà Mike a riprendersi ciò per cui ha lottato così tanto?
Riuscirà ad accettare una realtà che mai si sarebbe immaginato?
~rivisitazione moderna di "Cenerentola"~
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Alex.

Alex.

Alex.

Quella voce fastidiosa non smetteva di tormentarla.

Svegliati...

Cosa?

ALEX!!!!

La ragazza si svegliò di colpo, cadendo rovinosamente dal letto e finendo sul pavimento.
Se il buon giorno si vede dal mattino, allora Alex si poteva ritenere fortunata!

-Alex. La mia colazione non è pronta!- la voce di Alicia May vedova Roberts, si era sparsa squillante nella stanza della ragazza. 
La matrigna aveva fatto installare un apparecchio che facilitasse l'arrivo della sua voce alla figliastra, in modo tale che quest'ultima potesse fare tutto ciò che lei chiedeva, in qualsiasi momento.

"Oh merda!" pensò Alex. Era decisamente nei guai!!!
Si vestì velocemente ed indossò maglietta nera a maniche corte, jeans strappati e converse, rigorosamente rosa. Suo padre gliele aveva regalate il giorno del suo dodicesimo compleanno e da allora continuava a comprarle di quel medesimo colore. 
Come look non era il massimo, ma non poteva e non voleva stare a pensare a cosa mettere per essere più carina! Dopotutto, era in ritardo...

Alicia la stava aspettando in sala da pranzo, insieme alle sue figlie, mentre controllava quanti like le sue amiche le avessero messo su Instagram.

-Ecco la vostra colazione signore!- esordì Alex entrando in sala da pranzo, già apparecchiata per la mattina, in casi di emergenza come quelli. Anche la colazione era sempre preparata prima: fiocchi d'avena e latte di soia per Alicia; riso soffiato al cioccolato e latte freddo per Rosa; succo di pompelmo e un croissant per Rossella.

La spesa andava fatta tutte le settimane e ad occuparsene doveva essere Alex. Come sempre si occupava della colazione, del pranzo per Alicia e della cena. A pranzo le gemelle mangiavano a scuola e quindi non doveva sopportare le loro farneticazioni sul fatto che la carne fosse troppo cotta o il sugo di una più buono del sugo dell'altra.

Nemmeno Alex sapeva come fosse finita in quella situazione, oramai erano anni che ci si trovava, ma era certa di una cosa: voleva andare al college e per farlo servivano soldi.

Soldi che aveva Alicia.

Alex prese velocemente la sua borsa all'ingresso e senza nemmeno salutare si avviò verso casa di Jeremy. Era strano che la matrigna non le avesse urlato contro qualcos'altro, ma la giornata era appena iniziata. C'era ancora tempo per le punizioni.

Tutte le mattine, Mike, dava un passaggio fino a scuola sia a lei che a Jeremy. Quando non poteva riusciva comunque a rimediare un passaggio dall'amico italiano oppure andava con l'autobus.
Come tutti i diciassettenni, Alex aveva la patente, ma Alicia non aveva ritenuto necessario comprarle una macchina, dopotutto era solo la sua figliastra.

A Rosa e Rossella, invece, aveva regalato, per il loro sedicesimo compleanno, due maggiolini super moderni della Volkswagen. Rigorosamente rosa, per Rosa, e rosso, per Rossella.
Alex non aveva potuto resistere alla ridarella che l'aveva minacciata fin da subito alla vista delle due macchine, perciò era finita in punizione. Tuttavia, era stato così liberatorio, e la ragazza non se ne era pentita affatto.

Jeremy la aspettava con un paio di occhiali da sole calati sugli occhi, seduto sui gradini di casa sua e un cappello da basket indossato all'incontrario.

-Buongiorno Jeremy!- saluto Alex allegra, ma il ragazzo alzò una mano nella sua direzione e le fece segno di non parlare. Un segno che l'amica ignorò completamente.

-Notte movimentata?- Alex si accomodò vicino a lui, fianco contro fianco e lo spintonò leggermente.

-Alex... Non sono in condizione...- l'amica non lo lasciò finire e lo prese maggiormente in giro.

-Difatti. Sei in una condizione pietosa! Quante volte ti abbiamo detto di andarci piano con i super alcolici?- la ragazza lo spintonò ancora e un sorriso birichino si formò sulle sue labbra.

Una smorfia e un rumore non identificato da parte di Jeremy le fece capire che aveva centrato il bersaglio. Contenta, si preparò a nuove domande, ma il suono del clacson di Mike le fece cambiare idea.

Mike quella mattina si era svegliato presto e aveva dato da mangiare a Grattastinchi, il gatto che sua sorella odiava, ma aveva voluto per Natale. L'avevano chiamato così in memoria del famoso gatto di Hermione Granger, ma a lui era ignaro il perché. 
A Mike non sono mai piaciuti i gatti, ma questo era davvero diverso. Per primo non rompeva le scatole miagolando: sembrava quasi muto. Secondo, ti spingeva ad urlare come Hulk facendosi le unghie sul divano. Però dobbiamo capirlo poveretto, dopotutto non tutti si possono permettere la manicure dall'estetista. Terzo ed ultimo, Grattastinchi odiava la parola "Micio". Nutriva per queste cinque lettere, unite tra loro, un vero e proprio istinto omicida, che lo portava ad assalire colui che le aveva pronunciate.

A parte queste stranezze feline, Mike si occupava di lui e avevano costruito, con grande fatica, un rapporto di amicizia. 
Dopo aver salutato il gatto, Mike si avviò alla macchina, cercando di non svegliare i "sovrani", e mise in moto. Il ricordo della sera precedente gli fece adocchiare gli occhiali da sole poggiati sul sedile vicino al suo e li prese subito. Doveva metterli per non destare sospetti.

Suonato il clacson i suoi amici entrarono in macchina: Alex davanti, di fianco a lui, e Jeremy dietro. Avevano la stessa faccia depressa, dovuta al troppo alcool della sera prima, e gli stessi occhiali da sole.

-Ragazzi...?- Alex rimase sconcertata nel vedere l'aspetto così simile tra i due e l'assenza di sorriso sul volto di Mike.

Un mugugno da parte di entrambi la spinse a continuare.

-Che vi siete bevuti o fumati ieri sera? Siete ridotti a degli stracci!-

-Mmh...- rispose Mike per entrambi.

-Okay... La finisco...- Alex sussurrò appena e Jeremy si riprese.

-La finisci?! Mi hai rotto i maroni da quando sei arrivata a casa mia e ora lui ti dice "Mmh" e tu la finisci! Grazie!- Alex ridacchiò cercando di non farsi vedere dal suo migliore amico, ma Mike la vide e le sorrise. Era un sorriso di sostegno il suo, e ad Alex fece più che piacere vederlo.

Arrivarono a scuola e ancora la questione delle borse sotto gli occhi dei due ragazzi era irrisolta, ma la loro amica non si sarebbe rassegnata e presto avrebbe scoperto cosa le tenevano nascosto quei due.

Per adesso si doveva solo preoccupare dell'ora di scienze con la professoressa Cooper. L'anziana donna di quasi 76 anni continuava ad insegnare con grande passione, difatti ci godeva a vedere i suoi studenti in difficoltà. Alex aveva da sempre pensato che doveva avere subito un qualche tipo di sopruso lei stessa e quindi si stava vendicando con i suoi alunni.
I tre amici avevano quel corso insieme ed il più bravo dei tre, ossia Jeremy - strano ma vero - , aiutava gli altri due imbranati.

-Fammi capire: i protoni sono positivi, mentre i neutroni sono negativi?- chiese confusamente Mike con una matita tra le labbra.

-Si.- Jeremy rispose seccamente, prendendo una bottiglietta d'acqua e allungandosi sul bancone per prendere le posate di plastica.

-Ma non erano gli elettroni quelli?- chiese Alex confusa da quanto affermato dall'amico. Dopotutto aveva scritto a caratteri cubitali "Elettroni = negativi" sul suo quaderno, perciò poteva aver fatto un errore colossale, come no. Nel frattempo aveva già preso della pasta e una ciotola di cereali. Accostamento strano ma gustoso.

-Gli elettroni non hanno cariche!- esultò Michael prendendo del formaggio e avviandosi al solito tavolo insieme ai suoi amici.

-Ma a me pare strano, la Cooper ha esplicitamente detto che gli elettroni sono negativi, mentre i neutroni non hanno cariche! Il nome stesso lo dice!- Alex difese saggiamente la sua tesi e Michael le rispose che se Jeremy diceva il contrario così doveva essere.

-Basta. L'ora è passata... Non voglio più sentir parlare di chimica!- Jeremy non era di buon umore quel giorno e di certo il suo umore non sarebbe per niente migliorato!

-Lo sapevate che Betty Lee ha organizzato una festa a casa mentre i genitori non c'erano. Dovevano stare via tutto il fine settimana, ma sono tornati prima. Senza avvertire...- Alex lasciò il racconto in sospeso cercando di stuzzicare l'attenzione dell'amico italiano. A Jeremy piacevano un sacco le riviste di gossip e si poteva dire che era la persona più informata della scuola quando si trattava di scandali. Anche Rebecca Woodward, redattrice del giornalino scolastico, chiedeva a lui conferma di ogni voce.

-Betty è finita in punizione e non vedrà il suo ragazzo per almeno una settimana... La so la storia. Tu, Alexandra, stavi cercando di fregarmi il lavoro? Mi dispiace ma nessuno lo fa meglio di me.- eccolo lì il Jeremy di sempre.Forse non si sarebbe ripreso del tutto, ma almeno per un pò si.

Alex sorrise felice e Mike diede una spallata all'amico.

-Bene. Ora che ti sei ripreso, o quasi, mi potreste dire che vi è successo ieri sera?- ad Alex non sfuggì lo scambio di occhiate, molto complici, che i due ragazzi si stavano scambiando. Erano davvero ridicoli. Era ovvio che se ne era accorta...

-Ecco noi...- esordì Michael, ma venne interrotto da Jeremy che si abbassò la visiera del cappellino nervosamente.

-Noi abbiamo bevuto perché ero depresso.- Mike maledisse mentalmente l'amico. Alex avrebbe fatto altre domande dopo quella confessione, ne era sicuro e così fece. 

Alla fine si inventarono che Jeremy era depresso perché sapeva che nessuna sarebbe andata al famoso ballo di fine anno con lui e quindi doveva sfogarsi.

La ragazza non credette ad una singola parola, ma questa volta gliela passò e tutto tornò come prima.

Mike ringraziò l'amico di nascosto dalla ragazza e insieme si avviarono al corso successivo.

Le ore passarono abbastanza veloci e Michael non rimase sorpreso nel vedere che la sua macchina era sparita dal parcheggio. Toby e Theo dovevano averla presa, lasciando lui e i suoi amici a piedi. A casa avrebbe fatto rapporto allo zio, era la sua unica speranza per fermare quei due idioti!

-Scusate ragazzi! Accidenti!- Mike colpì il muro con un pugno ed Alex accorse preoccupata. Gli accarezzò la mano con delicatezza. La ritirò d'un tratto capendo l'intimità che aveva involontariamente creato e si girò verso Jeremy. Un Jeremy davvero diverso da quello della mattina. Molto più sorridente.

-Beh? Che hai da guardare?- chiese Alex imbarazzata e rossa come un peperone! Solo lei poteva fare certe figure!

-Niente...- il migliore amico della ragazza credeva infatti, o meglio sapeva a sentir lui, che i suoi amici provano un'attrazione fisica molto forte tra di loro ed era convinto che vi fosse anche qualcosa di più. Ogni tanto si poteva vedere la sua faccia felice e maliziosa, come quella di uno davanti ad un film. Aveva il posto in prima fila per ogni loro momento imbarazzante e glielo avrebbe ricordato a vita! Molto sadico...

-Mi dispiace ragazzi...- Mike era sinceramente dispiaciuto, ma soprattutto stava cercando di non pensare alla mano di Alex sopra la sua: delicata e morbida, così piccola in confronto.

-Non preoccuparti, torniamo a piedi...- lo rassicurò Jeremy e dopo essersi salutati, ognuno si diresse in direzioni opposte: Jeremy ed Alex verso casa e Mike in officina.
 

   
 
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