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Autore: SimbaCourage96    17/09/2016    0 recensioni
Kurt Hummel e Blaine Anderson sono novelli sposi e sono tornati a New York. Kurt frequenta la NYADA e Blaine andraà alla NYU.
Sono felici. Ma c'è una questione lasciata in sospeso e sarà Kitty Wilde a farla riemergere: Vorranno mai avere dei figli?
Uno li vuole al più presto e l'altro teme sia troppo presto
Pareri contrastanti li porteranno poi all'armonia di una decisione comune.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kitty Wilde, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Jessie/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nuovo Capitolo! Yay! ;D
SIamo già al quinto capitolo e spero di aver fatto un buon lavoro finora.
Ringrazio babykit87l per essere la mia Beta *-*
Ho già in mente diverse idee per i prossimi capitoli, ma ora godetevi questo che credo che, per ora, sarà il mio preferito ^^
Buona Lettura :D


Capitolo 5
 
Kurt e Blaine rimasero senza parole, mentre la loro amica si serviva della macchina soda stream per gasarsi un  po’ di aranciata.

“Quante volte ti ho detto di buttare quell’affare?!” Esclamò infastidito Kurt al solo sentire quel rumore assordante.

“Io ti ho permesso di tenere quella lampada Kurt” ribatté l’altro, puntando con il dito il corridoio per indicare la loro camera, perché era lì che si trovava la lampada incriminata.

Kurt sospirò, esasperato “Allora, lo dici tua a Santana che non può fermarsi perché abbiamo già un ospite, Kitty, ricordi?” Chiese poggiando pesantemente una mano sulla spalla di Blaine, per poi tornare in bagno.

Blaine fece un respiro profondo e sorrise all’amica che innalzò il bicchiere pieno di aranciata gassata, sorridendo a sua volta.

“San, a me e a Kurt farebbe piacere ospitarti, anche se lui direbbe che non è vero perché vogliamo privacy, ma, che in caso di bisogno teniamo la porta aperta a una nostra cara amica..” disse tutto d’un fiato.

“Frena, Anderson, vai al punto” disse chiara Santana, prendendo un sorso dal bicchiere e lasciandovi una traccia di rossetto.

“Stiamo ospitando Kitty al momento, ha avuto un momentaccio e ha preso la stanza degli ospiti, quindi…”

“Ho capito, non sono la benvenuta” rispose lei freddamente, prendendo decisa il trolley e avvicinandosi alla porta.

“San, aspetta!” La raggiunse e tenne la porta chiusa. Si girò per capire se Kurt, sentendo l’amica alzare la voce, fosse tornato.

“Ho bisogno di un consiglio”

***

“Ehi Kurt! Mi chiedevo se potessi badare a Katie, io e David usciamo di nuovo e…” disse Stephanie al telefono e Kurt la interruppe subito.

“Mi spiace, Steph… vorrei tanto fare da babysitter a Katie, ma stasera proprio non posso, gli One Three Hill hanno finalmente un concerto e non possiamo perderci questa occasione” disse con tono dispiaciuto, ed era sincero, si stava proprio affezionando alla piccola.

“Oh, non preoccuparti, e scusa se ti sto trattando come se fossi la mia tata personale” disse lei ridacchiando e Kurt sorrise.

“Puoi assumermi quando vuoi, solo non stasera.”

“Ok,bè… buon concerto allora!” Esclamò.

“Grazie.”

Terminarono la chiamata e Kurt tornò ai preparativi. Avevano fatto le prove il pomeriggio precedente, senza pause e, a parte possibili imprevisti, sarebbe andato tutto bene.

“Ehi Kurt, hai visto la mia borsa?” Chiese Kitty, entrando nel salotto e guardandosi intorno.

“Vuoi dire quell’orribile copia di una Louis Vuitton? Dovrebbe essere in cucina, l’hai dimenticata lì prima di uscire” disse Kurt, sistemando tutti gli spartiti che sarebbero serviti ai musicisti di quella sera.

“Sarà anche un’orribile copia, ma è un regalo, comunque grazie, cara” disse lei, accentuando l’ultima parola, infastidendo così Kurt, che non rispose perché doveva conservare la voce.

Kitty prese la borsa e poi andò nella stanza in cui dormiva e lanciò un urletto. Così Kurt vi si precipitò e vide  Santana e Brittany che si baciavano. Anche lui rimase sconvolto, a parte al matrimonio, non pensava di rivedere, così presto, le amiche baciarsi con così tanta passione. Odiava le coppiette che si scambiavano effusioni troppo ‘eccessive’ in pubblico. E lui e Blaine non facevano eccezione, perché Kurt adorava la privacy del loro appartamento o, almeno, quando ne avevano una.

“Cosa ci fate in camera mia?!” Esclamò la biondina.

“Ora questa è camera mia e se ci voglio portare la mia ragazza lo faccio” disse l’ispanica con molta calma, ma non sopportava di essere disturbata quando stava con Brittany.

“E poi pensavo che tu vivessi con Puck, Quinn!” Disse Brittany e tutti si guardarono a vicenda, scuotendo la testa in segno di rassegnazione.

“Britt, non è questo il punto, Kitty ha ragione, la stiamo ospitando e questa è la sua stanza ora, visto che non abbiamo altre stanze” disse Kurt,  incrociando le braccia contro il petto

“E’ stato Blaine a darmi il permesso, prenditela con lui, Hummel.”

“Blaine non lo farebbe mai, io e lui siamo amici!” Ribatté Kitty infuriata.

“Perché te la facevi col suo migliore amico” preciso Santana, alzando un sopracciglio e avvicinandosi alla bionda.

Cominciarono a battibeccare mentre Kurt abbassò la testa, portando una mano sulla fronte, e pensò che sarebbe potuto veramente esplodere in quel momento. Non gli servivano tutte quelle donne in casa, ci era già passato con Santana e Rachel, certo avrebbe potuto tenere Brittany, era così carina e innocente e, in quel momento, fu proprio riportato alla realtà dalla ragazza.

“Kurt, dov’è il tuo unicorno?” gli chiese Brittany, curiosa.

Kurt ci pensò un attimo, confuso. Unicorno? Di quale unicorno stava parlando? Poi cercò lo sguardo di Santana, che per un momento si distacco dalla discussione e gli spiegò “Intende l’Hobbit.”

“Oh! Bè, non lo so in realtà, Britt. Magari è andato a fare compere, teoricamente oggi non aveva né scuola né da lavorare, quindi…” disse sorridendo e venne corrisposto.

***

La sera, gli One Three Hill si esibirono cantando tre canzoni e, in una di esse, cantavano solo Kurt ed Elliott, mentre Dani suonava la chitarra insieme agli altri musicisti.

Ad ascoltarli, oltre ai clienti del locale, c’erano anche Blaine, Rachel, Jesse, Santana, Brittany, Kitty, Artie e Tina.

Quando finirono e ricevettero i meritati applausi, Kurt scese dal palco e andò verso i suoi amici.

“Sono fiera di te, mio unicorno!” Esclamò Brittany abbracciandolo e il ragazzo ricambiò.

“Mi fa un po’ strano rivedere la mia ex, ma sono contenta che non abbia lasciato il vostro trio a causa mia” disse Santana.

“L’ha superata, e sta già uscendo con un’altra” rispose Kurt, sorridendo, e Santana rimase sorpresa.

“Blaine, dove vai?” Chiese poi, vedendo che suo marito stava salendo sul palco e che i suoi colleghi di band non erano ancora scesi-

“Salve a tutti. Mi chiamo Blaine Anderson e vorrei cantarvi un pezzo che dedico a mio marito, Kurt Hummel.” Disse sorridendo e Kurt si guardò intorno un po’ imbarazzato.

Blaine si mise al pianoforte ed Elliott e Dani si misero, uno di fianco all’altro, davanti ai microfoni. Partì la musica e Kurt rimase a bocca aperta. (Let's Have A Baby by Prince)

Elliott & Dani:


I can't wait no more, no
Let's have a baby
What are we livin' 4? Tell me
Let's make love, let's make love
 
Blaine:


So long have I gazed into your eyes
Wonderin' what they'd look like on a newborn child
So long I have listened 2 your voice
Wonderin' what it would sound like coming from a girl or a boy


Isn't it funny that when U're truly in love
How just the thought of such things can bring U so much joy?
B,E&D:
And I can't wait no more, oh no
Let's have a baby
Oh girl, come and shut the door, go on, shut it
Let's make love
U wanna make love?
 
Blaine:
Believe me, honey, I've tried
Without thinking about a little baby
A baby sittin' right by my side
And if anybody in the whole wide world
Ever thought that they could do that 4 me
They are one mistaken girl
Cuz baby, U got me, U got me open, yes U do
And we're doing just fine
If U really love me, baby
If U can find the time
B,E&D:
I can't wait no more
Let's have a baby
Don't U wanna?
What are we livin' 4? Tell me, tell me
Let's have a baby
Come on, come on and shut the door, girl
U know what I wanna do
Let's.. let's make love

Quando finirono di cantare, Kurt rimase senza parole. In un primo momento non sapeva cosa provare, se rabbia, delusione, felicità, perché comunque Blaine era stato molto romantico o forse doveva provare colpevolezza, ma verso cosa? Era stato abbastanza chiaro con lui e, forse, non era bastato al moro per capire.

Si portò le braccia al petto. Quando Blaine gli si avvicinò, tutto contento della sua performance, si ritrovò di fronte a un blocco di ghiaccio. Kurt era fermo e immobile, come una statua, e sembrava impassibile a qualsiasi emozione.

“Che c’è? Non ti è piaciuta la canzone?” Chiese, preoccupato di aver sbagliato qualcosa.

“Come hai potuto farmi questo?” Disse solo, senza far trapelare la rabbia e far sgorgare le lacrime, che lottavano per rigare quelle guance perfette. Non aspettò una risposta e se ne andò.

Santana si avvicinò a Blaine solo per dirgli “Hai esagerato, Anderson” e seguì l’amico.

***

Kurt era tornato immediatamente al loro appartamento, senza guardarsi indietro, e fortuna che quella sera si erano esibiti in un locale vicino, così poté tornare a piedi.

Si buttò sul letto e si avvolse con le braccia. Smise di singhiozzare, quando sentì il rumore dei tacchi di Santana, asciugandosi velocemente gli occhi.

“Vattene… voglio stare da solo” disse con voce spezzata e bassa.

“Senti, ciò che ha fatto non è giusto nei tuoi confronti, voglio dire… annunciare a tutto il locale che vuole un figlio da te, e non nella vostra privacy… ma non aveva cattive intenzioni e lo sai” disse, sedendosi dietro di lui e appoggiando una mano sulla sua schiena, cominciando a creare dei cerchi immaginari col pollice.

“Io e te siamo sempre stati amici in un modo o nell’altro e ti voglio bene, tu e Blaine mi avete aiutata molto con Britt e l’accettare ciò che sono e, quindi, spezzerò un voto di silenzio e ti dirò cosa mi ha detto l’altro giorno…”

Kurt si mise seduto, si tolse le scarpe e si voltò verso l’amica in attesa che parlasse.

***

“Santana, posso chiederti un consiglio?”

La ragazza rimase sorpresa. Nessuno le aveva mai chiesto un consiglio, non a lei personalmente, solitamente c’erano anche altre persone. Annuì e uscirono a prendersi un caffè.

“Allora, di cosa ha bisogno, signora Porcellana?” Chiese lei sorridendo e prendendo posto a un tavolino con solo due sedie, giuste per loro.

“Oh ti prego, c’è già Sue che mi chiama così!” Esclamò ridendo.

“Lo so, sei il mio Hobbit” Blaine sorrise, ma poi tornò serio.

“San, secondo te co-come dovrei comportarmi… con Kurt?” chiese tentennando un po’, sembrava imbarazzato, lo si capiva anche dal tono basso che aveva usato per chiederlo.

“Oh mio Dio, vuoi un consiglio su come comportarti a letto?!” Esclamò “Sai per queste cose dovresti chiedere al tuo amico Sebastian, non so se hai notato, ma sono una ragazza. E’ vero che sono stata con dei ragazzi ma…”  e prima Blaine arrossì, poi le fece segno di abbassare la voce, visto che non erano soli.

“N-no! Non ho bisogno di quel genere di consiglio, grazie.”

“Oh, menomale! Mi stavi facendo preoccupare” disse, sollevata, Santana.

“Kurt mi ha di nuovo detto di non voler un bambino, ma più lo dice e più non mi sembra convinto, e dovresti vederlo con Katie, sembrano padre e figlia, è come una fantasia divenuta realtà!” Esclamò con aria sognante.

“Bè, c’è chi ha fantasie erotiche e chi…” cominciò a dire, poi guardò Blaine, che la fissava di nuovo e gli chiese nuovamente perdono.

“E quindi cosa vuoi fare?” gli chiese poi, bevendo il suo caffè.

“Non lo so, per quello volevo parlarne con te. Rachel non sa stare zitta, idem per Tina, le voglio bene, ma  anche lei non riesce a mantenere un segreto”

“Già… bè, la mia bocca sarà cucita” disse mimando una cerniera che chiudeva le sue labbra. Poi vide Blaine sorridere, ma aveva ancora lo sguardo preoccupato, così richiamò la sua attenzione.

“Senti… Kurt non è proprio bravo a esprimere ciò che prova, te ne sarai reso conto… soprattutto dopo la tua ‘scappatella’” disse e fu attenta a non usare la parola tradimento, “ma adora quando lo fai tu e credo gli farebbe piacere sentirselo cantare, magari, invece che parlarne” finì di dire e Blaine si illuminò.

“E’ un idea geniale, San!” Esclamò alzandosi e andandole incontro per abbracciarla.

“Oh, bè, non c’è di che Hobbit Usignolo.” Disse, poi, una volta sciolto l’abbraccio, Santana esibì un sorrisetto che non passò inosservato dall’altro. “Senti… non è che potrei rimanere da voi? Io ti aiutato, dovresti ricambiare”

Blaine sospirò e annuì, e l’ispanica fu soddisfatta, aveva aiutato un amico e aveva anche un posto dove stare.

***

Kurt rimase ad ascoltare ciò che l’amica gli stava raccontando e non si accorse che una lacrima era scesa sulla sua guancia, non finché Santana non gliela tolse con un semplice movimento del dito indice. Non capì neanche perché stesse piangendo. Forse aveva solo ripensato a quando aveva lasciato Blaine perché, tutto d’un tratto, aveva cominciato ad allontanarsi da lui, usando ogni scusa per discutere.

“Grazie, Santana” disse, sporgendosi per un abbraccio e la ragazza l’accontentò sorridendo.

“E di cosa? Ora però, devo tornare al locale. Brittany è persa senza di me e Snix vorrebbe emergere per rimediare alle mie buone azioni, sul serio, ne ho fatte troppe ultimamente, credo che prenderò di mira quella gnometta della Berry” disse, ghignando soddisfatta della scelta per la sua prossima vittima.

Kurt sorrise e le raccomandò di non esagerare, ma l’ispanica aveva già lasciato l’appartamento, lasciando spazio a Blaine che era appena arrivato.

Si fissarono per qualche minuto, in cui regnò il totale silenzio.

“K-Kurt… mi dispiace… pensavo ti avrebbe fatto piacere…” cominciò a dire, cercando di scusarsi.

“Davvero lo pensavi? Dire a tutto il locale che vorresti avere un bambino con me?” Chiese Kurt in modo freddo e distaccato.

“E’ una cosa che vogliamo entrambi,e poi per me in quel locale c’eri solo tu… gli altri non esistevano.”

“Per me esistevano invece! Sono stati il mio pubblico poco prima della tua performance, e Dani ed Elliott ti hanno pure aiutato! E se ci fosse stato qualcuno che non approvava la nostra relazione e non avesse più voluto vedere un nostro concerto?”

“E’ questo che ti importa? Dei concerti?  Dei pregiudizi? Da quando sei così superficiale?”

“Da quando io non ho altro a cui dedicarmi… vediamo in faccia la realtà… lavorerò per sempre al fianco di Isabelle Wright, non diventerò mai uno stilista e non diventerò mai una stella di Broadway” sbottò Kurt.

Blaine gli si avvicinò e si mise seduto vicino a lui, prendendogli la mano tra le sue.

“Kurt, vedrai che arriverà anche per te un’opportunità, sei fantastico e bellissimo” disse Blaine con voce calda e dolce.

Kurt lo guardò negli occhi e sorrise leggermente. Voleva credere alle sue parole, ma aveva paura che i suoi sogni non si sarebbero mai realizzati e che, invece, tutti i suoi amici, compreso Blaine, ci sarebbero riusciti.

“Ok… ma posso chiederti un favore?”

L’altro annuì e massaggiò la mano con le proprie dita.

“E’ vero quello che hai detto a Santana… probabilmente nel profondo è proprio quello che voglio, ma voglio anche vivere i miei sogni, magari guadagnando anche abbastanza per mantenerci.”

“Si, lo capisco, però sono contento di aver avuto ragione” disse poi Blaine, soddisfatto di sé stesso e sporgendosi verso di lui per baciarlo.

“Perché… ogni… discussione… finisce sempre… così?” Chiese Kurt, tra un bacio e l’altro di Blaine, e pian piano perse la lucidità, stendendosi sul letto.

“Ammettilo, è fantastico” rispose Blaine sorridendo, prima che Kurt gli attaccasse di nuovo le labbra, zittendolo.

“No, Santana, dico solo che chiamare Rachel gnometta è un insulto a tutti gli gnomi, voglio dire, loro sono più simpatici di… oh mio Dio!” Esclamò Brittany, senza alzare la voce, ma sorpresa.

Blaine e Kurt sobbalzarono, col fiato corto per tutti i baci scambiati fino a quel momento. Blaine sospirò e sorrise leggermente alla ragazza, che era rimasta sull’uscio della porta e li fissava con le mani leggermente appoggiate sulla bocca.

“Brittany… che ci fai qui?” le chiese tranquillamente, nascondendo il lato omicida che stava per emergere.

Santana si avvicinò e le afferrò le spalle.

“Andiamo in camera mia, tesoro, lascia che l’elfo e l’Hobbit facciano pace” disse, trascinandola piano con sé.

“Ma, Santana, i miei unicorni stanno per riprodursi! È meglio di quando Lord Tubbington ha cominciato a disintossicarsi… anche se in realtà, dopo qualche settimana Lady Tubbington ha trovato una bustina e lui ha cercato di incolparmi…” finì la frase e abbassò la testa, dimenticandosi per un momento di quello che stava per succedere.

Tutti e tre la guardarono e i due che, nonostante la sorpresa delle due ragazze, erano comunque abbracciati sul letto, sospirarono. Ormai avevano smesso di chiedersi cosa ci fosse, o non ci fosse, nella testa della loro amica e le volevano bene, quindi non glielo facevano notare.

Santana scortò la sua ragazza lontano dalla stanza dei due ragazzi, scusandosi da parte della bionda e augurando loro la buona notte, con l’occhiolino.

“Domani le mandiamo tutte via” disse Kurt, appoggiandosi di nuovo con la testa sul cuscino, mentre Blaine chiudeva la porta, per poi stendersi accanto a lui e cingendogli la vita con un braccio.

“Come credi di fare?” Chiese, divertito perché suo marito era adorabile anche da arrabbiato.

“Non mi importa come, voglio solo  noi e il nostro appartamento, e non due/tre ragazze che ogni mese, per qualche giorno, saranno ancora più nervose del solito!” Esclamò Kurt.

Blaine scoppiò a ridere e Kurt lo colpì leggermente sul braccio che lo stringeva. Poi, il moro, appoggiò la faccia nell’incavo del collo dell’altro e ci lasciò tanti piccoli baci.

“Ti amo, e speriamo di non avere figlie allora, anche se muoio dalla voglia di vederti alla presa con certi discorsi…” disse poi guardandolo, e Kurt gli rivolse subito uno sguardo fulmineo, alzando un sopracciglio.

“Blaine, io voglio avere una bambina, e per quei discorsi c’è sempre Rachel, a meno che tu non sia più informato di lei” rispose, lanciandogli una frecciatina sorridendo e, stavolta, fu lui a ricevere una pacca leggera su un braccio.

Dopo essere rimasti abbracciati per un po’, decisero di cambiarsi con i rispettivi pigiami e di dormire, anche se Kurt difficilmente riuscì ad addormentarsi, passando mezza nottata a guardare Blaine, che aveva la testa appoggiata sul suo petto. I capelli erano liberi dal gel e lui adorava passarci in mezzo le dita, quel gesto aveva un effetto rilassante, così dopo un po’ chiuse gli occhi e riposò per le ultime tre ore, prima di doversi svegliare e ricominciare la routine quotidiana.



Note Autrice:

Mi è piaciuto troppo scrivere questo capitolo XD Partendo da Santana, Brittany e Kitty e finendo con i miei Klaine coccolosi. Dopo aver introdotto Santana, non potevo non mettere anche il mio personaggio femminile preferito di Glee, Brittany S. Pierce :3
E' semplicemente adorabile, e devo dire che sono soddisfatta di come ho scritto il suo personaggio perchè mi manca la Brittany delle prime stagioni (con questo non voglio dire che nelle ultime non sia fantastica, ma a mio parere ha perso un pò del suo carattere).
Blaine ha cantato, e fooorse riuscirà a convincere Kurt, ma non è finita qui u.u Grazie al fatto che ho rivisto tutta la storia, mi sono venute delle idee, anche perchè prima di fare il salto in avanti (perchè mi voglio ricollegare alla serie) vorrei che Blaine e, sopratutto, Kurt si realizzassero e far vedere il matrimonio di StBerry *-*
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, al prossimo ^^
   
 
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